Per la diagnosi energetica (previsione dei consumi) di un Edificio Scolastico esistente, privo di impianti per ricambio d'aria, è stato adottato, per il calcolo di previsione, un ricambio pari a 0,2 vol/h ( 0,10 per infiltrazioni + 0,10 per probabile apertura delle finestre effettuato durante la ricreazione) trovando, al termine dell'elaborazione, riscontro nei consumi già noti.
Quale valore "convenzionale" posso adottare per effettuare la certificazione energetica della scuola ?
Seapplico i criteri stabiliti dalle raccomandazioni CTI R 03/3 (appendice B), che a sua volta rinvia alla UNI 10339, mi risulta un ricambio di circa 2,5 vol/h, valore troppo elevato in rapporto all'utilizzo dei locali.
E' applicabile il valore 0,3 vol/h come per il residenziale?
certificazione energetica edificio scolastico
Moderatore: Edilclima
La Raccomandazione CTI dice di utilizzare 0,3 solo per edifici residenziali. Per tutti gli altri edifici si assumono i ricambi della UNI 10339 con indici di affollamento pari al 60% di quelli riportati nell'appendice A della UNI 10339.
Secondo me per la certificazione dovresti utilizzare 2,5 vol/h .... hai tenuto conto del 60% dell'affollamento??
Secondo me per la certificazione dovresti utilizzare 2,5 vol/h .... hai tenuto conto del 60% dell'affollamento??
Re: certificazione energetica edificio scolastico
"Trovando, al termine dell'elaborazione, riscontro nei consumi già noti."
Hai abbassato la portata di ricambio fino ad ottenere i consumi già noti e quindi ritieni che sia quello il valore corretto ?
Oppure al primo colpo, impostando un ricambio apri a 0,2[vol/h] hai ottenuto i consumi già noti ?
Se la seconda soluzione e quella vera, con quello che dice la UNI EN 832: 2001 APPENDICE K; a proposito degli errori sui calcoli, vai oltre il progettista in gamba e sei più vicino ad un veggente.
La certificazione energetica è un indice, come la diagnosi.
Hai abbassato la portata di ricambio fino ad ottenere i consumi già noti e quindi ritieni che sia quello il valore corretto ?
Oppure al primo colpo, impostando un ricambio apri a 0,2[vol/h] hai ottenuto i consumi già noti ?
Se la seconda soluzione e quella vera, con quello che dice la UNI EN 832: 2001 APPENDICE K; a proposito degli errori sui calcoli, vai oltre il progettista in gamba e sei più vicino ad un veggente.
La certificazione energetica è un indice, come la diagnosi.
Non ho presente le raccomandazioni del CTI, però posso dirti come procedo normalmente io: La norma UNI 10339 riguarda solo la ventilazione forzata, che è obbligatoria solo se le superfici finestrate apribili sono inferiori a 1/8 della superficie in pianta. Se l'edificio è scolastico sicuramente tale valore è ampiamente rispettato e quindi sarà sprovvisto di ventilazione forzata.
Bisogna quindi fare una stima della ventilazione naturale. per logica essa non dipende dalla destinazione d'uso degli occupanti ma più che altro dalla classe dei serramenti, dall'esposizione ai venti, ecc. ossia è del tutto assimilabile al caso di un edificio residenziale tenendo però conto del fatto che in virtù del maggiore affollamento le finestre verranno manualmente aperte più di frequente.
In ogni caso i valori che tu riporti (0,2-0,3 vol/h) mi sembrano però troppo bassi. La UNI EN 832, parla di un minimo di 0,5 vol/h!
Bisogna quindi fare una stima della ventilazione naturale. per logica essa non dipende dalla destinazione d'uso degli occupanti ma più che altro dalla classe dei serramenti, dall'esposizione ai venti, ecc. ossia è del tutto assimilabile al caso di un edificio residenziale tenendo però conto del fatto che in virtù del maggiore affollamento le finestre verranno manualmente aperte più di frequente.
In ogni caso i valori che tu riporti (0,2-0,3 vol/h) mi sembrano però troppo bassi. La UNI EN 832, parla di un minimo di 0,5 vol/h!