Terminus ha scritto: gio mar 16, 2017 14:49
Come abbiamo già detto, se vogliamo fare un lavoro serio, dobbiamo comunque analizzare l'impianto nella sua interezza, con la eventuale/necessaria collaborazione di un installatore; a quel punto, redigere un CERT.IMP. o una DIRI per noi non cambia nulla.
Cambia invece per il cliente che, nel primo caso, non avrà in mano un documento opponibile ad altri che non siano i VVF.
Io infatti le farei tutte e due. Se messo con una pistola alla tempia dovessi scegliere farei solo la Di Ri ed ai VVF la faccio andare bene.
Ma ricordiamoci che siamo di fronte a scienziati che mi hanno chiesto di rifare una Di Co perché erano passati 5 anni ed ogni 5 anni "va rifatta"...
A quel punto o si redige una DIRI, se si riesce a dire di essere nella finestra temporale prevista, o si dice al cliente che deve trovare un installatore che, mettendo mani all'impianto come ritiene opportuno (con necessario progetto visto che parliamo comunque di attività con obbligo ex 37/08), alla fine rediga la DICO di legge.
Mi sembra una non-soluzione: la Di Co può farla solo sui lavori di adeguamento, non può "coprire" tutto quello che c'era prima.
E se lavori di adeguamento non servissero? La tua soluzione funziona sì e no.
Io in un caso simile (ma erano opere ante 46/90) per cui mi chiedevano la rispondenza ho analizzato, fatto fare prove di tenuta, fatto adeguare quello che era fuori norma e poi redatto Di Ri basata sulla mia analisi e sulla Di Co dei lavori di adeguamento, ed ho consegnato entrambe al cliente: la Di Ri per l'esistente e la Di Co per le parti di nuova realizzazione.
Qui sinceramente farei lo stesso anche se post-2008.
Ma per carità: sono filosofie, l'importante è che si faccia quello su cui tutti concordiamo:
si verifica l'impianto con tutte le prove che sono opportune per capire se rispetta o no le condizioni di funzionalità e sicurezza, poi che vogliamo redigere una PAPERINA, una PLUTA o una Di Ri nulla cambia.
Facciamola finita con i committenti che fanno fare il lavoro a cani e porci, non richiedono la documentazione di legge e neanche vogliono pagare un progettista quando invece è necessario o un DL quando opportuno. In questi casi che paghino per i loro errori e basta. Nei casi sfortunati di fallimenti o simili, beh purtroppo il cerino in mano a qualcuno rimane sempre.
Concordo.