POMPE DI CALORE RESIDENZIALI A RECUPERO

Normativa Termotecnica, Impianti di riscaldamento, Legge 10/91, DLgs 192/05, ecc.

Moderatore: Edilclima

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Abser
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POMPE DI CALORE RESIDENZIALI A RECUPERO

Messaggio da Abser »

Buon giorno
cerco una piccola pompa di calore aria-acqua residenziale con recupero ossia con un secondo scambiatore interno dedicato all'acqua calda sanitaria che in estate viene così prodotta quasi gratuitamente mentre la macchina funziona per acqua refrigerata. Questa è una tecnologia che si trova sulle pompe di calore acqua-acqua o geotermiche ma non riesco a trovarla tra i principali costruttori di pompe di calore aria-acqua. la taglia è di circa 12-15 kW termici e frigoriferi nominali. Grazie
L'Enzo
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Re: POMPE DI CALORE RESIDENZIALI A RECUPERO

Messaggio da L'Enzo »

se ho ben capito, tipo la Mr. Slim+, ma è qualche kW meno.
acquatico
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Re: POMPE DI CALORE RESIDENZIALI A RECUPERO

Messaggio da acquatico »

Hidros dovrebbe avere macchine di quella tipologia, anche se io non ho avuto molto "fortuna" quelle volte che ho utilizzato i loro prodotti. E' qualche anno che non utilizzo più le loro macchine....
Kalz
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Re: POMPE DI CALORE RESIDENZIALI A RECUPERO

Messaggio da Kalz »

con desurriscaldatore?
Abser
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Re: POMPE DI CALORE RESIDENZIALI A RECUPERO

Messaggio da Abser »

No non è un sedurriscaldatore ma è un condensatore completo raffreddato ad acqua affiancato al condensatore raffreddato ad aria perciò quando la macchina lavora sul freddo e si ha richiesta di acqua calda sanitaria il condensatore raffreddato ad acqua cede tutto il calore all'acqua sanitaria.
luca70
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Re: POMPE DI CALORE RESIDENZIALI A RECUPERO

Messaggio da luca70 »

vedi Argo I-series, ovvero Technibel...
Luca
arkanoid
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Re: POMPE DI CALORE RESIDENZIALI A RECUPERO

Messaggio da arkanoid »

climaveneta fa una macchinetta del genere, uscita calda sempre disponibile ed uscita fredda quando serve. Non ricordo il modello
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Abser
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Re: POMPE DI CALORE RESIDENZIALI A RECUPERO

Messaggio da Abser »

Grazie, ho trovato la macchina che cercavo proprio in Climaveneta. Mi sono allora confrontato con il tecnico che deve fare la legge 10 e ho avuto una risposta sconsolata: l'attuale programma di calcolo non è in grado di considerare questo tipo di macchina che produce calore per sanitario contemporaneamente al freddo per climatizzazione con un consumo elettrico addizionale rispetto a quello per la refrigerazione ridotto e quindi con un COP per sanitario molto alto (8). qualche consiglio?
arkanoid
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Re: POMPE DI CALORE RESIDENZIALI A RECUPERO

Messaggio da arkanoid »

Purtroppo ha ragione: l'attuale normativa per il calcolo energetico va bene per impianti semplici (fin lì). Il fatto di avere il calcolo con la temperatura media mensile e non dinamico porta a non poter valutare quando effettivamente le polivalenti funzionano in dissipazione o in trasferimento di calore.
Attenzione che comunque i valori di TER che indica climaveneta (e anche gli altri produttori) sono validi unicamente nelle condizioni di esercizio in cui tutto il calore disponibile viene ceduto al circuito caldo. Se non hai carico frigorifero il calore lo estrai comunque con lo scambiatore aria/acqua e di conseguenza devi valutare il solo COP. E' raro che tu abbia sempre il carico frigorifero e termico contemporaneo.
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arkanoid
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Re: POMPE DI CALORE RESIDENZIALI A RECUPERO

Messaggio da arkanoid »

Aggiungo una considerazione rileggendo quello che hai scritto: non è corretto che sia il COP ad incrementare durante il funzionamento "a recupero totale". Questo poichè l'energia non viene prelevata dall'esterno del sistema edificio-impianto. Una conseguenza è che non è sovrapponibile totalmente al caso di una PDC tradizionale dal punto di vista dello sfruttamento delle fonti rinnovabili, quanto a mio avviso è un sistema equiparabile in termini di uso efficiente dell'energia.
La considerazione nasce pensando che un edificio con fabbisogno 10 di caldo e 8 di freddo (es.) se gestito con una polivalente con TER 8 richiede (10+8)/8=2.25 di energia in ingresso, se gestito con un impianto tradizionale frigo+pdc richiede, assimilando il TER al COP e usando un frigo con EER 5, 10/8+8/5=2.85 di energia in ingresso.
Modellare nel software una macchina PDC con COP8 ed un frigo con EER8 (che riporterebbe all'equivalenza) non sarebbe comunque corretto.
Dovrebbe essere possibile (con un metodo dinamico abbastanza spinto) valutare puntualmente il fabbisogno termico e frigorifero e calcolare di conseguenza il fattore di carico dei due "lati", applicando un'efficienza conseguente al lato caldo ed a quello freddo.
Se per un impianto mono generatore non sarebbe la morte, mi viene male a pensare ad una simulazione in condizioni di impianti multi generatore di tipo misto.
In fin dei conti per avere un risultato veramente affidabile bisognerebbe progettare il software di regolazione automatica all'interno del programma di calcolo.
Motivo per cui mi confermo fiero sostenitore dei metodi di verifica prescrittivi e non prestazionali.
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Ronin
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Re: POMPE DI CALORE RESIDENZIALI A RECUPERO

Messaggio da Ronin »

La cosa migliore è stimare a parte il recupero termico del polivalente e aggiungerlo come apporto gratuito modellandolo nel software come un normale frigorifero

PS te lo scordi che una PDC abbia scop=8 come il ter del polivalente, così come che un frigo ad aria abbia eer=5 :mrgreen:
arkanoid
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Re: POMPE DI CALORE RESIDENZIALI A RECUPERO

Messaggio da arkanoid »

il mondo sarebbe migliore :D
Il punto, secondo me, è che senza una modellazione dinamica e realistica mi rendo conto che non si riesce a fare le cose per bene. Quasi sempre mi trovo che gli impianti che poi funzioneranno nella realtà correttamente, all'atto della modellazione sembrano 8-10 volte più potenti di quanto serva (parlo di generatori). Di conseguenza mi trovo nei mesi di picco ad avere un fattore di carico delle pompe di calore del 10-20% e di conseguenza posso anche utilizzare pompe di calore stellari che poi vengono uccise dal fattore di correzione dell'efficienza ai carichi parziali. Questo succede perchè le temperature di calcolo di potenza non sono le medie mensili, perchè i recuperatori nella realtà non hanno l'efficienza di recupero calcolata con le norme (e considerata dal sw come riduzione della portata nominale, a tutti gli effetti), perchè le perdite (termiche) nelle reti sono spesso molto rilevanti, etc etc.

Quindi hai voglia a usare una polivalente: senza poter calcolare con affidabilità quali sono i carichi reali non riesci a calcolare un "COP medio annuo" ed un "EER medio annuo" da considerare. Rischi addirittura che una soluzione nominalmente migliore finisca poi con l'essere meno efficiente di una coppia di macchine non reversibili.
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