Portata "movimentata" per EPv

[arkanoid]

Mi trovo in una mezza contestazione, diciamo, per quanto riguarda il parametro EPv.

La tabella 9 del DM requisiti minimi, che definisce il fabbisogno di energia dell'edificio di riferimento, parla di "Fabbisogno di energia elettrica specifico per m3 di aria movimentata", ed esprime un valore di Eve in Wh/mc.
Indica oltretutto che si assumano portata e prevalenza dell'edificio reale.

Nel caso classico di ventilazione a doppio flusso con recupero il valore è di 0,5 Wh/mc. Ciò corrisponde, per un impianto funzionante H24 (caso E.3, come da norma, attivazione 24/24), ad un assorbimento di 500W ogni 1.000 mc/h di portata.

C'è una nota ufficiale per quanto riguarda la "portata di aria movimentata?"

Questo valore è raggiungibile in maniera ragionevole, sovradimensionando le UTA a 2-2,2 m/s e non oltre, considerando solo la portata di mandata, se si inserisce anche la ripresa è impossibile. La conseguenza è che, essendo un assorbimento elettrico puro, diventa utopia rispettare l'EPgl,tot anche compensando con il resto.

[arkanoid]

Riporto per conoscenza una risposta che mi ha fornito il CTI:

La portata utilizzata per il calcolo di Ep,v è associata ai ventilatori. Di conseguenza una (o più) UTA a doppio flusso con recupero vanno considerate con una portata pari alla SOMMA della mandata e della ripresa.
Questo vale sia per l'edificio reale, che per l'edificio di riferimento.
Questa versione fa a pugni con l'indicazione della mia software house, aprite la biglia su come ragione edilclima...

[girondone]

hai già detto al tuo software? -)