Contabilizzazione ACS

[Adriano-Enrico]

Chiedo un parere sul seguente quesito:
- condominio in località marina ricavato da ristrutturazione dall'originale albergo, uso prettamente estivo; Impianto termico previsto per la sola produzione di acqua calda sanitaria e rete idrica centralizzata con distribuzione a colonne verticali per alimentazione delle utenze delle unità ai diversi piani; ogni unità residenziale risulta alimentata da colonne diverse: da una colonna sono derivate le prese acqua calda e fredda per il bagno e da colonna diversa sono derivate le prese per alimentare la cucina.
A mio parare è improponibile l'installazione di contatori di ACS (minimo due per ogni unItà), per evidenti problematiche installative ed imprecisione delle misure.
In tale senso è applicabile quanto previsto all'art. 16 - Sanzioni del DLgs n. 102/2014, comma 6) e 7) ovvero la soluzione con dichiarazione di un tecnico abilitato da cui risulti che l'installazione di detti sistemi non è efficiente in termini di costi e non proporzionata rispetto ai risparmi energetici potenziali?
Per i contatori di acqua calda quale sarà la modalità e cadenza della verifica della precisione di misura ? Quali saranno i laboratori qualificati ?
si giungerà alla sostituzione periodica dei contatori ACS dopo un prefissato tempo, precisato dal costruttore ?
Grazie

[NoNickName]

Il costo delle apparecchiature non rientra tra le previsioni del decreto.
Le unità immobiliari devono essere dotate di contabilizzazione individuale.
Esistono anche dei contatori coassiali da inserire nei rubinetti delle unità immobiliari che non richiedono lavori idraulici nè di edilizia.

Per i contatori di acqua calda quale sarà la modalità e cadenza della verifica della precisione di misura ? Quali saranno i laboratori qualificati ?
si giungerà alla sostituzione periodica dei contatori ACS dopo un prefissato tempo, precisato dal costruttore ?

Il DM 30 ottobre 2013, n. 155 chiarisce tutti questi aspetti.