condominio e serpentine annegate

[Stefano LL]

Mi hanno sottoposto un incarico che credo rifiuterò al 99%, ma in questi tempi di leggi-decreti-gazzette, ogni tanto fa piacere fare altro…
Impianto centralizzato con serpentine annegate nel massetto (ovviamente impianto non contabilizzato). Appartamento unico da cui si ricaveranno 2 unità immobiliari e il costruttore vuole rifare le serpentine.
Al momento mi hanno solo girato delle foto, i tubi sono molto vicini al pavimento dell’appartamento oggetto di intervento, che è all’ultimo piano. Valutavo se avrebbe senso fare due impianti uguali fatti cosi (ne descrivo uno):
1) intercetto 3 colonne (per garantire portata) e sugli stacchi ci metto una valvola di bilanciamento. Congiungo con un tee le diramazioni e metto uno scambiatore di dimensioni generose (non si sono grossi problemi di spazio), poi faccio un impianto a pavimento normale come se avessi una caldaia
2) verifico che la quantità di calore che affluiva all’appartamento sottostante non venga annullata dal pannello bugnato. Ovvero, se prima c’erano dei tubi in ferro a passo 30 cm dopo ci saranno dei tubi in pex a passo 10 cm. Se non tornasse il calcolo per il pannello e per la differenza di conducibilità ferro-pex, gli faccio fare un impianto a rete metallica senza pannello sotto
Avere i dati di partenza per il calcolo è impossibile: anche solo le temperature di ingresso e uscita, la portata, la reale conducibilità degli strati, ecc. Calcolare i reali flussi di calore è impossibile, anche perché il cantiere è già iniziato e devono andarci a vivere… Però ipotizzavo (per quell’1% di accettazione dell’incarico) che tutti questi dati li posso fissare io in maniera realistica e valutare solo di non creare uno squilibrio termico in seguito all’intervento realizzato.
In parole povere: prima arrivava 100 calore, 80 andava sopra e 20 sotto. Post intervento, idem.
Pareri?

[giotisi]

Capisco la 'richiesta progettuale' di non causare disagi al piano di sotto, ma l'intervento non fa proprio 'a pugni' con la normativa energetica nel suo complesso?
Cioè, per fare quello che dici, devi proprio negare il principio della contabilizzazione (chi scalda paga), suggerire una soluzione in deroga (non isolare sotto le serpentine).
Se l'appa in questione, domani, venisse venduto, come giustifichi all'acquirente (ignaro), che per una tua scelta di progetto (nel 2020), deve contribuire a scaldare anche l'appa sotto?

[Stefano LL]

Grazie dell'opinione.

l'intervento non fa proprio 'a pugni' con la normativa energetica nel suo complesso?

secondo me no. Nel senso che se l'impianto era ad attivazione di massa e non un impianto a pavimento tradizionale, con che criterio dovrei isolare i piani?

Cioè, per fare quello che dici, devi proprio negare il principio della contabilizzazione

nel caso in questione è così, hanno una relazione con cui sono andati in deroga per infattibilità tecnica

Se l'appa in questione, domani, venisse venduto, come giustifichi all'acquirente (ignaro), che per una tua scelta di progetto (nel 2020), deve contribuire a scaldare anche l'appa sotto?

Perchè l'edificio è nato così, tutti gli appartamenti sono gestiti così e fatto salvo uno stravolgimento generale e anche strutturale dell'immobile non si può fare altro. Tutti in questo condominio pagano a millesimi e non credo sia responsabilità mia informare di questo i futuri compratori

Io in realtà ho più remore per l'appartamento sottostante, nel caso gli tolgliessi la quota di calore che riceveva dal soffitto... a spanne, credo che mi sto spaccando la testa per dei dettagli, ma voglio dormire sereno

[gatto_prando]

Ti confermo, nel caso decidessi di accettare l'incarico, di adottare la logica che hai descritto, ossia qualle di continuare a scaldare anche l'appartamento sottostante.
So per certo di un collega della mia provincia che ha fatto da CTU per una causa di questo tipo (durante la ristrutturazione hanno posato un pannello isolante sotto le tubazioni dell'impianto radiante facendo in modo che buona parte del calore non fosse scambiato con l'appartamento sottostante) e alla fine il giudice ha deciso di dare torto all'utente che ha ristrutturato l'unità abitativa in quanto ha creato degli scompensi all'utente del piano inferiore.

[Stefano LL]

Ti confermo, nel caso decidessi di accettare l'incarico, di adottare la logica che hai descritto, ossia qualle di continuare a scaldare anche l'appartamento sottostante.
So per certo di un collega della mia provincia che ha fatto da CTU per una causa di questo tipo (durante la ristrutturazione hanno posato un pannello isolante sotto le tubazioni dell'impianto radiante facendo in modo che buona parte del calore non fosse scambiato con l'appartamento sottostante) e alla fine il giudice ha deciso di dare torto all'utente che ha ristrutturato l'unità abitativa in quanto ha creato degli scompensi all'utente del piano inferiore.

grazie mille della testimonianza!

[giotisi]

Interessante, grazie.