Problema gelo su impianto di riscaldamento a pavimento

[toma87]

Ciao, ho preso accordi con un'impresa di costruzioni per la realizzazione di una villetta a schiera che una volta ultimata diventerà di mia proprietà.
L'agosto scorso l'impresa mi ha installato un impianto di riscaldamento a pavimento e ha riempito di acqua l'impianto mettendolo in pressione.
Una volta eseguito il massetto all'impianto è stata tolta la pressione e l'acqua è ovviamente rimasta all'interno dell'impianto.
Non è installata caldaia o pompa di calore, sono presenti solo i pannelli radianti.
Allo stato attuale (e siamo in Febbraio) l'abitazione non ha ancora le finestre montate e per tutto l'inverno il massetto ha dovuto "sopportare" temperature notturne anche di -6 gradi centigradi.
Qualcuno sa dirmi che tipo di danni (se ce ne sono stati) può avere avuto l'impianto ?

[ponca]

eventuali danni andrebbero valutati sul posto, probabilmente non è successo niente perchè le tubazioni sono comunque protette dal massetto, ma solitamente si cerca di evitare di trovarsi in questa situazione perchè si rischia comunque di spaccare tutto.

[toma87]

Il problema è che se faccio fare un test per rilevare eventuali perdite e mi accorgo che effettivamente l'impianto è ok, chi mi assicura che l'impianto non sia "leggermente" danneggiato e che il problema mi salti fuori per esempio tra un anno ? A questo punto sto valutando di buttare via tutto e rifare l'impianto.

[NoNickName]

Il problema è che se faccio fare un test per rilevare eventuali perdite e mi accorgo che effettivamente l'impianto è ok, chi mi assicura che l'impianto non sia "leggermente" danneggiato e che il problema mi salti fuori per esempio tra un anno ? A questo punto sto valutando di buttare via tutto e rifare l'impianto.

Se la costruzione è ancora al rustico, fallo pressurizzare e aspetta 24/48 ore. Vedi se la pressione è calata, usando un manometro di precisione.
Se non è calata, significa che l'impianto è ragionevolmente sicuro.

[toma87]

Grazie a tutti per le risposte, paradossalmente ero più contento se qualcuno mi avesse detto in modo netto che l'impianto è con molte probabilità seriamente danneggiato così avrei fatto rifare tutto a spese dell'impresa di costruzioni. Non è escluso comunque che agisca in questa direzione perchè non mi sembra giusto assumermi dei rischi per delle colpe che non ho.

[ilverga]

Grazie a tutti per le risposte, paradossalmente ero più contento se qualcuno mi avesse detto in modo netto che l'impianto è con molte probabilità seriamente danneggiato così avrei fatto rifare tutto a spese dell'impresa di costruzioni. Non è escluso comunque che agisca in questa direzione perchè non mi sembra giusto assumermi dei rischi per delle colpe che non ho.

Trovo corretto il consiglio di NNN: se supera il test, è ragionevole ritenere l'impianto non danneggiato.
Per inciso, non credo che l'impresa accetti di buon grado il dover rifare completamente impianto e massetto (magari dovuto a ritardi o colpe non attribuibili direttamente a lei) senza prima testare la tenuta e la funzionalità dell'impianto.
Ricorda infine che,a maggior tua garanzia futura, l'art. 1669 cod.civ. prevede che "quando si tratta di edifici o di altre cose immobili destinate per loro natura a lunga durata, se, nel corso di dieci anni dal compimento, l'opera, per vizio del suolo o per difetto della costruzione, rovina in tutto o in parte, ovvero presenta evidente pericolo di rovina o gravi difetti, l'appaltatore è responsabile nei confronti del committente e dei suoi aventi causa, purché sia fatta la denunzia entro un anno dalla scoperta. Il diritto del committente si prescrive in un anno dalla denunzia"; contestualmente la Cass. Civ. sez. II, 6 febbraio 2009, n. 3040: “Il difetto di costruzione che, ai sensi dell’art. 1669 c.c., legittima il committente alla relativa azione può consistere in una qualsiasi alterazione, conseguente ad un’insoddisfacente realizzazione dell’opera, che, pur non riguardando parti essenziali della stessa (e perciò non determinandone la “rovina” od il “pericolo di rovina”), bensì quegli elementi accessori o secondari che ne consentono l’impiego duraturo cui è destinata (quali, ad esempio, le condutture di adduzione idrica, i rivestimenti, l’impianto di riscaldamento, la canna fumaria), incida negativamente ed in modo considerevole sul godimento dell’immobile medesimo (Cass. n. 11740/2003, n. 117/2000 ed altre, precedenti e successive, conformi)”
Mi sembra che tu sia debitamente tutelato sull'eventuale futuro difetto di costruzione.

[NoNickName]

Grazie a tutti per le risposte, paradossalmente ero più contento se qualcuno mi avesse detto in modo netto che l'impianto è con molte probabilità seriamente danneggiato così avrei fatto rifare tutto a spese dell'impresa di costruzioni. Non è escluso comunque che agisca in questa direzione perchè non mi sembra giusto assumermi dei rischi per delle colpe che non ho.

E' irragionevole richiedere il rifacimento di un manufatto senza la certezza che sia danneggiato.
Sarebbe irragionevole richiederlo ANCHE SE FOSSE CERTAMENTE DANNEGGIATO. Infatti è facoltà del fornitore riparare il bene difettoso, se la sua sostituzione è considerevolmente più costosa. Questo perchè la giurisprudenza concede a chi sbaglia il diritto di rimediare.

il compratore può chiedere, a sua scelta, al venditore la sostituzione o la riparazione del bene, sempre che il rimedio espressamente richiesto
non sia oggettivamente impossibile o eccessivamente oneroso rispetto all’altro, con la conseguenza che, in quest’ultimo caso, il consumatore dovrà necessariamente orientarsi verso l’altro rimedio ripristinatorio e, solo in caso di insussistenza dei presupposti anche per questo rimedio alternativo, potrà usufruire dei rimedi secondari della risoluzione del contratto o della riduzione del prezzo