NUOVA CALDAIA ALL'ESTERNO NON SOGGETTA IN IMPIANTO SOGGETTO: SERVE SCIA?

[mmaarrccoo]

Ciao a tutti,
se ho una centrale termica gas al chiuso soggetta sia a normativa sia a controlli prevenzione incendi (>116 kW e <350 kW) già dotata di SCIA e aggiungo nuova caldaia all'esterno (ci piove sopra quindi) soggetta a normativa ma non a controlli prevenzione incendi (>35 kW e <116 kW) secondo voi:

1. è possibile evitare di presentare di nuovo le pratiche VV.F.? D'altra parte se tanto le potenzialità non sono sommabil,i in teoria non basta rispettare solo la normativa per la nuova caldaia?

2. se fossero da fare le pratiche (per qualche motivo/circolare che mi sfugge o funzionario VV.F. particolarmente zelante) dal momento che le 2 potenzialità in teoria non si sommano, potrei fare solo la SCIA per la nuova caldaia senza VP giusto? La domanda nasce dal fatto che gli impianti, seppur separati e facenti funzioni diverse, sono comunque di proprietà della stessa attività e alla stessa afferenti. Non vorrei che qualcuno pretendesse comunque di sommare le potenzialità e quindi, finendo in questo caso in cat. B, sarebbero necessari prima VP e poi SCIA...

Grazie.

[Trevize]

Ciao.
Ci dici che le caldaie appartengono ad una attivita'. Ma non specifici se e' una attivita' soggetta, e nel caso, in quale classe di rischio.
Ammettendo che questa complicazione non ci sia, sulla base della mia, limitata, esperienza, mi sento di sostenere che:
- Le potenzialita non sommano. la tua attivita era e resta un 74.1.A.
- non devi presentare nulla al comando. In un caso simile io ho semplicemente atteso il rinnovo, e in quella sede ho "aggiornato" la situazione con la "documentazione ai fini delle modifiche..." dichiarandole non rilevanti ai fini della sicurezza antincendio.
- Devi ovviamente assicurarti che non ci siano interazioni tra le 2 centrali termiche (ad esempio la distanza, o che il secondo generatore non sia troppo vicino dalle aperture di ventilazione della CT del primo, o viceversa) o su vie di fuga (insomma... rispettare in toto il DM del 1996, come se dovessi davvero fare la SCIA).
Saluti

[mmaarrccoo]

Ciao, grazie per la risposta.
La mia domanda prescindeva dal tipo di attività in cui sono inseriti gli impianti termici.
Io la penso come te. Tuttavia mi è venuto il dubbio perchè ho pensato che la situazione è potenzialmente assurda. Se ho una centrale termica in cat. A con propria SCIA e poi all'esterno (ad esempio in cortile) aggiungo 5 caldaie ciascuna da 50 kW e con finalità separate da quella principale ma comunque con impianti termici afferenti agli stessi locali (ad esempio quella principale potrebbe riscaldare alcuni locali, le altre 5, sempre nell'esempio assurdo, potrebbero riscaldare ciascuna altri gruppi di locali della stessa proprietà), in teoria non sommo mai niente, non faccio niente e ai VV.F. non sanno niente delle modifiche. Se non al limite, aggiornando i disegni e presentando una relazione in fase di rinnovo.

E' normale che sia così o ci stiamo dimenticando qualcosa?

[Trevize]

Io non ci vedo nulla di strano.
Per quanto le norme siano miopi, conservative e stringenti, se dovesse mai prendere fuoco il generatore in C.T., sarebbe dentro un comparto REI120, con aerazione, intercettazione gas e tutto il resto. E se dovesse prendere fuoco uno dei 5 generatori esterni, a maggior ragione non si propagherebbe all'interno della CT. Quindi la classe di "rischio" rimane comunque < 350KW.
Diverso il caso di caldaiette piccole, <35KW, a bizzeffe dentro ol medesimo locale, o in locali comunicanti non compartimentati tra loro (e qui mi piacerebbe sapere se vi sono delle direttive precise di distanza minima o altri requisiti) o il caso di piu' generatori esterni (che pero so essere stato chiarito dal OT. n° P1082/4134 sott. 53).
Ovviamente scrivo tutto questo non per pretendewre di insegnare, ma per segnalare cio che io ritengo di aver capito, e sottoporlo al giudizio di chi legge.
Ciao