Impianto idranti antincendio esistente - collaudo

[troymcloure]

Salve a ho un quesito.
Ho presentato una scia per un condominio in un edificio di civile (attività 77.1). L'edificio aveva ai VVF solo un NOP. Facendo i sopralluoghi constato che l'edificio ha un impianto di idranti antincendio mantenuto (vedo gli adesivi aggiornati della ditta di manutenzione). Sul NOP non vi è traccia di questo impianto.
Secondo le varie circolari scrivo in relazione che l'impianto esistente sarà mantenuto in efficienza e funzionante, ma non potrà garantire le prestazioni richieste da un nuovo impianto.
Il funzionario addetto dei VVF mi chiede per l'impianto il collaudo. Io mi aspettavo che la ditta che ha apposto gli adesivi di regolare manutenzione aggiornati (feb 2014) avesse effettuato i collaudi, invece mi dicono. "Noi possiamo Fare le prove di pressione ma deve essere Lei a redigere il collaudo. Se lo dobbiamo fare noi con il nostro ing vogliamo xxx€. Noi facciamo solo le prove di pressione."
In questo caso specifico in cui l'edificio non necessita di un impianto antincendio. Posso far fare le prove e fornire io (sono iscritto all'albo del ministero) una asseverazione sull'impianto?
Se si debbo usare il modello "PIN 2.5-2012 - Cert. Imp.?
Sono ben accetti tutti i suggerimenti ho alternative per districare questa piccola matassa.
Spero di essere stato dettagliato nell'esporre il problema. Grazie a tutti.

[Terminus]

Si, puoi redigere un verbale di collaudo ed allegarlo al CERT.IMP. che consegnerai ai VVF.
Molto probabilmente non raggiungerai i requisiti idraulici di cui al punto 7, ma per edifici di tipo b tale impianto non è richiesto.
Quindi nel tempo il titolare dovrà garantire le prestazioni che tu andrai a dichiarare, alla base della tua SCIA.

[troymcloure]

Sei stato velocissimo grazie.
Nel modello in fondo vi é scritto che debbo allegare quanto sotto:
a) SCHEMA DELL’IMPIANTO COME REALIZZATO (comprensivo dei dati tecnici che descrivono le caratteristiche e le prestazioni dell’impianto e le caratteristiche dei componenti utilizzati nella sua realizzazione);
b) RAPPORTO DI VERIFICA DELLE PRESTAZIONI E DEL FUNZIONAMENTO DELL’IMPIANTO;
c) MANUALE D’USO E MANUTENZIONE.

questi allegati (a parte il punto b) che effettuerò con una ditta) valgono anche per un impianto di cui non esiste un progetto, per una attività a cui non serve?
Io posso fare uno schema, ma posso descrivere solo quello che vedo.
In più debbo anche redigere un manuale d'uso?

Grazie sempre

[Terminus]

Sei stato tu che hai ufficializzato l'impianto ai VVF.
Quindi ora tale impianto deve essere certificato, collaudato e manotenuto.
Il CERT.IMP. serve proprio per gli impianti sprovvisti di progetto, come il tuo.
Visto che firmi, sei tu a stabilire le verifiche e gli interventi che reputi necessari: prova in pressione come da UNI 10779, sostituzione cassette idranti con altre CE, ricerca delle tubazioni nascoste per verifica diametri e tracciato, ecc....
Il manuale d'uso è previsto in allegato alle DICO, ma ritengo buona cosa redigerlo anche in questo caso e consegnarlo al cliente (ci puoi scrivere varie cosette, come le prestazioni previste e verificate e lo schema ricostruito sull abase dei rilievi possibili, anche per pararti il fondoschiena)

[troymcloure]

Grazie come sempre per la risposta celere.
L'unico dubbio che ho (molto forte) è prendermi la responsabilità di un impianto che non ho progettato e di cui non conosco nulla, se non ciò che è a vista.
Inoltre l'amministratore non vuole riconoscere la competenza economica per il collaudo dicendo che sono io il tecnico antincendio. Quando nel contratto preliminare ho scritto a chiare lettere che io avrei portato avanti la scia ai VVF, ma le varie documentazione degli impianti presenti dovevano essere forniti.
In conclusione responsabilità ed gratis. Questo mi dà a pensare.

[mmaarrccoo]

Se hai fatto un'offerta scritta dove dici quanto asserisci non vedo difficoltà. L'amministratore dovrà riconoscertelo, diversamente io non proseguirei le attività.

[troymcloure]

Grazie per le risposte. Questo forum é veramente attivo e si riescono a trovare risorse che altrimenti sarebbe difficile da trovare nel ginepraio normativo.
Vorrei fare una domanda che esula un po' dal l'argomento del post.
Non mi é chiaro per mia inesperienza.
Se faccio il progetto di impianto di idranti, nuovo, di una attività normata; come gli edifici di civile abitazione, nel quale sono previsti 1.5 bar su tre idranti a 120l/m per 60 min.
Debbo usare in ogni caso (o posso utilizzare) la uni 10779, che per un livello di rischio simile prevede 2 idranti a 2 bar a 120 l/m per 30 min.
Grazie sempre

[Terminus]

Fai una ricerca nei 3ad di qualche tempo fa, ne abbiamo discusso.

[troymcloure]

Grazie ho letto la nota del MINISTERO DEL’INTERNO 24 MAGGIO 2000, N. P412/4101 sott. 72/C.1(17)
è abbastanza chiara.
Grazie

[Terminus]

Grazie ho letto la nota del MINISTERO DEL’INTERNO 24 MAGGIO 2000, N. P412/4101 sott. 72/C.1(17)
è abbastanza chiara.
Grazie

Attento, devi leggere il DM 20/12/12, che sicuramente supera la suddetta circolare (essendo oltretutto un atto superiore).

[troymcloure]

Se non leggo male al punto 4.1 dell'allegato per attività normate da indicazioni sui livelli di pericolosità, sulla tipologia di protezione e sulle caratteristiche del''alimentazione idrica.
Ma se non sbaglo nulla dice sui requisiti prestazionali di impianti normati da regole tecniche.
Se sto sbagliando x favore indicami il 3ad nel quale si è già discusso dell'argomento. Ho fatto un cerca "UNI 10779" ma sicuramente per mia distrazione non ho trovato la giusta soluzione.

Grazie

[Terminus]

viewtopic.php?f=4&t=18381&p=114677&hili ... 79#p114677

[troymcloure]

Grazie tutto chiaro