soffitta riscaldata 311 e 55%

Normativa Termotecnica, Impianti di riscaldamento, Legge 10/91, DLgs 192/05, ecc.

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tarneverro
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soffitta riscaldata 311 e 55%

Messaggio da tarneverro »

Rileggendo per l'n-esima volta il 311 mi sento di poter affermare che una soffitta (in quanto ambiente non abitabile: altrimenti non sarebbe soffitta ma ad es. mansarda) non può essere riscaldata (all. A comma 16, 17 e 37; allegato E capitolo 4).
Ho letto anche vecchi post nel quale invece noto che ognuno interpreta come più gli torna comodo il fatto di scaldare o meno una soffitta.
Essendo però questo discorso rientrato in ballo anche per un'eventuale detrazione del 55% della copertura, anche l'ENEA nella faq n° 49 considera una copertura detraibile se il sottotetto è riscaldabile ed abitabile: quindi solo se ho una mansarda!

Vi torna?
Terminus
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Re: soffitta riscaldata 311 e 55%

Messaggio da Terminus »

Non completamente.
Per il comma 344 non credo che vi siano problemi di sorta.
Per il comma 345:
se il tuo sottotetto è collegato direttamente con gli ambienti dotati di riscaldamento (scala aperta per esempio), è esso stesso riscaldato e facente quindi parte del "volume riscaldato".
Inoltre non esiste norma che vieta di riscaldare i sottotetti, anche se catastalmente non abitabili, quindi, siccome la norma non mi vieta di detrarre interventi su ambienti riscaldati ma non abitabili..........
robvi
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Re: soffitta riscaldata 311 e 55%

Messaggio da robvi »

Io penso che se un locale è riscaldato, debba essere considerato tale per tutte le finalità previste dalle normative in materia di risparmio energetico.
Quindi, il solaio riscaldato, deve essere considerato come volume riscaldato sia per la certificazione energetica, sia per le detrazioni fiscali del 55%, che prevedono incentivi per tutti gli interventi che consentono di risparmiare energia (come è appunto l'isolamento di un tetto su solaio riscaldato, o coma l'isolamento delle pareti perimetrali di una taverna interrata riscaldata).

Quanto allo stabilire se il locale in oggetto è frutto di un abuso edilizio, non sta nei compiti e nelle competenze del certificatore energetico, ma nei compiti e nelle competenze del Comune.

Ciao
robvi

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tarneverro
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Re: soffitta riscaldata 311 e 55%

Messaggio da tarneverro »

Terminus ha scritto:se il tuo sottotetto è collegato direttamente con gli ambienti dotati di riscaldamento (scala aperta per esempio), è esso stesso riscaldato e facente quindi parte del "volume riscaldato".
non lo so; per assurdo anche la cucina ha due fori che sono collegati con l'esterno e in quel caso si considera una ventilazione maggiorata (UNI EN 12831). In questo caso è vero che non ho due fori ma una porta intera, però il concetto potrebbe essere il solito. :?: Cosndierare magari una maggiorazione più elevata.
Terminus ha scritto:Inoltre non esiste norma che vieta di riscaldare i sottotetti, anche se catastalmente non abitabili, quindi, siccome la norma non mi vieta di detrarre interventi su ambienti riscaldati ma non abitabili..........
Su questo invece non sono d'accordo. Come riportato nel mio intervento è il 311 che vieta (implicitamente o meno che sia) di riscaldare i sottotetti non abitabili.
maxis
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Re: soffitta riscaldata 311 e 55%

Messaggio da maxis »

robvi ha scritto:Io penso che se un locale è riscaldato, debba essere considerato tale per tutte le finalità previste dalle normative in materia di risparmio energetico.
Quindi, il solaio riscaldato, deve essere considerato come volume riscaldato sia per la certificazione energetica, sia per le detrazioni fiscali del 55%, che prevedono incentivi per tutti gli interventi che consentono di risparmiare energia (come è appunto l'isolamento di un tetto su solaio riscaldato, o coma l'isolamento delle pareti perimetrali di una taverna interrata riscaldata).

Quanto allo stabilire se il locale in oggetto è frutto di un abuso edilizio, non sta nei compiti e nelle competenze del certificatore energetico, ma nei compiti e nelle competenze del Comune.
Ciao
Non sono d'accordo con quello che dici,

Ti faccio un semplice esempio paradosso, se io riscaldo un garage o un porticato chiuso che non è accatastato come vano abitabile, certamente non posso avere nessun incentivo, sono fuori legge.
Tanto è vero che quando fai una relazione di progetto DL192-311, non vai a computare i sottotetti adibiti a depositi occasionali o cantine adibite a tavernette, per cui tanto meno devi cercare detrazioni per interventi di riqualificazione energetica che per legge vengono eseguiti su parti non abitabili.

Questa è una mia opinione, e comunque non farei nessuna pratica di detrazione per casi del genere.
Terminus
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Re: soffitta riscaldata 311 e 55%

Messaggio da Terminus »

tarneverro ha scritto:
Terminus ha scritto:Inoltre non esiste norma che vieta di riscaldare i sottotetti, anche se catastalmente non abitabili, quindi, siccome la norma non mi vieta di detrarre interventi su ambienti riscaldati ma non abitabili..........
Su questo invece non sono d'accordo. Come riportato nel mio intervento è il 311 che vieta (implicitamente o meno che sia) di riscaldare i sottotetti non abitabili.
Scusa mi puoi indicare i punti da cui deduci ciò?
Terminus
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Re: soffitta riscaldata 311 e 55%

Messaggio da Terminus »

maxis ha scritto: Ti faccio un semplice esempio paradosso, se io riscaldo un garage o un porticato chiuso che non è accatastato come vano abitabile, certamente non posso avere nessun incentivo, sono fuori legge.
Tanto è vero che quando fai una relazione di progetto DL192-311, non vai a computare i sottotetti adibiti a depositi occasionali o cantine adibite a tavernette, per cui tanto meno devi cercare detrazioni per interventi di riqualificazione energetica che per legge vengono eseguiti su parti non abitabili.

Questa è una mia opinione, e comunque non farei nessuna pratica di detrazione per casi del genere.
Non vedo perchè, se decido di riscaldare il mio garage (seguendo l'esempio) oppure la mia cantina (che spesso è una vera e propria taverna) o il sottotetto accessibile, anche se non ufficialmente abitabile, io debba essere fuori legge.
Forse mi sfugge qualcosa...........ma indicatemi dove nella L.10 o nel 192/311 si vieta di riscaldare i locali catastalmente non abitabili.
Posso benissimo inoltrare al comune la L.10 con il riscaldamento di alcuni locali "non abitabili".
Si parla sempre di edificio e di volume riscaldato ed anche per le detrazioni fiscali.
robvi
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Re: soffitta riscaldata 311 e 55%

Messaggio da robvi »

Si tratta come al solito di capirci qualcosa nella giungla delle normative italiane. Se vogliamo fare i pignoli, i localo non abitabili non "dovrebbero" essere riscaldati. Ad essere ancora più pignoli a mio avviso non dovrebbero nemmeno essere costruiti !
Se però ci guardiamo intorno, vediamo che tutte le taverne ed i sottotetti d'Italia, sono utilizzati e pertanto anche riscaldati.
Allora, vogliamo continuare a tenere le fette di salame sugli occhi e dire che isolare una taverna non è un intervento di risparmio energetico, oppure non è più sensato dire che se il proprietario di una abitazione decide di coibentare l'interrato o il sottotetto, lo fa perchè intende utilizzarli e quindi riscaldarli. In tale caso direi senza dubbio che l'intervento rientra tra quelli "per il risparmio energetico" e come tale finanziato.
L'altra strada è fare come fanno tutti i comuni d'italia, che consentono di costruire locali "non agibili" e poi "vietano" ai proprietari di utilizzarli; allora, se non vuoi che li uso, non farmeli nemmeno costruire, così anzichè costruire 300 m³ di edifico, ne costruisco 250. Spendo di meno, pago meno oneri, cementifico un pò meno il territorio...

Tra le tante norme assurde uscite in questi anni, credo che le detrazioni fiscali del 55% siano una delle meno assurde, perchè finalmente concedono un contributo (tra l'altro a costo quasi zero per lo stato...), che viene destinato ad uno scopo strameritorio quale è il risparmio energetico. E se qualcuno dell'agenzia delle entrate si azzardasse a farmi obiezioni in merito, gli chiederei conto dell'interrato o del solaio di casa sua...

Ciao
robvi

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maxis
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Re: soffitta riscaldata 311 e 55%

Messaggio da maxis »

Terminus ha scritto:
Non vedo perchè, se decido di riscaldare il mio garage (seguendo l'esempio) oppure la mia cantina (che spesso è una vera e propria taverna) o il sottotetto accessibile, anche se non ufficialmente abitabile, io debba essere fuori legge.
Forse mi sfugge qualcosa...........ma indicatemi dove nella L.10 o nel 192/311 si vieta di riscaldare i locali catastalmente non abitabili.
Posso benissimo inoltrare al comune la L.10 con il riscaldamento di alcuni locali "non abitabili".
Si parla sempre di edificio e di volume riscaldato ed anche per le detrazioni fiscali.

Il mio termine "Fuori legge" è riferito al fatto che a parer mio uno non può chiedere detrazioni 55% per interventi di riqualificazione energetica eseguite su locali/ambienti che se vogliamo dire ufficialmente e catastalmente non sono in regola come abitabili.
Che poi il 70% dei sottotetti adibiti a deposito occasionale o cantine siano di fatto riscaldate, questo lo sappiamo tutti ed energeticamente sono d'accordo che un intervento di riqualificazione energetica possa giovare. (Allora si dovrebbe fare un cambio di destinazione d'uso e nessuno tanto meno Enea avrebbe nulla da dire in caso di controlli).
Terminus
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Re: soffitta riscaldata 311 e 55%

Messaggio da Terminus »

Daccordissimo con quanto si è detto sopra.
Faccio solo notare (ma lo sapete benissimo) che le detrazioni valgono per qualsiasi tipo di edificio e destinazione d'uso, quindi anche per cantine, magazzini, depositi che per qualsiasi motivo il proprietario riscalda.
L'unica condizione è che l'edificio sia catastalmente esistente (non necessariamente tutto abitabile) e riscaldato (la legge 10 iniziale può benissimo aver compreso i locali incriminati).
Quindi nel discorso non c'è nulla di irregolare.
L'unica obiezione potrebbe farla il comune, andando a vedere se nel sottotetto "non abitabile" ci ho messo il letto per dormire.........
simcat
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Re: soffitta riscaldata 311 e 55%

Messaggio da simcat »

Ho proprio per le mani un progetto adatto a questa discussione:
- stato attuale:
- piano terra (garage, ingresso, w.c. cucina), piano primo (camere e w.c.) e sottotetto non abiltabile (non riscaldato)

- stato di progetto:
- piano primo (cucina al posto del garage, ingresso, w.c e camera), piano primo (soggiorno, camera e w.c.)

ora, il solaio del sottotetto viene rimosso, creando un doppio volume soggiorno con un "soppalco non abitabile aperto", quindi impossibile non riscaldarlo!
A questo punto la copertura comunque deve rispettare solo i limiti di trasmittanza (regime di manutenzione straordinaria) e sono molto dubbioso sulla possibilità della detrazione....

Personalmente ho sempre dichiarato in legge 10 le soffitte, anche non abitabili, se riscaldate; certo che l'osservazione di "tarneverro" merita davvero un approfondimento.....; la definizione di sup. utile del 311 è sibillina.
tarneverro
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Re: soffitta riscaldata 311 e 55%

Messaggio da tarneverro »

Terminus ha scritto: Scusa mi puoi indicare i punti da cui deduci ciò?
Dlgs 311 allegato A
comma 16: indice di prestazione energetica EP parziale esprime il consumo di energia primaria
parziale riferito ad un singolo uso energetico dell’edificio (a titolo d’esempio: alla sola
climatizzazione invernale e/o alla climatizzazione estiva e/o alla produzione di acqua calda
per usi sanitari e/o illuminazione artificiale) riferito all’unità di superficie utile o di volume
lordo, espresso rispettivamente in kWh/m2 anno o kWh/m3 anno;
comma 37: superficie utile è la superficie netta calpestabile di un edificio;

Dlgs 311 allegato E
capitolo 4 Volume delle parti di edificio abitabili o agibili al lordo delle strutture che li delimitano (V)

Come si nota il rapporto S/V è riferito ad un V lordo delle strutture abitabili...
Terminus
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Re: soffitta riscaldata 311 e 55%

Messaggio da Terminus »

Appunto.
Si parla di superficie utile e non si specifica se tale superficie debba essere necessariamente "abitabile" dal punto di vista comunale/catastale.
Solo nell'All.E (che comunque è solo uno schema tipo di relazione e non può essere considerato fonte di definizioni) esplicita la dizione "parti di edificio abitabili o agibili".
Vi faccio una domanda.
Se il committente vi dice che vuole riscaldare la sua cantina alta 2,65m, oppure il suo sottotetto alto mediamente 1,80m (quindi per il reg. comunale non abitabili), cosa fate in sede di L.10?
Gli dite che non può farlo, oppure fate una relazione limitata ai locali "abitabili" (quindi non rispondente al realizzato e che puoi sarà asseverata dal DL......)?
Io comprendo tutti i locali che saranno effettivamente riscaldati (direttamente o indirettamente), indipendentemente dal fatto che per il comune sono abitabili o meno, appunto perchè non esiste una norma che mi vieti di riscaldare parti qualsiasi del mio immobile.
simcat
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Re: soffitta riscaldata 311 e 55%

Messaggio da simcat »

Terminus ha scritto:Appunto.
Si parla di superficie utile e non si specifica se tale superficie debba essere necessariamente "abitabile" dal punto di vista comunale/catastale.
Solo nell'All.E (che comunque è solo uno schema tipo di relazione e non può essere considerato fonte di definizioni) esplicita la dizione "parti di edificio abitabili o agibili".
Vi faccio una domanda.
Se il committente vi dice che vuole riscaldare la sua cantina alta 2,65m, oppure il suo sottotetto alto mediamente 1,80m (quindi per il reg. comunale non abitabili), cosa fate in sede di L.10?
Gli dite che non può farlo, oppure fate una relazione limitata ai locali "abitabili" (quindi non rispondente al realizzato e che puoi sarà asseverata dal DL......)?
Io comprendo tutti i locali che saranno effettivamente riscaldati (direttamente o indirettamente), indipendentemente dal fatto che per il comune sono abitabili o meno, appunto perchè non esiste una norma che mi vieti di riscaldare parti qualsiasi del mio immobile.
In linea generale faccio come te.
maxis
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Re: soffitta riscaldata 311 e 55%

Messaggio da maxis »

Terminus ha scritto:Appunto.
Si parla di superficie utile e non si specifica se tale superficie debba essere necessariamente "abitabile" dal punto di vista comunale/catastale.
Solo nell'All.E (che comunque è solo uno schema tipo di relazione e non può essere considerato fonte di definizioni) esplicita la dizione "parti di edificio abitabili o agibili".
Vi faccio una domanda.
Se il committente vi dice che vuole riscaldare la sua cantina alta 2,65m, oppure il suo sottotetto alto mediamente 1,80m (quindi per il reg. comunale non abitabili), cosa fate in sede di L.10?
Gli dite che non può farlo, oppure fate una relazione limitata ai locali "abitabili" (quindi non rispondente al realizzato e che puoi sarà asseverata dal DL......)?
Io comprendo tutti i locali che saranno effettivamente riscaldati (direttamente o indirettamente), indipendentemente dal fatto che per il comune sono abitabili o meno, appunto perchè non esiste una norma che mi vieti di riscaldare parti qualsiasi del mio immobile.
Nel mio caso la legge 10 che si presenta in comune, non sarà comprensiva dei vani adibiti a depositi occasionali o cantine, e non verranno computati sia nel calcolo di Potenza che in quello energetico.
Se come nel caso da tè enunciato il committente vorrà riscaldare anche tali vani, computerò il tutto in separata sede per il dimensionamento dell'impianto e la schemistica da consegnare solo all'idraulico.
Questo è come faccio io.
tagio
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Re: soffitta riscaldata 311 e 55%

Messaggio da tagio »

Terminus ha scritto:Io comprendo tutti i locali che saranno effettivamente riscaldati (direttamente o indirettamente), indipendentemente dal fatto che per il comune sono abitabili o meno, appunto perchè non esiste una norma che mi vieti di riscaldare parti qualsiasi del mio immobile.
Anch'io sono del parere che non esista alcuna norma che vieti di scaldare locali non abitabili.
Se ho un sottotetto/mansarda a due acque, con altezze da 80 centimetri a 3 metri, nel mio comune la parte abitabile su cui pago gli oneri e calcolo le superfici e' solo quella superiore a 1.80 m. Nessuno mi obbliga a mettere della pareti a 1.80 quindi riscaldo tutto.
Kalz
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Re: soffitta riscaldata 311 e 55%

Messaggio da Kalz »

Se come nel caso da tè enunciato il committente vorrà riscaldare anche tali vani, computerò il tutto in separata sede per il dimensionamento dell'impianto e la schemistica da consegnare solo all'idraulico.
Questo è come faccio io.


Anche io faccio in questa maniera ovviamente faccio due impianti uno per il proprietario e installatore e uno "ufficiale per il comune.
tarneverro
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Re: soffitta riscaldata 311 e 55%

Messaggio da tarneverro »

Vedo che tutti interpretiamo come più ci fa comodo.
Terminus dice che quello che è scritto nell'allegato E non può avere un gran valore perchè è il contenuto della relazione tipo e non rientra nelle definizioni.
Però è pur sempre contenuta in una legge (anzi un D. Lgs) e quindi cogente; se non ricordo male quando una norma, che di per se non è cogente, viene citata in una legge, diventa cogente.
Mi viene in mente il chiarimento del maggio 2006 del DLGs 192; a fine documento c'era scritto che il contenuto dello stesso non era vincolante, però alzi la mano che non lo ha usato per corroborare le prorpie tesi.
Risultano due strade percorse dai professionisti:
c'è chi interpreta male la norma (ovviamente dal mio punto di vista) ma esegue progetto (e lavori) coerentemente e quidni sarà lui eventualmente a risponderne
chi invece interpreta bene la norma (ovviamente dal mio punto di vista) ed esegue un progetto ufficiale che non sarà poi rispettato nella pratica e in questo caso sarà l'installatore a riposnderne
Comunque la si rigiri la coperta è corta
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Re: soffitta riscaldata 311 e 55%

Messaggio da tizicor »

tarneverro ha scritto:Rileggendo per l'n-esima volta il 311 mi sento di poter affermare che una soffitta (in quanto ambiente non abitabile: altrimenti non sarebbe soffitta ma ad es. mansarda) non può essere riscaldata (all. A comma 16, 17 e 37; allegato E capitolo 4).

per inquadrare meglio in problema, ti consiglio di riconsiderare la tua affermazione che a mio avviso non è corretta.
Una soffitta, una cantina, un garage .... in quanto superfici nette calpestabili sono superficie utile, come da definizione All.A c. 37 che hai citato e rientrano nell'involucro riscaldato.
Concordi?

Quoto Terminus ...e vado oltre,
per me sono riscaldabili anche i locali che non dispongono di superficie utile a condizione che non utilizzo tali superfici per il calcolo dell'indice di prestazione energetica (all. A comma 16, 17).
tarneverro
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Re: soffitta riscaldata 311 e 55%

Messaggio da tarneverro »

tizicor ha scritto:
tarneverro ha scritto:Rileggendo per l'n-esima volta il 311 mi sento di poter affermare che una soffitta (in quanto ambiente non abitabile: altrimenti non sarebbe soffitta ma ad es. mansarda) non può essere riscaldata (all. A comma 16, 17 e 37; allegato E capitolo 4).

per inquadrare meglio in problema, ti consiglio di riconsiderare la tua affermazione che a mio avviso non è corretta.
Una soffitta, una cantina, un garage .... in quanto superfici nette calpestabili sono superficie utile, come da definizione All.A c. 37 che hai citato e rientrano nell'involucro riscaldato.
Concordi?
Mettendo insieme all. A c 16, 17 e 37 e allegato E capitolo 4 non concordo con la tua interpretazione;
tizicor ha scritto: Quoto Terminus ...e vado oltre,
per me sono riscaldabili anche i locali che non dispongono di superficie utile a condizione che non utilizzo tali superfici per il calcolo dell'indice di prestazione energetica (all. A comma 16, 17).
Passi per le dispersioni ma come fai a considerare il rendimento dell'impianto? esegui due leggi 10 una con i locali incriminati e una senza?
Terminus
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Re: soffitta riscaldata 311 e 55%

Messaggio da Terminus »

tarneverro ha scritto: Mettendo insieme all. A c 16, 17 e 37 e allegato E capitolo 4 non concordo con la tua interpretazione;
Dunque:
la definizione di cui al comma 16 cita la superficie utile, così come la definizione del comma 17;
il comma 37 ci dice che la superficie utile è quella netta calpestabile di un edificio.
Ora la definizione di edificio di cui all'art.2 parla di "sistema costituito dalle strutture edilizie esterne che delimitano uno spazio di volume definito............la superficie esterna che delimita l'edificio può confinare con tutti o alcuni di questi elementi: l'ambiente esterno, il terreno, altri edifici; il termine può riferirsi a un intero edificio ovvero a parti di edificio progettate o ristrutturate per essere utilizzate come unità immobiliari a sè stanti."
Scusate la citazione, ma serve anche a me mentre la scrivo.
facendo parte la mia cantina/taverna dell'edificio/unità immobiliare (non costituisce certo unità immobiliare a se stante) non vedo come non debba essere ricompresa nella definizione.......quindi non credo di interpretare male la norma se decido (o meglio se decide il committente) di riscaldare il volume; io correttamente prendo atto ed inserisco il volume come riscaldato in tutti i conteggi e le verifiche della L.10.
Cosa mi può dire il Comune: "Guarda che non puoi riscaldare la cantina"?
Sulla base di quale norma?
il volpi
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Re: soffitta riscaldata 311 e 55%

Messaggio da il volpi »

Terminus ha scritto:
tarneverro ha scritto: Mettendo insieme all. A c 16, 17 e 37 e allegato E capitolo 4 non concordo con la tua interpretazione;
Dunque:
la definizione di cui al comma 16 cita la superficie utile, così come la definizione del comma 17;
il comma 37 ci dice che la superficie utile è quella netta calpestabile di un edificio.
Ora la definizione di edificio di cui all'art.2 parla di "sistema costituito dalle strutture edilizie esterne che delimitano uno spazio di volume definito............la superficie esterna che delimita l'edificio può confinare con tutti o alcuni di questi elementi: l'ambiente esterno, il terreno, altri edifici; il termine può riferirsi a un intero edificio ovvero a parti di edificio progettate o ristrutturate per essere utilizzate come unità immobiliari a sè stanti."
Scusate la citazione, ma serve anche a me mentre la scrivo.
facendo parte la mia cantina/taverna dell'edificio/unità immobiliare (non costituisce certo unità immobiliare a se stante) non vedo come non debba essere ricompresa nella definizione.......quindi non credo di interpretare male la norma se decido (o meglio se decide il committente) di riscaldare il volume; io correttamente prendo atto ed inserisco il volume come riscaldato in tutti i conteggi e le verifiche della L.10.
Cosa mi può dire il Comune: "Guarda che non puoi riscaldare la cantina"?
Sulla base di quale norma?
A mio parere personale è assurdo riscaldare un deposito, un box o una cantina.
Che senso ha spendere combustibile e produrre inquinamento per riscaldare un volume che non abiti (almeno ufficialmente)? va contro lo spirito della norma, che vuole evitare gli sprechi energetici!
Inoltre se ti trovi in Lombardia, nel bene o nel male, dai un occhio alla DGR 8/5546 del 10 Ottobre 2007, comma C3), pubblicta sul BURL 42 del 15 Ottobre 2007 - serie ordinaria, nonchè alla circolare n.8, pubblicata sul 3° supplemento straordinario al BURL n.11 del 17 marzo 1995, lettera E, punto 3.4.31

...a presto!
girondone
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Località: SV

Re: soffitta riscaldata 311 e 55%

Messaggio da girondone »

scusate..
ma una persona potrà o no scaldare un locale no abitabileperchè... che ne so.... ci coltiva delle piante che dovono stare a 18 gradi per es!chi lo vieta?
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