Surpressione...parziale

Normativa Antincendio, Rilascio CPI, ecc.

Moderatore: Edilclima

Rispondi
Avatar utente
LST
Messaggi: 679
Iscritto il: mar mar 27, 2007 17:04
Località: VA-CO-MI

Surpressione...parziale

Messaggio da LST »

Problemino...normativo/idraulico.

Rete esistente a servizio di edificio tipo B esistente e autorimessa annessa.
Il progetto di adeguamento prevedeva che l'autorimessa verificasse i sui 3 idranti sfavoriti contemporanei ...e con una nuova fornitura adeguata da acquedotto ci siamo arrivati brillantemente.
Per l'edificio esistente...che aveva già propria rete idranti (purtroppo), è stato stabilito che almeno all'ultimo e più sfavorito si potesse misurare 1 bar di dinamica...ed essendo all'8° piano, arriviamo solo 0,5 bar.

Quindi ho questa linea mista che dalla tubazione nuova e principale serve prima l'autorimessa e poi si stacca per salire lungo le scale.
Il gestore dell'acquedotto sembra propenso ad accettare la surpressione "diretta" (senza disgiunzione a galleggiante e riserva quindi) sicuramente per 1 idrante (meno per 3).
Vorrei quindi mettere un gruppetto da 8 mc/h e 3 bar a servizio solo degli idranti scala. Essendo però comune la linea di partenza, non posso mettere un gruppo con azionamento a pressostati ( con portata di 1 idrante) in parallelo all'alimentazione da acquedotto e con pressione maggiore di questo:
al primo idrante dell'autorimessa aperto il gruppo partirebbe per dare i sui 8 mc/h a (4+3) bar...tenendo chiuse le ritegno utili ad avere la portata di 3 idranti direttamente da acquedotto.

Quindi avevo pensato di asservire la partenza del gruppo a doppio flussostato (parallelo per ridondanza) installato sulla linea che serve le scale, in modo da:
- far partire il gruppo solo all'apertura di una manichetta scale;
- non farlo partire a qualsiasi richiesta dall'autorimessa che quindi continuerebbe a godere della sua alimentazione valida per portata e pressione dall'acquedotto.

E' allucinio...o plausibile e accettabile?

Immagine
fireprog
Messaggi: 320
Iscritto il: ven mar 18, 2016 14:14

Re: Surpressione...parziale

Messaggio da fireprog »

la risposta è semplice: se vuoi rispettare le norme tecniche semplicemente non puoi utilizzare flussostati per comandare l'accensione e spegnimento della/e pompa/e.....
alimentare l'impianto a "sezioni" è un'ottima metodica (quasi classica per gli edifici ad alto sviluppo verticale), la surpressione è normativamente accettata ed indicata (capta il consiglio).... per il resto ti dico però anche per esperienza con altre tipologie di impianti che affidare la partenza al flussostato è un rischio enorme....inoltre se vuoi andare per quella strada ricordati di predisporre un circuito di prova flussostato....
Avatar utente
LST
Messaggi: 679
Iscritto il: mar mar 27, 2007 17:04
Località: VA-CO-MI

Re: Surpressione...parziale

Messaggio da LST »

Grazie molte!!

Idealmente i circuiti prova dei flussostati li avevo già pensati ed indicati...e di flussostati ne avrei messi 2 in parallelo su ogni linea "alta" da servire proprio per diminuire la possibilità di non intervento.
fireprog
Messaggi: 320
Iscritto il: ven mar 18, 2016 14:14

Re: Surpressione...parziale

Messaggio da fireprog »

si ma vedi il flussostato idealmente serve come allarme per definire la zona intervervenuta..... ho guardato lo schema con più attenzione....cambia la dicitura del gruppo perchè comunque la norma di rif. è la 12845, e se capisco il tuo problema è il corpo scala C che ha l'alimentazione/distribuzione in comune con le autorimesse... io francamente alimenterei direttamente le autorimesse dall'acquedotto (per motivi diversi non mi piace la doppia ritegno sia pure con l'attacco di prova piazzerei un bel disconnettore e tanti saluti) e a valle dell'alimentazione x le autorimesse alimenterei con la surpressione i tre corpi scala... domanda retorica (immagino di no)...ma un serbatoio di capacità ridotta non trova spazio?
ps. consiglio generale: l'attacco autopompa perchè cavolo lo mettete in blocco all'esterno tale da costringervi a proteggerlo dal gelo? metti la valvola di intercettazione e la ritegno nel locale , fuori porti il tubo "asciutto" e lasci ai VVF quel che gli serve...attacco e valvola di sicurezza, poi a secondo della pendenza lo scarico di svuotamento lo metti fuori o dentro....
Avatar utente
LST
Messaggi: 679
Iscritto il: mar mar 27, 2007 17:04
Località: VA-CO-MI

Re: Surpressione...parziale

Messaggio da LST »

Grazie molte.
Ottime tutte le dritte...ma è proprio la riserva che sarebbe un problema piazzare...e anche l'alimentazione dedicata delle scale comporterebbe discreti tragitti e collegamenti nuovi dentro alle cantine private.
Ottimo l'attacco VVF asciutto...lo tengo presente...ma qui a parte il vetro frontale è completamente al caldo della portineria.
fireprog
Messaggi: 320
Iscritto il: ven mar 18, 2016 14:14

Re: Surpressione...parziale

Messaggio da fireprog »

mmmm.... nemmeno autorimessa asservita direttamente da acquedotto, fai togliere gli idranti e metti i naspi, sfrutti il 20/12/2012, alimenti i naspi con la capacità ridotta? guarda che ti esce fuori una riserva idrica ridicola se hai il rincalzo....forse sto "cannando" nel senso che sto pensando che si tratti di civile abitazione e quindi l'autonomia è per 30 minuti....anche con gli idranti (ne sono 2 in contemporanea) stai sui 4 mc, mentre con i naspi stai sui 2,5
fireprog
Messaggi: 320
Iscritto il: ven mar 18, 2016 14:14

Re: Surpressione...parziale

Messaggio da fireprog »

e se sono uffici fino a 300 presenze puoi fare la stessa cosa....ho ricontrollato sul Decreto la classificazione è sempre livello 1...
spark
Messaggi: 85
Iscritto il: ven feb 13, 2015 16:47

Re: Surpressione...parziale

Messaggio da spark »

Un saluto a tutti; riprendo il presente trhead...
devo presentare SCIA di un condominio tipo b per il quale siamo in questa situazione:
_ progetto (non mio) iniziale VVF del 2003, poi variato in corso d'opera
_ richiesto CPI (2007), ma bocciato per varie ragioni tra le quali c'erano installati naspi DN25 invece che idranti DN45
_ quindi, segue richiesta deroga per passaggio da idranti a naspi nei 2 vani scala del condominio; la DIR REG Lombardia archivia la deroga perchè dice che sono ammessi da normativa i naspi e di attenersi alla circ 30/10/96 per le scuole, onde verificare la prestazione (3 naspi per colonna contemporanei con P>1,50bar residua).

Alimentazione: acquedotto comunale con gruppo si surpressione costituito da preautoclave 1000lt. e 2 elettropompe con a valle un serbatoio a membrana da 100 lt.
La DI.CO. presente agli atti parla solo dell'istallazione dell'autoclave a servizio di 20 naspi. Il condominio è 9 piani ft più interrato autorimessa.

Dovendo presentare SCIA e asseverazione, ho i seguenti dubbi:
_ voglio innanzi tutto provare l'impianto e vedere le prestazioni; mi confermate le prestazioni di cui sopra (3 naspi per montante in contemporanea?) con min. 60lt./min. e min. 1,5 bar al più sfavorito (60 lt. è scritto nella relazione del progetto);
_ i naspi nella realtà sono 18 perchè al piano terreno NON sono presenti (come da schema approvato in progetto); visto che la DI.CO. riporta 20 naspi è un problema mio?? direi di no, la situazione è fedele al progetto;
_ NON progetto impianti e volevo sapere se la normativa dice che al p. terreno NON devono essere installati i naspi (non mi sembra logico);
_ ho chiesto all'Amm. condominiale di farmi avere il progetto, ma temo NON sia reperibile e neanche chi lo ha fatto, quindi a parte avere una DI.CO. NON sono sicuro che quello che c'è in opera corrisponda al progetto (il dubbio deriva dal gruppo di surpressione sopra descritto; è corretto progettare un impianto in questo modo, sostanzialmente rete naspi sotto autoclave dedicato??).

ULTIMA DOMANDA: per provare i 6 naspi sparerò acqua dalla finestra del 7/8/9° piano (3 naspi per scala); NON vedo altro modo....voi come procedete in caso di condominio??

Grazie dell'attenzione che vorrete prestare.
Rispondi