Disastro da vaso aperto a chiuso

Normativa Termotecnica, Impianti di riscaldamento, Legge 10/91, DLgs 192/05, ecc.

Moderatore: Edilclima

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giox
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Disastro da vaso aperto a chiuso

Messaggio da giox »

Salve,

A seguito di un cambio da vaso aperto a vaso chiuso in un condominio si sono verificati svariati problemi, e l'impiantista/termo-idraulico esecutore dei lavori afferma che sia tutto normale.
Il condominio e' composto da 3 palazzi adiacenti di 5 piani, per un totale di 30~40 appartamenti da circa 90~100mq l'uno, con tubazioni di circa 50 anni. Centrale termica unica.

Il cambio da circuito aperto a chiuso e' stato fatto per mettere le valvole termostatiche (era necessario??)
Hanno montato una pompa a velocita variabile.
Non hanno messo valvole jolly in testa all'impianto (non ho capito per quale motivo)
Non tutti gli appartamenti hanno valvole termostatiche (le avevano finite!)


Di seguito i problemi rilevati:
Aria nell'impianto: circa 2~3 volte a settimana ai piani alti alcuni radiatori sono completamenti freddi, e riprendono a funzionare solo dopo aver levato l'aria (molti senza valvole di sfiato, quindi si va di pappagallo! :shock: ).

Incremento del rumore: in fase di accensione dell'impianto qualche radiatore emette forte rumore di acqua in movimento per circa un'ora. Su altri invece si sente un sibilo continuo, anche se debole (non mi sembra da cavitazione).

Perdite: dall'accensione dell'impianto ad oggi (2 mesi) si sono verificate 4 perdite, suppongo dovute alla maggiore pressione del circuito chiuso. In passato le perdite erano molto molto sporadiche.


Leggendo vari post, in particolare i consigli di redhat, mi son convinto che essendo l'impianto vecchio, sarebbe stato meglio lasciarlo a vaso aperto accoppiandolo con scambiatori a piastre al circuito primario della caldaia. Si sarebbe evitata la maggiore pressione data dal circuito chiuso e le conseguenti perdite. Non si sarebbe avuto neanche il problema dell'aria che con il sistema attuale e' diventata totalmente ingestibile.
Inoltre ho l'impressione che il lavoro e' stato fatto da personale non esperto e senza cognizione di cosa stessero facendo (niente jolly, conversione impianto malgrado la mancanza delle valvole termostatiche e sfiati radiatori)


Che ne pensate voi?
antonio
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Re: Disastro da vaso aperto a chiuso

Messaggio da antonio »

giox ha scritto:Leggendo vari post, in particolare i consigli di redhat, mi son convinto che essendo l'impianto vecchio, sarebbe stato meglio lasciarlo a vaso aperto accoppiandolo con scambiatori a piastre al circuito primario della caldaia. Si sarebbe evitata la maggiore pressione data dal circuito chiuso e le conseguenti perdite. Non si sarebbe avuto neanche il problema dell'aria che con il sistema attuale e' diventata totalmente ingestibile.
Inoltre ho l'impressione che il lavoro e' stato fatto da personale non esperto e senza cognizione di cosa stessero facendo (niente jolly, conversione impianto malgrado la mancanza delle valvole termostatiche e sfiati radiatori)
Che ne pensate voi?
Ma perchè non apri un'attività di idraulico?
girondone
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Re: Disastro da vaso aperto a chiuso

Messaggio da girondone »

iltubo
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Re: Disastro da vaso aperto a chiuso

Messaggio da iltubo »

Io aggiungo che dopo 50 anni sarebbe anche ora di rifare le tubazioni.
SimoneBaldini
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Re: Disastro da vaso aperto a chiuso

Messaggio da SimoneBaldini »

Alle volte è necessario passare a vaso chiuso, ma ovviamente va fatto con criterio e i dovuti accorgimenti. L'aumento di pressione sicuramente c'è ma solitamente non è quello a comportare maggiori perdite, se il tubo è marcio è marcio a 2 bar o a 3 bar.
Lo scambiatore non ha nessuna influenza, cioè serve per preservare le caldaie ma non per diminuire la pressione all'impianto.
L'aria come usciva prima deve uscire anche dopo i lavori, con gli appositi sfogni automatici.
Il rumore non è dovuto a vaso chiuso o aperto.
giox
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Re: Disastro da vaso aperto a chiuso

Messaggio da giox »

SimoneBaldini ha scritto:Alle volte è necessario passare a vaso chiuso, ma ovviamente va fatto con criterio e i dovuti accorgimenti. L'aumento di pressione sicuramente c'è ma solitamente non è quello a comportare maggiori perdite, se il tubo è marcio è marcio a 2 bar o a 3 bar.
Lo scambiatore non ha nessuna influenza, cioè serve per preservare le caldaie ma non per diminuire la pressione all'impianto.
L'aria come usciva prima deve uscire anche dopo i lavori, con gli appositi sfogni automatici.
Il rumore non è dovuto a vaso chiuso o aperto.
Grazie Simone,

Scusa se ho posto domande banali, cerco di capire il piu' possibile, non essendo il mio mestiere ed essendo in balia di una ditta che si contraddice un giorno si e l'altro pure, non so dove andare a parare.
Di certo c'e' solo il fatto che le perdite sono passate da 1~2 l'anno a 2 al mese, i radiatori funzionano a giorni alterni e a quanto pare il consumo e' aumentato.

Prima l'aria usciva tramite la rete d'aria (radiatori con tre attacchi) ed il circuito era a vaso aperto ed ha sempre funzionato bene, e senza alcun rumore.
Ora invece no, e' sempre pieno d'aria e non sfiata. La ditta dice che l'impianto non sfiata perche' la rete d'aria sara' otturata... e di chiamare un idraulico per levare l'aria dai radiatori che non hanno valvole di sfiato (e cio' si verifica almeno una volta a settimana...).

Sto solo cercando di capire se son ciarlatani o meno!
mat
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Re: Disastro da vaso aperto a chiuso

Messaggio da mat »

Il giorno che la gente comune capisse che per lavori superiori all'ordinaria manutenzione bisogna prima rivolgersi ad un ingegnere/perito termotecnico libero professionista, e non direttamente agli idraulici, simili episodi andrebbero a sparire... ma non c'è verso eh
giox
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Re: Disastro da vaso aperto a chiuso

Messaggio da giox »

mat ha scritto:Il giorno che la gente comune capisse che per lavori superiori all'ordinaria manutenzione bisogna prima rivolgersi ad un ingegnere/perito termotecnico libero professionista, e non direttamente agli idraulici, simili episodi andrebbero a sparire... ma non c'è verso eh
Caro Mat, ho specificato bene che non mi sono rivolto ad un idraulico, ma ad una ditta termo-idraulica.
Essendo una ditta mi aspetto che facciano un lavoro a regola d'arte, utilizzando le risorse necessarie per svolgere adeguatamente il lavoro.

Non posso di certo chiedere il CV di ogni singola risorsa che andranno ad utilizzare! o tu fai cosi??!

A danno fatto sto cercando di avere suggerimenti costruttivi, ma e' sempre difficile ottenerli dalla gente che vive sopra alla gente comune!, per capire chi ha sbagliato e dove, e come comportarmi di conseguenza.
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NoNickName
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Re: Disastro da vaso aperto a chiuso

Messaggio da NoNickName »

giox ha scritto:Essendo una ditta mi aspetto che facciano un lavoro a regola d'arte, utilizzando le risorse necessarie per svolgere adeguatamente il lavoro.
E invece guarda un po' ti sei rivolto a dei cani rognosi.
Adesso giri per i forum alla ricerca di aiuto... io andrei da un avvocato.
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
simcat
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Re: Disastro da vaso aperto a chiuso

Messaggio da simcat »

giox ha scritto: Caro Mat, ho specificato bene che non mi sono rivolto ad un idraulico, ma ad una ditta termo-idraulica.
e quale sarebbe la differenza?

Caro giox, mio babbo era un idraulico che aveva una ditta "termo-idraulica", ma per i progetti, da fare prima dell'installazione, si rivolgeva al termotecnico. Certo si trovano ditte termoidrauliche con bravissimi tecnici al loro interno, ma quello che dice "mat" è tutta un'altra storia (e va, giustamente, pagata.....).

P.S. x curiosità, sei l'ingegnere elettronico, che ha postato sul forum masterclima?
giox
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Re: Disastro da vaso aperto a chiuso

Messaggio da giox »

simcat ha scritto:
giox ha scritto: Caro Mat, ho specificato bene che non mi sono rivolto ad un idraulico, ma ad una ditta termo-idraulica.
e quale sarebbe la differenza?

Caro giox, mio babbo era un idraulico che aveva una ditta "termo-idraulica", ma per i progetti, da fare prima dell'installazione, si rivolgeva al termotecnico. Certo si trovano ditte termoidrauliche con bravissimi tecnici al loro interno, ma quello che dice "mat" è tutta un'altra storia (e va, giustamente, pagata.....).

P.S. x curiosità, sei l'ingegnere elettronico, che ha postato sul forum masterclima?
Quindi confermi cio che ho detto, non era il cliente che gli portava o gli diceva di chiamare il termotecnico, era lui che valutava di quale ulteriore figura professionale avvalersi...
Purtroppo funziona cosi... ed e' pieno di cani in giro ma a volte lo scopri solo a danno fatto, non e' mai capitato a nessuno di voi?!?

Prima di andare dall'avvocato, che ovviamente dovra' nominare un perito, sto cercando di avere piu' chiara la situazione io, perche i soldi non li stampo e perche' nella vita devi prima fare un tentivo di risolvere la questione, senza andare in tribunale se ne hai le competenze.

Per questo pensavo di trovare aiuto da gente esperta, ma ho come l'impressione che le mie domande diano fastidio, e si preferisce deridere la "gente comune" piuttosto che provare ad aiutarla...
vabbe, grazie comunque

p.s. si sono io
SimoneBaldini
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Re: Disastro da vaso aperto a chiuso

Messaggio da SimoneBaldini »

Non è un problema di dare o meno fastidio, ma su aspetti pratici capirai che è difficile dare un consigli via forum senza vedere come era l'impianto e come è adesso.
Quello che si lamenta è che prima di prendere la cura in farmacia bisognerebbe andare dallo specialista che te la dia. Andare dalla ditta termoidraulica non è la cosa piu' corretta, nel tuo caso bisognava affidare l'incarico professionale ad un termotecnico/ingegnere che valutava il tuo impianto, calcolava il progetto di trasformazione a vaso chiuso con relativi organi da installare comprensivi sfiati ecc.. e poi con quel progetto interpellare le ditte idrauliche che a qual punto avrebbero fatto il lavoro su indicazione di calcoli progettuali. Una ditta seria ti avrebbe dovuto dire che serviva il progetto per fare quasto lavoro dato che poi va anche denunciato all'INAIL che poteva benissimo chiamare loro, ditte non serie fanno i lavori pensando che sia una banalità ma che poi nei risultati tanto banale non è.
Ora come uscirne? Semplice si deve chiamare un termotecnico/ingegnere che tanto lo dovete chiamare per fare la denuncia all'INAIL e fargli vedere cosa ha combinato l'idraulico e lui vi dirà come rimediare anche perchè alla fine ne sarà lui im progettista o (postgettista).
simcat
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Re: Disastro da vaso aperto a chiuso

Messaggio da simcat »

giox ha scritto:
simcat ha scritto:
giox ha scritto: Caro Mat, ho specificato bene che non mi sono rivolto ad un idraulico, ma ad una ditta termo-idraulica.
e quale sarebbe la differenza?

Caro giox, mio babbo era un idraulico che aveva una ditta "termo-idraulica", ma per i progetti, da fare prima dell'installazione, si rivolgeva al termotecnico. Certo si trovano ditte termoidrauliche con bravissimi tecnici al loro interno, ma quello che dice "mat" è tutta un'altra storia (e va, giustamente, pagata.....).

P.S. x curiosità, sei l'ingegnere elettronico, che ha postato sul forum masterclima?
Quindi confermi cio che ho detto, non era il cliente che gli portava o gli diceva di chiamare il termotecnico, era lui che valutava di quale ulteriore figura professionale avvalersi...
Purtroppo funziona cosi... ed e' pieno di cani in giro ma a volte lo scopri solo a danno fatto, non e' mai capitato a nessuno di voi?!?

Prima di andare dall'avvocato, che ovviamente dovra' nominare un perito, sto cercando di avere piu' chiara la situazione io, perche i soldi non li stampo e perche' nella vita devi prima fare un tentivo di risolvere la questione, senza andare in tribunale se ne hai le competenze.

Per questo pensavo di trovare aiuto da gente esperta, ma ho come l'impressione che le mie domande diano fastidio, e si preferisce deridere la "gente comune" piuttosto che provare ad aiutarla...
vabbe, grazie comunque

p.s. si sono io
Tralascio le ultime righe.
Mi pare che ti sia dato, almeno nei due forum, un grande aiuto e dedicato tempo "gratuito" (che tanto per farti capire è il momento di relax che diamo durante la giornata lavorativa, se siamo in studio, e davanti al pc e non in giro per cantieri o roba varia...).
Renditi conto, che oltre a quanto già ti è stato detto, niente si può AGGIUNGERE.
antonio
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Re: Disastro da vaso aperto a chiuso

Messaggio da antonio »

giox ha scritto:Prima di andare dall'avvocato, che ovviamente dovra' nominare un perito, sto cercando di avere piu' chiara la situazione io, perche i soldi non li stampo e perche' nella vita devi prima fare un tentivo di risolvere la questione, senza andare in tribunale se ne hai le competenze.

Per questo pensavo di trovare aiuto da gente esperta, ma ho come l'impressione che le mie domande diano fastidio, e si preferisce deridere la "gente comune" piuttosto che provare ad aiutarla...
vabbe, grazie comunque

p.s. si sono io
Di professionisti competenti, in questo forum, ne trovi parecchi ed anche ben preparati in materia.
E' il modo in cui ti poni che non va bene.
Se hai un problema (serio) all'auto, la porti da un meccanico o inizi a chiedere indicazioni sul forum?
Perchè non cominci allora ad interpellare un tecnico di tua fiducia, portarlo sull'impianto e gli descrivi tutto quello che hai riscontrato?
Ti costa sicuramente molto meno di un avvocato, anche perchè, se proprio servisse, non lo nomina il tuo avvocato l'eventuale perito, ma lo dovresti nominare ancora tu.
O NO ?
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redHat
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Re: Disastro da vaso aperto a chiuso

Messaggio da redHat »

Caro giox, porta pazienza è comprensibile che esponendo in questo forum di professionisti il tuo problema causato da una ditta viene da risponderti in modo un pò scorbutico dato che il progetto (lavoro del professionista) dovrebbe venire prima dell'opera (lavoro della ditta).
Ciò ovviamente non dovrebbe far venir meno la netiquette dei forum che imporrebbe di evitare di rispondere a ciò che da fastidio evitando di alimentare flame pericolosi per l'esistenza del forum stesso. Ma ognuno ha il suo carattere, quello di NNN poi non è certo dei migliori... :lol:

Per ciò che concerne il tuo problema sarebbe necessario verificare sul posto ma certo è che, contrariamente a quanto afferma il mio stimato Simone Baldini, la trasformazione dell'impianto da vaso aperto a vaso chiuso è SEMPRE foriero di gravi problemi per quegli impianti che hanno già tubazioni un pò precarie, dato che è inevitabile avere già una pressione a freddo di almeno 0,3-0,5 bar oltre la normale pressione idrostatica che si avrebbe con il vaso aperto.
Inoltre tale pressione iniziale è soggetta ad un aumento che può essere molto significativo se il volume di espansione è stato sottodimensionato per questioni di risparmio (i vasi costano) consentendo così nell'esercizio dell'impianto di raggiungere pressioni finali considerevoli (spesso anche di 4-5bar dai 2-3bar iniziali).
Questa è solo una delle problematiche che potrebbero causare le rotture che lamenti. Ti consiglio di rivolgerti ad un termotecnico esperto della tua zona. Se vuoi approfondire ti consiglio di leggere questo bell'articolo che spiega come è stato risolto una problematica analoga alla tua: http://www.academia.edu/4176647/Case_Hi ... to_termico
Ultima modifica di redHat il gio gen 19, 2017 19:14, modificato 1 volta in totale.
giox
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Re: Disastro da vaso aperto a chiuso

Messaggio da giox »

antonio ha scritto:
giox ha scritto:Prima di andare dall'avvocato, che ovviamente dovra' nominare un perito, sto cercando di avere piu' chiara la situazione io, perche i soldi non li stampo e perche' nella vita devi prima fare un tentivo di risolvere la questione, senza andare in tribunale se ne hai le competenze.

Per questo pensavo di trovare aiuto da gente esperta, ma ho come l'impressione che le mie domande diano fastidio, e si preferisce deridere la "gente comune" piuttosto che provare ad aiutarla...
vabbe, grazie comunque

p.s. si sono io
Di professionisti competenti, in questo forum, ne trovi parecchi ed anche ben preparati in materia.
E' il modo in cui ti poni che non va bene.
Se hai un problema (serio) all'auto, la porti da un meccanico o inizi a chiedere indicazioni sul forum?
Perchè non cominci allora ad interpellare un tecnico di tua fiducia, portarlo sull'impianto e gli descrivi tutto quello che hai riscontrato?
Ti costa sicuramente molto meno di un avvocato, anche perchè, se proprio servisse, non lo nomina il tuo avvocato l'eventuale perito, ma lo dovresti nominare ancora tu.
O NO ?
Me ne sono accorto dopo aver postato su un'altro forum, che ci sono molte persone competenti qui, per questo mi sono registrato...
Pero' mi dici che non posso fare tali domande in questo forum ma mi devo rivolgere ad un tecnico di mia fiducia.

Purtroppo non ho un tecnico di mia fiducia. E' la prima volta che mi ritrovo in un problema di questo tipo.

Nel mio campo invece a volte ho chiesto consigli e pareri sui forum e da li sono scaturite ottime collaborazioni professionali che durano tutt'oggi.
Il piu' delle volte i forum aperti servono anche a questo, si parla, si discute di un problema, le "parti" si valutano a vicenda come professionalita', serieta', magari pure simpatia, poi ci si presenta professionalmente e si collabora... di certo non sono venuto in questo forum per sapere come "mettere a posto la caldaia di casa".
E stavo proprio cercando aiuto per poi valutare una consulenza come ho fatto in passato, ma mi sembra di capire che non e' il posto giusto.
Grazie.
Saluti,
giox
Messaggi: 7
Iscritto il: mer gen 18, 2017 10:26

Re: Disastro da vaso aperto a chiuso

Messaggio da giox »

redHat ha scritto:Caro giox, porta pazienza è comprensibile che esponendo in questo forum di professionisti il tuo problema causato da una ditta viene da risponderti in modo un pò scorbutico dato che il progetto (lavoro del professionista) dovrebbe venire prima dell'opera (lavoro della ditta).
Ciò ovviamente non dovrebbe far venir meno la netiquette dei forum che imporrebbe di evitare di rispondere a ciò che da fastidio evitando di alimentare flame pericolosi per l'esistenza del forum stesso. Ma ognuno ha il suo carattere, quello di NNN poi non è certo dei migliori... :lol:

Per ciò che concerne il tuo problema sarebbe necessario verificare sul posto ma certo è che, contrariamente a quanto afferma il mio stimato Simone Baldini, la trasformazione dell'impianto da vaso aperto a vaso chiuso è SEMPRE foriero di gravi problemi per quegli impianti che hanno già tubazioni un pò precarie, dato che è inevitabile avere già una pressione a freddo di almeno 0,3-0,5 bar oltre la normale pressione idrostatica che si avrebbe con il vaso aperto.
Inoltre tale pressione iniziale è soggetta ad un aumento che può essere molto significativo se il volume di espansione è stato sottodimensionato per questioni di risparmio (i vasi costano) consentendo così nell'esercizio dell'impianto di raggiungere pressioni finali considerevoli (spesso anche di 4-5bar dai 2-3bar iniziali).
Questa è solo una delle problematiche che potrebbero causare le rotture che lamenti. Ti consiglio di rivolgerti ad un termotecnico esperto della tua zona. Se vuoi approfondire ti consiglio di leggere questo bell'articolo che spiega come è stato risolto una problematica analoga alla tua: http://www.academia.edu/4176647/Case_Hi ... to_termico
Grazie redHat,

Attendevo fiducioso il tuo intervento!! :D
Si la pressione e' aumentata di circa 1 bar da 2.2 a 3~3.5, ridotta poi in eguito alle perdite a 2.7.
I vasi di espansione sono due ma non saprei se son sottodimensionati, sono da 100L e la caldaia e' da 450KW. Ieri sera sono riuscito ad entrare nel locale caldaia ed ho visto che il termostato era impostato su 80 gradi (non e' troppo alto?)

Mi leggero' il doc che hai suggerito, tra l'altro ho letto vari documenti dell'ing.Russo, che mi hanno chiarito molto le idee sugli sbagli fatti dalla ditta, in particolare sul bilanciamento a quanto pare totalmente inesistente, oggi alle strette hanno confermato che non hanno montato alcun regolatore deltaP e oramai li monteranno ad Aprile :? le termostatiche infatti sono preregolate tutte aperte.
Anche te sei di Genova come Russo?

Grazie ancora!
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redHat
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Re: Disastro da vaso aperto a chiuso

Messaggio da redHat »

giox ha scritto: Grazie redHat,

Attendevo fiducioso il tuo intervento!! :D
Si la pressione e' aumentata di circa 1 bar da 2.2 a 3~3.5, ridotta poi in eguito alle perdite a 2.7.
I vasi di espansione sono due ma non saprei se son sottodimensionati, sono da 100L e la caldaia e' da 450KW.
Un vaso da 100 litri su una caldaia da 450kW è semplicemente ridicolo, il passaggio da 2 bar a 3,5bar ne è una dimostrazione.
Non è possibile che su un impianto di questo tipo sia stata fatta la trasformazione da vaso aperto a vaso chiuso senza il progetto ex ISPESL previsto dall'art. 18 del DM 01/12/1975 dato che l'obbigo scatta già per gli impianti con potenza superiore a 35kW.
Hai tutto il diritto di chiedere un risarcimento per i danni subiti.
Ieri sera sono riuscito ad entrare nel locale caldaia ed ho visto che il termostato era impostato su 80 gradi (non e' troppo alto?)
Un impianto moderno dovrebbe avere una regolazione non a punto fisso con termostato (regolazione on-off obsoleta) ma modulante in funzione delle condizioni climatiche esterne direttamente sul bruciatore.
Comunque 80°C come limite di massima può essere accettabile soprattutto se hai radiatori un pò vecchiotti (ad alta temperatura) dimensionati per dT=60°C ed oltre.
Mi leggero' il doc che hai suggerito, tra l'altro ho letto vari documenti dell'ing.Russo, che mi hanno chiarito molto le idee sugli sbagli fatti dalla ditta, in particolare sul bilanciamento a quanto pare totalmente inesistente, oggi alle strette hanno confermato che non hanno montato alcun regolatore deltaP e oramai li monteranno ad Aprile :? le termostatiche infatti sono preregolate tutte aperte.

Direi che questo sarebbe il meno ...
Anche te sei di Genova come Russo?

Già, ma per l'invidia di NNN debbo dire che qui a Genova abbiamo una lunghissima tradizione di termotecnici: Satta, Magrini, Milano, Michelini, ecc... :lol:
giox
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Re: Disastro da vaso aperto a chiuso

Messaggio da giox »

redHat ha scritto: Un vaso da 100 litri su una caldaia da 450kW è semplicemente ridicolo, il passaggio da 2 bar a 3,5bar ne è una dimostrazione.
Sono due vasi da 100L l'uno, forse max arrivano a 150L, non sono riuscito a vedere l'etichetta, per un massimo di 300L. Pero' non so se lavorano entrambi o uno era messo di backup, non ci ho prestato attenzione.
Non è possibile che su un impianto di questo tipo sia stata fatta la trasformazione da vaso aperto a vaso chiuso senza il progetto ex ISPESL previsto dall'art. 18 del DM 01/12/1975 dato che l'obbigo scatta già per gli impianti con potenza superiore a 35kW.
Hai tutto il diritto di chiedere un risarcimento per i danni subiti.
Beh, grazie questa e' un'ottima dritta per procedere e fare chiarezza
Un impianto moderno dovrebbe avere una regolazione non a punto fisso con termostato (regolazione on-off obsoleta) ma modulante in funzione delle condizioni climatiche esterne direttamente sul bruciatore.

E' una Biklim PR1 350, dici che potrebbero installare un termostato automatico? Cosi si evita di far entrarre il portiere nel locale caldaia... che non potrebbe.

Già, ma per l'invidia di NNN debbo dire che qui a Genova abbiamo una lunghissima tradizione di termotecnici: Satta, Magrini, Milano, Michelini, ecc... :lol:
Si ho notato, tutti lassu' state :D
Saluti e grazie a tutti per le risposte ...da Roma
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redHat
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Re: Disastro da vaso aperto a chiuso

Messaggio da redHat »

giox ha scritto: Sono due vasi da 100L l'uno, forse max arrivano a 150L, non sono riuscito a vedere l'etichetta, per un massimo di 300L.
La norma ISPESL R2009 prescrive come calcolare il volume di espansione, ma detto volume è difatto discrezione del progettista che fissa la prex finale a cui prevede di far lavorare l'impianto. Più è bassa la prex finale e maggiore diventa il volume di espansione richiesto. Un impianto vecchio non dovrebbe lavorare con prex finali superiori di 1,5bar rispetto alla prex iniziale. Comunque è il progettista che si assume la responsabilità dei valori di progetto, a cui pertanto potreste chiedere i danni per errata progettazione.
Pero' non so se lavorano entrambi o uno era messo di backup, non ci ho prestato attenzione.
La stessa norma tecnica R2009 prescrive che i vasi non possono essere idraulicamente intercettati pertanto non possono essere messi in "backup".
E' una Biklim PR1 350, dici che potrebbero installare un termostato automatico? Cosi si evita di far entrarre il portiere nel locale caldaia... che non potrebbe.
Si tratta di una caldaia in acciaio vecchia di almeno 25 anni, obsoleta dovreste cambiarla con una a condensazione, tra l'altro per la tua zona climatica con 30 appartamenti da 100m2 con una nuova caldaia a condensazione probabilmente basterebbero 150-200kW anzichè gli attuali 450kW. Anche per questo avreste bisogno di uno specialista termotecnico.
Saluti e grazie a tutti per le risposte ...da Roma
Bellissima città, ci torno sempre volentieri. Da giovane ci ho vissuto oltre un anno ... alla Scuola della Cecchignola.
girondone
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Re: Disastro da vaso aperto a chiuso

Messaggio da girondone »

straquoto redhat
SimoneBaldini
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Re: Disastro da vaso aperto a chiuso

Messaggio da SimoneBaldini »

Ovviamente la trasformazione da aperto a chiuso aumenta la pressione sia iniziale che finale, ma come ha deto redhat se fatto a dovere non comporta aumenti drastici, se fatta a "risparmio" di vasi d'espansione ne aumenta parecchia quella finale. Poi in questo caso avendo cambiato le valvole mi piacerebbe capire se hanno fatto un lavaggio all'impianto e cosa ha comportato questo lavaggio perchè molte volte puo' anche risiedere li i problemi di perdite che prima non c'erano. Il discorso di mancanza della climatica, nel 2017 mi sembra una follia soprattutto per generatori di questa portata. A fronte di tutte queste informazioni è proprio il caso di chiamare un vero professionista a far fare una bella diagnosi anche limitatamente alla centrale termica per individuare quegli intervento minimi (anche di costo) che miglioreranno notevolmente funzionalità e consumi.
girondone
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Re: Disastro da vaso aperto a chiuso

Messaggio da girondone »

pensare che potevano fare tutto bene e cambiando caldaia
tra risparmi di gestione e 65% si ripagavano tutto in pochi anni probabilmente
mat
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Re: Disastro da vaso aperto a chiuso

Messaggio da mat »

Mi pare di capire che l'aspetto del mio post che più ha irritato giox sia il termine "gente comune", visto che l'ha ripetuto a iosa :mrgreen: ; termine che lui evidentemente ritiene offensivo, al pari forse di "italiano medio"... mentre nella mia accezione stava solo ad indicare i non addetti ai lavori, potenziali clienti.
Apprendo ora che sei anche ingegnere, quindi dovresti avere un approccio con la Tecnica (intesa come disciplina generale) sopra le media, rimango quindi ulteriormente stupito che tu non conosca la differenza tra rivolgersi ad un progettista invece che ad un installatore... forse pensavi che quelle che tu chiami "ditte" fossero necessariamente realtà strutturate con persone che conoscono la fisica e scrupolose sul progetto etc.? Purtroppo ti sbagli: rivolgersi ad una "ditta" (presumo tu intenda realtà tipo i gestori calore) oppure ad un installatore "persona fisica" è ugualmente un terno al lotto: il tuo non è un caso sfortunato, fidati.

Ti faccio infine notare che il mio intervento si è limitato alle vicende antefatto, senza alcun riferimento alla questione che tu sia venuto su questo forum in cerca d'aiuto. Ad ogni modo mi pare che quasi tutti gli intervenuti, aiutandoti o meno, ti abbiano risposto con garbo, quindi non è proprio il caso di offendersi.
giox ha scritto:Nel mio campo invece a volte ho chiesto consigli e pareri sui forum e da li sono scaturite ottime collaborazioni professionali che durano tutt'oggi.
Ed è quello che succede abitualmente anche su questo forum, tra noi colleghi: ma tu qui sei un "cliente" (avrei detto persona comune, ma magari ancora t'offende :mrgreen: ) che chiede aiuto "gratuito" a sconosciuti che normalmente dovresti pagare... un po' di pazienza da parte tua non guasterebbe.
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NoNickName
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Re: Disastro da vaso aperto a chiuso

Messaggio da NoNickName »

redHat ha scritto:Già, ma per l'invidia di NNN debbo dire che qui a Genova abbiamo una lunghissima tradizione di termotecnici: Satta, Magrini, Milano, Michelini, ecc... :lol:
:lol:
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
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ingvalter
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Re: Disastro da vaso aperto a chiuso

Messaggio da ingvalter »

sto seguendo questa "interessantissima" discussione e confermo sia i suggerimenti tecnici dei colleghi intervenuti sia la posizione ultima di mat:
mat ha scritto:quasi tutti gli intervenuti, aiutandoti o meno, ti abbiano risposto con garbo, quindi non è proprio il caso di offendersi.
scusami giox, ma la tua figura che ruolo ricopre?
amministratore del condominio, proprietario di alloggio, tecnico, o altro?
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