Scrivo questa riflessione per avere un confronto con gli esperti del settore.
La norma per il calcolo del carico termico di progetto UNI EN 12831 fa una stima a mio avviso esagerata della potenza necessaria a mantenere un setpoint di 20°C interni all'abitazione per i seguenti motivi:
1) temperatura esterna di progetto esageratamente bassa (si impongono -12°C in località dove da anni non si scende sotto i -5°C)
2) ricambio d'aria esagerato (nella condizione di picco è ragionevole assumere meno ricambi orari)
3) non tiene conto dell'inerzia dell'edificio (con i sistemi radianti ho una scorta di energia notevole accumulata nel massetto)
Per tutti questi motivi, ho letto in un articolo dedicato ai sistemi ad attivazione della massa, si consigliava di tagliare del 20% almeno il carico calcolato con la UNI EN 12831.
Ora: mi trovo a che fare con un progettista che oltre a dimensionare una pompa di calore esattamente su calcolo da UNI EN 12831, per una palazzina considera anche i vicini assenti e la contemporaneità di produzione dell'acqua calda sanitaria.
Passiamo da 20 kW richiesti a circa 35 kW.
A mio avviso questo è un modo per far lavorare male la pompa di calore, voi che dite?
Progettazione pompe di calore e UNI EN 12831
Moderatore: Edilclima
Re: Progettazione pompe di calore e UNI EN 12831
Secondo me il ragionamento del progettista deve partire da altro per avere un progetto ottimale:
Condominio centralizzato come nel caso descritto: non metterai mica un solo generatore per caldo/freddo ed acs?. Ne dovrai mettere almeno due in parallelo. Quindi io come ragiono: faccio in modo che uno dei due sia appena giusto per il fabbisogno dell'edificio, non calcolato solo con UNI EN 12831, ma basandomi anche sulla "firma energetica". Poi il secondo generatore, che magari avrà priorità sul sanitario, compenserà la differenza e magari anche qualcosa in più per la potenza UNI EN 12831 e raffrescamento. Così hai anche il backup, ricordandoti che le pompe di calore col cavolo che te le aggiustano in un giorno...!
Condominio centralizzato come nel caso descritto: non metterai mica un solo generatore per caldo/freddo ed acs?. Ne dovrai mettere almeno due in parallelo. Quindi io come ragiono: faccio in modo che uno dei due sia appena giusto per il fabbisogno dell'edificio, non calcolato solo con UNI EN 12831, ma basandomi anche sulla "firma energetica". Poi il secondo generatore, che magari avrà priorità sul sanitario, compenserà la differenza e magari anche qualcosa in più per la potenza UNI EN 12831 e raffrescamento. Così hai anche il backup, ricordandoti che le pompe di calore col cavolo che te le aggiustano in un giorno...!
Re: Progettazione pompe di calore e UNI EN 12831
L'Enzo ha scritto: ↑mar nov 14, 2017 11:13 Secondo me il ragionamento del progettista deve partire da altro per avere un progetto ottimale:
Condominio centralizzato come nel caso descritto: non metterai mica un solo generatore per caldo/freddo ed acs?. Ne dovrai mettere almeno due in parallelo. Quindi io come ragiono: faccio in modo che uno dei due sia appena giusto per il fabbisogno dell'edificio, non calcolato solo con UNI EN 12831, ma basandomi anche sulla "firma energetica". Poi il secondo generatore, che magari avrà priorità sul sanitario, compenserà la differenza e magari anche qualcosa in più per la potenza UNI EN 12831 e raffrescamento. Così hai anche il backup, ricordandoti che le pompe di calore col cavolo che te le aggiustano in un giorno...!
Ehem... il committente è il costruttore... si mette una pompa di calore e al massimo delle resistenze.
Due pompe di calore son per signori!
Re: Progettazione pompe di calore e UNI EN 12831
Almeno una a doppio circuito e due compressori!
Va be ho detto la mia...
Comunque il ragionamento che fai nel primo posto è più che condivisibile. I vicini nel residenziale li ho sempre considerati presenti, ma se fai sul nuovo con Parete divisoria U<0,8 W/m2k, in realtà per i requisiti acustici ti verrà la metà almeno, non è che cambi moltissimo.
Va be ho detto la mia...
Comunque il ragionamento che fai nel primo posto è più che condivisibile. I vicini nel residenziale li ho sempre considerati presenti, ma se fai sul nuovo con Parete divisoria U<0,8 W/m2k, in realtà per i requisiti acustici ti verrà la metà almeno, non è che cambi moltissimo.
Re: Progettazione pompe di calore e UNI EN 12831
Ciao,L'Enzo ha scritto: ↑mar nov 14, 2017 11:55 Almeno una a doppio circuito e due compressori!
Va be ho detto la mia...
Comunque il ragionamento che fai nel primo posto è più che condivisibile. I vicini nel residenziale li ho sempre considerati presenti, ma se fai sul nuovo con Parete divisoria U<0,8 W/m2k, in realtà per i requisiti acustici ti verrà la metà almeno, non è che cambi moltissimo.
ho una soletta in CA con alleggerito da 6 cm, isolante al calpestio, 3 cm di polistirene e 6 cm di massetto.
Secondo me anche l'inerzia della costruzione ha un ruolo fondamentale.
Ad ogni modo se potessi farei due pompe di calore in cascata (avevo in mente una C16 e una C10 Vitocal 200) è che non mi lasciano...
Re: Progettazione pompe di calore e UNI EN 12831
a quel punto mi viene da dirti
una pdc ben dimensionata ed un caldaietta per "il resto"
sicuramente economicamente più digeribile che due pdc
e cmq così la pdc la dimensioni ben bene
una pdc ben dimensionata ed un caldaietta per "il resto"
sicuramente economicamente più digeribile che due pdc
e cmq così la pdc la dimensioni ben bene
Re: Progettazione pompe di calore e UNI EN 12831
Se è un nuovo e paga il costruttore, immagino non vorrà neanche sentir parlare di portare il gas.
Con un solaio stratificato come quello descritto e pavimento caldo, non mi preoccuperei dei locali vicini al piano sotto se sono abitazioni residenziali.
Ripeto, per la potenza in continuo dell'impianto con h.24 ore funzionamento darei un occhio alla firma energetica.
Con un solaio stratificato come quello descritto e pavimento caldo, non mi preoccuperei dei locali vicini al piano sotto se sono abitazioni residenziali.
Ripeto, per la potenza in continuo dell'impianto con h.24 ore funzionamento darei un occhio alla firma energetica.