VARIANTE IN CORSO D'OPERA

Normativa Termotecnica, Impianti di riscaldamento, Legge 10/91, DLgs 192/05, ecc.

Moderatore: Edilclima

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superizio
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Iscritto il: dom ott 01, 2006 10:08

VARIANTE IN CORSO D'OPERA

Messaggio da superizio »

Il mio dubbio è il seguente. Come mi devo comportare in presenza di una variante in corso d'opera che modifica pesantemente il progetto iniziale, se questo progetto è stato presentato precedentemente all'8 ottobre 2005? La circolare del 23-05-2006 commentando l'art. 8, suggerisce di considerare una variante in corso d'opera sostanziale come una ristrutturazione totale o parziale. Questo significa che se presento la variante prima dell'inizio lavori, per esempio per un edificio con sup. utile < 1000 mq per il quale risulta verificato il FEP, devo aggravare le opere edili rispettando tutte le trasmittanze (cosa che non è necessaria se verifico il FEP). Mi sembra pesante soprattutto anche "nello spirito costruttivo e non penalizzante della norma", come dice la stessa circolare a fine del commento all'art. 8.
Inoltre il problema non mi sembra risolto con la circolare, vista la premessa della circolare stessa.
Mi trovo a discutere con un committente per un grosso progetto per il quale sono incaricato anche della direzione lavori degli impianti termici. Il mio consiglio, essendo la variante sostanziale, è quello di adeguarsi al DLG192, ma il committente non vuole affrontare i costi e quindi non vuole adeguarsi. A questo punto vorrei qualche certezza per tutelarmi di fronte alla mie responsabilità di progettista e di direttore dei lavori.
Come posso dimostrare in modo inequivocabile che bisogna adeguarsi al DLG192, e, se così non è, come posso esserne sicuro?
Qualche consiglio?
Grazie
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tigers
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Iscritto il: lun set 11, 2006 10:08

Messaggio da tigers »

L'unico riferimento che puoi avere è la circolare. Però come sappiamo non è cogente e non ha certamente lo stesso valore di una legge. Però è lo strumento più autorevole che abbiamo.

E mi pare chiaro come la circolare consigli di adeguarsi al 192 nel caso di variante sostanziale, considerandola una specie di "ristrutturazione".

La vera stortura, come dici giustamente tu, è il fatto che ti costringano ad applicare i commi anche per un edificio con FAEP verificato, quindi caso (potenzialmente) più gravoso rispetto ad una nuova costruzione.
Diciamo che, nello "spirito non penalizzante" io mi sentirei autorizzato ad una verifica del FAEP senza limiti sulle strutture. Dopotutto E' un edificio nuovo.
Dorianoz
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Iscritto il: gio ott 05, 2006 14:56

Re: VARIANTE IN CORSO D'OPERA

Messaggio da Dorianoz »

E' assolutamente un caso criptico. Io ho perso un lavoro per essermi rifiutato di firmare un progetto che all'inizio prevedeva D.U. da 25 e polistirene da 5 cm, e poi in seguito a variante in corso d'opera, poroton da 30 e intonaco termoisolante da 3 cm che non isolava un tubazzo. Il fep mi si verificava taroccando le superfici utili ma le strutture no, al che ho sollevato il problema e mi han buttato letteralmente fuori dallo studio.
Scox
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Iscritto il: mer ago 30, 2006 19:57

Re: VARIANTE IN CORSO D'OPERA

Messaggio da Scox »

Sei un progettista in gamba.

Avranno sicuramente trovato uno staraccione che per tre uri firma ogni sorta di porcherie.

Senza i controlli, indispensabili a bastonare gli approssimativi, un tanto al chilo, il tuo caso purtroppo sarà la norma.

Se tutti la pensassero come te sarebbe un bel lavorare.

Ciao.
Dorianoz
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Iscritto il: gio ott 05, 2006 14:56

Re: VARIANTE IN CORSO D'OPERA

Messaggio da Dorianoz »

già, hanno trovato il mio collega con cui ho lavorato per 20 anni e che mi aspettavo fosse più serio, quando gli ho fatto notare che se non facciamo noi il c**o a questi palazzinari, chi glielo fa, mi ha risposto che ormai se vuoi lavorare devi fare cosi............. TRISTEZZA
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