Rilascio conto termico per impianto malfunzionante

[TermoT]

Buongiorno,
sto redigendo una perizia per malfunzionamenti di un impianto a biomassa per il quale è stato già ottenuto il contributo del conto termico.

Mi confermate che il rilascio del contributo del conto termico NON costituisce in alcun modo prova che l'impianto sia correttamente funzionante ne realizzato a regola d'arte?

[NoNickName]

Al limite è il contrario. Per il rilascio del contributo è necessario produrre documentazione attestante, tra le altre cose, il livello di emissione. Quindi il buon funzionamento è condizione necessaria e non sufficiente per ottenere il contributo.
Non è certo la concessione del contributo a far fede per il buon funzionamento.

[TermoT]

Per il rilascio del contributo occorre rispettare il DM 16 febbraio 2016 e le Regole applicative del GSE (emissioni inquinanti, accumuli termici, ecc.), tuttavia la mia domanda è la seguente:
posto che sia stata presentata correttamente la richiesta per ottenere l'incentivo del conto termico e questo sia stato erogato dal GSE, ciò non significa che l'impianto (nel caso specifico con generatore a biomassa) sia stato collegato idraulicamente nel modo corretto oppure che elettricamente e come regolazione sia astato messo a punto nella maniera corretta.
Se il cliente si lamenta con l'impresa che ha eseguito i lavori, questa non può dire "se ti è stato erogato l'incentivo del Conto termico significa che l'impianto è perfettamente funzionante ed installato alla perfetta regola dell'arte per cui hai solo storie"?

[NoNickName]

Come già detto, l'erogazione del contributo attesta unicamente che la documentazione fornita è quella richiesta dalla legge e soddisfa l'ente erogatore. Non c'è legame alcuno tra la qualità del lavoro svolto e l'erogazione del contributo.

Tuttavia, l'emissione della dichiarazione di conformità obbligatoria è possibile solo se il lavoro è stato effettuato alla regola dell'arte.
La regola dell'arte è un obbligo di legge di natura civilistica a cui tutti devono attenersi, ma che si limita ad attestare che il lavoro (in questo caso l'installazione) è stato fatto secondo la buona perizia, diligenza e prudenza.
Per poter formalmente contestare all'installatore qualcosa, bisogna innanzitutto chiarire cosa non è stato fatto alla regola dell'arte.
Dire che il lavoro poteva essere fatto meglio non è sufficiente motivo di contestazione.
Senza altre informazioni è impossibile dire altro.

[girondone]

NNN
la dico nemmeno serve mandarla al gse
quindi non possono certo dire quello

il gse controlla quello che deve

può tranquillamente prendere il contributo ed essere fatto male

concordo con le ultime righe

[NoNickName]

il gse controlla quello che deve
può tranquillamente prendere il contributo ed essere fatto male

Certo, la dico però è obbligatoria in tutti i casi, GSE o non GSE.

[girondone]

si ovvio


cmq non possono certo dire "è ok perchè ha preso il conto termico"

[TermoT]

Ringrazio per le risposte, sostanzialmente avete pensato quanto pensavo: La DiCO viene rilasciata dalla ditta che ha eseguito i lavori (e ovviamente ritiene di avere eseguito il lavoro a perfetta regola d'arte e in maniera pienamente funzionante), il Conto Termico viene riconosciuto dal GSE presentando la modulistica richiesta in maniera corretta ma non attesta che l'impianto sia realizzato bene e funzioni correttamente.

Nel caso specifico si tratta di una caldaia combinata legna-pellet di potenza inferiore a 35 kW per produzione del riscaldamento e dell'ACS collegata a n. 2 accumuli termici da 1000 litri caduno.
Il problema si verifica per l'erroneo collegamento idraulico fra caldaia e i 2 accumuli.... che porta ad utilizzare male il calore accumulato, ad avere una temperatura bassa disponibile per i termosifoni e ad avere tempi lunghi per il riscaldamento durante le ripartenze a freddo dell'impianto (se si lascia raffreddare l'accumulo e l'abitazione).

Grazie

[girondone]

ps. a prescindere da altro.. in generale non si deve lasciare raffreddare l accumulo

[NoNickName]

Il problema si verifica per l'erroneo collegamento idraulico fra caldaia e i 2 accumuli.... che porta ad utilizzare male il calore accumulato, ad avere una temperatura bassa disponibile per i termosifoni e ad avere tempi lunghi per il riscaldamento durante le ripartenze a freddo dell'impianto (se si lascia raffreddare l'accumulo e l'abitazione).

E c'è bisogno di scomodare il GSE perchè l'idraulico non capisce un tubo di regolazione?