Professione Termotecnico: opportunità lavorative

Normativa Termotecnica, Impianti di riscaldamento, Legge 10/91, DLgs 192/05, ecc.

Moderatore: Edilclima

Rispondi
Evandro
Messaggi: 8
Iscritto il: lun ago 12, 2019 09:26

Professione Termotecnico: opportunità lavorative

Messaggio da Evandro »

Buongiorno a tutti. Sono un ingegnere di 35 anni, abito in veneto.
Prima facevo solo occasionali pratiche L10/91 ma da un po' di tempo ho iniziato ad approfondire le tematiche termotecniche, collaborando con uno studio tecnico che "sa come fare".
Volevo un vostro parere: se mi volessi dedicare come libero professionista a progettare impianti residenziali quali pompe di calore, impianti radianti, VMC, pratiche INAIL,.... quindi per il momento evitando impianti complessi (ospedali, centri commerciali con UTA complesse, sui quali non mi sentirei sicuro) potrei guadagnare decorosamente per vivere?
Premetto che non ho un mio pacchetto clienti, probabilmente dovrei fare un sito internet per farmi conoscere...non so come si inizia in questi casi.
Il settore mi appassiona, ma non essendo un "ragazzino" non posso permettermi di avviare una attività senza che mi possa prospettare una contropartita economica accettabile.
Non so se è una professione richiesta o se il mercato è saturo con compensi "ridicoli"...
Grazie a chiunque vorrà darmi il suo parere!
ponca
Messaggi: 5628
Iscritto il: ven ott 22, 2010 18:22

Re: Professione Termotecnico: opportunità lavorative

Messaggio da ponca »

E' difficile darti una risposta, dipende da molti fattori, in linea generale il mercato è saturo e le parcelle per APE e L10 sono basse, ma è così per tutte le figure professionali legate all'edilizia ormai. Soprattutto se non puoi contare su una tua clientela non sarà facile avere incarichi e far quadrare i conti a fine mese. Ovviamente ci sono anche tecnici che svolgono la professione con soddisfazione.
Se vuoi un consiglio continuerei ad appoggiarmi ad uno studio tecnico, avviando la libera professione gradualmente (anche io ho fatto così).
SuperP
Messaggi: 10709
Iscritto il: lun set 11, 2006 10:06

Re: Professione Termotecnico: opportunità lavorative

Messaggio da SuperP »

Se vuoi il mio, lascia perdere la libera professione. Troppi casini.
Cerca un posto da dipendente in qualche azienda grande.
:?: I miei corsi e libri su involucro, termotecnica e VMC https://www.paolosavoia.com/corso-online
:?: Il blog delle curiosità https://www.paolosavoia.com/blog
:!: Linkedin https://www.linkedin.com/in/paolo-savoia-320b1458/
ponca
Messaggi: 5628
Iscritto il: ven ott 22, 2010 18:22

Re: Professione Termotecnico: opportunità lavorative

Messaggio da ponca »

SuperP ha scritto: mar set 03, 2019 09:44 Se vuoi il mio, lascia perdere la libera professione. Troppi casini.
Cerca un posto da dipendente in qualche azienda grande.
anche questo è vero
tra compensi bassi, responsabilità elevate, casini vari, scadenze, pagamenti mancati o in ritardo
nella libera professione capita spesso di domandarsi "chi me lo ha fatto fare" :lol:
Evandro
Messaggi: 8
Iscritto il: lun ago 12, 2019 09:26

Re: Professione Termotecnico: opportunità lavorative

Messaggio da Evandro »

Grazie per i vostri pareri.
Io sono da sempre un partita IVA, anche se avevo clienti fissi e in altri settori...quindi so i problemi relativi.
Però quando in passato quando chiedevo a colleghi termotecnici un progettino "semplice" (schema funzionale PDC + pav. radiante, niente DL o visite in cantiere) mi chiedevano magari 1200 €.
E adesso ho capito che era qualche giorno di lavoro... a fare tanto.
Se invece devo lavorare per uno studio a 1200 € lordi al mese come partita iva...(perchè di questo si parla) preferisco il singolo progetto da 1200 €: più casini, rischio di contestazioni o non pagamenti...però mi gestisco meglio il tempo, altri impegni ecc...
Certo che specie all'inizio magari dovrei portare avanti entrambe le cose.
Solo volevo capire se non avendo clienti in questo campo può avere senso magari fare un piccolo sito internet...qualche mail a qualche idraulico...o se sono solo perdite di tempo e denaro.
Grazie a tutti
ecoing
Messaggi: 121
Iscritto il: dom mar 14, 2010 10:10

Re: Professione Termotecnico: opportunità lavorative

Messaggio da ecoing »

Ciao, hai la fortuna di collaborare con uno studio che "sa come fare" quindi il mio consiglio è impara bene come fare, dandoti il giusto tempo e nel frattempo da libero professionista inizia dal basso con lavori di progettazione "semplice" con rischio basso e inizia a farti conoscere sul campo.. non con siti internet (vale più un caffè al bar, molte volte gli ingaggi nascono dal vivere un pò più social ( e non intendo FB) la vita stando a contatto con le persone).. cerca collaborazioni con geometri, architetti, idraulici, offrendoti come figura di collegamento impiantistico tra idraulico e direzione lavori anche per lavori semplici di edilizia residenziale. Capita spesso che già quando si parla di sistema ibrido ci siano geometri che cadono dalla sedia e idraulici che storcono il naso o che ti dicono si si per prendere il lavoro e poi non sanno di cosa stanno parlando). Fatti vedere disponibile ad andare in cantiere, propositivo e ben preparato non limitandoti alla carta. (ad esempio anche a fine installazione fare un giro a tarare personalmente i circuiti idraulici sui collettori o settare i parametri sui termostati, paga alla lunga perchè non lo fa nessuno, ma se giustamente spiegato al cliente ha il suo valore e viene apprezzato e se ne ricorderanno, proponendoti ad amici e parenti). Alle volte anche solo sapere come resettare una caldaia o capire perchè è andata in blocco conoscendo i messaggi di errore di quella marca di caldaia ti fa fare più bella figura che non aver progettato e dimensionato tutto l'impianto radiante, perchè è quello che il cliente vede). Lo stesso idraulico se lo segui "da vicino" e ti mostri disponibile ti chiamerà via via sempre più spesso perchè troverà più comodo demandarti certe questioni e avere una spalla/consulente (perchè in qualche modo sente di scaricare la responsabilità e di essere più sicuro di quello che sta facendo, ed inoltre può vendersi meglio perchè noi professionisti lo possiamo aiutare a farlo già a partire dalla preventivazione). Col tempo fai in modo che siano loro a chiamare te e non tu a cercare lavori. Così dove serve ti inserisci con parcelle dove magari non hai grande margine, ma fai il lavoro comunque bene e da professionista e poi a fiducia acquisita alzi le parcelle al giusto ed equo compenso. E ogni volta che vai in cantiere fai capire che sei un professionista, indicazioni chiare e precise, fai capire in modo discreto che sai quello che fai e che quello che fai ha molta importanza e dove puoi dimostralo coi fatti (bollette, consumi, regolazioni impiantistiche).
Detto questo ritengo che sui lavori di edilizia medio piccoli ci sia una mancanza di figure professionali proprio perchè si fa fatica ad essere pagati bene e tutti preferiscono pochi lavori ma grossi, piuttosto che tanti e piccoli. Tuttavia la complicazione normativa e tecnica degli ultimi 10 anni richiede sempre di più una figura professionale di appoggio che segua anche solo la realizzazione di una villetta a mio avviso.
Insomma bisogna essere bravi a crearselo il lavoro e a vendersi bene per quello che siamo: PROFESSIONISTI. Certo non puoi pensare di avere trovato la gallina dalle uova d'oro.
Un esempio banale sono le dichiarazioni di conformità, mediamente sono tutte sbagliate o incomplete, io mi sono messo a fare anche quelle per gli irdaulici (imparando come devono essere fatte, mi sono acquistato dei software) e alcuni hanno capito che gli conviene affidarsi a un professionista perchè risparmiano tempo, non devono comprarsi software e sono più sicuri del risultato e gli rimane più tempo nel weekend di godersi la famiglia anzichè fare carta. Non sono grosse cifre ma se ti metti d'accordo con 3/4 idraulici alla fine sono numeri interessanti e sicuramente meglio retribuiti degli APE. Può sembrare riduttivo pensare che un ingegnere si "abbassi" a produrre dichiarazioni di conformità per conto di idraulici, ma ricordiamoci che noi professionisti abbiamo anche una funzione sociale. Io penso che se una cosa debba essere fatta in un certo modo per essere fatta bene e vedo che non viene fatta così, cerco di farla fare nel modo corretto a prescindere che sia una mia diretta responsabilità o meno. Ovviamente cercando il giusto accordo economico, l'importante è non svendere le proprie capacità.
Per inciso, bello sarebbe che gli enti preposti facessero i controlli in modo che portassero la media di chi fa così a salire, ma pare utopia.
Un ultimo consiglio se posso permettermi, prediligi collaborazioni con Architetti e Geometri di una certa età e con idraulici giovani che hanno aperto da poco, ma stai attento alla loro professionalità perchjè ci dovrai lavorare in gruppo e molto spesso il cliente tende a fare di tutta l'erba un fascio. E dal alto economico fai capire chiaramente che tu sei un professionista in proprio. Quindi sempre preventivazione tua separata e contatto diretto con il cliente finale anche se il lavoro magari ti è giunto per tramite di una altro studio. Se uno sbaglia non devono pagare economicamente gli altri anche per lui, ma tutti insieme però bisogna coordinarsi bene e lavorare da professionisti perchè il cliente sia soddisfatto.
Buon lavoro
Ultima modifica di ecoing il mar set 03, 2019 11:46, modificato 2 volte in totale.
ecoing
Messaggi: 121
Iscritto il: dom mar 14, 2010 10:10

Re: Professione Termotecnico: opportunità lavorative

Messaggio da ecoing »

Evandro ha scritto: mar set 03, 2019 10:49 Però quando in passato quando chiedevo a colleghi termotecnici un progettino "semplice" (schema funzionale PDC + pav. radiante, niente DL o visite in cantiere) mi chiedevano magari 1200 €.
E adesso ho capito che era qualche giorno di lavoro... a fare tanto.
Grazie a tutti
1200 euro ma quanti metri quadri? villetta o palazzina?
Se per una villetta si facevano pagare bene..beati loro.. Certo che dipende anche dallo studio, se è strutturato le cifre salgono per forza.. ma per un singolo Ingegnere non strutturato mi sembra un bel viaggiare. :D
In teoria però uno studio strutturato non dovrebbe scendere a prendere una singola piccola villetta proprio perchè non ci "starebbe dentro". Non gli conviene in teoria.. poi in tempi di fame va bene tutto..
Tom Bishop
Messaggi: 5240
Iscritto il: mar dic 30, 2008 17:13

Re: Professione Termotecnico: opportunità lavorative

Messaggio da Tom Bishop »

SuperP ha scritto: mar set 03, 2019 09:44 Se vuoi il mio, lascia perdere la libera professione. Troppi casini.
Cerca un posto da dipendente in qualche azienda grande.
Quoto alla grande...
Tom Bishop
Evandro
Messaggi: 8
Iscritto il: lun ago 12, 2019 09:26

Re: Professione Termotecnico: opportunità lavorative

Messaggio da Evandro »

ecoing ha scritto: mar set 03, 2019 11:33
Evandro ha scritto: mar set 03, 2019 10:49 Però quando in passato quando chiedevo a colleghi termotecnici un progettino "semplice" (schema funzionale PDC + pav. radiante, niente DL o visite in cantiere) mi chiedevano magari 1200 €.
E adesso ho capito che era qualche giorno di lavoro... a fare tanto.
Grazie a tutti
1200 euro ma quanti metri quadri? villetta o palazzina?
Se per una villetta si facevano pagare bene..beati loro.. Certo che dipende anche dallo studio, se è strutturato le cifre salgono per forza.. ma per un singolo Ingegnere non strutturato mi sembra un bel viaggiare. :D
In teoria però uno studio strutturato non dovrebbe scendere a prendere una singola piccola villetta proprio perchè non ci "starebbe dentro". Non gli conviene in teoria.. poi in tempi di fame va bene tutto..
RISPOSTA:
1200 me li chiedevano per casa di 4 appartamenti per fare schema pavimento radiante e schema funzionale della centrale termica.... a condizione che utilizzassi la pompa di calore che sceglieva il termotecnico. (L 10 e calcoli termici dispersioni fatti da me).
Ora: gli esecutivi del pavimento in pratica glieli faceva il fornitore del pannello bugnato, e vista la marca "nota" di pompe di calore...lo schema funzionale della pompa di calore lo faceva il fornitore della pompa di calore.
Per quello mi sembravano davvero mica male 1200 €
Evandro
Messaggi: 8
Iscritto il: lun ago 12, 2019 09:26

Re: Professione Termotecnico: opportunità lavorative

Messaggio da Evandro »

Tom Bishop ha scritto: mar set 03, 2019 12:21
SuperP ha scritto: mar set 03, 2019 09:44 Se vuoi il mio, lascia perdere la libera professione. Troppi casini.
Cerca un posto da dipendente in qualche azienda grande.
Quoto alla grande...
Per casini si intende? Non essere pagati? Contestazioni ingiustificate?
Forse l'ideale è cercare di essere consulenze per ditte di termoidraulica, ma queste di solito pensano di sapere fare già da loro e chiedono consulenze esterne solo se il lavoro è "super difficilissimo".
Per contro idraulici piccoli mi si sono rifiutati più volte di fare un preventivo senza avere in mano il progetto termotecnico. Però poi in questo caso loro non ti pagheranno mai...devi andare direttamente dal proprietario o dall'impresa e prendere il lavoro in cima.
Certamente quello che è incredibile in questo settore è la discrepanza tra quanto guadagnano gli idraulici e quanto guadagnano i tecnici.
Gli ultimi split, solo montaggio ....600 € per montare 2 unità interne, tutto il materiale a carico mio, 4 ore di lavoro in 2...
600:8= 75 €/ora. E gli altri 4 preventivi erano analoghi...ma non si sono mai presentati per "troppo lavoro"!!!
ecoing
Messaggi: 121
Iscritto il: dom mar 14, 2010 10:10

Re: Professione Termotecnico: opportunità lavorative

Messaggio da ecoing »

75 €/h è tanto.. dalle mie parti viaggiano a 250 euro al giorno come manodopera..mediamente sui 30 euro/h.
Tuttavia quanto vedo idraulici che si caricano sulle spalle caldaie da 30 kg, fare 5 piani di scale oppure andare sul tetto con 40 gradi e il sole a picco a intubare canne fumarie ti dirò che, non avranno una laurea magari, ma se li meritano tutti. Perchè se io una mattina mi sveglio col mal di schiena posso lavorare anche dal letto con un pc, ma loro no e se non sono fisicamente a posto scendono dal letto cmq perchè la mutua non c'è.
Sul discorso 1200 euro per progettazione di 4 appartamenti se progetti davvero direi anche 1500. Se si facevano dare gli schemi di posa dai fornitori e ci mettevano su pedestremente un timbro e una firma..beh..lasciamelo dire, torniamo al discorso che il vero problema siamo noi professionisti che ci facciamo del male tra colleghi e vendiamo fumo perchè un progetto prevede dei contenuti minimi oltre che una responsabilità intrinseca.
Perchè sennò diventa fregare la gente.. e li il professionismo non centra, è una questione di approccio mentale e culturale.
Se un professionista decide di lavorare nel modo che hai descritto (che può cmq essere accettabile. perchè no) allora deve essere corretto e trasparente, ovvero applicare parcelle nettamente più basse e spiegare che però non farà il progetto ma semplicemente uno schema di posa esecutiva, e non vendere il "progetto" che vuol dire tutto e niente.. in modo che il professionista che invece chiede di più possa giustificare il preventivo facendo apprezzare la differenza del proprio lavoro di progettazione e il valore aggiunto (che sappiamo benissimo esserci).
Per gli idraulici le tavole che gli passano gratuitamente i fornitori con gli schemi di posa sono progetti (anche se sopra è sempre scritto che non lo sono). Hai mai provato a dire ad un idraulico che se poi qualcosa non va o il dimensionamento è cannato sono loro che ne rispondono e non chi ha fatto la tavola? Stesso discorso per le canne fumarie intubamenti ecc.. Io l'ho fatto e chi ha una testa razionale (generalmente i più giovani che devono stare sul mercato per 40 anni e non chiudere dopo due anni giusto per tirare alla pensione), per un giusto compenso, ha preferito fare progettare l'ingegnere o avvalersi di una sua consulenza e sollevarsi dalla responsabilità oltre che avere una garanzia di miglior risultato. Provare per credere, però bisogna essere capaci a fare vedere le differenze.. e spiegare i rischi.
Rispondi