Distacco impianto centralizzato

Normativa Termotecnica, Impianti di riscaldamento, Legge 10/91, DLgs 192/05, ecc.

Moderatore: Edilclima

Rispondi
GiuSan
Messaggi: 5
Iscritto il: ven feb 17, 2017 17:40

Distacco impianto centralizzato

Messaggio da GiuSan »

Salve, devo esprimermi sullo squilibrio termico derivante dal distacco di un appartamento condominiale da un vecchio impianto centralizzato degli anni 70, posto a servizio di una quarantina di appartamenti ripartiti tra due edifici condominiali; l’impianto è composto da un generatore termico con bruciatore a gas monostadio, elettropompe non modulari, servomotore su valvola miscelatrice a tre vie con sonda climatica esterna, termometro acqua mandata e relativo regolatore climatico; la distribuzione è del tipo a colonne montanti verticali con tubazioni in acciaio. Ora, atteso che l’impianto non è certamente adattabile alle variazioni delle utenze perché andrebbe opportunamente bilanciato dal punto di vista energetico ed idraulico (con idonee valvole, con pompe modulari ecc), si dà il caso che il servomotore della valvola miscelatrice non è più funzionante, il ché mi induce a ritenere che il distacco dei radiatori afferenti ad un piano non è evidentemente compensato dal benché minimo sistema di regolazione.
Mi chiedo: se invece funzionasse il servomotore, il sistema di regolazione sarebbe in grado - in qualche modo e certo non in maniera ottimale - di compensare il surplus di energia termica derivante dalla chiusura del circuito del piano estromesso? Ci sarebbe un risparmio dei costi di esercizio dell’impianto rispetto ai consumi sostenuti prima del distacco?
Grazie anticipatamente a chi vorrà fornirmi qualche spunto di riflessione.
Avatar utente
ingvalter
Messaggi: 343
Iscritto il: dom ott 12, 2008 20:48

Re: Distacco impianto centralizzato

Messaggio da ingvalter »

le tue osservazioni sono valide e interessanti.
premetto che molte volte ho ricevuto richiesta di fare una relazione sul distacco da centralizzato ma ho sempre declinato l'incarico ritenendo che sia impossibile "asseverare" l'assenza di aggravi di costi e di squilibri.
entrando nel merito:
GiuSan ha scritto:il servomotore della valvola miscelatrice non è più funzionante
imho, questa condizione non deve interessarti e devi considerare l'impianto perfettamente funzionante.
GiuSan ha scritto:il sistema di regolazione sarebbe in grado - in qualche modo e certo non in maniera ottimale - di compensare il surplus di energia termica derivante dalla chiusura del circuito del piano estromesso?
dal punto di vista dell'erogazione dell'energia, la regolazione con valvola a tre vie agisce solo sulla temperatura del fluido vettore di mandata in funzione della temperatura esterna, quindi non compensa le portate.
GiuSan ha scritto:Ci sarebbe un risparmio dei costi di esercizio dell’impianto rispetto ai consumi sostenuti prima del distacco?
si a livello globale, no a livello individuale.
mi spiego meglio. Se il consumo iniziale era 40x10=400 dopo sarà 39x10+DX
dove DX è un incremento di costo dovuto a vari fattori:
- calo del rendimento del generatore per una maggiore parzializzazione del carico
- diversa ripartizione delle dispersioni termiche della distribuzione che rimangono praticamente costanti ma vengono ripartite su un numero minore di utenti
- diversa ripartizione dei costi di pompaggio su un numero minore di utenti

a rigor di logica credo si possa affermare che quindi non ci sarà un "non aggravio di costi".
inoltre, quanto a squilibri idraulici, se le pompe non sono regolabili, si avrà un nuovo punto di equilibrio portata-perdite di carico, che potrebbe generare anche rumore dovuto alla eccessiva velocità del fluido.
Da questo l'impossibilità di asseverare.
---------------------------------------------
Consulenza energetica
http://www.ingmarcone.it
---------------------------------------------
GiuSan
Messaggi: 5
Iscritto il: ven feb 17, 2017 17:40

Re: Distacco impianto centralizzato

Messaggio da GiuSan »

La ringrazio per le Sue utili osservazioni che condivido appieno.
Quanto al sistema di termoregolazione, spiego meglio le mie considerazioni: il sistema di termoregolazione dovrebbe essere più sensibile quando il circuito di distribuzione 'si accorcia', ovvero la sonda di temperatura dell'acqua di mandata dovrebbe rilevare prima (rispetto ad impianto originario) la temperatura di riferimento della curva di settaggio del regolatore elettronico e quindi ci dovrebbe essere conseguentemente una calibrazione della valvola a tre vie, calibrazione (apertura maggiore e in meno tempo del ricircolo acqua di ritorno) che in qualche modo consentirebbe all'impianto di 'adattarsi' allo scompenso, almeno dal punto di vista energetico, anche se con dei limiti legati appunto a quello che giustamente ha detto Lei prima (dispersione distribuzione,.. ecc).
Rispondi