Edifici artigianali-industriali limite R120

[Adriano-Enrico]

Nella analisi delle strutture di edifico artiginale ed industriale, in un incontro con i VVF è emerso che la resistenza a fuoco limite è R120 a prescindere dal carico d'incendio che quindi può essere anche superiore a quello limite per citata R. Ritengo corretta tale impostazione in quanto ampiamento sufficiente per l'evacuazione dell'edificio e per gli interventi in sicurezza dei VV.F. Ho rilevato tale impostazione su norme e/o documentazioni, ma non riesco a trovare/ricordare il documento specifico o legge.

Chi ha riferimento più certi ? Grazie

[Terminus]

Il DM 09/03/07 contempla il Livello II di prestazione, con i requisiti R30/R60 a determinate condizioni, indipendentemente dal carico di incendio specifico.
Anche il Livello III, che ha impiego generale nelle attività soggette a controllo, prevede la R120 fino ad un carico di incendio specifico di progetto di 1800 MJ/mq, il che considerando i fattori delle misure di protezione (che necessariamente occorre prevedere), equivale ad un carico di incendio specifico di circa 2800-3000 MJ/mq (corrispondenti a circa 170 Kg leq/mq).
E' un carico di incendio di tutto rispetto, riscontrabile in attività industriali o di deposito (dove non vi sono rilevanti problemi di affollamento).
E' molto raro che le norme verticali prevedano requisiti maggiori (R/EI 180 ma a memoria mai a 240).
Questi potrebbero essere richiesti per livelli prestazionali superiori, per edifici di particolare rilevanza strategica, dove è importante la possibilità di recuperare le strutture e riattivare i servizi.

[gararic]

per loclai di deposito però, fatti i calcloi, si può arrivare a richieste anche ben superiori a 120 minuti di resistenza . . . il che non sempre è molto logico - son d'accordo con adriano-enrico
quella del livello II di prestazione pare più che altro un scappatoia . . . anche se lecita