Caldaie e termotecnici
Moderatore: Edilclima
Caldaie e termotecnici
Ciao a tutti,
oggi a seguito della mia domanda su che potenzialità deve avere una caldaia a condensazione per un appartamento con dispersione invernale di 12 kW e tre bagni ed impianto a pavimento, ho ricevuto le seguenti risposte:
TERMOTECNICO ANZIANO
Potenza pari ad almento il doppio delle dispersioni, quindi almeno 24 kW.
TERMOTECNICO GIOVANE.
Potenza pari alle dispersioni anche qualche cosa meno...quindi viste le caldaie in commercio 16 kW.
Secondo Voi chi ha ragione?
oggi a seguito della mia domanda su che potenzialità deve avere una caldaia a condensazione per un appartamento con dispersione invernale di 12 kW e tre bagni ed impianto a pavimento, ho ricevuto le seguenti risposte:
TERMOTECNICO ANZIANO
Potenza pari ad almento il doppio delle dispersioni, quindi almeno 24 kW.
TERMOTECNICO GIOVANE.
Potenza pari alle dispersioni anche qualche cosa meno...quindi viste le caldaie in commercio 16 kW.
Secondo Voi chi ha ragione?
Re: Caldaie e termotecnici
Detta così nessuno dei due.......
Re: Caldaie e termotecnici
E l'acs??jugulo ha scritto:oggi a seguito della mia domanda su che potenzialità deve avere una caldaia a condensazione per un appartamento con dispersione invernale di 12 kW e tre bagni ed impianto a pavimento,
Per il solo riscaldamento io faccio così
P caldaia = dispersioni (calcolate seriamente con già il coeff di maggiorazione) / (rendimento emissione x rend distribuzione x rend regolazione) x coeff. sicurezza 1,15
Poi bisogna vedere l'acs.. come e quanta produrne..
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Re: Caldaie e termotecnici
concordo. solitamente è l'h2o calda sanitaria che comanda la potenza della caldaia in un sistema combinato.
si tratta di calcolare le portate di acqua calda alle utenze e ragionare sulla contemporaneità di utilizzo
si tratta di calcolare le portate di acqua calda alle utenze e ragionare sulla contemporaneità di utilizzo
Re: Caldaie e termotecnici
Il criterio di SuperP è sostanzialmente corretto. Il coefficiente di 1,15 potrebbe essere "raffinato"; infatti tale coefficiente, se vuole tenere conto del funzionamento intermittente, può essere calcolato con l'appendice D6 della norma UNI EN 12831:2006 che ha sostituito la vecchia 7357.
Re: Caldaie e termotecnici
Tre bagni : consideriamo due docce in contemporanea (è comunque un appartamento). quindi per 10' circa 150 litri.
Una caldaia da 24 kW fa circa 13 l/min in prelievo continuo.
Stando a Super P (che è uno dei Guru ) con una 24 kW tipo IMgas sarei a posto....
Una caldaia da 24 kW fa circa 13 l/min in prelievo continuo.
Stando a Super P (che è uno dei Guru ) con una 24 kW tipo IMgas sarei a posto....
Re: Caldaie e termotecnici
no, il mio 1,15 è un ulteriore sicurezzadanilo2 ha scritto:Il criterio di SuperP è sostanzialmente corretto. Il coefficiente di 1,15 potrebbe essere "raffinato"; infatti tale coefficiente, se vuole tenere conto del funzionamento intermittente, può essere calcolato con l'appendice D6 della norma UNI EN 12831:2006 che ha sostituito la vecchia 7357.
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Re: Caldaie e termotecnici
SuperP di impianti sa poco o niente...
13l/min a delta T30 circa.. non sono male.. ma non so se 2 docce assieme le fanno.. quasi..
Cmq basta fare portata 9l/min ( 1 doccia) x salto termico (30°C in questo periodo) x 1.163 = kW potenza sanitario su cui scegliere la caldaia...
Io con 3 bagni di sicuro un accumulo lo farei.. o quantomeno informerei i committenti che serve
13l/min a delta T30 circa.. non sono male.. ma non so se 2 docce assieme le fanno.. quasi..
Cmq basta fare portata 9l/min ( 1 doccia) x salto termico (30°C in questo periodo) x 1.163 = kW potenza sanitario su cui scegliere la caldaia...
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Re: Caldaie e termotecnici
SuperP fa il modesto....
Comunque pensavo ad un accumulo da 50 lt con caldaia da 24 kW perchè altrimenti due docce in contemporanea potrei farle solo con una caldaia da 32 kW....che per le dispersioni che ho sono troppi!
Ma una bella guida per gli impianti sanitari esiste?
Comunque pensavo ad un accumulo da 50 lt con caldaia da 24 kW perchè altrimenti due docce in contemporanea potrei farle solo con una caldaia da 32 kW....che per le dispersioni che ho sono troppi!
Ma una bella guida per gli impianti sanitari esiste?
Re: Caldaie e termotecnici
Però Simcat effettivamentela scelta è fra queste due, una caldaia più grande mi sembra esagerata....simcat ha scritto:Detta così nessuno dei due.......
Re: Caldaie e termotecnici
Assolutamente no.. è che mi hai chiesto una delle poche cose che so sugli impianti, quindi ho fatto "bella" figurajugulo ha scritto:SuperP fa il modesto....
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Re: Caldaie e termotecnici
un accumulo da 50 litri di che tipo? a serpentino? perchè potrebbe anche non essere sufficiente con tre bagni...
poi se sono in due in famiglia in discorso cambia..
poi se sono in due in famiglia in discorso cambia..
Re: Caldaie e termotecnici
Un accumulo da 50 lt. mi sembra pochino, e soprattutto dipende dal tipo di serpentino in esso contenuto
Re: Caldaie e termotecnici
Sull'accumulo da 50 litri bisogna in effetti valutare il profilo degli utenti ed il numero di abitanti della casa.
Per quanto concerne manuali sull'acqua calda sanitaria non c'è molto di sensato in giro; per i circuiti potabili consiglio sempre il vecchio Gallizzio che di riffa o di raffa contiene tutto e spiegato in modo semplice ed esauriente, anche se rimane agli anni 60.
Per altro le nuove norme (tra cui la UNI 9182 e le norme di UNI TS o la vecchi raccomandazione CTI) sono decisamente esagerate per non dire di peggio, sul sanitario bisogna farci un po' l'occhio e sistemare al meglio le cose tra Unità di Carico per fredda, calda e unità totali senza lasciarsi troppo prendere la mano da quanto detto dalle norme (ho un caso dimensionato come da norma, perchè il collaudatore era prof. universitario e citava i passi delle 9182 a memoria, e ora la vasca di accumulo per il taglio delle punte si riempe solo con il filaggio della valvola a due vie di carico dall'acquedotto, la valvola non ha mai passato il 15% di apertura in 7 anni di servizio!!!)
Per quanto concerne manuali sull'acqua calda sanitaria non c'è molto di sensato in giro; per i circuiti potabili consiglio sempre il vecchio Gallizzio che di riffa o di raffa contiene tutto e spiegato in modo semplice ed esauriente, anche se rimane agli anni 60.
Per altro le nuove norme (tra cui la UNI 9182 e le norme di UNI TS o la vecchi raccomandazione CTI) sono decisamente esagerate per non dire di peggio, sul sanitario bisogna farci un po' l'occhio e sistemare al meglio le cose tra Unità di Carico per fredda, calda e unità totali senza lasciarsi troppo prendere la mano da quanto detto dalle norme (ho un caso dimensionato come da norma, perchè il collaudatore era prof. universitario e citava i passi delle 9182 a memoria, e ora la vasca di accumulo per il taglio delle punte si riempe solo con il filaggio della valvola a due vie di carico dall'acquedotto, la valvola non ha mai passato il 15% di apertura in 7 anni di servizio!!!)
Re: Caldaie e termotecnici
La famiglia è costituita da tre persone. Con tre bagni considerando la contemporaneità di due docce, più di 50 lt mi sembra tanto....considerando anche che esaurito l'accumulo una caldaia da 24 kW con bollitore incorporato con serpentino in inox a doppia elica riesce comunque a garantirti almeno 10-12 litri al min. di acqua calda.
Re: Caldaie e termotecnici
Non è più rintracciabile....giobibo ha scritto:Per quanto concerne manuali sull'acqua calda sanitaria non c'è molto di sensato in giro; per i circuiti potabili consiglio sempre il vecchio Gallizzio che di riffa o di raffa contiene tutto e spiegato in modo semplice ed esauriente, anche se rimane agli anni 60.
Re: Caldaie e termotecnici
dico la mia....
secondo me per quanto riguarda la potenza termica per il riscaldamento, molto dipende dall'utilizzo; mi spiego meglio. Quando calcoliamo le dispersioni in realtà imponiamo 20°C poi sappiamo la temperatura esterna e nota la trasmittanza, ponti termici, ecc stimiamo il fabbisogno, che a dire meglio è quanto ci serve per mantenere a 20°C il nostro edificio. In realtà la gente comincia ad accendere il riscaldamento quando la temperatura arriva sui 16°C, pertanto quanto più grande sarà la potenza della caldaia tanto minore sarà il tempo per raggiungere i 20°C e poi la caldaia comincerà a modulare.
Detto questo, io quando possibile cerco di stimare la potenza in base all'utilizzo e l'abitudine dei residenti...se tipo ci sono anziani che la caldaia la tengono sempre accesa o comunque la casa viene vissuta tutte le 24 ore puoi mettere una caldaia più vicina al valore calcolato (si pensa siano maggiori anche gli apporti gratuiti specie se ci sono persone)...per usi saltuari, o case poco vissute durante il giorno, è preferibile una caldaia leggermente più grande, altrimenti ci mette una vita per portare a temperatura la casa, quando invece la gente ci trascorre solo poco tempo
un altra idea, dove c'è caldaia e split per il condizionamento è mettere una caldaia di dimensioni minime ed eventualmente integrare, all'occorrenza, con le pompe di calore
secondo me per quanto riguarda la potenza termica per il riscaldamento, molto dipende dall'utilizzo; mi spiego meglio. Quando calcoliamo le dispersioni in realtà imponiamo 20°C poi sappiamo la temperatura esterna e nota la trasmittanza, ponti termici, ecc stimiamo il fabbisogno, che a dire meglio è quanto ci serve per mantenere a 20°C il nostro edificio. In realtà la gente comincia ad accendere il riscaldamento quando la temperatura arriva sui 16°C, pertanto quanto più grande sarà la potenza della caldaia tanto minore sarà il tempo per raggiungere i 20°C e poi la caldaia comincerà a modulare.
Detto questo, io quando possibile cerco di stimare la potenza in base all'utilizzo e l'abitudine dei residenti...se tipo ci sono anziani che la caldaia la tengono sempre accesa o comunque la casa viene vissuta tutte le 24 ore puoi mettere una caldaia più vicina al valore calcolato (si pensa siano maggiori anche gli apporti gratuiti specie se ci sono persone)...per usi saltuari, o case poco vissute durante il giorno, è preferibile una caldaia leggermente più grande, altrimenti ci mette una vita per portare a temperatura la casa, quando invece la gente ci trascorre solo poco tempo
un altra idea, dove c'è caldaia e split per il condizionamento è mettere una caldaia di dimensioni minime ed eventualmente integrare, all'occorrenza, con le pompe di calore
Re: Caldaie e termotecnici
La potenza massima della caldaia è importante al fine di consentire il rispetto della potenza di punta, quindi, almeno pari al fabbisogno.
Poi certamente c'è l'aspetto dela produzione acqua calda sanitaria.
Su questo punto si possono innestare diverse soluzioni, in funzione del prodotto proposto (marca) e della modalità di produzione acqua calda. Se la produzione è di tipo istantaneo, è opportuno installare una caldaia con potenza elevata al fine di consentire il funzionamento di almeno due prelievi in contemporanea, anche se le portate di acqua sanitaria nelle caldaie con produzione istantanea difficilmente riescono a garantire il prelievo in continuo di due utenze, anche se la caldaia ha una potenza pari a 35 kW (soluzione pessima).
In generale è preferibile, installare una caldaia con produzione acqua calda ad accumulo (ad esempio da 120 litri). Ma anche il dimensionamento del bollitore è dipendente dalla potenza della caldaia scelta. Più bassa è la potenza della caldaia, più grande deve essere il bollitore. Con una potenza elevata (ad es. 24/35 kW), il bollitore può scendere anche da 80 litri.
Il dato più importante, a mio parere, è comunque la minima potenza che la caldaia è in grado di erogare. Più questa potenza è bassa (2,5 - 3 kW), meglio è dal punto di vista dei consumi. E' chiaro che una caldaia da 35 kW, difficilmente riuscira ad avere una potenza minima così bassa, mentre una caldaia da 15 kW, scegliendo produttori di qualità, consente di avere potenza minime piutosto contenute.
La ragione della scelta della caldaia con la potenza più giusta possibile, rispetto al fabbisogno, e con rendimenti elevati anche alla minima poetnza, consente di far lavoarre la caldaia, in ogni condizione climatica, al massimo del rendimento possibile.
Pertanto, a mio parere, caldaia con potenza pari a 12 kW, accumulo da 120/150 litri. Poi esaminare commercialmente cosa offre il mercato, privilegiando produttori con caldaie che hanno potenza minima "la più bassa possibile".
Poi certamente c'è l'aspetto dela produzione acqua calda sanitaria.
Su questo punto si possono innestare diverse soluzioni, in funzione del prodotto proposto (marca) e della modalità di produzione acqua calda. Se la produzione è di tipo istantaneo, è opportuno installare una caldaia con potenza elevata al fine di consentire il funzionamento di almeno due prelievi in contemporanea, anche se le portate di acqua sanitaria nelle caldaie con produzione istantanea difficilmente riescono a garantire il prelievo in continuo di due utenze, anche se la caldaia ha una potenza pari a 35 kW (soluzione pessima).
In generale è preferibile, installare una caldaia con produzione acqua calda ad accumulo (ad esempio da 120 litri). Ma anche il dimensionamento del bollitore è dipendente dalla potenza della caldaia scelta. Più bassa è la potenza della caldaia, più grande deve essere il bollitore. Con una potenza elevata (ad es. 24/35 kW), il bollitore può scendere anche da 80 litri.
Il dato più importante, a mio parere, è comunque la minima potenza che la caldaia è in grado di erogare. Più questa potenza è bassa (2,5 - 3 kW), meglio è dal punto di vista dei consumi. E' chiaro che una caldaia da 35 kW, difficilmente riuscira ad avere una potenza minima così bassa, mentre una caldaia da 15 kW, scegliendo produttori di qualità, consente di avere potenza minime piutosto contenute.
La ragione della scelta della caldaia con la potenza più giusta possibile, rispetto al fabbisogno, e con rendimenti elevati anche alla minima poetnza, consente di far lavoarre la caldaia, in ogni condizione climatica, al massimo del rendimento possibile.
Pertanto, a mio parere, caldaia con potenza pari a 12 kW, accumulo da 120/150 litri. Poi esaminare commercialmente cosa offre il mercato, privilegiando produttori con caldaie che hanno potenza minima "la più bassa possibile".
Re: Caldaie e termotecnici
Se la produzione è di tipo istantaneo, è opportuno installare una caldaia con potenza elevata al fine di consentire il funzionamento di almeno due prelievi in contemporanea, anche se le portate di acqua sanitaria nelle caldaie con produzione istantanea difficilmente riescono a garantire il prelievo in continuo di due utenze, anche se la caldaia ha una potenza pari a 35 kW (soluzione pessima).
Con un'istantanea da pot utile 24-26 kw due prelievi in contemporanea "normali" si fanno...per esperienza personale (anche due docce).
Con un'istantanea da pot utile 24-26 kw due prelievi in contemporanea "normali" si fanno...per esperienza personale (anche due docce).
Re: Caldaie e termotecnici
Io farei una caldaia da 16...20 kW (con regolazione climatica e termostato interno) + un bollitore acs da 80...100 lt (dipende da quello che c'è in commercio) lasciando la temperatura dell'acs bassa (se non hai abbastanza acqua alzi la temperatura) e se la caldaia lo permette imposterei delle fasce orarie per il carico bollitore.
Re: Caldaie e termotecnici
Come prima cosa io starei molto attento a seguire le desiderata degli abitanti. E' vero che queste influiscono sull'utilizzo dell'impianto ma se poi la casa cambia di proprietario e questo ha stili di vita radicalmente diversi cosa succede?
Entrando nel dettaglio partirei dal fabbisogno per acs. Servire un'abitazione con 3 bagni tramite un generatore copn produzione istantanea è un azzardo a meno di disporre di una potenza termica elevata. Un accumulo è più che consigliabile e a questo punto, dopo che avremo scelto la potenza del generatore (vedi riscaldamento) andremo a calcolare il volume necessario. Per il dimensionamento segirei le norme UNI (o almeno DIN); è vero che le UNI sono esagerate ma non potete certo usare questa risposta ad un eventuale collaudatore che rilevi un impianto non correttamente progettato. Pur con tutti i limiti (e molti sono dovuti al fatto che noi progettisti ce ne stiamo tranquilli nei nostri uffici e non partecipiamo, almento a livello di ordini, alla stesura delle norme) le norme sono considerate espressione della regola d'arte. In altenativa si potrebbe seguiire la via di esplicitare nel progetto il motivo per cui non si utilizzano le norme UNI, indicandi i riferimenti ad altra Norma o procedimento di buona tecnica adottati, ma pur non essendo avvocato non credo che questo possa assicurarci un sonno tranquillo.
Per il riscaldamento partirei sicuramente con un generatore a condensazione ad elevato fattore di modulazione (almento 1/5) e poi applicherei al fabbisogno dell'edificio (trasmissioni + ricambio) i coefficienti correttivi per i vari rendimenti ed infine un coefficiente di incremento per messa a regime variabile dal 15 a 30% (giusto per centrare la taglia di generatore in commercio).
Se poi mettiamo nel conto che, indipendentemente dai vari modi di interpretare gli obblighi di legge, si preveda comunque di produrre una quota di acs con solare ecco che la soluzione con accumulo bivalente diventa la più corretta consentendo di installare nella maggior parte dei casi generatori da 15 kW.
Entrando nel dettaglio partirei dal fabbisogno per acs. Servire un'abitazione con 3 bagni tramite un generatore copn produzione istantanea è un azzardo a meno di disporre di una potenza termica elevata. Un accumulo è più che consigliabile e a questo punto, dopo che avremo scelto la potenza del generatore (vedi riscaldamento) andremo a calcolare il volume necessario. Per il dimensionamento segirei le norme UNI (o almeno DIN); è vero che le UNI sono esagerate ma non potete certo usare questa risposta ad un eventuale collaudatore che rilevi un impianto non correttamente progettato. Pur con tutti i limiti (e molti sono dovuti al fatto che noi progettisti ce ne stiamo tranquilli nei nostri uffici e non partecipiamo, almento a livello di ordini, alla stesura delle norme) le norme sono considerate espressione della regola d'arte. In altenativa si potrebbe seguiire la via di esplicitare nel progetto il motivo per cui non si utilizzano le norme UNI, indicandi i riferimenti ad altra Norma o procedimento di buona tecnica adottati, ma pur non essendo avvocato non credo che questo possa assicurarci un sonno tranquillo.
Per il riscaldamento partirei sicuramente con un generatore a condensazione ad elevato fattore di modulazione (almento 1/5) e poi applicherei al fabbisogno dell'edificio (trasmissioni + ricambio) i coefficienti correttivi per i vari rendimenti ed infine un coefficiente di incremento per messa a regime variabile dal 15 a 30% (giusto per centrare la taglia di generatore in commercio).
Se poi mettiamo nel conto che, indipendentemente dai vari modi di interpretare gli obblighi di legge, si preveda comunque di produrre una quota di acs con solare ecco che la soluzione con accumulo bivalente diventa la più corretta consentendo di installare nella maggior parte dei casi generatori da 15 kW.
Re: Caldaie e termotecnici
Ringrazio tutti perchè la discussione è veramente interessante.
Un'altro aspetto da tenere presente è la tipologia di caldaia : murale o a basamento.
Con una caldaia murale posso considerare di avere un bollitore all'interno della caldaia di max 50 lt circa, altrimenti devo prevedere un accumulo esterno.
Considerando per tre bagni una contemporaneità di due docce più un lavabo, ho in totale, per diciamo 10', un prelievo di
9 l/min* 2 + 6 l/min = 24 l/min. Non esiste una caldaia da appartamento che possa garantire tale portata di acqua calda sanitaria.
Quindi ridurrei la scelta ha questo :
C'è la possibilità concreta che tutti i giorni si facciano due docce insieme?
Se si : accumulo da 100 lt e caldaia piccola.
Se no : caldaia murale con potenzialità pari alle dispersioni con accumulo da 50 lt.
La sola caldaia istantanea la eviterei, a meno di monolocali o appartamenti molto piccoli.
Un'altro aspetto da tenere presente è la tipologia di caldaia : murale o a basamento.
Con una caldaia murale posso considerare di avere un bollitore all'interno della caldaia di max 50 lt circa, altrimenti devo prevedere un accumulo esterno.
Considerando per tre bagni una contemporaneità di due docce più un lavabo, ho in totale, per diciamo 10', un prelievo di
9 l/min* 2 + 6 l/min = 24 l/min. Non esiste una caldaia da appartamento che possa garantire tale portata di acqua calda sanitaria.
Quindi ridurrei la scelta ha questo :
C'è la possibilità concreta che tutti i giorni si facciano due docce insieme?
Se si : accumulo da 100 lt e caldaia piccola.
Se no : caldaia murale con potenzialità pari alle dispersioni con accumulo da 50 lt.
La sola caldaia istantanea la eviterei, a meno di monolocali o appartamenti molto piccoli.
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Re: Caldaie e termotecnici
concordo pienamente!tino ha scritto:Pertanto, a mio parere, caldaia con potenza pari a 12 kW, accumulo da 120/150 litri. Poi esaminare commercialmente cosa offre il mercato, privilegiando produttori con caldaie che hanno potenza minima "la più bassa possibile".
Personalmente, la potenza del generatore del calore la considero sempre pari alle dispersioni risultati dal calcolo per la legge 10... in quanto dal mio punto di vista ci sono già fattori che fanno sovrastimare la potenza termica necessaria... ricambi aria 0.5vol/h ma quando mai? coefficiente di maggiorazione per il tipo di utilizzo dell'impianto ... ore accensione spegnimento... per non parlare ultimamente dell' U media calcolata considerando i p.t.
Ultima cosa ad esempio per il centralizzato... calcolo la potenza termica necessaria per l'acs (ex100kW)... calcolo le dispersioni termiche dell'edificio (ex75kW) e utlizzo un generatore con potenza totale uguale alla maggiore delle due (quindi 100kW) naturalmente in cascata con alta modulazione (3/4caldaie) con centralina di regolazione climatica bla bla bla
Non ho paura della mia ignoranza, anzi, l'affronto ogni giorno!
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Re: Caldaie e termotecnici
ovvero... volevo dire che NON considero la somma delle due potenze termiche: acs + fabisofno termico
Non ho paura della mia ignoranza, anzi, l'affronto ogni giorno!
Re: Caldaie e termotecnici
Abesr:
Come prima cosa io starei molto attento a seguire le desiderata degli abitanti. E' vero che queste influiscono sull'utilizzo dell'impianto ma se poi la casa cambia di proprietario e questo ha stili di vita radicalmente diversi cosa succede?
O si fa andare bene quello che c'è oppure lo cambia.....
Comunque attenzione agli accumuli dove effettivamente non sono necessari.... vanno tenuti caldi...
Come prima cosa io starei molto attento a seguire le desiderata degli abitanti. E' vero che queste influiscono sull'utilizzo dell'impianto ma se poi la casa cambia di proprietario e questo ha stili di vita radicalmente diversi cosa succede?
O si fa andare bene quello che c'è oppure lo cambia.....
Comunque attenzione agli accumuli dove effettivamente non sono necessari.... vanno tenuti caldi...
Re: Caldaie e termotecnici
Scusami superP ma la P caldaia che citi dovrebbe essere quella termica utile giusto?SuperP ha scritto:
Per il solo riscaldamento io faccio così
P caldaia = dispersioni (calcolate seriamente con già il coeff di maggiorazione) / (rendimento emissione x rend distribuzione x rend regolazione) x coeff. sicurezza 1,15
Buon lavoro.
Re: Caldaie e termotecnici
Certoskinny ha scritto:Scusami superP ma la P caldaia che citi dovrebbe essere quella termica utile giusto?
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Re: Caldaie e termotecnici
grazie superP.
Re: Caldaie e termotecnici
Sinceramenti io posso darti l'esperienza di casa mia 140 mq di riscaldamento a pavimento, n. 3 bagni ma attualmente siamo in 3 (di cui uno ha appena 4 mesi) l'abitazione è una abitazione del 2005 quindo con solo 3 cm di isolamento e quindi non super isolata, con una dispersione di max di 11 kW.
Impianto realizzato caldaia a condensazione da 12 kW e bollitore per produzione acqua sanitaria da 150 L (temperatura impostata accumulo sanitario 50°C)
Problemi riscontrati di scarsa potenza MAI.
N.B. Su uno dei tre bagni ho una vasca da 200 lt. e non avuto particolari problemi a riempirla, l'impianto è così funzionante da 3 anni.
Ciao a tutti
Impianto realizzato caldaia a condensazione da 12 kW e bollitore per produzione acqua sanitaria da 150 L (temperatura impostata accumulo sanitario 50°C)
Problemi riscontrati di scarsa potenza MAI.
N.B. Su uno dei tre bagni ho una vasca da 200 lt. e non avuto particolari problemi a riempirla, l'impianto è così funzionante da 3 anni.
Ciao a tutti
Re: Caldaie e termotecnici
giusto per curiosità: potresti indicare i consumi di gas metano?barizzae ha scritto:Sinceramenti io posso darti l'esperienza di casa mia 140 mq di riscaldamento a pavimento, n. 3 bagni ma attualmente siamo in 3 (di cui uno ha appena 4 mesi) l'abitazione è una abitazione del 2005 quindo con solo 3 cm di isolamento e quindi non super isolata, con una dispersione di max di 11 kW.
Impianto realizzato caldaia a condensazione da 12 kW e bollitore per produzione acqua sanitaria da 150 L (temperatura impostata accumulo sanitario 50°C)
Problemi riscontrati di scarsa potenza MAI.
N.B. Su uno dei tre bagni ho una vasca da 200 lt. e non avuto particolari problemi a riempirla, l'impianto è così funzionante da 3 anni.
Ciao a tutti
Re: Caldaie e termotecnici
I consumi di gas metano se non ricordo male si aggirano attorno ai 1200-1300 mc/anno compreso i fornelli della cucina.
N.B. Avendo l'impianto a pavimento, l'impianto è acceso sempre da l 15 ottobre al 15 aprile 24 h ore al giorno l'unica attenuazione l'ho fatta nelle camere con testine termoelettriche per avere una temperatura di 17-18°C il resto della casa è tutto a 20 °C e mi ero dimenticato di scrivere che l'abitazione è in provincia di Venezia.
N.B. Avendo l'impianto a pavimento, l'impianto è acceso sempre da l 15 ottobre al 15 aprile 24 h ore al giorno l'unica attenuazione l'ho fatta nelle camere con testine termoelettriche per avere una temperatura di 17-18°C il resto della casa è tutto a 20 °C e mi ero dimenticato di scrivere che l'abitazione è in provincia di Venezia.
Re: Caldaie e termotecnici
pensavo peggio...hai anche integrazione solare, almeno per l'acs?barizzae ha scritto:I consumi di gas metano se non ricordo male si aggirano attorno ai 1200-1300 mc/anno compreso i fornelli della cucina.
N.B. Avendo l'impianto a pavimento, l'impianto è acceso sempre da l 15 ottobre al 15 aprile 24 h ore al giorno l'unica attenuazione l'ho fatta nelle camere con testine termoelettriche per avere una temperatura di 17-18°C il resto della casa è tutto a 20 °C e mi ero dimenticato di scrivere che l'abitazione è in provincia di Venezia.
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Re: Caldaie e termotecnici
eh eh... io pensavo meglio!!!
+/- il fabbisogno con 1400mc/h anno per 140mq è di 100kwha/mq (sempre se o fatto i conti esatti)...
la butto: scometto che non hai integrazione solare ma hai la regolazione impianto a pavimento a punto fisso
+/- il fabbisogno con 1400mc/h anno per 140mq è di 100kwha/mq (sempre se o fatto i conti esatti)...
la butto: scometto che non hai integrazione solare ma hai la regolazione impianto a pavimento a punto fisso
Non ho paura della mia ignoranza, anzi, l'affronto ogni giorno!
Re: Caldaie e termotecnici
vabbè però a venezia.... chiaro che a Bari sarebbe non il massimo...e considera che ha messo anche i consumi della cucina...che non sembrano ma sono una bella botta anch'essinicorovoletto ha scritto:eh eh... io pensavo meglio!!!
+/- il fabbisogno con 1400mc/h anno per 140mq è di 100kwha/mq (sempre se o fatto i conti esatti)...
la butto: scometto che non hai integrazione solare ma hai la regolazione impianto a pavimento a punto fisso
Re: Caldaie e termotecnici
la termoregolazione è climatica con compesazione ambiente + sonda esterna ma come ripeto sono compresi i consumi della cucina che se considero in circa 300-350 mc/anno il consumo per il riscaldamento e l'h2o sanitaria è di circa 900-1000 mc
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Re: Caldaie e termotecnici
solito errore mio ... ho dimentica la cucina!!!
Non ho paura della mia ignoranza, anzi, l'affronto ogni giorno!
Re: Caldaie e termotecnici
Io ho un appartamento con 2 bagni (zona Bergamo) di circa 135 mq netti, mediamente isolato (anno 2000, costruttori così-così) con impianto a radiatori a media temperatura (mandata di progetto 55°C).
Caldaia a condensazione : 16 kW
Accumulo: 100 litri
Consumi metano stimati: inverno (180 gg): 2,9/5,5 mc/g riscaldamento (secondo l'annata)
+ 2,1/2,2 mc/giorno ACS+Cucina
estate (180 gg) 1,9/2,1 mc/giorno ACS+Cucina
In capo ad un anno i consumi sono quindi:
520/990 mc per riscaldamento (secondo l'annata)
720/770 mc per ACS+Cucina
L'incidenza dell' ACS+Cucina va dal 40% al 60% del consumo totale di metano.
NON CI CREDEVO !!!
I consumi per riscaldamento dedotti dalle letture contatore vanno quindi valutati con molta cautela ...
Marco
Caldaia a condensazione : 16 kW
Accumulo: 100 litri
Consumi metano stimati: inverno (180 gg): 2,9/5,5 mc/g riscaldamento (secondo l'annata)
+ 2,1/2,2 mc/giorno ACS+Cucina
estate (180 gg) 1,9/2,1 mc/giorno ACS+Cucina
In capo ad un anno i consumi sono quindi:
520/990 mc per riscaldamento (secondo l'annata)
720/770 mc per ACS+Cucina
L'incidenza dell' ACS+Cucina va dal 40% al 60% del consumo totale di metano.
NON CI CREDEVO !!!
I consumi per riscaldamento dedotti dalle letture contatore vanno quindi valutati con molta cautela ...
Marco
Re: Caldaie e termotecnici
in effetti visto che si sta parlando molto di consumi, sarebbe interessante effettivamente disporre di altri contatori e stabilire con precisione l'incidenza dei consumi
visti questi dati sembra forte l'incidenza della cucina, e sarebbe importante capire perchè se ad esempio migliorassimo il riscaldamento del 10% andremmo a ridurre del 10% solo la metà dei consumi (escludendo solo la cucina) quindi il vantaggio abbastanza risicato...
giusto nella versione dottor Divago (battutaccia ) visti i consumi non trascurabili di gas per le cucine, una riduzione dei costi dell'energia elettrica potrebbe rendere conveniente le cucine elettriche? (la germania è piena)
visti questi dati sembra forte l'incidenza della cucina, e sarebbe importante capire perchè se ad esempio migliorassimo il riscaldamento del 10% andremmo a ridurre del 10% solo la metà dei consumi (escludendo solo la cucina) quindi il vantaggio abbastanza risicato...
giusto nella versione dottor Divago (battutaccia ) visti i consumi non trascurabili di gas per le cucine, una riduzione dei costi dell'energia elettrica potrebbe rendere conveniente le cucine elettriche? (la germania è piena)