Termoarredi elettrici o ad acqua

Normativa Termotecnica, Impianti di riscaldamento, Legge 10/91, DLgs 192/05, ecc.

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nicopana
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Termoarredi elettrici o ad acqua

Messaggio da nicopana »

In una soluzione impiantistica con pompa di calore elettrica aria /acqua, integrata anche da solare termico, asservita ad impianto a pavimento radiante, volevo evitare di inserire dei termoarredi ad acqua ad integrazione per i vani bagno in quanto per questi dovrei comunque incrementare la Tdi mandata dalla pompa di calore, e miscelare la T al pavimento radiante solo a monte dei collettori.

Avevo appunto pensato di installare dei termoarredi elettrici in modo tale che la pompa di calore lavorasse davvero a bassa temperatura, 30/35 °C.

però mi chiedevo se per 3 bagni, per un volume complessivo di (3.65+2.75+9.1)*2.7 m3 convenisse questo ragionamento in termini anche di consumo elettrico. C'è anche il fotovoltaico, però so anche che i termoarredi elettrici comunque consumano parecchio.
Roberto112a
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Re: Termoarredi elettrici o ad acqua

Messaggio da Roberto112a »

Beh diciamo che uno scaldasalviette elettrico consuma dai 300 ai 1000 W in base al tipo di resistenza elettrica.
Tutto dipende da come li vuoi gestire.
Se li tieni accesi 24h/24 ovviamente ti consumano un salasso ma non è il modo corretto di farli funzionare.
Dovresti farli lavorare solo nel momento del bisogno e lasciare il 99% del lavoro di fondo all'impianto radiante il quale, se ben dimensionato
e se l'edificio è ben coibentato, è molto spesso più che sufficiente a garantire la temperatura corretta.

Altrimenti, al posto degli scaldasalviette elettrici, integri con impianto radiante a parete.

Però non ti eviterai tutte le maledizioni delle signorine che,anche se in bagno ci sono già 22°C, vogliono comunque lo scaldasalviette
rovente per carbonizzare l'accappatoio!!! :lol: :lol: :lol: :lol:
Esa
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Re: Termoarredi elettrici o ad acqua

Messaggio da Esa »

"Se li tieni accesi 24h/24 ovviamente ti consumano un salasso "
Anche gli impianti termici se li tieni accesi 24/24 alla massima temperatura consumano una quantità di energia spropositata. Per questo esistono da decenni le centraline climatiche. Esistono anche per i radiatori elettrici, così come esistono i limitatori di carico che ruotano le utenze per evitare che, per pochi minuti, i carichi si sovrappongano.
Per i radiatori elettrici, senza arrivare ai controlli climatici (che pure esistono), è sufficiente un cronotermostato, impostato a 24°C durante il periodo in cui il locale è usato per il bagno/doccia e 18/20°C per gli altri periodi. La temperatura di 24°C non è richiesta dalle "signorine freddolose", ma dalla norma UNI EN 12831 (di derivazione DIN tedesca).
soloalfa
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Re: Termoarredi elettrici o ad acqua

Messaggio da soloalfa »

per tagliare la testa al toro puoi farli misti.
ad acqua + res. elettrica e opportuna regolazione che chiude la testina quando va con la resistenza.
La teoria è quando si sa tutto e niente funziona.
La pratica è quando tutto funziona e nessuno sa il perché.
Noi abbiamo messo insieme la teoria e la pratica: non c'è niente che funzioni... e nessuno sa il perché !
nicopana
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Re: Termoarredi elettrici o ad acqua

Messaggio da nicopana »

Ma il mio problema cosi verrebbe risolto? Cioè con un organo misto tu puoi mandare l'acqua al radiatore alla stessa temperatura del pannello radiante, cioè a bassa T, e poi nel radiatore sarà la resistenza a fare il resto?
soloalfa
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Re: Termoarredi elettrici o ad acqua

Messaggio da soloalfa »

si ma quando va in elettrico chiude anche la testina cosi scaldi il radiatore e basta.. non tutto il resto dell'impianto :lol:
La teoria è quando si sa tutto e niente funziona.
La pratica è quando tutto funziona e nessuno sa il perché.
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nicopana
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Re: Termoarredi elettrici o ad acqua

Messaggio da nicopana »

Ma io non voglio chiudere il resto dell'impianto...a meno che tu non intenda "resto dell'impianto" nel vano dove è installato il radiatore
L'Enzo
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Re: Termoarredi elettrici o ad acqua

Messaggio da L'Enzo »

[quote]volevo evitare di inserire dei termoarredi ad acqua ad integrazione per i vani bagno in quanto per questi dovrei comunque incrementare la Tdi mandata dalla pompa di calore[/quote]

il dovrei per me non è dovrei ma potrei. Se è ad integrazione e quindi hai anche il radiante in bagno, sei sicuro che non ti basta farli lavorare a bassa temperatura?

ogni sistema elettrico se posso lo evito sempre, problemi distanze sicurezza da docce, lavelli, ecc......
nicopana
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Re: Termoarredi elettrici o ad acqua

Messaggio da nicopana »

L'Enzo ha scritto:
volevo evitare di inserire dei termoarredi ad acqua ad integrazione per i vani bagno in quanto per questi dovrei comunque incrementare la Tdi mandata dalla pompa di calore
il dovrei per me non è dovrei ma potrei. Se è ad integrazione e quindi hai anche il radiante in bagno, sei sicuro che non ti basta farli lavorare a bassa temperatura?

ogni sistema elettrico se posso lo evito sempre, problemi distanze sicurezza da docce, lavelli, ecc......
Ma infatti anch'io vorrei evitare, però per far lavorare a bassa temperatura quel radiatore dovrei estenderne la superficie, e non ho sufficiente spazio. Ecco perchè ho pensato in prima ipotesi di eliminare la linea acqua, e necessitando nel vano bagno una forma di integrazione all'impianto radiante, ho pensato di metterli elettrici. Cosi la pompa di calore mi funziona a bassa temperatura per il radiante a pavimento e per l'elettrico se ne va per conto suo. Se però con il sistema misto posso davvero far partire comunque l'acqua dalla pompa a bassa temperatura, e poi quando arriva nel bagno parte la resistenza potrebbe di regola andar comunque bene, giusto?
L'Enzo
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Re: Termoarredi elettrici o ad acqua

Messaggio da L'Enzo »

che potenza ti serve gestire con il termoarredo?
nicopana
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Re: Termoarredi elettrici o ad acqua

Messaggio da nicopana »

Per 2 circa 300W, per uno 520 W
soloalfa
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Re: Termoarredi elettrici o ad acqua

Messaggio da soloalfa »

nicopana ha scritto:Ma io non voglio chiudere il resto dell'impianto...a meno che tu non intenda "resto dell'impianto" nel vano dove è installato il radiatore
intendevo dire di scaldare con la resistenza solo il radiatore e non tutto l'impianto. se non chiudi il circuito lo scaldasalviette non si scalderà mai.
La teoria è quando si sa tutto e niente funziona.
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L'Enzo
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Re: Termoarredi elettrici o ad acqua

Messaggio da L'Enzo »

per 520 W con Tm 32,5 il radiatore diventa una parete... :shock: ....
allora si valvola con testina e resistenza elettrica.
nicopana
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Re: Termoarredi elettrici o ad acqua

Messaggio da nicopana »

Appunto. Ma tu consigli misto o solo elettrico?
L'Enzo
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Re: Termoarredi elettrici o ad acqua

Messaggio da L'Enzo »

misto (acqua solo temp radiante + integrazione elettrica nel termoarredo)

tieni presente che valvola + regolazione + term predisposto costa molto più che uno scaldabagno da supermercato che azioni quando fai la doccia.... ma quello non è impianto termico.
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Re: Termoarredi elettrici o ad acqua

Messaggio da SuperP »

soloalfa ha scritto:ad acqua + res. elettrica e opportuna regolazione che chiude la testina quando va con la resistenza.
ma anche no.
aumenta il volume dell'acqua e puff. perde il raccordo. Io ultimamente non faccio + chiudere la testina, la lascio aperta.
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Re: Termoarredi elettrici o ad acqua

Messaggio da soloalfa »

sinceramente mi è nuova... e mi sembra strano... la testina chiude sul ritorno ma la mandata rimane aperta. non dovrebbe esserci espansione solo sul circuito visto che non è chiuso su se stesso.
e poi come fa a scaldarsi se gli gira sempre acqua?
La teoria è quando si sa tutto e niente funziona.
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Re: Termoarredi elettrici o ad acqua

Messaggio da SuperP »

soloalfa ha scritto:sinceramente mi è nuova... e mi sembra strano... la testina chiude sul ritorno ma la mandata rimane aperta. non dovrebbe esserci espansione solo sul circuito visto che non è chiuso su se stesso.
e poi come fa a scaldarsi se gli gira sempre acqua?
Boh, non so.
Anche io ho detto all'installatore che mi ha "contestato" questa regolazione che secondo me non teneva il suo raccordo.

La mia esperienza mi dice che la resistenza elettrica cmq non è mai usata. Basta scegliere (e ci sono) termoarredi grandi, a 2 file di elementi barre orizzontalei e termostato dedicato in bagno.
Se si calcolano le dispersioni con 2 vol/h siamo in assoluta sicurezza.
Io utimamente non le faccio + inserire. Al limite metto un po' di radiante a parete.
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Re: Termoarredi elettrici o ad acqua

Messaggio da soloalfa »

cosa non si fa per giustificare un difetto :lol: per me ti ha detto una ca....a

Anche io solitamente metto solo bassa temperatura. poi, c'è quello che vuole l'accappatoio arrostito, quello che non è sicuro di avere caldo, quello che pero', si, ma, forse ecc... cosa vuoi farci, metti quello misto che vai sul sicuro.
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Re: Termoarredi elettrici o ad acqua

Messaggio da nicopana »

Premesso che alcune ditte ti mettono a disposizione la formula per verificare la resa del radiatore al delta voluto, e quindi, in base anchr alla coibentazione ed effettiva dispersione del vano, si potrebbe effettivamnete verificare se lavorando a bassa t quella superficie ce la fa. Ma la cosa che nn ho capito del misto è questa: quando si aziona la resistenza l'acqua si chiude, e quindi e come se lavorasse tutto elettrico? Oppure la resistenza è ad integrazione? Secondo me è quest'ultima perché se il misto funzionasse o elettrico o ad acqua, allora per il problema posto all'inizio lo comprerei solo elettrico.
soloalfa
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Re: Termoarredi elettrici o ad acqua

Messaggio da soloalfa »

quando accendi l'elettrico va solo elettrico. chiude il circuito (che avrà la stessa temperatura dei circuiti del pavimento) e innalza la temperatura con la resistenza.
La differenza è che l'elettrico quando è spento è freddo, quello misto sarà tiepido. ne vale la pena? dipende... solitamente no.
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Re: Termoarredi elettrici o ad acqua

Messaggio da soloalfa »

nicopana ha scritto:Premesso che alcune ditte ti mettono a disposizione la formula per verificare la resa del radiatore al delta voluto, e quindi, in base anchr alla coibentazione ed effettiva dispersione del vano, si potrebbe effettivamnete verificare se lavorando a bassa t quella superficie ce la fa.
Tutte le ditte forniscono le rese...
solitamente si fa questa verifica altrimenti... "che ce stiamo a fà?"
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Re: Termoarredi elettrici o ad acqua

Messaggio da nicopana »

soloalfa ha scritto:quando accendi l'elettrico va solo elettrico. chiude il circuito (che avrà la stessa temperatura dei circuiti del pavimento) e innalza la temperatura con la resistenza.
La differenza è che l'elettrico quando è spento è freddo, quello misto sarà tiepido. ne vale la pena? dipende... solitamente no.
Appunto...quindi dato il costo maggiore di un radiatore misto, a sto punto conviene davvero solo se all'utente gli va bene la resa a bassa temperatura, perchè altrimenti conviene metterlo direttamente elettrico e basta.
Esa
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Re: Termoarredi elettrici o ad acqua

Messaggio da Esa »

"Se si calcolano le dispersioni con 2 vol/h siamo in assoluta sicurezza."
C'è chi utilizza altri sistemi: calcolare le dispersioni raddoppiando i valori di U e considerando 26°C e sono anche in assoluta sicurezza.
Il radiatore misto acqua/elettrico non può avere entrambe le valvole chiuse (per evidenti ragioni di sicurezza) e nel 90% dei casi dissipa il 75% della potenza nell'impianto (circolazione passiva).
Se uno vuole evitarsi problemi, installa elettrico. La differenza di costo tra le due soluzioni, garantisce energia elettrica per 40 anni (a prezzo costante).
nicopana
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Re: Termoarredi elettrici o ad acqua

Messaggio da nicopana »

Perché dici che dissipa il 75% di energia per circolazione passiva? Comunque gli arriverebbe sempre e solo acqua a 35 gradi.

cosa intendi quindi per dissipare imutilmente energia?
SuperP
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Re: Termoarredi elettrici o ad acqua

Messaggio da SuperP »

Esa ha scritto:"Se si calcolano le dispersioni con 2 vol/h siamo in assoluta sicurezza."
C'è chi utilizza altri sistemi: calcolare le dispersioni raddoppiando i valori di U e considerando 26°C e sono anche in assoluta sicurezza.
Che p***e Esa, sempre il tuo tono saccente e polemico. Io faccio i calcoli secondo UNI EN 12831 che ti dice di usare 2 vol/h per i bagni.
TU fai quel che ti pare, smettendo magari di volare a 3 metri sopra il cielo!
Esa ha scritto:Se uno vuole evitarsi problemi, installa elettrico. La differenza di costo tra le due soluzioni, garantisce energia elettrica per 40 anni (a prezzo costante).
Certo, poi tu certifica in classe A, rispetta i requisiti di legge mettendo l'eletrico. Ah, ma non lo consideri, perchè è poco e fa solo da integrazione... ah allora...
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Esa
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Re: Termoarredi elettrici o ad acqua

Messaggio da Esa »

"Perché dici che dissipa il 75% di energia per circolazione passiva?"
Perché non riesci quasi mai ad evitare che la resistenza inneschi una circolazione nel resto dell'impianto.
La resistenza è installata in basso e il collegamento alla rete (che non puoi bloccare per ragioni di sicurezza) è orizzontale. L'acqua stagnate crea un moto di circolazione all'interno di uno stesso tubo: in centro (o nella parte alta del tubo) sale e ai bordi (o nella parte bassa del tubo) scende. Questo a causa del dT.
Mi scuso (con SuperP e tutti) per il tono. Se leggerò, non interverrò, se non sarò più che certo (e dubito) del tono.
SuperP
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Re: Termoarredi elettrici o ad acqua

Messaggio da SuperP »

Esa ha scritto:Perché non riesci quasi mai ad evitare che la resistenza inneschi una circolazione nel resto dell'impianto..
nei radiatori misti la resistenza la attacchi solo per 1/2 ora alla volta quando vai in bagno e vuoi un surplus di calore. IN questa mezz'ora, il radiatore aumenta considerevolmetne di temperatura (valvola elettrotermica chiusa).
Se riscalda, riscalda pchissimo lì'acqua dentro le tubazioni di mandata e ritorno, ma secondo me solo per il primo metro, non oltre. NOn ho mai visto l'energia cercare le strade difficili per manifestarsi. Secodno me il 90% dell'energia della residenza è ceduto direttametne al radiatore, il 10 % disperso nei tubi (dispersioni in parte anche recuperabili)
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nicopana
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Re: Termoarredi elettrici o ad acqua

Messaggio da nicopana »

Ho cercato fino ad oggi di approfondire un pò la questione dei radiatori misti, che per me nasceva dal fatto che la pompa di calore aria-acqua che usavo a servizio di impianto a pavimento (35-30 °C), non la volevo usare per mandare acqua a T più alta nei termoarredi, e quindi volevo integrare gli stessi con la resistenza elettrica.

Facendo però i calcoli, ad esempio usando la ditta cordivari e le equazioni caratteristiche per singolo prodotto, praticamente con un deltaT di 12.5°C (35°C Tm / 30°C Tr / 20°C Ta), il radiatore nella maggior parte dei casi mi forniva il 20% del mio fabbisogno, e quindi a quel punto avrei fatto intervenire la resistenza elettrica dimensionata per differenza rispetto alle dispersioni calcolate (perchè non posso certo installare un radiatore gigante).

Quindi in generale credo che questo funzionamento misto comunque convenga di più rispetto ad avere il radiatore completamente elettrico. Anche se poi mi è sorta una domanda forse stupida: ma devo considerare questi scaldasalviette con COP 1? cioè effettivamente l'assorbimento elettrico è pari alla resa termica? Perchè in tal caso è sicuro che il leggero costo in più che spendi per un radiatore misto, è tutt'altro che compensato dal consumo negli anni del radiatore specialmente se il loro COP è da considerare pari a 1.
Esa
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Re: Termoarredi elettrici o ad acqua

Messaggio da Esa »

Nel momento in cui inserisci la resistenza e aumenti la temperatura, la PdC è annullata.
Sul COP: credo siamo d'accordo sul fatto che la resistenza abbia COP=1.
Ma se fai funzionare, per esempio nelle mezze stagioni, una PdC con COP=3 solo per quel radiatore, avrai una perdita di distribuzione (serbatoio di accumulo, rete, ecc.) prossima all'80%. Forse se fai i conti bene, ti conviene l'elettrico.
Poi tieni conto che devi tenere in funzione la PdC sempre, nell'eventualità che il bagno abbia bisogno di riscaldamento. Penso che, se vuoi risparmiare, devi tenere la PdC a bassissima T e il radiatore del bagno (ma di quanti W parliamo? 200 ? 300? 1500?) lasciarlo per conto suo.
nicopana
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Re: Termoarredi elettrici o ad acqua

Messaggio da nicopana »

Mediamente ho tre bagni, in cui in ciascuno dovrei mettere un termoarredo da 500 W, di cui uno è comunque inserito nell'interrato ad uso tavernetta (quindi ad uso saltuario, che installerò sicuramente solo elettrico, dato che quando si userà la tavernetta lo potrò accendere, quindi ce ne sarebbero da considerare solo due per un totale di 1000 W)

Ritengo che appunto non valga la pena (considerando che comunque anche questi hanno a bordo il loro termostato) usare la pompa di calore per mandargli acqua a T più alta, e per questo non volevo comprarlo normale. Ho pensato al misto, però con queste temperature, la resa (a parità di dimensioni) è molto bassa ad acqua, e quindi per lo più lavorerebbe con la resistenza elettrica.

E quindi volevo un pò capire se andare con PdC/termoarredo elettrico rispetto al solo termoarredo elettrico fosse più conveniente
Esa
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Re: Termoarredi elettrici o ad acqua

Messaggio da Esa »

Il misto non lo uso mai con questi impianti: non conviene. L'acqua calda che produci ti "scappa" nel resto dell'impianto. Se installi una valvola elettrica che automaticamente si chiude (a parte il costo e il rischio che non funzioni), non impedisce all'acqua calda di sfuggire dall'attacco libero e scaldare il resto dell'impianto (pensa ai costi di esercizio quando non ti serve scaldare negli altri locali). Se installi 2 valvole di chiusura, crei un impianto chiuso (senza espansione) molto pericoloso.
Se metti un radiatore elettrico, magari di quelli moderni, ad irraggiamento lontano, probabilmente risolvi brillantemente il problema.
nicopana
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Re: Termoarredi elettrici o ad acqua

Messaggio da nicopana »

Ma infatti funzionalmente, se voglio conservare il funzionamento della PdC a bassa T, è chiaro che non avendo a disposizione mega superfici per installare i radiatori misti, conviene mettere quelli elettrici.

Mi preoccupava giusto il loro consumo, avendo diciamo COP paragonabile ad 1
Esa
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Re: Termoarredi elettrici o ad acqua

Messaggio da Esa »

Consuma molto di più una PdC costretta a lavorare a T più alta per utenze come i bagni.
Poi che significa COP=1 quando quasi il 50% dell'energia elettrica prodotta in Italia è di fonte rinnovabile?
nicopana
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Re: Termoarredi elettrici o ad acqua

Messaggio da nicopana »

Ok, ho capito il tuo punto di vista. Sono assolutamente d'accordo con te che far lavorare una PdC, che potrebbe lavorare a 35 per un impianto a pavimento radiante, a T più alta è davvero un peccato per i soli termoarredi. Però sai come si dice, apparecchi elettrici per il riscaldamento di vecchio stampo, perchè alla fine si tratta sempre e comunque di una resistenza, mi fa un pò paura
Ronin
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Re: Termoarredi elettrici o ad acqua

Messaggio da Ronin »

Esa ha scritto:Se installi una valvola elettrica che automaticamente si chiude (a parte il costo e il rischio che non funzioni), non impedisce all'acqua calda di sfuggire dall'attacco libero e scaldare il resto dell'impianto
non vedo come ciò potrebbe accadere, visto che il circuito non è chiuso; la circolazione parassita è impedita dal fatto che il circuito è comunque pressurizzato dalla pompa di circolazione, quindi al massimo si ha trasmissione del calore per conduzione.
(sarei anch'io per il radiatore ad infrarossi, che NON è una resistenza elettrica: lavorando per irraggiamento in realtà non ci sarebbe bisogno di coprire l'intero fabbisogno calcolato, perchè il corpo sentirà la sensazione benefica dell'irradiazione, e quindi si potrà accettare anche una temperatura leggermente più bassa; occorre però stare attenti che abbiano un IP almeno X4 e quindi elettricamente siano idonei per essere installati nei bagni)
Esa ha scritto:che significa COP=1 quando quasi il 50% dell'energia elettrica prodotta in Italia è di fonte rinnovabile?
significa che fino a che non saremo al 100% di energia rinnovabile, ogni kWh sprecato è INTERAMENTE prodotto con energia non rinnovabile.
dimostrazione: consumiamo 100 di cui 40 prodotti con FER. se consumassimo soltanto 99, o 90, o 50, quanto sarebbe prodotto con le FER? esattamente 40 proprio come prima. non è che se riduciamo i consumi si stendono dei teloni sopra gli impianti FV, o si mettono le pale eoliche offline; se riduciamo i consumi si riduce SOLO la produzione termoelettrica. ciò dimostra che i consumi finali evitabili del singolo consumatore non sono "parzialmente" coperti dalla % di FER globale, bensì interamente non rinnovabili.
Ultima modifica di Ronin il gio set 03, 2015 10:41, modificato 3 volte in totale.
nicopana
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Re: Termoarredi elettrici o ad acqua

Messaggio da nicopana »

ma questi termoarredi che chiamate ad irraggiamento, non sono i classici termoarredi elettrici che si trovano in commercio?
Ronin
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Re: Termoarredi elettrici o ad acqua

Messaggio da Ronin »

nicopana ha scritto:ma questi termoarredi che chiamate ad irraggiamento, non sono i classici termoarredi elettrici che si trovano in commercio?
il termoarredo elettrico è un termoarredo riempito con un liquido, che una resistenza elettrica (in doppio isolamento) scalda, tipo questo http://www.zehnder.it/radiatori/Funzion ... o,474.html .
quello di cui parla Esa penso sia un pannello infrarosso, tipo questo http://www.riscaldamentoelettrico.it/cm ... oltre.html (occorre che sia certificato almeno IP 44).
mat
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Re: Termoarredi elettrici o ad acqua

Messaggio da mat »

Mah, il pannello ad infrarosso non lo vedo bene come utilizzo in bagno... penso ad esempio ai classici bagni lunghi e stretti col radiatore messo sul lato lungo.

Sul fatto di scaldare il circuito: credo che Esa intenda dire che se metti un radiatore misto, non puoi usare l'elettrico per andare ad integrare la potenza fornita dal circuito idronico, dacché scaldi l'acqua che poi se ne va in giro nel circuito. Quindi o usi un sistema, o l'altro; i radiatori misti servono per scaldare gli ambienti anche quando l'impianto termico è spento, non per l'utilizzo che conta di fare nicopana, per il quale la soluzione giusta è "only elettrico".
Esa
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Re: Termoarredi elettrici o ad acqua

Messaggio da Esa »

Sì, i radiatori IR sono un'altra cosa. Per esempio http://www.athitalia.it/radiatori/#/diamant .
Solo elettrico, credo sia la soluzione corretta.
Ronin
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Re: Termoarredi elettrici o ad acqua

Messaggio da Ronin »

mat ha scritto:Mah, il pannello ad infrarosso non lo vedo bene come utilizzo in bagno... penso ad esempio ai classici bagni lunghi e stretti col radiatore messo sul lato lungo.
i pannelli a infrarossi si possono installare anche sul soffitto, oltre che a parete, e ce ne sono anche di forme "oblunghe" :wink:
(chiaramente a soffitto viene meno l'uso come scaldasalviette...)
mat ha scritto:Sul fatto di scaldare il circuito: credo che Esa intenda dire che se metti un radiatore misto, non puoi usare l'elettrico per andare ad integrare la potenza fornita dal circuito idronico, dacché scaldi l'acqua che poi se ne va in giro nel circuito.
nel radiatore "misto" c'è una resistenza, una elettrovalvola sul ritorno e un comando di accensione. quando il comando di accensione è su off, la valvola è aperta e nel radiatore circola l'acqua dell'impianto di riscaldamento (se è acceso, ovviamente). quando il comando viene messo su on, la valvola chiude e parte la resistenza. quindi il radiatore si trova alla temperatura del circuito di riscaldamento: è chiaro che da quel momento in poi tutta la potenza di riscaldamento viene fornita dalla resistenza, e non viene "integrata" dal riscaldamento a PDC. quindi il riscaldamento è misto nel senso che è con il circuito idronico quando il bagno non è occupato (che si suppone sia la stragrande parte del tempo), con la resistenza elettrica quando il bagno è occupato. se il radiatore è solo elettrico, questo dovrà avere più potenza per scaldare il bagno e gli asciugamani quando entro in un tempo breve (perchè il bagno sarà più freddo, essendo il radiatore elettrico spento quando dentro non c'è nessuno, così come gli asciugamani che invece il radiatore misto avrebbe reso comunque tiepidi con l'acqua del circuito).

in ogni caso quando la resistenza va la valvola è chiusa e dunque l'acqua non circola: rimane comunque in contatto con la mandata del circuito (la valvola chiude sul ritorno) e quindi può verificarsi una certa perdita per conduzione.
se non c'è la valvola ha ragione esa, ovviamente, il sistema non funziona perchè il circuito si porta via il calore della resistenza elettrica.
Ultima modifica di Ronin il gio set 03, 2015 11:34, modificato 1 volta in totale.
nicopana
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Re: Termoarredi elettrici o ad acqua

Messaggio da nicopana »

Vi ringrazio dei pareri.

Quindi a questo punto conviene comunque metter un semplice elettrico.

E chiaramente penso anche che questi radiatori ad irraggiamento costino anche di più di quelli classici elettrici. E comunque non vedo anche sulle schede tecniche del ATH l'assorbimento elettrico in corrispondenza della resa, hanno praticamente una scheda simile a quella dei normali scaldasalviette elettrici, cioè la resa termica in W.
Non sarebbe meglio conoscere il cop, o quantomeno l'assorbimento? visto che spingono sul fatto che si risparmia rispetto ai normali termoarredi elettrici?
Ronin
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Re: Termoarredi elettrici o ad acqua

Messaggio da Ronin »

il COP è sostanzialmente 1 o poco meno. ma lavorando per irraggiamento si consuma di meno perchè non occorre riscaldare per convezione l'ambiente, nè tantomeno il contenuto d'acqua (come invece deve fare il radiatore elettrico)
mat
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Re: Termoarredi elettrici o ad acqua

Messaggio da mat »

Ronin ha scritto:nel radiatore "misto" c'è una resistenza, una elettrovalvola sul ritorno e un comando di accensione.
E' quello che era stato discusso all'inizio del thread, se questa valvola automatica fosse presente o meno. In entrambi i casi, il risultato è identico: non si può usare il radiatore in funzionamento "doppio" come ipotizzava nico (in un caso perché te lo impedisce il radiatore stesso, nell'altro perché sprecheresti energia inutilmente).
Questo volevo dire.
Ronin
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Re: Termoarredi elettrici o ad acqua

Messaggio da Ronin »

mat ha scritto:Questo volevo dire.
ok, ma esa scriveva, e l'avevo pure citato:
Esa ha scritto:Se installi una valvola elettrica che automaticamente si chiude (a parte il costo e il rischio che non funzioni), non impedisce all'acqua calda di sfuggire dall'attacco libero e scaldare il resto dell'impianto
il circuito principale è pressurizzato e lo stacco del radiatore è chiuso sul ritorno. come fa l'acqua calda dentro il radiatore a "sfuggire" dall'attacco libero di mandata, contro la pressione della pompa?
Esa
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Re: Termoarredi elettrici o ad acqua

Messaggio da Esa »

"come fa l'acqua calda dentro il radiatore a "sfuggire" dall'attacco libero di mandata, contro la pressione della pompa?".
Più volte mi sono ritrovato l'acqua in circolazione all'interno dello stesso tubo: Come? Non so: quello che ho ipotizzato è che l'acqua all'interno del tubo fosse più calda che all'esterno e che si fosse creata una differenza di densità innescando una circolazione "parassita".
Poi basta provare: accendi la resistenza nelle condizioni ipotizzate (valvola chiusa e impianto freddo; situazione tipica delle ore notturne o dei periodi in cui non vuoi riscaldare il resto della casa, ma il bagno sì). Poi misura la T nel tubo lasciato "libero". Credo che avrai delle sorprese non gradite.
mat
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Re: Termoarredi elettrici o ad acqua

Messaggio da mat »

Ronin ha scritto:ok, ma esa scriveva, e l'avevo pure citato:
ok, mi era sfuggito.
Ronin
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Re: Termoarredi elettrici o ad acqua

Messaggio da Ronin »

Esa ha scritto:Poi basta provare: accendi la resistenza nelle condizioni ipotizzate (valvola chiusa e impianto freddo; situazione tipica delle ore notturne o dei periodi in cui non vuoi riscaldare il resto della casa, ma il bagno sì). Poi misura la T nel tubo lasciato "libero". Credo che avrai delle sorprese non gradite.
beh, se il riscaldamento è fermo (pompa non in funzione) è diverso. e senz'altro avviene una piccola dispersione per conduzione, in ogni caso.
per provare servirebbe averlo realizzato da qualche parte (mai, nel mio caso :wink: )
nicopana
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Re: Termoarredi elettrici o ad acqua

Messaggio da nicopana »

Però è anche vero forse che se non li metti misti, ti precludi la possibilità di verificare se, con un minimo di impianto a pavimento che riesci ad installare nel bagno, e con quell'acqua a 35°C che circolerebbe nel radiatore, magari la sensazione di calore minima la avverti lo stesso e usi una macchina con COP minimo 3. Tanto comunque quando l'impianto è spento non ci sarebbe necessità di far circolare l'acqua nei soli radiatori, perchè se l'impianto è spento vuol dire che non c'è necessità di caldo in casa.

Piuttosto che invece averli solo elettrici e lavorare con COP 1
nicopana
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Re: Termoarredi elettrici o ad acqua

Messaggio da nicopana »

Stiamo comunque parlando di due radiatori in 2 bagni in una casa di circa 150m2 con impianto a pavimento, di cui uno è anche per gli ospiti, quindi non penso che l'incidenza sarebbe cosi eccessiva
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