Fotocoltaico nuove costruzioni in condominio
Moderatore: Edilclima
Fotocoltaico nuove costruzioni in condominio
Buonasera a tutti. Io opero in Emilia Romagna e comunque la domanda è rivolta a tutti in quanto anche la normativa nazionale prevede questi requisiti.
Mi trovo a eseguire la legge 10 e il progetto di impianto di un condominio con 16 appartamenti di cui 4 a piano. La mia domanda riguarda l’ obbligatorietà dell’impianto fotovoltaico. La mia superficie coperta è di 350 mq, quindi andrò a calcolare l’impianto fotovoltaico su 350 mq di copertura. Dalle formule risulta 7 kW di fotovoltaico obbligatori.
Ma la mia domanda è: questo fotovoltaico devo la vado ad attaccare?
Un tot (7 kW/16 appartamenti = 0,43 kW) ogni appartamento? Nel mio caso viene come descritto prima 0,43 kW ad appartamento e quindi ha poco senso mi sembra!
Oppure questo fotovoltaico lo attacco alle parti comuni?
Voi come vi comportate?
Mi trovo a eseguire la legge 10 e il progetto di impianto di un condominio con 16 appartamenti di cui 4 a piano. La mia domanda riguarda l’ obbligatorietà dell’impianto fotovoltaico. La mia superficie coperta è di 350 mq, quindi andrò a calcolare l’impianto fotovoltaico su 350 mq di copertura. Dalle formule risulta 7 kW di fotovoltaico obbligatori.
Ma la mia domanda è: questo fotovoltaico devo la vado ad attaccare?
Un tot (7 kW/16 appartamenti = 0,43 kW) ogni appartamento? Nel mio caso viene come descritto prima 0,43 kW ad appartamento e quindi ha poco senso mi sembra!
Oppure questo fotovoltaico lo attacco alle parti comuni?
Voi come vi comportate?
Re: Fotocoltaico nuove costruzioni in condominio
per il residenziale in EMR il minimo non era 1 kWp a UI?
comunque la scelta di come allacciarlo è libera, se li attacchi ciascuno al suo appartamento gli appartamenti avranno più valore, sennò si possono collegare tutti alle parti comuni, soprattutto se il riscaldamento è centralizzato (sennò anche con ascensori, illuminazione parti comuni e scambio sul posto la produzione non sarà sprecata): la resa economica sarà inferiore ma anche l'impianto meno costoso.
comunque la scelta di come allacciarlo è libera, se li attacchi ciascuno al suo appartamento gli appartamenti avranno più valore, sennò si possono collegare tutti alle parti comuni, soprattutto se il riscaldamento è centralizzato (sennò anche con ascensori, illuminazione parti comuni e scambio sul posto la produzione non sarà sprecata): la resa economica sarà inferiore ma anche l'impianto meno costoso.
Re: Fotocoltaico nuove costruzioni in condominio
Se l'oggetto è una nuova costruzione in Emilia Romagna il calcolo riportato è errato.
Si deve tener conto della condizione più restrittiva
tra S/k dove k=50 e nel residenziale minimo1 kW per ogno unità.
Si deve tener conto della condizione più restrittiva
tra S/k dove k=50 e nel residenziale minimo1 kW per ogno unità.
Re: Fotocoltaico nuove costruzioni in condominio
Si, infatti ci pensavo dopo che avevo scitto il messaggio e in effetti l' obbligatorietà minima è di 1 kW ad appartamento. Comunque il punto fondamentale della mia domanda è sempre il collegamento dell'impianto fotovoltaico alle parti comuni o agli appartamenti.
Grazie per chi ha risposto e se qualcuno vuol dare il suo contruibuto è ben accetto.
Grazie per chi ha risposto e se qualcuno vuol dare il suo contruibuto è ben accetto.
Re: Fotocoltaico nuove costruzioni in condominio
Se fai caldo freddo acs vmc centralizzato non ritengo nemmeno fattibile un fotovoltaico non centralizzato. Se fai caldo freddo acs vmc autonomo, 16 impianti in copertura....16 inverter 16 calate.... Ma?
Re: Fotocoltaico nuove costruzioni in condominio
Credo sia fuorviante concentrarsi su ciascun appartamento dell'edificio.... l' obbligatorietà minima è di 1 kW ad appartamento. Comunque il punto fondamentale della mia domanda è sempre il collegamento dell'impianto fotovoltaico alle parti comuni o agli appartamenti. ...
L'obbligo ri rinnovabile elettrico, paradossalmente, è un obbligo quantitativo in termini di potenza, ma non ha alcun legame con i consumi interni all'edificio; per lo meno, la legislazione non vuole assumere alcun legame.
La risposta di Enzo "Si deve tener conto della condizione più restrittiva" viene risolta dalla faq n. 37 del documento FAQ del 24.10.2016 in questi termini:
- hai un edificio di 350 m^2 di pianta coperta, con 16 appartamenti;
- dalla formula hai 7 kW, dagli appartamenti hai 16 kW;
- la prescrizione è di 16 kW, e non interessa come sia asservito. Vale il consiglio di Ronin, soprattutto in termini di semplificazione burocratica dei punti di connessione con la rete esterna.
Potresti persino creare un POD col quale riversare direttamente in rete l'intera produzione. Sciocco ma legale.
Oppure il singolo Comune può autorizzare la quota prescritta equivalente se installata in un nuovo sito esterno all'edificio (che ne so, la copertura del palazzetto dello sport), come indicato nel cm. 5 della sezione B.7.2; sito che ovviamente non avrebbe nulla a che fare con i consumi dell'edificio.
Re: Fotocoltaico nuove costruzioni in condominio
Quello pero' e' un caso che i comuni prendono in considerazione solo per edifici"alti" in cui sul tetto non c'è abbastanza spazio per tutto l'impianto.
Re: Fotocoltaico nuove costruzioni in condominio
Premetto che non ho letto tutto
Ma so di qualcuno che a livello software
Non riusciva a inserire il FV sulla parte condominiale
Tempo fa avevo cercato di capire
E mi pare di aver concluso che l unica interpretazione che portava a quello era
La definizione di edificio mi pare del decreto 28
Che fanno i vostri software?
Ma so di qualcuno che a livello software
Non riusciva a inserire il FV sulla parte condominiale
Tempo fa avevo cercato di capire
E mi pare di aver concluso che l unica interpretazione che portava a quello era
La definizione di edificio mi pare del decreto 28
Che fanno i vostri software?
Re: Fotocoltaico nuove costruzioni in condominio
Certo, non pensavo di promuovere questa iniziativa: nella pratica l'autorizzazione avverrà come dici Tu.Quello pero' e' un caso che i comuni prendono in considerazione solo per edifici"alti" in cui sul tetto non c'è abbastanza spazio per tutto l'impianto.
Ma la legislazione formale non pare mettere l'autorizzazione in subordine all'impossibilità tecnica.
Nel B.7.2 il cm. 5 lemma a) dice:
"Gli obblighi di cui al presente punto si intendono soddisfatti anche:
a) mediante la partecipazione in quote equivalenti in potenza di impianti di produzione di energia elettrica, anche nella titolarità di un soggetto diverso dall'utente finale, alimentati da fonti rinnovabili, ovvero da impianti di cogenerazione ad alto rendimento, siti nel territorio del comune dove è ubicato l'edificio medesimo o in un ambito territoriale sovracomunale nel caso di specifici accordi; ..."
E nel B.7.3 "CONDIZIONI APPLICATIVE" il cm. 5:
"Le modalità applicative delle disposizioni di cui ai precedenti punti B.7.1 comma 5 lettera a) e B.7.2, comma 5 lettera a) sono definite dai Comuni, singoli o associati, nell’ambito degli strumenti di pianificazione di propria competenza. ..."
Quello che, per esempio sull'obbligo termico, è citato come "punti B.7.1 comma 5 lettera a)" è il caso del teleriscaldamento; la legislazione impone l'allaccio se il tele è presente in zona, ma per come è scritto considera anche una richiesta al Comune di allaccio ad un teleriscaldamento lontano o non disponibile (i cosiddetti "strumenti di pianificazione" diventerebbero peraltro complicatissimi lato utenza privata), direi a prescindere dall'impossibilità tecnica che è prevista successivamente, quando la legislazione passa alle relazioni tecniche di asseverazione.
Nella quale relazione L10 queste ipotesi sono da inserire nel campo titolato "Condizioni e sistemi alternativi/compensativi per il soddisfacimento del requisito" che fa parte dei punti 9.1 o 9.2.
L'impossibilità tecnica è il punto 9.3 (a seguire).
Sarà in relazione alla gestione delle zone; questo è un argomento che si lega a computo se il fotovoltaico è funzionale alla riduzione dell'energia primaria nelle singole U.I., altrimenti è quasi irrilevante ai fini della redazione L10.... Che fanno i vostri software?