riscaldamento capannone

Normativa Termotecnica, Impianti di riscaldamento, Legge 10/91, DLgs 192/05, ecc.

Moderatore: Edilclima

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SimoneBaldini
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riscaldamento capannone

Messaggio da SimoneBaldini »

Sono alle prese con la definizione di un riscaldamento di un capannone di nuova costruzione:
2700 mq
8 mt di altezza
potenza necesssaria 180 kW
il cliente mi ha tassativamente bocciato l'impianto radiate a pavimento

Ho previsto una pdc tipo rooftop ma stando alle potenza basterebbe una macchina che ha solo 33.000 mc/h di portata d'aria. Ora il mio dubbio è che ottengo solo 1,5 di vol/h e ho forti perplessità.
Chi ha avuto esperienze in merito, come le avete risolte?
Esa
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Re: riscaldamento capannone

Messaggio da Esa »

A me è capitata una situazione analoga: UTA pensili con alimentazione acqua a 35/40°C, batterie a 10/12 ranghi e 5 vol/h in circolazione.
Tom Bishop
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Re: riscaldamento capannone

Messaggio da Tom Bishop »

Con un ricircolo così basso devi fare molta attenzione alla distribuzione dell'aria. Ad esempio potresti riuscirci con canali ad alta induzione e penetrazione quali questi http://www.klimagiel.it/prodotti/induction-metal-jet/

Riprese posizionate rigorosamente nella parte bassa.

Io solitamente cerco di stare sempre almeno sui 3 vol/h, ma sui grandi volumi con sistemi ad alta induzione e penetrazione te la cavi.
Tom Bishop
Esa
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Re: riscaldamento capannone

Messaggio da Esa »

Una volta questi sistemi non esistevano, purtroppo ... le UTA di cui parlo, sono pensili: ripresa, filtri, batteria ventilatore centrifugo. l'aria in uscita a bassa temperatura riduce la stratificazione.
Credo comunque che sia meglio la soluzione ad induzione.
SimoneBaldini
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Re: riscaldamento capannone

Messaggio da SimoneBaldini »

La distribuzione l'ho già prevista con condotto microforato e ripresa dal basso ma 1,5 vol/h mi sembrano comunque molto pochi, pultroppo la ripresa la posso fare da una parte sola del capannone e non distribuirla in piu' punti.
L'alternativa è abbandonare il roof top ed andare su una UTA con pdc, ma in quel caso non riesco a far tornare l'efficienza dell'impianto inserendo gli assorbimenti della pompa e della UTA con il COP della pdc.
Ma qualcuno riesce a far tornare i conti con pdc ad acqua e UTA in edificio NZEB?
Esa
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Re: riscaldamento capannone

Messaggio da Esa »

Cosa intendi per Roof Top? Sistemi ad espansione diretta ?
Ronin
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Re: riscaldamento capannone

Messaggio da Ronin »

strisce radianti e destratificatori. e magari una caldaia a biomassa per sola fiction legislativa :mrgreen:
qualunque soluzione scegliate, predisponete comunque la possibilità per il committente di avere una caldaia a metano "di riserva" (che poi nella realtà sarà usata al posto della soluzione elettrica)
Tom Bishop
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Re: riscaldamento capannone

Messaggio da Tom Bishop »

Ronin ha scritto: dom feb 11, 2018 09:27 qualunque soluzione scegliate, predisponete comunque la possibilità per il committente di avere una caldaia a metano "di riserva" (che poi nella realtà sarà usata al posto della soluzione elettrica)
standing ovation! :mrgreen: :mrgreen:
Tom Bishop
SimoneBaldini
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Re: riscaldamento capannone

Messaggio da SimoneBaldini »

Cosa intendi per Roof Top? Sistemi ad espansione diretta ?
Si monoblocco tipo clivet dove con il loro recupero dell'aria espulsa ti danno dei COP elevati, sulla carta.
predisponete comunque la possibilità per il committente di avere una caldaia a metano
Quello che ho fatto mettendo il modulo a gas metano. Però volevo capire se con una UTA, pdc ad acqua potevo rientrare. Francamente ci stò lavorando su da un po' e non riesco a cavarne un ragno dal buco. Quello che mi porta fuori sono i consumi dei ventilatori e delle pompe.
caputese
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Iscritto il: mer gen 05, 2011 18:51

Re: riscaldamento capannone

Messaggio da caputese »

Io devo riscaldare un capannone un po' più piccolo, ma con dispersioni proporzionate alle tue (forse un po' più alte, perchè il capannone è esistente) e l'intervento consiste in una ristrutturazione impianto, quindi possiblità di utilizzare caldaia a gas senza fonti rinnovabili.
Per esigenza dell'attività che si andrà ad insediare ho optato per termostrisce radianti ad acqua calda, che mi consentono di dare la potenza richiesta con una temperatura media del fluido nei limiti dell'accettabile. A tal proposito ringrazio Ronin e gli altri per i contributi nel thread sulla condensazione con alto o basso contenuto d'acqua, in quanto ero in dubbio se utilizzare una condensazione (per esplicita richiesta della committenza per avere detrazioni) a basso o ad alto contenuto d'acqua: preliminarmente ho optato per un alto contenuto d'acqua, collegandola direttamente al circuito di alimentazione delle termostrisce, senza scambiatore.
Se non hai particolari esigenze di rinnovo aria dovuti a processi produttivi o esigenze normative, il consiglio dato da Ronin di utilizzare strisce radianti sarebbe da prendere in considerazione, compreso il "trucco" delle biomasse...
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