Impianti a pavimento
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Impianti a pavimento
Salve sto valutando l'esecuzione di impianti a pavimento su degli appartamenti in condominio; dovrei scegliere tra due tipologie di regolazione:
1) caldaia priva di termoregolazione, collettori monoblocco con regolazione climatica e derivazioni ad alta temperatura per i bagni (scaldasalviette);
2) caldaia con termoregolazione climatica ed alimtenazione dei bagni direttamente a bassa temperatura ed integrazione per mezzo di resistenza elettrica (questa dovrebbe funzionare solo sporadicamente)
Sarei propenso per la seconda soluzione in quanto ci sarebbero costi iniziali di investimento meno onerosi e costi di gestione altrettanto bassi ma ho qualche dubbio sul funzionamneto.
Qualcuno ha già fatto questo tipo di esperienza o ha qualche suggerimento?
1) caldaia priva di termoregolazione, collettori monoblocco con regolazione climatica e derivazioni ad alta temperatura per i bagni (scaldasalviette);
2) caldaia con termoregolazione climatica ed alimtenazione dei bagni direttamente a bassa temperatura ed integrazione per mezzo di resistenza elettrica (questa dovrebbe funzionare solo sporadicamente)
Sarei propenso per la seconda soluzione in quanto ci sarebbero costi iniziali di investimento meno onerosi e costi di gestione altrettanto bassi ma ho qualche dubbio sul funzionamneto.
Qualcuno ha già fatto questo tipo di esperienza o ha qualche suggerimento?
Andrea Diqui
ne ho giusto una trentina da fare nella stessa tipologia della seconda ipotesi la cosa che potra incidere sara' il cosumo elettrico a secondo dell'uso dell'utente finale ,a me e' capitato che dopo aver consegnato il cantiere sono stato richiamato per poter far capire alle persone che per sentire lo scaldasalviette caldo come se andasse con alta temperatura doveva scaldarlo con la resistenza e che tante volte essendo un extra dal capitolato nn hanno voluto
Re: Impianti a pavimento
Sto realizzando un progetto analogo proprio ora, il problema classico da risolvere è che il risdcaldamento prodotto da un pavimento radiante non è assolutamente sufficiente per i bagni che quindi hanno bisogno di una integrazione, normalmente ottenuta con lo scaldasalviette!
Il problema è che lo scaldasalviette, normalmente molto meno efficiente di un radiatore in alluminio a parità di ingombro frontale, non scalda praticamente nulla se viene alimentato anche a bassa temperatura!
Devo dire che ignoravo la soluzione della resistenza elettrica atta a compensare tale deficit (caso 2), che a conti fatti potrebbe essere una buona soluzione se effettivamente tale resistenza entrasse in funzione solo quando necessario, ossia per smorzare i picchi di freddo!
Personalmente negli impianti che ho progettato finora ho sempre utilizzato il caso 1, ossia caldaia che produce acqua costantemente a 70-75°C, da cui, con una derivazione vado ad alimentare direttamente il circuito radiatori, mentre con un secondo spillamento costituito da una 3 vie più sonda climatica e ovviamente da un secondo circolatore, vado ad alimentare il pavimento radiante! Ovviamente in questa soluzione è fondamentale conoscere bene gli schemi idraulici più frequenti da utilizzare, che non sono poi così banali, pur trattandosi di piccoli impianti!
Bisogna però dire che nel caso 1, ossia quello con caldaia che produce acqua costantemente ad alta temperatura, c'è una ulteriore possibile soluzione che non hai menzionato, che però non ho mai utilizzato e quindi non ti so dire quanto sia valida:
Realizzare un unico circuito primario che vada a servire come utenze finali i vari radiatori e le cassette di distribuzione a parete, a servizio dei pavimenti radianti. nelle cassette di distribuzione a parete si provvede poi a realizzare il circuito secondario collegando con un circolatore il collettore di mandata a quello di ritorno, mentre lo spillamento viene realizzato per mezzo di una semplice valvola termostatica a 3 vie!
Il problema è che lo scaldasalviette, normalmente molto meno efficiente di un radiatore in alluminio a parità di ingombro frontale, non scalda praticamente nulla se viene alimentato anche a bassa temperatura!
Devo dire che ignoravo la soluzione della resistenza elettrica atta a compensare tale deficit (caso 2), che a conti fatti potrebbe essere una buona soluzione se effettivamente tale resistenza entrasse in funzione solo quando necessario, ossia per smorzare i picchi di freddo!
Personalmente negli impianti che ho progettato finora ho sempre utilizzato il caso 1, ossia caldaia che produce acqua costantemente a 70-75°C, da cui, con una derivazione vado ad alimentare direttamente il circuito radiatori, mentre con un secondo spillamento costituito da una 3 vie più sonda climatica e ovviamente da un secondo circolatore, vado ad alimentare il pavimento radiante! Ovviamente in questa soluzione è fondamentale conoscere bene gli schemi idraulici più frequenti da utilizzare, che non sono poi così banali, pur trattandosi di piccoli impianti!
Bisogna però dire che nel caso 1, ossia quello con caldaia che produce acqua costantemente ad alta temperatura, c'è una ulteriore possibile soluzione che non hai menzionato, che però non ho mai utilizzato e quindi non ti so dire quanto sia valida:
Realizzare un unico circuito primario che vada a servire come utenze finali i vari radiatori e le cassette di distribuzione a parete, a servizio dei pavimenti radianti. nelle cassette di distribuzione a parete si provvede poi a realizzare il circuito secondario collegando con un circolatore il collettore di mandata a quello di ritorno, mentre lo spillamento viene realizzato per mezzo di una semplice valvola termostatica a 3 vie!
Re: Impianti a pavimento
Marcus ha scritto:Sto realizzando un progetto analogo proprio ora, il problema classico da risolvere è che il risdcaldamento prodotto da un pavimento radiante non è assolutamente sufficiente per i bagni che quindi hanno bisogno di una integrazione, normalmente ottenuta con lo scaldasalviette!
Il problema è che lo scaldasalviette, normalmente molto meno efficiente di un radiatore in alluminio a parità di ingombro frontale, non scalda praticamente nulla se viene alimentato anche a bassa temperatura!
Devo dire che ignoravo la soluzione della resistenza elettrica atta a compensare tale deficit (caso 2), che a conti fatti potrebbe essere una buona soluzione se effettivamente tale resistenza entrasse in funzione solo quando necessario, ossia per smorzare i picchi di freddo!
Personalmente negli impianti che ho progettato finora ho sempre utilizzato il caso 1, ossia caldaia che produce acqua costantemente a 70-75°C, da cui, con una derivazione vado ad alimentare direttamente il circuito radiatori, mentre con un secondo spillamento costituito da una 3 vie più sonda climatica e ovviamente da un secondo circolatore, vado ad alimentare il pavimento radiante! Ovviamente in questa soluzione è fondamentale conoscere bene gli schemi idraulici più frequenti da utilizzare, che non sono poi così banali, pur trattandosi di piccoli impianti!
Bisogna però dire che nel caso 1, ossia quello con caldaia che produce acqua costantemente ad alta temperatura, c'è una ulteriore possibile soluzione che non hai menzionato, che però non ho mai utilizzato e quindi non ti so dire quanto sia valida:
Realizzare un unico circuito primario che vada a servire come utenze finali i vari radiatori e le cassette di distribuzione a parete, a servizio dei pavimenti radianti. nelle cassette di distribuzione a parete si provvede poi a realizzare il circuito secondario collegando con un circolatore il collettore di mandata a quello di ritorno, mentre lo spillamento viene realizzato per mezzo di una semplice valvola termostatica a 3 vie!
per la resistenza il funzionamento e dato da un suo termostato ora e' da valutare solo il consumo che ne deriva da fare un impianto con alta e bassa temperatura o solo con bassa poi la gestione del consumo elettrico e' data dal cliente finale pero cosi facendo si rende responsabile il cliente facendogli capire che puo risparmiare parecchio sul gas e pure sulla corrente se usa correttamente la resistenza o per lo meno se nn fa l'esoso nel voler sentire lo scaldasalviette bollente , tanto il caldo in bagno lo regola con i pannelli a pavimento .
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Osservazioni tutte corrette ma ci siamo dimenticati di dire che la resistenza negli scaldasalviette quando viene azionata dovrebbe anche chiudere la mandata del radiatore stesso altrimenti rischieremo di aumentare (anche se di poco) la temperatura dell'acqua che circola nell'impianto a pavimento senza ottenere alcun beneficio sul radiatore... o sbaglio?
Andrea Diqui
Re: Impianti a pavimento
Saluto tutti, purtroppo ho finito le ferie.
Andrea_Diqui, esegui senza il minimo timore la seconda soluzione, e senza resistenza elettrica, non serve.
Se ho capito bene, caldaia murale a condensazione con sonda esterna e regolazione climatica integrata; collegamento diretto ai collettori complanari dai quali si dipartono, prima le tubazioni plastiche di alimentazione dei circuiti a pannello pavimento ed alla fine le tubazioni probabimente multistrato alimentanti lo/gli scaldasalviette.
Sottoscrivo la posa passo 5 nel bagno, se necessario e possibile; compensando la potenza mancante con uno scaldasalviette correttamente dimensionato, fai il calcolo del fattore d'aumento e poi installa la benedetta scala a muro.
L'unica cosa importantissima è quella di fare i conti con la prevalenza disponibile all'impianto del circolatore installato in caldaia.
Se la pompa di caldaia non ce la fa, prima di decidere di installare il collettore di miscela, vedi se ti basta aumentare il numero dei circuiti.
Resta solo da decidere se portata variabile o by-pass.
MAI PROBLEMI
MAI PROBLEMI
Andrea_Diqui, esegui senza il minimo timore la seconda soluzione, e senza resistenza elettrica, non serve.
Se ho capito bene, caldaia murale a condensazione con sonda esterna e regolazione climatica integrata; collegamento diretto ai collettori complanari dai quali si dipartono, prima le tubazioni plastiche di alimentazione dei circuiti a pannello pavimento ed alla fine le tubazioni probabimente multistrato alimentanti lo/gli scaldasalviette.
Sottoscrivo la posa passo 5 nel bagno, se necessario e possibile; compensando la potenza mancante con uno scaldasalviette correttamente dimensionato, fai il calcolo del fattore d'aumento e poi installa la benedetta scala a muro.
L'unica cosa importantissima è quella di fare i conti con la prevalenza disponibile all'impianto del circolatore installato in caldaia.
Se la pompa di caldaia non ce la fa, prima di decidere di installare il collettore di miscela, vedi se ti basta aumentare il numero dei circuiti.
Resta solo da decidere se portata variabile o by-pass.
MAI PROBLEMI
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Re: Impianti a pavimento
Ultimamente con una tipologia di impianto a pannelli suggerita da Scox, ho dovuto combattere con l'elettricista, elettricista non elettrotecnico, che voleva farcirmi la villa di termoprogrammatori per gestire 4 zone......... sinceramente per me sarebbe anche troppo quello imposto dalla L.10 con gli impianti a pannelli, o no?
Re: Impianti a pavimento
Se parli di una villa, io faccio installare n°1 termostato ambiente in ogni stanza, utile poi a comandare il/i relativi servomotori elettrotermici installati su ogni circuito del/dei collettori complanari; parallello di tutti per collegamento TA caldaia.
Clienti contentissimi, si possono sbizarrire a variare la temperature in ogni singolo locale, si ottimizzano al massimo gli apporti gratuiti, possono installare stufe termocamini e roba del genere, senza compromettere la temperatura dei locali.
REGOLAZIONE ECCELLENTE
Clienti contentissimi, si possono sbizarrire a variare la temperature in ogni singolo locale, si ottimizzano al massimo gli apporti gratuiti, possono installare stufe termocamini e roba del genere, senza compromettere la temperatura dei locali.
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Re: Impianti a pavimento
da cosa è "comandato" il funzionamento della pompa, e da cosa è regolata la miscelatrice ?Scox ha scritto:Se parli di una villa, io faccio installare n°1 termostato ambiente in ogni stanza, utile poi a comandare il/i relativi servomotori elettrotermici installati su ogni circuito del/dei collettori complanari; parallello di tutti per collegamento TA caldaia.
Clienti contentissimi, si possono sbizarrire a variare la temperature in ogni singolo locale, si ottimizzano al massimo gli apporti gratuiti, possono installare stufe termocamini e roba del genere, senza compromettere la temperatura dei locali.
REGOLAZIONE ECCELLENTE
Re: Impianti a pavimento
Sono d'accordo Scox, ho fatto esattamente come dici tu. Io sono per la semplificazione massima. Mi è capitato in passato di essere "scomodato" anche il giorno dell'Epifania, e da allora guai a chi mi parla di complicare la vita. Poi se uno ha la fissa dell'accendi e spegni, cavoli suoi, vorrà dire che i rendimenti se li ciuccia via per la messa a regime.
Re: Impianti a pavimento
Scox: per servomotori elettrotermici intendi :
Teste termoelettriche di tipo on-off, per valvole termostatizzabili e collettori, funzionamento di tipo elettrotermico. Membrana interna in fluoro carbonio, normalmente chiusa. Collocate sui singoli circuiti del pavimento radiante e comandate da termostato ambiente per la regolazione dei singoli locali. Complete di cablaggi fino al termostato ambiente. ?
Non sono convinto sullo scaldasalviette collegato direttamente al circuito del pavimento radiante: se la regolazione della sonda climatica è del tipo a punto fisso a 45°C pure pure potrebbe funzionare, ma se la regolazione è compensata, capita una bella giornata e ti arriva acqua a 25-30 °C, risultato: l'asciugamano resta umido!
Teste termoelettriche di tipo on-off, per valvole termostatizzabili e collettori, funzionamento di tipo elettrotermico. Membrana interna in fluoro carbonio, normalmente chiusa. Collocate sui singoli circuiti del pavimento radiante e comandate da termostato ambiente per la regolazione dei singoli locali. Complete di cablaggi fino al termostato ambiente. ?
Non sono convinto sullo scaldasalviette collegato direttamente al circuito del pavimento radiante: se la regolazione della sonda climatica è del tipo a punto fisso a 45°C pure pure potrebbe funzionare, ma se la regolazione è compensata, capita una bella giornata e ti arriva acqua a 25-30 °C, risultato: l'asciugamano resta umido!
Per "Man"
Per me la doppia climatica è un bel pò esagerata.
L'ho scritto :"parallello di tutti per collegamento TA caldaia".
Non serve miscelatrice, basta utilizzare la regolazione climatica della caldaia, impostando opportunamente la retta e dopo aver applicato la benedetta sonda esterna.
Sempre sempre un termostato di blocco anche a bracciale (bestemmia) sulla tubazione di mandata all'impianto termico.
Per "Marcus"
Si.
Per me punto fisso a 45[°C] = bestemmia.
Guarda, posso assicurarti che nessuna moglie ha mai protestato, proprio mai.
Per me la doppia climatica è un bel pò esagerata.
L'ho scritto :"parallello di tutti per collegamento TA caldaia".
Non serve miscelatrice, basta utilizzare la regolazione climatica della caldaia, impostando opportunamente la retta e dopo aver applicato la benedetta sonda esterna.
Sempre sempre un termostato di blocco anche a bracciale (bestemmia) sulla tubazione di mandata all'impianto termico.
Per "Marcus"
Si.
Per me punto fisso a 45[°C] = bestemmia.
Guarda, posso assicurarti che nessuna moglie ha mai protestato, proprio mai.
Re: Impianti a pavimento
Mi permetto di indicarVi una possibilità utilizzando radiante in tutte le stanze tenendo presente che è possibile l'integrazione radiante anche a soffitto e a parete. Pertanto si utilizza la stessa temperatura di mandata (circa 40°) senza resistenze o acqua a 70°.
Saluti
Saluti
Bruno Orionis Solar
Per me punto fisso a 45[°C] = bestemmia.
[/quote]
Per te sarà una bestemmia. ma di una semplicità e funzionalità ottima.
i 1000 euro che ti costa la compensazione li riprendi il giorno del mai....
P.S. E' chiaro che l'impianto con la compensazione è migliore ed in genere lo orevedo anche io, ma ti dico questo perchè a casa di mia cugina che non voleva troppi "attrezzi" in giro, funziona davvero bene. tutto a bassa temperatura sia i pannelli che gli scaldasalviette.
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Per te sarà una bestemmia. ma di una semplicità e funzionalità ottima.
i 1000 euro che ti costa la compensazione li riprendi il giorno del mai....
P.S. E' chiaro che l'impianto con la compensazione è migliore ed in genere lo orevedo anche io, ma ti dico questo perchè a casa di mia cugina che non voleva troppi "attrezzi" in giro, funziona davvero bene. tutto a bassa temperatura sia i pannelli che gli scaldasalviette.
stimp
sona esterna
Con la sonda esterni come fai? Riesci sempre ad installarla a nord senza fare passaggi di servitù con i collegamenti elettrici?okkidiice ha scritto::roll: ne ho giusto una trentina da fare nella stessa tipologia della seconda ipotesi la cosa che potra incidere sara' il cosumo elettrico a secondo dell'uso dell'utente finale ,a me e' capitato che dopo aver consegnato il cantiere sono stato richiamato per poter far capire alle persone che per sentire lo scaldasalviette caldo come se andasse con alta temperatura doveva scaldarlo con la resistenza e che tante volte essendo un extra dal capitolato nn hanno voluto :roll: