regolazione minimale impianto radiante

Normativa Termotecnica, Impianti di riscaldamento, Legge 10/91, DLgs 192/05, ecc.

Moderatore: Edilclima

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pajehali
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Iscritto il: gio mag 14, 2015 14:29

regolazione minimale impianto radiante

Messaggio da pajehali »

Buongiorno,
sto facendo il progetto per l'impianto radiante di casa mia e vorrei ridurre i costi al minimo.
L'edificio è su tre piani pertanto ho tre collettori, le portate sono le seguenti (fornite dall'UT dell'azienda selezionata per il radiante dopo aver fornito i carichi termici): PT=150lt/h, P1=600 lt/h e P2=300 lt/h.
L'impianto è tutto in bassa temperatura, compresi due termoarredi nei bagni di integrazione al radiante.
Al fine di ridurre i costi pensavo di lavorare a portata costante e lavorare sulla temperatura di mandata attraverso la regolazione climatica integrata della caldaia (ancora da selezionare).
La criticità di tale sistema è chiaramente il bilanciamento iniziale dei collettori e delle relative spire pertanto ho previsto per ciascun collettore dei manometri sulla mandata e sul ritorno per il DP e dei flussimetri per facilitare il set up post posa.
Il piano terra avrà un utilizzo saltuario, almeno per il momento, pertanto ho inserito una valvola a tre vie comandata da un comando remoto (on/off manuale) oppure un termostato (eventuale gestione set point inferiore) che attiva un by pass di esclusione del collettore stesso.
Il ramo di bypass della tre vie avrà una valvola micrometrica (o una banale saracinesca) e la tarerò per avere lo stesso DP del collettore in modo che la sua chiusura non venga avvertita dal resto dell'impianto.
In un primo momento avevo pensato ad una due vie ma avrei dovuto aggiungere ulteriori complicazioni per il bilanciamento dinamico delle portate.
Volendo si potrebbe estendere l'utilizzo della tre vie anche ai restanti due collettori per avere maggiore flessibilità ma sinceramente la vedo un pò una forzatura visto che andrei a generare dei forti pendolamenti a discapito del comfort oltre a complicare l'impianto e ad avere la necessità di gestire l'OFF della caldaia mettendo in serie i termostati.
A primo piano invece, per le sole spire del soggiorno con il camino, metterò delle testine elettriche comandate da relativo termostato o comando manuale per evitare sovrariscaldamenti del locale a camino acceso.

Visto che sono alle prime armi desideravo avere cortesemente qualche commento sulla base delle vostre esperienze
grazie
SuperP
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Re: regolazione minimale impianto radiante

Messaggio da SuperP »

la regolazione deve:
- rispettare la legge (vedi dpr 412 e dpr 59)
- ottimizzare l'impianto.

L'impianto deve:
- essere l'ideale per l'edificio, ed in particolare avere un'inerzia non proporzionale all'inerzia (costante di tempo) dell'involucro.

Quindi:
- alta costante di tempo (involucro presazione) + impianto massivo (e qui già a mio avviso non ci sta)
-> regolazione PID di fino

oppure
-> regolazione tanto al kg, mandando l'acqua alla temperatura + bassa possile (tipo 25°C) sempre, senza climatica, senza intercettare nessun circuito, in modo tale da caricare termicamente la struttura ma a temperatura bassa, per evitare surriscalamwenti.
La seconda soluzione, non è conforme alla norma... ma la casa è tua. :wink:
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pajehali
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Iscritto il: gio mag 14, 2015 14:29

Re: regolazione minimale impianto radiante

Messaggio da pajehali »

Dal DPR 59/2009, art.4, pt.4/c:

"c) siano presenti, salvo che ne sia dimostrata inequivocabilmente
la non fattibilita' tecnica nel caso specifico, almeno una centralina
di termoregolazione programmabile per ogni generatore di calore e
dispositivi modulanti per la regolazione automatica della temperatura
ambiente nei singoli locali o nelle singole zone che, per le loro
caratteristiche di uso ed esposizione possano godere, a differenza
degli altri ambienti riscaldati, di apporti di calore solari o
comunque gratuiti. Detta centralina di termoregolazione si
differenzia in relazione alla tipologia impiantistica e deve
possedere almeno i requisiti gia' previsti all'articolo 7, del
decreto del Presidente della Repubblica 26 agosto 1993, n. 412, nei
casi di nuova installazione o ristrutturazione di impianti termici.
In ogni caso detta centralina deve:
1) essere pilotata da sonde di rilevamento della temperatura
interna, supportate eventualmente da una analoga centralina per la
temperatura esterna, con programmatore che consenta la regolazione
della temperatura ambiente su due livelli di temperatura nell'arco
delle 24 ore, nel caso di impianti termici centralizzati;
2) consentire la programmazione e la regolazione della
temperatura ambiente su due livelli di temperatura nell'arco delle 24
ore, nel caso di impianti termici per singole unita' immobiliari;"
Ne deduco che per rispettare il DPR dovrei mettere le testine per ogni spira e almeno un termostato per ogni zona (nel mio caso n.1 a Pt, n.2 a P1 (zona giorno + bagno) e n.2 a P2 (zona notte + bagno) e quindi prevedere anche la valvola a tre vie per ogni collettore di piano e relativo ramo di by pass...
Mi chiedo nel mio caso, senza l'intenzione di criticare il legislatore, quali potrebbero essere i reali vantaggi in termini di risparmio energetico, risparmio economico e comfort dati da una gestione dell'impianto radiante di 120mq con 5 termostati.
Nell'ottica di ottenere il miglior rapporto costo iniziale/prestazioni, oltre che di rispettare le normative vigenti, un giusto compromesso potrebbe essere quello di gestire l'impianto con tre valvole a tre vie (una per piano) e tre termostati? eventualmente PID sempre se esistono in commercio (io non ne conosco)??
Mimmo_510859D
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Iscritto il: gio set 18, 2008 11:55

Re: regolazione minimale impianto radiante

Messaggio da Mimmo_510859D »

Come qual è il vantaggio dei 5 termostati?
Il controllo locale per locale della temperatura serve "a far interagire" l'impianto con gli apporti gratuiti interni, che non consideri in sede di dimensionamento dell'impianto, e che possono essere diversi da locale a locale.
pajehali
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Iscritto il: gio mag 14, 2015 14:29

Re: regolazione minimale impianto radiante

Messaggio da pajehali »

Chiaramente non intendevo in termini assoluti ma in relazione al comfort e al risparmio economico/energetico conseguibile...
Dell'eventualità di limitarmi a gestire 3 sole zone (cioè i 3 piani) qualche commento?
Resterebbero fuori i due bagni i cui attacchi a limite potrei portare fuori dal collettore del radiante in maniera che la 3 vie del collettore non li escluda.
sui termostati PID invece?
grazie
Esa
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Iscritto il: sab dic 03, 2011 22:53

Re: regolazione minimale impianto radiante

Messaggio da Esa »

Ma hai solo 5 locali? Oppure 5 zone?
Se le portate sono quelle che hai indicato (PT=150lt/h, P1=600 lt/h e P2=300 lt/h), vuol dire che hai solo 5 camere (bagni compresi).
Quindi l'impianto ti costa poco già di suo, perchè è piccolo. Quanto vuoi ancora risparmiare ?
Esa
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Iscritto il: sab dic 03, 2011 22:53

Re: regolazione minimale impianto radiante

Messaggio da Esa »

Se poi le portata sono per tutta la casa, allora cambia UT.
pajehali
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Iscritto il: gio mag 14, 2015 14:29

Re: regolazione minimale impianto radiante

Messaggio da pajehali »

Stanze e carichi termici:
PT: s1 28mq/1kW + s2 14mq/0.6kW
P1: s1 28mq/1.9kW + s2 13mq/0.8kW + bagno 8mq/1.1kW
P2: letto 15mq/1kW + bagno 3.5mq/0.6kW

tot edificio: 7.5kW/120mq=60W/mq c.ca

Potenza fornita=165lt/h+690lt/h+390lt/h=1240lt/h che con DT 7°C fanno 10kW c.ca

Dimenticavo: pareti perimetrale in pietre e mattoni 55cm, tetto ventilato con 7 cm di sughero, circa 1/3 della superficie esterna confina con altre abitazioni (abitate).
Ultima modifica di pajehali il ven mag 15, 2015 14:07, modificato 1 volta in totale.
cri_15
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Re: regolazione minimale impianto radiante

Messaggio da cri_15 »

Esa ha scritto:Se poi le portata sono per tutta la casa, allora cambia UT.
e perchè mai? conosci le dispersioni? ti ricordo che siamo nel 2015

chiaramente rispondevo ad esa senza aver visto la risposta
pajehali
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Iscritto il: gio mag 14, 2015 14:29

Re: regolazione minimale impianto radiante

Messaggio da pajehali »

cri_15 ha scritto:chiaramente rispondevo ad esa senza aver visto la risposta
cioè?
Esa
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Iscritto il: sab dic 03, 2011 22:53

Re: regolazione minimale impianto radiante

Messaggio da Esa »

Passo 20 cm e dT 7°C: certamente può andare.
Scusa l'osservazione: sono deformato su altri passi ed altri dT per non avere disuniformità di temperatura sui pavimenti.
pajehali
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Iscritto il: gio mag 14, 2015 14:29

Re: regolazione minimale impianto radiante

Messaggio da pajehali »

veramente lavoro con passo 10 e tubo da 17...
Esa
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Iscritto il: sab dic 03, 2011 22:53

Re: regolazione minimale impianto radiante

Messaggio da Esa »

OK, con acqua a 32°C circa
pajehali
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Iscritto il: gio mag 14, 2015 14:29

Re: regolazione minimale impianto radiante

Messaggio da pajehali »

sto cercando dei regolatori PID (es. honeywell) ma non riesco a trovare nulla di adatto in ambito domestico.
Voi avete qualche esperienza in materia??
pajehali
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Iscritto il: gio mag 14, 2015 14:29

Re: regolazione minimale impianto radiante

Messaggio da pajehali »

avete esperienza del termostato PID fantini cosmi mod. L02??
conoscete qualche modello esteticamente più gradevole per installazione a parete?
grazie
pajehali
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Iscritto il: gio mag 14, 2015 14:29

Re: regolazione minimale impianto radiante

Messaggio da pajehali »

Credo di aver deciso.
In considerazione del fatto che nei tre piani ho rispettivamente "uso saltuario", zona giorno+bagno e zona notte+bagno, cioè tre zone omogenee a meno dei bagni, credo che opterò per 3 termostati PID Bpt-TH 350 che agiscono sui collettori di piano.
La temperatura di mandata verrà regolata tramite regolazione climatica direttamente dalla caldaia; i due scaldasalviette nei bagni (entrambi in BT) saranno "fuori" dal collettore in modo che quando questo viene escluso continuano ad andare, almeno fintanto che almeno uno dei tre collettori richiede il caldo.

Sono indeciso, per l'esclusione del collettore, se utilizzare una due vie oppure un by pass con una tre vie.
Con la due vie "risparmierei" un pò di portata ma sarei vincolato ad avere una caldaia con pompa ad inverter. Nel secondo caso tarando le perdite di carico del circuito di by-pass avrei sempre l'impianto perfettamente bilanciato idraulicamente.

gradirei i vs commenti
grazie
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