Impianto a pavimento: Regolazione della temperatura

Normativa Termotecnica, Impianti di riscaldamento, Legge 10/91, DLgs 192/05, ecc.

Moderatore: Edilclima

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Ale_S
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Impianto a pavimento: Regolazione della temperatura

Messaggio da Ale_S »

scusate la domanda un po' banale forse:

per gli impianti a pavimento, o pannelli radianti in genere, è oramai assodato che a causa dell'eccessiva inerzia, non possono funzionare in un regime intermittente come i normali radiatori, ma dovrebbero andare attivati ad inizio inverno e disattivati in primavera.

Mi chiedevo quindi, come il normale termostato ambiente, con le valvole termostatiche potessero regolare la temperatura ambiente; se c'è un termostato infatti, deduco che in realtà l'impianto è comunque intermittente, ma a questo punto mi chiedo come possa l'impianto rispondere in maniera rapida alle variazioni di temperatura ambientale, con la sua alta inerzia (cioè scatta il termostato e spegne l'impianto, ma per ore e ore ancora scalda e viceversa).
A questo punto mi chiedo se l'impianto è sempre attivo in continuazione, ma mi viene il dubbio di come possa regolare la temperatura ambiente.

qualcuno sa colmare questo mi dubbio/lacuna ???
Grazie mille.
mcbspa
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Re: Impianto a pavimento: Regolazione della temperatura

Messaggio da mcbspa »

Ci sarà pure la pompa di circolazione no??
La caldaia si ferma ma l'acqua continua a circolare nell'impianto, quando l'acqua torna in caldaia a x meno temperatura allora la caldaia riparte, funziona così anche con i radiatori!!!
Ale_S
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Re: Impianto a pavimento: Regolazione della temperatura

Messaggio da Ale_S »

mcbspa ha scritto:Ci sarà pure la pompa di circolazione no??
La caldaia si ferma ma l'acqua continua a circolare nell'impianto, quando l'acqua torna in caldaia a x meno temperatura allora la caldaia riparte, funziona così anche con i radiatori!!!
grazie da subito per aver risposto ad una domanda che potrà sembrarvi banale, ma vorrei entrare bene nell'ambito, e quindi devo togliermi ogni dubbio.

riguardo alla tua risposta:
Ok.
ma quando la temperatura ambiente è arrivata alla T prestabilita, la caldaia si spegne e la pompa continua ad andare, facendo circolare ancora acqua calda, in modo che la temperatura dell'ambiente salga ancora, poi, quando l'ambiente è nuovamente freddo, il termostato fa ripatire la caldaia, ma da li, a quando la temperatura dell'acqua, è a regime, mi viene pensato che la temperatura ambiente sia scesa ulteriormente.

Forse, a pensarci bene, la soluzione potrebbe essere che , se da una parte è vero che l'inerzia dell'impianto è alta quando pasiamo da totalmente spento ad acceso, altresì, quando l'impianto è in funzione, considerando che la temperatura dell'acqua non è scesa di troppo, al momento della riaccensione della caldaia, per andare a regime non c'è poi una grande inerzia.

Può essere questa una spiegazione??

Grazie.
my_TT
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Messaggio da my_TT »

Se il massetto è di 7 o più centimetri il mio parere è che comandare in on-off dei pannelli a pavimento con dei termostati ambiente non si può ottenere una temperatura stabile e un buon confort.
Io prevedo un termostato ambiente solo in quei particolari ambienti dove c'è una fonte di calore tipo camino.
La variazione della temperatura ambiente la ottengo modulando la temperatura di mandata, di solito direttamente dalla caldaia.
ASTRO
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Messaggio da ASTRO »

192/311

ALLEGATO I.
(Articolo 11)


11. Per tutti gli edifici e gli impianti termici nuovi o ristrutturati, è prescritta l’installazione di
dispositivi per la regolazione automatica della temperatura ambiente nei singoli locali o nelle
singole zone aventi caratteristiche di uso ed esposizioni uniformi al fine di non determinare
sovrariscaldamento per effetto degli apporti solari e degli apporti gratuiti interni.
L’installazione di detti dispositivi è aggiuntiva rispetto ai sistemi di regolazione di cui all’art. 7,
commi 2, 4, 5 e 6 del decreto Presidente della Repubblica 26 agosto 1993, n. 412, e successive
modifiche, e deve comunque essere tecnicamente compatibile con l’eventuale sistema di
contabilizzazione.
c.granata
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Messaggio da c.granata »

Da bravo termotecnico, sto studiando l'impianto che ho installato a casa e ti riporto come è fatto e come funziona realmente:
Appartamento di 120 mq in mansarda con isolamento in 192
Pannello da 2 cm, tubazioni da 18, passo tra i 15 ed i 20 cm, massetto cementizio autolivellante da 4.5, parquet
n.3 termostati che comandano caldaia e valvola a 3 vie sul collettore (ogni termostato corrisponde ad un esposizione cardinale e corrisponde a zone omogenee di occupazione, zona cucina e pranzo, zona soggiorno, zona notte)


La caldaia va a 42°c (corrispondono a 26°C superficiali) fissa altrimenti per andare a regime ci metto troppo tempo.

Di giorno in casa non c'è nessuno.

Regolazione zona notte:
On 06.00 Off 8.00 On 19.30 Off 22.30
Regolazione zona cucina
On 06.00 Off 8.00 On 17.30 Off 21.00
Regolazione zona soggiorno
On 17.30 Off 21.30

All'on corrisponde 19°C
All'Off 17°C

Il tempo perchè il pavimento vada a regime è di 1.30 h e continua a scaldare per 1 ora dopo che è spento

In una casa coibentata succedde che in 12 ore, la temperatura quando l'impianto di riscaldamento è spento, non scende più di 1°C (quando fuori ci sono intorno ai 3°). (una volta è andata in blocco la caldaia per un giorno intero e non ero in casa, quando sono rientrato, il giorno dopo, non mi sono accorto del blocco dalla casa fredda, me ne sono accorto dall'acqua calda che mancava)
La differenza tra quando l'impianto è accesso o è spento non è tanto la temperatura ambiente che oscilla di poco ma l'irraggiamento del calore del pavimento. L'importante è che quando sei in casa il pavimento sia già caldo.
Per precisione quando scatta il termostato la caldaia stacca bruciatore ed a seguire il circolatore (altrimenti avresti la pompa accesa sempre)

Riporto anche il funzionamento in raffrescamento
temp. acqua=13°C Tpav=20°C
gruppo frigo da 4.5 kW
Sono in una zona abbastanza secca quindi niente deumidificazione.
Essendo in un attico, anche se il tetto è ventilato, il carico estivo si sente.
Gli orari di funzionamento sono gli stessi ad esclusione della mattina che non parte (set on 25°C set Off 27°C).
L'oscillazione di temperatura è più marcata rispetto all'inverno (soprattutto questa estate dove per due settimane all'esterno si superavano i 36°C)
La sensazione che hai con il pavimento acceso è di essere in cantina.
Hhai una sensazione diversa da un ambiente climatizzato dove l'aria è deumidificata. La sensazione è la stessa del funzionamento invernale, l'importante è che, quando rientri, il pavimento sia freddo, poi di notte il set di 27°c ti permette di dormire in relax.
Poi altra cosa da notare, nelle quasi tre ore di accensione, il gruppo va quasi sempre cioè è difficile mantenere il set (perchè scende subito la resa del pavimento spento essendo limitato il dT)
Consumi in media 7 kWh al giorno
claudio
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Messaggio da claudio »

la tendenza attuale per gli impianti più completi (che discende da richiesta dei commitenti) è quella di avere in ogni ambiente una sonda di t°C che controlla le valvole elettrotermiche montate sugli anelli relativi, soprattutto per differenzare le temperature e non certo il regime di funzionamento che normalmente, come hai detto anche tu, è di tipo continuo. per gli impianti più standard si utilizzano termostati di zona che comunque sono utilizzati per avere diverse zone a temp. omogenea.
ciao
claudio
ASTRO
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Messaggio da ASTRO »

claudio ha scritto:la tendenza attuale per gli impianti più completi (che discende da richiesta dei commitenti) è quella di avere in ogni ambiente una sonda di t°C che controlla le valvole elettrotermiche montate sugli anelli relativi, soprattutto per differenzare le temperature e non certo il regime di funzionamento che normalmente, come hai detto anche tu, è di tipo continuo. per gli impianti più standard si utilizzano termostati di zona che comunque sono utilizzati per avere diverse zone a temp. omogenea.
ciao
Concordo ..........in più la tendenza di un termostato in ogni stanza fa sì che in pratica in cantiere non non si fanno più i passi differenziati ma si và via sempre con il passo 10 con poco + di tubo - temperatura di mandata e - tempo per messa a regime.
p.s. mai fatto in vita mia un impianto di raffrescamento con passo superiore a 10 con passo 15 o venti i rendimenti al mq. vanno a farsi benedire
ASTRO
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Messaggio da ASTRO »

Inoltre con raffrescamento a pavimante obbligatorio il deumidificatore
arkanoid
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Messaggio da arkanoid »

anch0io sono dell'opinione che i pannelli non vadano gestiti con un termostato ambiente ma con sonda di compenso e sonda sulla temperatura dei ritorni.
Con il raffrescamento a pavimento non è obbligatorio deumidificare, è obbligatorio un controllo della temperatura dell'acqua in modo che sia superiore al punto di rugiada, certo in questo modo non si ottiene una grossa potenzialità. Introdurre un altro impianto per deumidificare a mio avviso non ha tanto senso, allora meglio usare un fancoil che faccia sia sensibile che latente e non un doppio impianto che è difficile da mettere a punto.
claudio
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Messaggio da claudio »

su passo fisso concordo in pieno. io personalmente faccio sempre (e nessuno mi fa cambiare idea) passo fisso pari a 10 cm (nel civile evidentemente) anche se non è previsto il raffrescamento. ma nella vita non si sa mai. se fra tre anni si cambia idea....
per quanto riguarda il deumidificatore attenzione, è sempre meglio prevederlo con una sonda di umidità in ambiente che lo controlli. la misura di temperatura acqua è un pò rischiosa, perchè in particolari condizioni può succedere (e ti assicuro che succede) che la temp. ti scappi al di sotto di quella di rugiada....e li sono....uccelli per diabetici.
ciao
claudio
ASTRO
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Messaggio da ASTRO »

claudio ha scritto:su passo fisso concordo in pieno. io personalmente faccio sempre (e nessuno mi fa cambiare idea) passo fisso pari a 10 cm (nel civile evidentemente) anche se non è previsto il raffrescamento. ma nella vita non si sa mai. se fra tre anni si cambia idea....
per quanto riguarda il deumidificatore attenzione, è sempre meglio prevederlo con una sonda di umidità in ambiente che lo controlli. la misura di temperatura acqua è un pò rischiosa, perchè in particolari condizioni può succedere (e ti assicuro che succede) che la temp. ti scappi al di sotto di quella di rugiada....e li sono....uccelli per diabetici.
ciao
Concordo

.....................mai sentita prima quella razza di uccelli comunque buona
Andrea_Diqui
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Messaggio da Andrea_Diqui »

arkanoid ha scritto:Con il raffrescamento a pavimento non è obbligatorio deumidificare, è obbligatorio un controllo della temperatura dell'acqua in modo che sia superiore al punto di rugiada, certo in questo modo non si ottiene una grossa potenzialità.
Se non hai un controllo dell'umidità il benessere ambientale non c'è proprio. Ho già fatto due perizie su questo tipo di impianti e ti assicuro che dentro non ci si poteva stare, classico effetto "cantina"
Andrea Diqui
c.granata
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Messaggio da c.granata »

Se non hai un controllo dell'umidità il benessere ambientale non c'è proprio. Ho già fatto due perizie su questo tipo di impianti e ti assicuro che dentro non ci si poteva stare, classico effetto "cantina"[/quote]


Bè avendolo a casa, ti dico non è cosi spiacevole come potrebbe intendersi con il termine cantina.
Il termine corretto è sembra di stare in una casa di quelle con i muri da 90 cm che quando entri senti che è fresca e non surriscaldata.
Inoltre avendo sonda di temperatura e sensore di umidità in casa, ti dico che l'umidità oscillava tra il 45% ed il 50%; il controllo dell'umidità cosa aggiungerebbe come qualità ambiente: niente! .
Questa sensazione è espressa da tutte le persone che sono entrate in casa quando è attivo l'impianto. Il termine cantina farebbe pensare ad odori molesti (tipo muffa dovuta alla condensa formata sul pavimento) che in realtà non ci sono.
La sensazione però è diversa da un ambiente climatizzato dove l'aria è deumidificata (l'umidità ambiente la porti al 40% con gli split) e sopratutto dove hai una componente importante della velocità dell'aria, fattori che aumentano lo scambio di calore corporeo . Perciò se sei come gli americani che debbono sentire la botta del freddo (cioè devi stare in casa con il maglione) allora non è cosa proponibile.
Ti dico ciò perchè ho l'ufficio climatizzato dagli split, casa dei miei genitori di quelle storiche con i muri da 90 cm e casa mia con il pav. radiante e pertanto nell'arco della stessa giornata passo nei vari ambienti e mi rendo conto delle differenze.
Andrea_Diqui
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Re: Impianto a pavimento: Regolazione della temperatura

Messaggio da Andrea_Diqui »

Ricollegandoci ad un vecchio post...
Qualcuno sa consigliarmi dei deumidificatori da incasso e controsoffitto da abbinare ad impianti a pavimento? ma che siano particolarmente silenziosi... :) conosco già Fral che usano alcuni produttori di impianti a pavimento, ma c'è qualche cosa di diverso in commercio?
Andrea Diqui
giobibo
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Re: Impianto a pavimento: Regolazione della temperatura

Messaggio da giobibo »

http://www.nestitalia.com/prodottiTecno ... hp/idcat=8
Non mi pare che siano molto rumorosi, ma non posso compararli con altri perchè sono gli unici che ad oggi ho provato.
Andrea_Diqui
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Re: Impianto a pavimento: Regolazione della temperatura

Messaggio da Andrea_Diqui »

intanto grazie della info
Andrea Diqui
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