Cappotto "a secco" della Fassa. Qualcuno lo conosce? Pareri?

Normativa Termotecnica, Impianti di riscaldamento, Legge 10/91, DLgs 192/05, ecc.

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Samuele C.
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Cappotto "a secco" della Fassa. Qualcuno lo conosce? Pareri?

Messaggio da Samuele C. »

Buongiorno, mi è stato proposto un sistema di cappotto in lana di roccia della Fassa Bortolo; è un sistema a secco, il nome commerciale dovrebbe essere "controparete esterna". Ma comunque, in sintesi, è un sistema che prevede il fissaggio sulla muratura dei montanti a "C", classici per le pareti in cartongesso, che tengono i pannelli di lana di roccia al posto della colla e dei tasselli. L'interasse è 400 mm, ma comunque da valutare in base alle norme tecniche per le costruzioni (insomma, in base al vento, soprattutto).
All'esterno, si applica una doppia lastra di cartongesso (di tipo diverso tra le due lastre) e infine la consueta rasatura.
Diciamo che la cosa che mi piace è l'alta resistenza meccanica: con la doppia lastra di cartongesso la resistenza agli urti è molto maggiore di quella di un classico cappotto in lana di roccia con la rasatura con rete. Ho controllato anche la traspirabilità del pacchetto finito ed è comunque sensibilmente maggiore di quello che potrebbe essere un EPS, quindi anche questo vantaggio del cappotto in lana di roccia è conservato. Il prezzo non è alto (cioè, è comparabile con un cappotto in lana di roccia normale, anzi, forse dipendendo da chi ha fatto l'offerta, verrebbe pure qualcosa meno...)
Però ho alcune perplessità: tutte quelle guide a "C", anche se sottili, non saranno come una serie di ponti termici? Inoltre, il peso della lana di roccia, dopo qualche anno, non tenderà a farla schiacciare lasciando di fatto scoperta una fascia sommitale? Ad ogni marcapiano è prevista una guida orizzontale, ma c'è comunque una colonna di 3 metri di lana di roccia che con gli anni potrebbe afflosciarsi...
Qualcuno ha esperienza di questo cappotto? Allego anche una immagine per farvi capire meglio
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Evandro
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Re: Cappotto "a secco" della Fassa. Qualcuno lo conosce? Pareri?

Messaggio da Evandro »

Non lo conosco direttamente, ma ho lavorato per anni per aziende che producevano rasanti e affini...do la mia idea
Il sistema mi sembra interessante proprio per i motivi di resistenza meccanica superficiale.
In genere la cosa a cui fare la massima attenzione sono le dilatazioni o cedimenti differenziali: in sostanza quel sistema è composto da una serie di pannelli indipendenti accostati tra loro. Dove ci sono gli accostamenti sono dei punti deboli che potrebbero generare con cicli caldo freddo delle cavillature, non pericolose ma antiestetiche. In sostanza ogni movimento o dilatazione "scarica" su quell'accostamento. Poi ovvimente si rasa con la rete il tutto...ma sempre in quel punto localizzato scarica. Tu capisci che un conto è una deformazione di 1 mm distribuita su 1,5 m e un conto è una deformazione di 1 mm distribuita su ... 5 mm
Questo è l'unico aspetto su cui fare attenzione. Poi è anche vero che da anni ci sono prodotti tipo "cartongesso" da esterno (ma ovviamente privi di gesso), a base cemento fibrorinforzato, che non ho sentito abbiano dato problemi.
Riguardo al ponte termico...si un po' lo farà, ma non credo tanto da creare problemi
Però concludo con due osservazioni:
1) se vuoi resistenza meccanica in facciata fai conto che il cappotto può comunque portare carichi importanti, e quindi avere rivestimenti anche parecchio resistenti. Ci sono addirittura cappotti che prevedono come finitura pietre artificiali a basso spessore semplicemente incollate, roba che peserà anche 30 kg/mq.
2) Se fai un sistema con le guide, e il costo che ne consegue, allora perchè non ti fai una facciata ventilata? Dopo la lana di roccia ci sarà magari un telo di protezione all'acqua, poi aria e alla fine delle lastre a secco che creano effetti molto eleganti. E a quel punto rimane una fessurina tra lastra e lastra per qualsiasi dilatazione
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