CALDAIA A BIOMASSA E CALDAIA A GAS - NELLO STESSO LOCALE
Moderatore: Edilclima
CALDAIA A BIOMASSA E CALDAIA A GAS - NELLO STESSO LOCALE
Nei mesi scorsi mi sono chiesto varie volte come applicare correttamente il DM 12/4/1996 per l'installazione di caldaia a gas e "termostufa" ( io preferisco dire caldaia a biomassa) nello stesso locale. Nella ricerca ho trovato solo commenti ed interpretazioni qualificate ma personali, comunque nulla di "normato". Per questo ho fatto la seguente richiesta al Comando Provinciale VVF della mia città.
Spettabile VIGILI DEL FUOCO
COMANDO PROVINCIALE
..............................
Ufficio Prevenzione Incendi
Oggetto: Applicazione del D.M. 12/4/1996 – somma potenzialità termica con apparecchi a
biomassa - richiesta di chiarimenti
Nell’ambito delle procedure di prevenzione incendi, Vi richiedo un chiarimento riguardante l’interpretazione del decreto sugli impianti termici a gas con potenzialità maggiore di 35 kW, in particolare sull’applicabilità della regola generale in edifici abitativi riscaldati, parzialmente od integralmente, con apparecchi a biomassa. Nella ricerca nella legislazione e normativa vigente non ho trovato alcun documento che tratti in modo preciso la questione che Vi pongo; la Vostra qualificata risposta mi permetterà quindi di conoscere se l’attività indicata rientra o meno tra quelle per le quali sono previste le procedure di parere-progetto e successiva verifica.
Premessa.
Il decreto in oggetto, all’articolo 2 recita:
“ 2 - Più apparecchi termici alimentati a gas, di seguito denominati apparecchi, installati nello stesso locale o in locali direttamente comunicanti sono considerati come facenti parte di un unico impianto, di portata termica pari alla somma delle portate termiche dei singoli apparecchi. All’interno di una singola unità immobiliare adibita ad uso abitativo, ai fini del calcolo della portata termica complessiva, non concorrono gli apparecchi domestici di portata termica singola non superiore a 35 kW quali gli apparecchi di cottura alimenti, le stufe, i caminetti, i radiatori individuali, gli scaldacqua unifamiliari, gli scaldabagno ed i lavabiancheria.
chiarimento: qualora in un uno stesso locale o in locali direttamente comunicanti, siano installati più apparecchi di tipo "C" gli stessi devono considerarsi come facenti parte di un unico impianto di portata termica pari alla somma delle portate termiche dei singoli apparecchi. D0102”
La regola tecnica tratta di impianti a gas combustibile; particolarmente la sommabilità delle portate termiche di più apparecchi nello stesso locale è determinata tra apparecchi alimentati a gas (primo capoverso del comma 2 del Decreto).
La seconda parte del comma esclude la sommabilità delle portate termiche tra gli apparecchi a gas ed altri apparecchi per “combustione”, non precisando se a fiamma libera o controllata, se in apparecchi stagni od a camera aperta. Nello stesso comma vengono esemplificate alcune tipologie di apparecchi di uso comune alla data di emanazione del decreto 12/4/1996, non caratterizzandone né il tipo di alimentazione né la potenzialità; in questo senso è ininfluente anche il successivo chiarimento D0102.
Quesito nr. 1
• Per l’installazione di apparecchi di riscaldamento a biomassa, la disposizione non impedisce la coesistenza nello stesso locale od in locali direttamente comunicanti, di un apparecchio caldaia a gas per il riscaldamento centrale con un piano di cottura a gas ed uno o più apparecchi “autonomi” (con scambio diretto in aria e per irraggiamento) per il riscaldamento quali stufe a pellet, caminetti a pellet o legna, stufe a legna, ecc.?
Quesito nr. 2
• Nell’ installazione di un apparecchio caldaia a gas per il riscaldamento centrale con un piano di cottura a gas ed un apparecchio caldaia/ termocamino a biomassa per il riscaldamento centrale, la disposizione non impedisce la coesistenza e la realizzazione di questo tipo di impianti all’interno dello stesso locale od in locali direttamente comunicanti? La caldaia / termocamino a biomassa, per le principali caratteristiche costruttive, non è diverso da stufe, caminetti, radiatori individuali, se non per la distribuzione del calore.
Nel caso in cui siano già disponibili risposte ai quesiti, Vi prego di comunicarmene gli
estremi .
Premettendo che sono stato contattato telefonicamente dal funzionario VVF che stava esaminando la mia richiesta, al quale ho spiegato cosa intendevo, cioè capire se in un'abitazione per la caldaia a gas + stufa a pellet ( o camino ) coesistenza possibile / caldaia + termostufa ( o termocamino ) coesistenza impossibile, il funzionario stesso verbalmente mi ha risposto che le condizioni di sicurezza con cambiano e quindi l'installazione nello stesso locale è possibile. Ho richiesto comunque la risposta scritta, che vi trascrivo alla fine del messaggio.
Nel frattempo ho avuto l'occasione di confrontarmi con un funzionario di un altro Comando Provinciale, che aveva una posizione "diametralmente" opposta. Quando mi è giunta la risposta, provando a leggerla, mi è sembrata in linea con il fatto di non porre limiti alla coesistenza di più apparecchi inf. 35kW nello stesso locale, per tutti i tipi di apparecchio e per ogni combustibile.
Vorrei conoscere i vostri commenti e sapere se anche qualcuno di voi ha un documento UFFICIALE che tratti dello stesso argomento.
Luca
Risposta del Comando VV.F.:
"In riferimento alla Sua nota del 28.05.2010 si precisa quanto segue:
i principi enunciati dalla norma del 12/04/96 circa la sommabilità delle portate termiche tra gli apparecchi a gas enunciati dall'art. 2 sono valide a prescindere dalla tipologia di combustibile. La coesistenza in uno stesso locale per apparecchi del tipo di quelli enunciati dallo stesso articolo (<35KW) non è vietata fatta salva la dichiarazione di conformità dell'impiantista che garantisca in particolare un corretto tiraggio dei fumi.
La circostanza può essere estesa a tutte le tipologie di impianti inferiori ai 35KW in una abitazione privata anche presenti in locali comunicanti. Nello spirito di una fattiva collaborazione. "
Spettabile VIGILI DEL FUOCO
COMANDO PROVINCIALE
..............................
Ufficio Prevenzione Incendi
Oggetto: Applicazione del D.M. 12/4/1996 – somma potenzialità termica con apparecchi a
biomassa - richiesta di chiarimenti
Nell’ambito delle procedure di prevenzione incendi, Vi richiedo un chiarimento riguardante l’interpretazione del decreto sugli impianti termici a gas con potenzialità maggiore di 35 kW, in particolare sull’applicabilità della regola generale in edifici abitativi riscaldati, parzialmente od integralmente, con apparecchi a biomassa. Nella ricerca nella legislazione e normativa vigente non ho trovato alcun documento che tratti in modo preciso la questione che Vi pongo; la Vostra qualificata risposta mi permetterà quindi di conoscere se l’attività indicata rientra o meno tra quelle per le quali sono previste le procedure di parere-progetto e successiva verifica.
Premessa.
Il decreto in oggetto, all’articolo 2 recita:
“ 2 - Più apparecchi termici alimentati a gas, di seguito denominati apparecchi, installati nello stesso locale o in locali direttamente comunicanti sono considerati come facenti parte di un unico impianto, di portata termica pari alla somma delle portate termiche dei singoli apparecchi. All’interno di una singola unità immobiliare adibita ad uso abitativo, ai fini del calcolo della portata termica complessiva, non concorrono gli apparecchi domestici di portata termica singola non superiore a 35 kW quali gli apparecchi di cottura alimenti, le stufe, i caminetti, i radiatori individuali, gli scaldacqua unifamiliari, gli scaldabagno ed i lavabiancheria.
chiarimento: qualora in un uno stesso locale o in locali direttamente comunicanti, siano installati più apparecchi di tipo "C" gli stessi devono considerarsi come facenti parte di un unico impianto di portata termica pari alla somma delle portate termiche dei singoli apparecchi. D0102”
La regola tecnica tratta di impianti a gas combustibile; particolarmente la sommabilità delle portate termiche di più apparecchi nello stesso locale è determinata tra apparecchi alimentati a gas (primo capoverso del comma 2 del Decreto).
La seconda parte del comma esclude la sommabilità delle portate termiche tra gli apparecchi a gas ed altri apparecchi per “combustione”, non precisando se a fiamma libera o controllata, se in apparecchi stagni od a camera aperta. Nello stesso comma vengono esemplificate alcune tipologie di apparecchi di uso comune alla data di emanazione del decreto 12/4/1996, non caratterizzandone né il tipo di alimentazione né la potenzialità; in questo senso è ininfluente anche il successivo chiarimento D0102.
Quesito nr. 1
• Per l’installazione di apparecchi di riscaldamento a biomassa, la disposizione non impedisce la coesistenza nello stesso locale od in locali direttamente comunicanti, di un apparecchio caldaia a gas per il riscaldamento centrale con un piano di cottura a gas ed uno o più apparecchi “autonomi” (con scambio diretto in aria e per irraggiamento) per il riscaldamento quali stufe a pellet, caminetti a pellet o legna, stufe a legna, ecc.?
Quesito nr. 2
• Nell’ installazione di un apparecchio caldaia a gas per il riscaldamento centrale con un piano di cottura a gas ed un apparecchio caldaia/ termocamino a biomassa per il riscaldamento centrale, la disposizione non impedisce la coesistenza e la realizzazione di questo tipo di impianti all’interno dello stesso locale od in locali direttamente comunicanti? La caldaia / termocamino a biomassa, per le principali caratteristiche costruttive, non è diverso da stufe, caminetti, radiatori individuali, se non per la distribuzione del calore.
Nel caso in cui siano già disponibili risposte ai quesiti, Vi prego di comunicarmene gli
estremi .
Premettendo che sono stato contattato telefonicamente dal funzionario VVF che stava esaminando la mia richiesta, al quale ho spiegato cosa intendevo, cioè capire se in un'abitazione per la caldaia a gas + stufa a pellet ( o camino ) coesistenza possibile / caldaia + termostufa ( o termocamino ) coesistenza impossibile, il funzionario stesso verbalmente mi ha risposto che le condizioni di sicurezza con cambiano e quindi l'installazione nello stesso locale è possibile. Ho richiesto comunque la risposta scritta, che vi trascrivo alla fine del messaggio.
Nel frattempo ho avuto l'occasione di confrontarmi con un funzionario di un altro Comando Provinciale, che aveva una posizione "diametralmente" opposta. Quando mi è giunta la risposta, provando a leggerla, mi è sembrata in linea con il fatto di non porre limiti alla coesistenza di più apparecchi inf. 35kW nello stesso locale, per tutti i tipi di apparecchio e per ogni combustibile.
Vorrei conoscere i vostri commenti e sapere se anche qualcuno di voi ha un documento UFFICIALE che tratti dello stesso argomento.
Luca
Risposta del Comando VV.F.:
"In riferimento alla Sua nota del 28.05.2010 si precisa quanto segue:
i principi enunciati dalla norma del 12/04/96 circa la sommabilità delle portate termiche tra gli apparecchi a gas enunciati dall'art. 2 sono valide a prescindere dalla tipologia di combustibile. La coesistenza in uno stesso locale per apparecchi del tipo di quelli enunciati dallo stesso articolo (<35KW) non è vietata fatta salva la dichiarazione di conformità dell'impiantista che garantisca in particolare un corretto tiraggio dei fumi.
La circostanza può essere estesa a tutte le tipologie di impianti inferiori ai 35KW in una abitazione privata anche presenti in locali comunicanti. Nello spirito di una fattiva collaborazione. "
Ultima modifica di luca70 il lun ago 30, 2010 08:31, modificato 1 volta in totale.
Re: CALDAIA A BIOMASSA E CALDAIA A GAS - NELLO STESSO LOCALE
NOn si vede, riprovaluca70 ha scritto: che vi allego.
Non c'è alcun problema, dato che la pericolosità è dovuta alla portata del gas.luca70 ha scritto: Vorrei conoscere i vostri commenti e sapere se anche qualcuno di voi ha un documento UFFICIALE che tratti dello stesso argomento.
Anche la 7129 e 10683 parlano di caldaie a gas + caminetti negli stessi locali, spiegando i problemi di coesistenza tra apparecchi tipo B e focolari aperti o chiusi ma con presa d'aria dal locale.
I miei corsi e libri su involucro, termotecnica e VMC https://www.paolosavoia.com/corso-online
Il blog delle curiosità https://www.paolosavoia.com/blog
Linkedin https://www.linkedin.com/in/paolo-savoia-320b1458/
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Re: CALDAIA A BIOMASSA E CALDAIA A GAS - NELLO STESSO LOCALE
Grazie Super P.
Io mi ero tranquillizzato con la risposta, ma resta l'interpretazione diversa del secondo funzionario VVF ed il fatto che, in occasione di un corso ai nuovi "artigiani fumisti regolarizzati con il D.M.37/08" ho fatto visionare la domanda e la risposta al formatore (libero professionista tra i più precisi e qualificati della città) che non concorda con quanto mi ha detto telefonicamente il funzionario "esaminatore" ed anzi interpreta la risposta in senso contrario. A questo punto: o sono tanto contento di essermi "semplificato la vita" convincendomi di aver sentito con i miei orecchi quello che mi faceva più comodo, oppure veramente l'argomento non è MAI stato chiarito .
Se dal Comando mi hanno risposto vuol dire che sono sicuri del fatto loro. Comunque non mi hanno dato "carta che canta", nessun documento, chiarimento, altra risposta, ecc.
Io mi ero tranquillizzato con la risposta, ma resta l'interpretazione diversa del secondo funzionario VVF ed il fatto che, in occasione di un corso ai nuovi "artigiani fumisti regolarizzati con il D.M.37/08" ho fatto visionare la domanda e la risposta al formatore (libero professionista tra i più precisi e qualificati della città) che non concorda con quanto mi ha detto telefonicamente il funzionario "esaminatore" ed anzi interpreta la risposta in senso contrario. A questo punto: o sono tanto contento di essermi "semplificato la vita" convincendomi di aver sentito con i miei orecchi quello che mi faceva più comodo, oppure veramente l'argomento non è MAI stato chiarito .
Se dal Comando mi hanno risposto vuol dire che sono sicuri del fatto loro. Comunque non mi hanno dato "carta che canta", nessun documento, chiarimento, altra risposta, ecc.
Re: CALDAIA A BIOMASSA E CALDAIA A GAS - NELLO STESSO LOCALE
Puoi riallegare il tif
non c'è alcun link per aprirlo
non c'è alcun link per aprirlo
Re: CALDAIA A BIOMASSA E CALDAIA A GAS - NELLO STESSO LOCALE
provo a riallegare il file.
se non la vedi scrivi la tua casella di posta che ti giro il documento.
Luca
se non la vedi scrivi la tua casella di posta che ti giro il documento.
Luca
- Allegati
-
- risposta vigili del fuoco_0001.tif (160.09 KiB) Visto 26200 volte
Re: CALDAIA A BIOMASSA E CALDAIA A GAS - NELLO STESSO LOCALE
Non capisco......non mi viene nessun link
Cmq la mia mail è terminus3 (at) inwind.it
grazie
Cmq la mia mail è terminus3 (at) inwind.it
grazie
Re: CALDAIA A BIOMASSA E CALDAIA A GAS - NELLO STESSO LOCALE
buonn giorno
avete novità?
questa mattina un nstallatore mi ha detto che il vvf che ha verificato il deposito gpl gli ha "trovato da dire" (passatemi il termine, penso sia stata una cosa solo verbale almeno per ora) ) per caldaia a gpl e caldaia a pellet (o legna non ricordo) nello stesso locale entrambe >35 kw (circa 50 in tutto)
potrei avere anche io la risposta vvf
girondonechiocciolalibero.it
grazie
avete novità?
questa mattina un nstallatore mi ha detto che il vvf che ha verificato il deposito gpl gli ha "trovato da dire" (passatemi il termine, penso sia stata una cosa solo verbale almeno per ora) ) per caldaia a gpl e caldaia a pellet (o legna non ricordo) nello stesso locale entrambe >35 kw (circa 50 in tutto)
potrei avere anche io la risposta vvf
girondonechiocciolalibero.it
grazie
Re: CALDAIA A BIOMASSA E CALDAIA A GAS - NELLO STESSO LOCALE
graziegirondone ha scritto:potrei avere anche io la risposta vvf
I miei corsi e libri su involucro, termotecnica e VMC https://www.paolosavoia.com/corso-online
Il blog delle curiosità https://www.paolosavoia.com/blog
Linkedin https://www.linkedin.com/in/paolo-savoia-320b1458/
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Re: CALDAIA A BIOMASSA E CALDAIA A GAS - NELLO STESSO LOCALE
buon giorno
il problema si ripropone
faccio il punto
2 cadaie gas < 35 cadauna in stesso locale = dm 96 ( gas)
2 caldaie biomassa < 35 cadauna in stesso locale = dm ( gasolio)
1 < 35 gas + 1 < 35 biomassa = dubbi dubbi dubbi
allora per dormire tranquillo sommerei ed applicherei i due dm come dice qualcuno
ho sentito al CIG e pur dicendomi che la sua era una personale interpretazione che non vale nulla dice: niente dm applico 7129 e 10683 ( per es sommando anche i minimi di aperture di ventilazione) e cmq dice che un quesito da vvf
qualcuno ( vedi terminus) ha possibilità di chiedere un qualche autorevole parere
ps. almeno qui da me intanto nessuno si pone il problema installano e via come al solito, confondendo ancora ispesl e prevenzione incendi
il problema si ripropone
faccio il punto
2 cadaie gas < 35 cadauna in stesso locale = dm 96 ( gas)
2 caldaie biomassa < 35 cadauna in stesso locale = dm ( gasolio)
1 < 35 gas + 1 < 35 biomassa = dubbi dubbi dubbi
allora per dormire tranquillo sommerei ed applicherei i due dm come dice qualcuno
ho sentito al CIG e pur dicendomi che la sua era una personale interpretazione che non vale nulla dice: niente dm applico 7129 e 10683 ( per es sommando anche i minimi di aperture di ventilazione) e cmq dice che un quesito da vvf
qualcuno ( vedi terminus) ha possibilità di chiedere un qualche autorevole parere
ps. almeno qui da me intanto nessuno si pone il problema installano e via come al solito, confondendo ancora ispesl e prevenzione incendi
Re: CALDAIA A BIOMASSA E CALDAIA A GAS - NELLO STESSO LOCALE
C'è per caso qualche novità normativa o legislativa per l'installazione di una caldaia a gas e una a biomassa (entrambe < 35 KW) nello stesso locale o in locali comunicanti?
Re: CALDAIA A BIOMASSA E CALDAIA A GAS - NELLO STESSO LOCALE
riprendo questa vecchia situazione
con variante
caldaia pellet 30 kW e produttore acs a gas 30 kW
in stesso locale tecnico che si fa ?
con variante
caldaia pellet 30 kW e produttore acs a gas 30 kW
in stesso locale tecnico che si fa ?