Calcolo temperatura interna
Moderatore: Edilclima
Calcolo temperatura interna
Per favore, avrei bisogno di sapere urgentemente come calcolare una temperatura stimabile all'interno di un locale non riscaldato, data la temperatura esterna e la trasmittanza delle pareti.
In sostanza mi serve per sapere se in un certo locale la temperatura può scendere sotto i 4 °C essendo la T eserna pari a -8 °C
Non mi serve un calcolo preciso, ma una formula che si avvicini con buona approssimazione.
Grazie
In sostanza mi serve per sapere se in un certo locale la temperatura può scendere sotto i 4 °C essendo la T eserna pari a -8 °C
Non mi serve un calcolo preciso, ma una formula che si avvicini con buona approssimazione.
Grazie
Scusa è Delta-TnonriscAndreaS ha scritto:Upesata=[(UpxAp)+(UwxAw)]/(Ap+Aw)
calcoli anche la U di quella che separa (divisorio) ambiente riscaldato e non riscaldato.
Poi, sapendo che R=1/U risulta:
Tnonrisc= (Trisc-Text) x Rpesata/(Rpesata+Rpdiv)
Il tutto in assenza di scambi termici per ventilazione
AndreaS ha scritto:Scusa è Delta-TnonriscAndreaS ha scritto:Upesata=[(UpxAp)+(UwxAw)]/(Ap+Aw)
calcoli anche la U di quella che separa (divisorio) ambiente riscaldato e non riscaldato.
Poi, sapendo che R=1/U risulta:
Tnonrisc= (Trisc-Text) x Rpesata/(Rpesata+Rpdiv)
Il tutto in assenza di scambi termici per ventilazione
Le ventilazioni in realtà ci sono perchè trattandosi di autorimessa, gran parte delle finestre risultano aperte. La logica vorrebbe che la T interna sia circa uguale alla T eserna, ma voglio dargli i beneficio del dubbio e dire che tutte le finestre sono chiuse.
Sospettavo infatti che si trattasse di un impianto antincendio.
La UNI 12845 (richiamata dalla UNI 10779) impone una T minima di 4°C per il locale pompe quanto vi sono elettropompe e di +10°C per motopompe (come faceva anche la vecchia UNI 9490).
La UNI non è legge, ma è regola dell'arte, nonchè riferimento per VVF, progettisti ed installatori.
Se hai una T esterna di progetto di -8°C, la protezione direi che è d'obbligo, ma non basta proteggere le tubazioni (con nastratura riscaldante), in quanto anche il gruppo pompe può andare incontro a danni o malfunzionamenti.
Di conseguenza se hai elettropompe, valuta la possibilità di chiudere le aperture del locale ed installare un termoconvettore elettrico tarato a circa 5°C.
La UNI 12845 (richiamata dalla UNI 10779) impone una T minima di 4°C per il locale pompe quanto vi sono elettropompe e di +10°C per motopompe (come faceva anche la vecchia UNI 9490).
La UNI non è legge, ma è regola dell'arte, nonchè riferimento per VVF, progettisti ed installatori.
Se hai una T esterna di progetto di -8°C, la protezione direi che è d'obbligo, ma non basta proteggere le tubazioni (con nastratura riscaldante), in quanto anche il gruppo pompe può andare incontro a danni o malfunzionamenti.
Di conseguenza se hai elettropompe, valuta la possibilità di chiudere le aperture del locale ed installare un termoconvettore elettrico tarato a circa 5°C.
Terminus ha scritto:Sospettavo infatti che si trattasse di un impianto antincendio.
La UNI 12845 (richiamata dalla UNI 10779) impone una T minima di 4°C per il locale pompe quanto vi sono elettropompe e di +10°C per motopompe (come faceva anche la vecchia UNI 9490).
La UNI non è legge, ma è regola dell'arte, nonchè riferimento per VVF, progettisti ed installatori.
Se hai una T esterna di progetto di -8°C, la protezione direi che è d'obbligo, ma non basta proteggere le tubazioni (con nastratura riscaldante), in quanto anche il gruppo pompe può andare incontro a danni o malfunzionamenti.
Di conseguenza se hai elettropompe, valuta la possibilità di chiudere le aperture del locale ed installare un termoconvettore elettrico tarato a circa 5°C.
Grazie per il consiglio, ma l'attacco è diretto da acquedotto.
Allora, se la termodinamica non e' un'opinione e il locale non ha entrate di calore da nessuna parte, come ti e' stato detto, la sua T interna non sara' molto diversa dalla T esterna.
Non sara' in equilibrio, certo, visto che non si parla di condizioni statiche.
Ci sara' probabilmente un contributo di irraggiamento ed il fatto che la T° esterna non sara' altrettanto probabilmente a -8° costanti.
In ogni caso, tanto per farti un'idea ci sono le vecchie tabelle delle UNI 7357 (mi pare)...
Cmq tanto per dire una cosa piu' semplice, il CENED sara' il CENED ma per cantine con serramenti aperti da' una Ft di 0,9, che e' come dire che il DT e' il 90% di quello verso l'esterno; praticamente la T esterna.
Se invece ci sono locali confinanti riscaldati il metodo di calcolo mi pare sia sulla UNI EN 6946 (mi pare, e' quella per la determinazione della R di cavita' d'aria).
Non sara' in equilibrio, certo, visto che non si parla di condizioni statiche.
Ci sara' probabilmente un contributo di irraggiamento ed il fatto che la T° esterna non sara' altrettanto probabilmente a -8° costanti.
In ogni caso, tanto per farti un'idea ci sono le vecchie tabelle delle UNI 7357 (mi pare)...
Cmq tanto per dire una cosa piu' semplice, il CENED sara' il CENED ma per cantine con serramenti aperti da' una Ft di 0,9, che e' come dire che il DT e' il 90% di quello verso l'esterno; praticamente la T esterna.
Se invece ci sono locali confinanti riscaldati il metodo di calcolo mi pare sia sulla UNI EN 6946 (mi pare, e' quella per la determinazione della R di cavita' d'aria).
Le formule sono quelle che ti ho scritto e con diversa simbologia le trovi anche nella 832 e nella 13790 , ma se il locale confina con cantine e il pavimento è controterra, secondo me se lo isoli verso l'esterno e chiudi le aperture, ben difficilmente andrà sotto zero, considerato il contributo di calore del terreno. I 5 gradi, necessari a prevenire problemi legati alla espansione dell'acqua al di sotto di quella temperatura, li potrai garantire con un elemento riscaldante tarato a 5/6 gradi, tanto per sicurezza.-- Max -- ha scritto:in effetti confina con altri locali, ma in realtà sono cantine... solo una decina di mq confinanop col locale CT... direi che tutto sommato è trascurabile
Le formule sono quelle che ti ho scritto e con diversa simbologia le trovi anche nella 832 e nella 13790 , ma se il locale confina con cantine e il pavimento è controterra, secondo me se lo isoli verso l'esterno e chiudi le aperture, ben difficilmente andrà sotto zero, considerato il contributo di calore del terreno. I 5 gradi, necessari a prevenire problemi legati alla espansione dell'acqua al di sotto di quella temperatura, li potrai garantire con un elemento riscaldante tarato a 5/6 gradi, tanto per sicurezza.-- Max -- ha scritto:in effetti confina con altri locali, ma in realtà sono cantine... solo una decina di mq confinanop col locale CT... direi che tutto sommato è trascurabile
Altrimenti potresti fare un calcolo semplificato supponendo non disperdenti le pareti verso le cantine e calcolare la temperatura dello spazio non riscaldato riferita a quella del terreno. In pratica il divisorio diventa la soletta del pavimento, la superficie disperdente quella tra ambiente non riscaldato e l'esterno e la temperatura dello spazio riscaldato quella del terreno, sempre a dispersioni per ventilazione nulle (che comunque ti conviene sempre eliminare).
Cavetto scaldante e rivestimento coibente. Punto e basta. Non ti far "infinocchiare" per dirla alla fiorentina.......-- Max -- ha scritto:devo installare un impianto idranti e un Signor Ingegnere pretende di dire che non serve proteggere i tubi dal gelo perchè tanto non si scende sotto 0 °C.
Faccio notare che la Norma richiede che non si scenda sotto i 4 °C e non sotto 0
Più che ragionevole, ma se la normativa impone la temperatura del locale?simcat ha scritto:Cavetto scaldante e rivestimento coibente. Punto e basta. Non ti far "infinocchiare" per dirla alla fiorentina.......-- Max -- ha scritto:devo installare un impianto idranti e un Signor Ingegnere pretende di dire che non serve proteggere i tubi dal gelo perchè tanto non si scende sotto 0 °C.
Faccio notare che la Norma richiede che non si scenda sotto i 4 °C e non sotto 0
Come ho detto sopra, la normativa (UNI 12845) impone la T minima per i locali pompe e non certo per gli ambienti serviti dall'impianto.
Nel tuo caso la UNI 10779 ti dice solo di proteggere le tubazioni dal rischio gelo.
Quindi valuta l'impiego di cavi scaldanti autoregolanti (tipo Raychem).
Se la spesa è eccessiva, una soluzione alternativa potrebbe essere una o più piccole elettrovalvole di scarico, asservite a termostato tarato a +4°C, che fanno circolare un minimo di acqua nell'impianto, allontanando il pericolo di congelamento.
Nel tuo caso la UNI 10779 ti dice solo di proteggere le tubazioni dal rischio gelo.
Quindi valuta l'impiego di cavi scaldanti autoregolanti (tipo Raychem).
Se la spesa è eccessiva, una soluzione alternativa potrebbe essere una o più piccole elettrovalvole di scarico, asservite a termostato tarato a +4°C, che fanno circolare un minimo di acqua nell'impianto, allontanando il pericolo di congelamento.
Potrebbe bastare.
Però se la temperatura rimane sotto zero per parecchio tempo non basta più solo la coibentazione, in quanto hai sempre un DT tra acqua ed ambiente ed alla fine l'acqua ferma non può che gelare.
A stucco per passare da +10°C a +4°C con Testerna costante di -8°C e normale coibentazione, potrebbe bastare un giorno o due.
Quindi valuta le tue condizioni ambientali e le condizioni di installazione e decidi di conseguenza.
Però se la temperatura rimane sotto zero per parecchio tempo non basta più solo la coibentazione, in quanto hai sempre un DT tra acqua ed ambiente ed alla fine l'acqua ferma non può che gelare.
A stucco per passare da +10°C a +4°C con Testerna costante di -8°C e normale coibentazione, potrebbe bastare un giorno o due.
Quindi valuta le tue condizioni ambientali e le condizioni di installazione e decidi di conseguenza.