Buongiorno a tutti,
premetto che ho letto le varie discussioni inerenti il separatore idraulico, disgiuntore o "unitore" che lo si voglia chiamare ma vorrei comunque esporre il mio dubbio per chiedere un parere alla community.
Sono in presenza di un impianto composto da una pompa di calore utilizzata in estate ed in inverno, dotata del proprio circolatore la cui prevalenza utile al netto delle perdite di carico della pompa di calore stessa è così esiguo da vedere consigliato dalla stessa azienda il separatore idraulico.
Poi c'è un circuito secondario la cui portata è il doppio di quella del primario, frutto di un salto termico di progetto che è esattamente la metà.
In tale condizione l'utilizzo del separatore mi costringe ad abbassare la temperatura di mandata in estate per avere una T di mandata al secondario idonea, a totale discapito dell'efficienza della pompa di calore ( che preferisce produrre acqua a 15° piuttosto che a 12°)
Da qui la mia domanda se il separatore sia proprio necessario.
Dovendo già inserire anche un volano termico sul circuito primario per dare il contenuto d'acqua minimo ad evitare i pendolamenti della pompa di calore ho pensato che potrei utilizzarlo nella configurazione dell'immagine che allego, presa dal manuale di idronica aicarr.
Qualcuno ha applicato una soluzione simile? avete consigli in merito o su soluzioni alternative?
https://ibb.co/CzkLCx6
Grazie
Pdc e separatore idraulico, soluzione alternativa Aicarr
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Re: Pdc e separatore idraulico, soluzione alternativa Aicarr
Se la portata del secondario è maggiore di quella del primario non vedo alternative all'abbassamento della T di mandata della pompa di calore. Per evitare il compensatore il primario deve avere una portata uguale a quella del secondario. Lo schema proposto da Aicarr va bene con secondario a portata variabile, come descritto.
Tom Bishop
Re: Pdc e separatore idraulico, soluzione alternativa Aicarr
Grazie della risposta. In effetti è così, parla di portata variabile nel secondario, quindi forse più indicato se i secondari sono più di uno e si può supporre un coefficiente ci contemporaneità basso.
Al contrario con una sola abitazione, mi viene da pensare, che dovrei valutare quante stanze possano essere attive contemporaneamente, e quindi:
- In caso di richiesta di tutte le stanze dell'abitazione avrei la portata del secondario maggiore della portata del primario
- in caso di soddisfacimento della richiesta di alcune stanze il circolatore si porterebbe su una curva di funzionamento tale per cui la portata verrebbe ridotta. Da valutare quanto ridotta.
Senza fare troppi sofismi quindi in caso di portata del secondario con tutta probabilità sempre maggiore del primario non c'è alternativa al separatore.
Al contrario con una sola abitazione, mi viene da pensare, che dovrei valutare quante stanze possano essere attive contemporaneamente, e quindi:
- In caso di richiesta di tutte le stanze dell'abitazione avrei la portata del secondario maggiore della portata del primario
- in caso di soddisfacimento della richiesta di alcune stanze il circolatore si porterebbe su una curva di funzionamento tale per cui la portata verrebbe ridotta. Da valutare quanto ridotta.
Senza fare troppi sofismi quindi in caso di portata del secondario con tutta probabilità sempre maggiore del primario non c'è alternativa al separatore.
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Re: Pdc e separatore idraulico, soluzione alternativa Aicarr
Quindi siamo in presenza di un primo errore accidentale (quello di acquisto) che invece di essere corretto, rimuovendo la causa del problema, vede come soluzione l'introduzione di un errore sistematico (l'installazione del separatore idraulico) con effetti permanenti e ricorrenti nel futuro (incremento del consumo energetico).
"Che tempi! Che costumi!" avrebbe detto Cicerone.
Soluzione al tuo problema. Distacco e rimozione della pompa integrata, e:
1) sostituzione con pompa avente portata e prevalenza adeguata, oppure
2) installazione di pompa avente portata e prevalenza adeguata in serie nel circuito primario senza separatore.
In tutti i casi ricalcolo del salto termico al secondario, perché non si è mai visto un secondario con metà del salto termico di una macchina termo-frigorifera, che è già basso di suo. Come effetto risultante ti troverai le perdite di carico ridotte di 3/4, con ulteriore beneficio sul risparmio energetico e silenziosità di funzionamento.
Come vedi, non ci sono situazioni in cui il separatore idraulico sia indispensabile, o sia necessario, o neppure lontanamente utile.
p.s. Mi meraviglio della risposta di Tom.
"Che tempi! Che costumi!" avrebbe detto Cicerone.
Soluzione al tuo problema. Distacco e rimozione della pompa integrata, e:
1) sostituzione con pompa avente portata e prevalenza adeguata, oppure
2) installazione di pompa avente portata e prevalenza adeguata in serie nel circuito primario senza separatore.
In tutti i casi ricalcolo del salto termico al secondario, perché non si è mai visto un secondario con metà del salto termico di una macchina termo-frigorifera, che è già basso di suo. Come effetto risultante ti troverai le perdite di carico ridotte di 3/4, con ulteriore beneficio sul risparmio energetico e silenziosità di funzionamento.
Come vedi, non ci sono situazioni in cui il separatore idraulico sia indispensabile, o sia necessario, o neppure lontanamente utile.
p.s. Mi meraviglio della risposta di Tom.
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Re: Pdc e separatore idraulico, soluzione alternativa Aicarr
Per curiosità, che terminali hai sull'impianto? Soffitto radiante? Un DT di 2-3 °C effettivamente è un po' basso.
Re: Pdc e separatore idraulico, soluzione alternativa Aicarr
Grazie per le risposte:
Per fortuna no, quando ho scritto sono in presenza di in realtà mi riferivo ancora ad una fase progettuale.Quindi siamo in presenza di un primo errore accidentale (quello di acquisto)
Questa era una cosa a cui stavo pensando anch'io, salvo confrontarmi con il servizio tecnico della pompa di calore per verificare se in realtà raddoppiare la portata sullo scambiatore dell'unità idronica sia compatibileSoluzione al tuo problema. Distacco e rimozione della pompa integrata, e:
sostituzione con pompa avente portata e prevalenza adeguata
Si tratta di un precalcolo fatto dalla ditta che fornisce il radiante a pavimento che mi riporta un DeltaT di 2.5°C. Mi devo ancora confrontare per vedere se si possa alzare il salto termico. Sarà comunque il primo passaggio che farò.Per curiosità, che terminali hai sull'impianto? Soffitto radiante? Un DT di 2-3 °C effettivamente è un po' basso.
Re: Pdc e separatore idraulico, soluzione alternativa Aicarr
La soluzione AICARR credo vada benissimo per impianti con terminali dotati di valvola on/off. Specie se ce sono tanti (fan coils, batterie, ecc.).
Se l'impianto è ben progettato per i picchi, con terminali abbondantemente dimensionati e frigorifero "tirato" (come si deve fare), la soluzione è perfetta.
Per una casa di abitazione o un impianto con pochi terminali, servono, forse, altre soluzioni. Ma se ci sono pannelli radianti a pavimento con valvole on/off. credo vada ancora molto bene. Le valvole saranno quasi sempre chiuse.
Se l'impianto è ben progettato per i picchi, con terminali abbondantemente dimensionati e frigorifero "tirato" (come si deve fare), la soluzione è perfetta.
Per una casa di abitazione o un impianto con pochi terminali, servono, forse, altre soluzioni. Ma se ci sono pannelli radianti a pavimento con valvole on/off. credo vada ancora molto bene. Le valvole saranno quasi sempre chiuse.