CONTO TERMICO SPESE AMMISSIBILI E PONTI TERMICI

Normativa Termotecnica, Impianti di riscaldamento, Legge 10/91, DLgs 192/05, ecc.

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luis68
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CONTO TERMICO SPESE AMMISSIBILI E PONTI TERMICI

Messaggio da luis68 »

Buongiorno a tutti,
Sto ristrutturando una casa e volevo avvalermi del conto termico per quanto concerne gli impianti energetici della casa.
Ho un termotecnico che ha prodotto la documentazione necessaria al comune per il rilascio della concessione edilizia.
Gli ho chiesto di occuparsi di tutta la questione energetica della casa prestando particolare attenzione all'involucro.
Si è occupato di dimensionare e proporre i materiali per il capotto termico e per l'isolazione del tetto e del primo piano, insomma per l'involucro completo o quasi perché non sono stati considerati i ponti termici nel senso che nessuna proposta di soluzione mi è arrivata riguardo all'isolazione termica ad esempio di una terrazza a vasca sul tetto così come per le porte che danno sui poggioli e d'ingresso alla casa.
Da quanto capisco da neofita e per questo chiedo correzioni e consigli a questo forum, l'analisi e trattazione dei ponti termici doveva per ruolo svolgerla il progettista e passarla al termotecnico cosa che non è stata fatta ma in questo caso il termotecnico può ignorare il problema e propormi soluzioni di isolazione dell'edificio parziali o piuttosto evidenziare questa mancanza di dati e/o richiedere i dati di cui abbisogna al progettista?
Sto assistendo a un rimpallo di responsabilità tra due figure che dovrebbero collaborare insieme per presentarmi soluzioni ciascuna lavorando nell'ambito del proprio ruolo.
Aggiungo, il termotecnico non si è mai visto in cantiere una sola volta in oltre un anno. La progettazione impiantistica e il dimensionamento di una casa possono essere completamente effettuate in ufficio senza nessun sopralluogo in cantiere? La casa ha impianti energetici, caldaie a biomassa, impianti solari e fotovoltaici da progettare e dimensionare. Per tutto questo non è necessario nessun sopralluogo?

Seconda domanda, il termotecnico ha l'incarico ad occuparsi della procedura presso il GSE per quanto riguarda il conto termico.
Vorrei avvalermi di questa forma di contributo per gli impianti energetici della casa e qui sta il secondo problema: a tutt'oggi dopo oltre un anno ancora non mi ha riferito se ne ho diritto e se le spese tecniche di progettazione dell'impianto del termotecnico stesso sono ammissibili e in che misura.
Per la verità mi ha dato le istruzioni per il bonifico per il pagamento della prima e seconda fattura da far ricadere in ambito conto termico ma a tutt'oggi non so se queste fatture potranno essere ammesse a questa forma di contributo e in che misura.
La casa era riscaldata da una stufa a legna di 7/8 Kw di potenza.
Per il GSE prerequisito per la poter accedere al conto termico è la sostituzione di un impianto a biomassa con un altro impianto sempre a biomassa.
L'obiettivo è sostituire una stufa a legna di vecchia generazione con 7/8 Kw di potenza con una stufa a pellet abbinata a sistema di accumulo collegando a questi anche un sistema a pannelli solari: il sistema di riscaldamento previsto è a pavimento
Secondo voi posso accedere al conto termico con questa sostituzione? Il GSE non fa riferimento alla potenza dell'elemento riscaldante.
Le spese di progettazione del nuovo sistema di riscaldamento così come le spese accessorie di installazione del nuovo sistema che sono ingenti secondo voi sono ammissibili e in che misura?
Vorrei capire solo ho questa possibilità oppure se devo ridimensionare gli impianti seguendo una strada meno costosa e se dopo un anno è possibile essere ancora senza risposte fondamentali come queste?

Grazie.
L.
giotisi
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Località: brescia

Re: CONTO TERMICO SPESE AMMISSIBILI E PONTI TERMICI

Messaggio da giotisi »

Il GSE, ultimamente ha molto ristretto la possibilità di incentivare impianti che non siano a servizio delle stesse utenze precedenti, per cui ti consiglio di chiedere bene al tuo tecnico come ha pensato di impostare la pratica.
Non credo che una stufa da 7/8 Kw potesse riscaldare gli stessi vani (=utenze per il GSE) che andrai a scaldare ora; inoltre, anche l'incentivazione dei pannelli solari sarà limitata alla sola quota eccedente la quota d'obbligo (se, come probabile, hai obblighi di copertura di legge)

Sul rimpallo dei ruoli, la legge non è chiarissima, a mio avviso; il termotecnico deve sicuramente valutare l'incidenza dei ponti termici nelle sue relazioni di calcolo, ma la loro risoluzione, i particolari costruttivi, dovrebbero essere progettati dal progettista (magari di concerto).
Oltretutto, questo lavoro andava necessariamente fatto PRIMA del deposito della relazione energetica, perchè, a questo punto, quello che si va a realizzare deve essere conforme a quanto previsto in relazione.. e questo può essere o meno problema a seconda che il termotecnico si sia 'tenuto largo' o meno nel considerare i ponti termici.

Altra cosa da 'attenzionare' ( :( ) nel caso del conto termico, sono le date di pagamento, di fine lavori e di invio della pratica; 90gg tra le prime due, 60gg tra le ultime due.
luis68
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Iscritto il: mer dic 18, 2019 22:23

Re: CONTO TERMICO SPESE AMMISSIBILI E PONTI TERMICI

Messaggio da luis68 »

Buongiorno,
grazie per la cortese risposta.
Per approfondire meglio il contesto, gli impianti sono al servizio delle stesse identiche utenze precedenti, la stufa a legna è stata utilizzata fino a non molti anni fa per il "riscaldamento" della casa anche in inverno ma è chiaro che bisogna capirsi sul significato del termine riscaldamento.
La casa è una piccola porzione terra cielo e la stufa bastava come riscaldamento, ovviamente non si raggiungevano i gradi di confort odierni.
Sarebbe interessante capire se esiste qualche specifica del GSE che imposta dei limiti agli elementi riscaldanti, per tipologia o potenza, ma dalle ricerche fatte e dalle risposte del GSE che si limita a fare un copia/incolla di quello che ho indicato nel mio intervento, direi che almeno io non l'ho trovata. Mi ritrovo pertanto nell'ambito di quanto previsto dal GSE ma vorrei essere sicuro di non aver tralasciato nulla.
Il termotecnico che mi segue non è riuscito ad approdare a niente che mi dia la sicurezza di effettuare un investimento incentivato dal conto termico.
Mi ha postato al risposta del GSE che riporto qui sotto:
“Gentile ....., ti informiamo che il generatore sostituito deve essere alimentato a biomassa, a carbone, a olio combustibile o a gasolio. Per i soli interventi effettuati in aree non metanizzate, esclusivamente dalle aziende agricole che effettuino attività agroforestale, è ammessa agli incentivi la sostituzione di generatori di calore alimentati a GPL. Ti informiamo che nel caso in cui si verifichi un potenziamento ed il potenziamento è maggiore del 10%, è necessario allegare l'asseverazione firmata dal Tecnico competente che giustifichi tale potenziamento, in alcuni casi il GSE si riserva di fare ulteriori approfondimenti. Un saluto”
Per i pannelli essendo una ristrutturazione totale ho solo l'obbligo del fotovoltaico, non ci sono limiti ne obblighi per quanto concerne il solare che quindi dovrebbe essere coperto dagli incentivi del conto termico.

Per quanto concerne i ponti termici, il termotecnico ha redatto e firmato la relazione tecnica sull'isolamento termico secondo l'art. 28 della legge 10/91 che è stata depositata in comune assieme ad altre documentazioni richieste per il rilascio della concessione edilizia anche se capisco leggendo gli interventi di questo forum che dovrebbe trattarsi di verifica progettuale, su carta quindi e mi chiedo come si possa parlare di ponti termici analizzando solo il progetto approvato ma evidentemente la legge 10/91 è "leggera" per quanto concerne questo tipo di verifiche.
Una cosa che però sembra evidente è che il progettista termotecnico è progettista degli isolamenti termici oltre che degli impianti e spetta a lui appunto redigere questo documento che appunto porta la sua firma.
Arriviamo quindi al DM 26 giugno 2015, "Decreto Requisiti Minimi", che obbliga a un'attenta verifica e documentazione dei ponti termici.
La prima domanda è su chi è obbligato per legge (sempre che sia così) al rispetto del DM Requisiti Minimi e in quale fase della ristrutturazione di un'immobile.
Non essendo ancora in fase esecutiva vorrei capire se è stato fatto tutto quello che la legge prevede come obbligo minimo richiesto al progettista e al termotecnico per evitare che un problema almeno in parte risolvibile con poco investimento ora (ponti termici) si traduca in "un'incubo" da affrontare dopo.

Grazie a quanti sapranno chiarirmi le idee su questi aspetti che credo siano importanti anche per altri utenti del forum.

L.
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