regolazione minimale impianto radiante
Moderatore: Edilclima
regolazione minimale impianto radiante
Buongiorno,
sto facendo il progetto per l'impianto radiante di casa mia e vorrei ridurre i costi al minimo.
L'edificio è su tre piani pertanto ho tre collettori, le portate sono le seguenti (fornite dall'UT dell'azienda selezionata per il radiante dopo aver fornito i carichi termici): PT=150lt/h, P1=600 lt/h e P2=300 lt/h.
L'impianto è tutto in bassa temperatura, compresi due termoarredi nei bagni di integrazione al radiante.
Al fine di ridurre i costi pensavo di lavorare a portata costante e lavorare sulla temperatura di mandata attraverso la regolazione climatica integrata della caldaia (ancora da selezionare).
La criticità di tale sistema è chiaramente il bilanciamento iniziale dei collettori e delle relative spire pertanto ho previsto per ciascun collettore dei manometri sulla mandata e sul ritorno per il DP e dei flussimetri per facilitare il set up post posa.
Il piano terra avrà un utilizzo saltuario, almeno per il momento, pertanto ho inserito una valvola a tre vie comandata da un comando remoto (on/off manuale) oppure un termostato (eventuale gestione set point inferiore) che attiva un by pass di esclusione del collettore stesso.
Il ramo di bypass della tre vie avrà una valvola micrometrica (o una banale saracinesca) e la tarerò per avere lo stesso DP del collettore in modo che la sua chiusura non venga avvertita dal resto dell'impianto.
In un primo momento avevo pensato ad una due vie ma avrei dovuto aggiungere ulteriori complicazioni per il bilanciamento dinamico delle portate.
Volendo si potrebbe estendere l'utilizzo della tre vie anche ai restanti due collettori per avere maggiore flessibilità ma sinceramente la vedo un pò una forzatura visto che andrei a generare dei forti pendolamenti a discapito del comfort oltre a complicare l'impianto e ad avere la necessità di gestire l'OFF della caldaia mettendo in serie i termostati.
A primo piano invece, per le sole spire del soggiorno con il camino, metterò delle testine elettriche comandate da relativo termostato o comando manuale per evitare sovrariscaldamenti del locale a camino acceso.
Visto che sono alle prime armi desideravo avere cortesemente qualche commento sulla base delle vostre esperienze
grazie
sto facendo il progetto per l'impianto radiante di casa mia e vorrei ridurre i costi al minimo.
L'edificio è su tre piani pertanto ho tre collettori, le portate sono le seguenti (fornite dall'UT dell'azienda selezionata per il radiante dopo aver fornito i carichi termici): PT=150lt/h, P1=600 lt/h e P2=300 lt/h.
L'impianto è tutto in bassa temperatura, compresi due termoarredi nei bagni di integrazione al radiante.
Al fine di ridurre i costi pensavo di lavorare a portata costante e lavorare sulla temperatura di mandata attraverso la regolazione climatica integrata della caldaia (ancora da selezionare).
La criticità di tale sistema è chiaramente il bilanciamento iniziale dei collettori e delle relative spire pertanto ho previsto per ciascun collettore dei manometri sulla mandata e sul ritorno per il DP e dei flussimetri per facilitare il set up post posa.
Il piano terra avrà un utilizzo saltuario, almeno per il momento, pertanto ho inserito una valvola a tre vie comandata da un comando remoto (on/off manuale) oppure un termostato (eventuale gestione set point inferiore) che attiva un by pass di esclusione del collettore stesso.
Il ramo di bypass della tre vie avrà una valvola micrometrica (o una banale saracinesca) e la tarerò per avere lo stesso DP del collettore in modo che la sua chiusura non venga avvertita dal resto dell'impianto.
In un primo momento avevo pensato ad una due vie ma avrei dovuto aggiungere ulteriori complicazioni per il bilanciamento dinamico delle portate.
Volendo si potrebbe estendere l'utilizzo della tre vie anche ai restanti due collettori per avere maggiore flessibilità ma sinceramente la vedo un pò una forzatura visto che andrei a generare dei forti pendolamenti a discapito del comfort oltre a complicare l'impianto e ad avere la necessità di gestire l'OFF della caldaia mettendo in serie i termostati.
A primo piano invece, per le sole spire del soggiorno con il camino, metterò delle testine elettriche comandate da relativo termostato o comando manuale per evitare sovrariscaldamenti del locale a camino acceso.
Visto che sono alle prime armi desideravo avere cortesemente qualche commento sulla base delle vostre esperienze
grazie
Re: regolazione minimale impianto radiante
la regolazione deve:
- rispettare la legge (vedi dpr 412 e dpr 59)
- ottimizzare l'impianto.
L'impianto deve:
- essere l'ideale per l'edificio, ed in particolare avere un'inerzia non proporzionale all'inerzia (costante di tempo) dell'involucro.
Quindi:
- alta costante di tempo (involucro presazione) + impianto massivo (e qui già a mio avviso non ci sta)
-> regolazione PID di fino
oppure
-> regolazione tanto al kg, mandando l'acqua alla temperatura + bassa possile (tipo 25°C) sempre, senza climatica, senza intercettare nessun circuito, in modo tale da caricare termicamente la struttura ma a temperatura bassa, per evitare surriscalamwenti.
La seconda soluzione, non è conforme alla norma... ma la casa è tua.
- rispettare la legge (vedi dpr 412 e dpr 59)
- ottimizzare l'impianto.
L'impianto deve:
- essere l'ideale per l'edificio, ed in particolare avere un'inerzia non proporzionale all'inerzia (costante di tempo) dell'involucro.
Quindi:
- alta costante di tempo (involucro presazione) + impianto massivo (e qui già a mio avviso non ci sta)
-> regolazione PID di fino
oppure
-> regolazione tanto al kg, mandando l'acqua alla temperatura + bassa possile (tipo 25°C) sempre, senza climatica, senza intercettare nessun circuito, in modo tale da caricare termicamente la struttura ma a temperatura bassa, per evitare surriscalamwenti.
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I miei corsi e libri su involucro, termotecnica e VMC https://www.paolosavoia.com/corso-online
Il blog delle curiosità https://www.paolosavoia.com/blog
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Re: regolazione minimale impianto radiante
Ne deduco che per rispettare il DPR dovrei mettere le testine per ogni spira e almeno un termostato per ogni zona (nel mio caso n.1 a Pt, n.2 a P1 (zona giorno + bagno) e n.2 a P2 (zona notte + bagno) e quindi prevedere anche la valvola a tre vie per ogni collettore di piano e relativo ramo di by pass...Dal DPR 59/2009, art.4, pt.4/c:
"c) siano presenti, salvo che ne sia dimostrata inequivocabilmente
la non fattibilita' tecnica nel caso specifico, almeno una centralina
di termoregolazione programmabile per ogni generatore di calore e
dispositivi modulanti per la regolazione automatica della temperatura
ambiente nei singoli locali o nelle singole zone che, per le loro
caratteristiche di uso ed esposizione possano godere, a differenza
degli altri ambienti riscaldati, di apporti di calore solari o
comunque gratuiti. Detta centralina di termoregolazione si
differenzia in relazione alla tipologia impiantistica e deve
possedere almeno i requisiti gia' previsti all'articolo 7, del
decreto del Presidente della Repubblica 26 agosto 1993, n. 412, nei
casi di nuova installazione o ristrutturazione di impianti termici.
In ogni caso detta centralina deve:
1) essere pilotata da sonde di rilevamento della temperatura
interna, supportate eventualmente da una analoga centralina per la
temperatura esterna, con programmatore che consenta la regolazione
della temperatura ambiente su due livelli di temperatura nell'arco
delle 24 ore, nel caso di impianti termici centralizzati;
2) consentire la programmazione e la regolazione della
temperatura ambiente su due livelli di temperatura nell'arco delle 24
ore, nel caso di impianti termici per singole unita' immobiliari;"
Mi chiedo nel mio caso, senza l'intenzione di criticare il legislatore, quali potrebbero essere i reali vantaggi in termini di risparmio energetico, risparmio economico e comfort dati da una gestione dell'impianto radiante di 120mq con 5 termostati.
Nell'ottica di ottenere il miglior rapporto costo iniziale/prestazioni, oltre che di rispettare le normative vigenti, un giusto compromesso potrebbe essere quello di gestire l'impianto con tre valvole a tre vie (una per piano) e tre termostati? eventualmente PID sempre se esistono in commercio (io non ne conosco)??
-
- Messaggi: 1625
- Iscritto il: gio set 18, 2008 11:55
Re: regolazione minimale impianto radiante
Come qual è il vantaggio dei 5 termostati?
Il controllo locale per locale della temperatura serve "a far interagire" l'impianto con gli apporti gratuiti interni, che non consideri in sede di dimensionamento dell'impianto, e che possono essere diversi da locale a locale.
Il controllo locale per locale della temperatura serve "a far interagire" l'impianto con gli apporti gratuiti interni, che non consideri in sede di dimensionamento dell'impianto, e che possono essere diversi da locale a locale.
Re: regolazione minimale impianto radiante
Chiaramente non intendevo in termini assoluti ma in relazione al comfort e al risparmio economico/energetico conseguibile...
Dell'eventualità di limitarmi a gestire 3 sole zone (cioè i 3 piani) qualche commento?
Resterebbero fuori i due bagni i cui attacchi a limite potrei portare fuori dal collettore del radiante in maniera che la 3 vie del collettore non li escluda.
sui termostati PID invece?
grazie
Dell'eventualità di limitarmi a gestire 3 sole zone (cioè i 3 piani) qualche commento?
Resterebbero fuori i due bagni i cui attacchi a limite potrei portare fuori dal collettore del radiante in maniera che la 3 vie del collettore non li escluda.
sui termostati PID invece?
grazie
Re: regolazione minimale impianto radiante
Ma hai solo 5 locali? Oppure 5 zone?
Se le portate sono quelle che hai indicato (PT=150lt/h, P1=600 lt/h e P2=300 lt/h), vuol dire che hai solo 5 camere (bagni compresi).
Quindi l'impianto ti costa poco già di suo, perchè è piccolo. Quanto vuoi ancora risparmiare ?
Se le portate sono quelle che hai indicato (PT=150lt/h, P1=600 lt/h e P2=300 lt/h), vuol dire che hai solo 5 camere (bagni compresi).
Quindi l'impianto ti costa poco già di suo, perchè è piccolo. Quanto vuoi ancora risparmiare ?
Re: regolazione minimale impianto radiante
Se poi le portata sono per tutta la casa, allora cambia UT.
Re: regolazione minimale impianto radiante
Stanze e carichi termici:
PT: s1 28mq/1kW + s2 14mq/0.6kW
P1: s1 28mq/1.9kW + s2 13mq/0.8kW + bagno 8mq/1.1kW
P2: letto 15mq/1kW + bagno 3.5mq/0.6kW
tot edificio: 7.5kW/120mq=60W/mq c.ca
Potenza fornita=165lt/h+690lt/h+390lt/h=1240lt/h che con DT 7°C fanno 10kW c.ca
Dimenticavo: pareti perimetrale in pietre e mattoni 55cm, tetto ventilato con 7 cm di sughero, circa 1/3 della superficie esterna confina con altre abitazioni (abitate).
PT: s1 28mq/1kW + s2 14mq/0.6kW
P1: s1 28mq/1.9kW + s2 13mq/0.8kW + bagno 8mq/1.1kW
P2: letto 15mq/1kW + bagno 3.5mq/0.6kW
tot edificio: 7.5kW/120mq=60W/mq c.ca
Potenza fornita=165lt/h+690lt/h+390lt/h=1240lt/h che con DT 7°C fanno 10kW c.ca
Dimenticavo: pareti perimetrale in pietre e mattoni 55cm, tetto ventilato con 7 cm di sughero, circa 1/3 della superficie esterna confina con altre abitazioni (abitate).
Ultima modifica di pajehali il ven mag 15, 2015 14:07, modificato 1 volta in totale.
Re: regolazione minimale impianto radiante
e perchè mai? conosci le dispersioni? ti ricordo che siamo nel 2015Esa ha scritto:Se poi le portata sono per tutta la casa, allora cambia UT.
chiaramente rispondevo ad esa senza aver visto la risposta
Re: regolazione minimale impianto radiante
cioè?cri_15 ha scritto:chiaramente rispondevo ad esa senza aver visto la risposta
Re: regolazione minimale impianto radiante
Passo 20 cm e dT 7°C: certamente può andare.
Scusa l'osservazione: sono deformato su altri passi ed altri dT per non avere disuniformità di temperatura sui pavimenti.
Scusa l'osservazione: sono deformato su altri passi ed altri dT per non avere disuniformità di temperatura sui pavimenti.
Re: regolazione minimale impianto radiante
veramente lavoro con passo 10 e tubo da 17...
Re: regolazione minimale impianto radiante
OK, con acqua a 32°C circa
Re: regolazione minimale impianto radiante
sto cercando dei regolatori PID (es. honeywell) ma non riesco a trovare nulla di adatto in ambito domestico.
Voi avete qualche esperienza in materia??
Voi avete qualche esperienza in materia??
Re: regolazione minimale impianto radiante
avete esperienza del termostato PID fantini cosmi mod. L02??
conoscete qualche modello esteticamente più gradevole per installazione a parete?
grazie
conoscete qualche modello esteticamente più gradevole per installazione a parete?
grazie
Re: regolazione minimale impianto radiante
Credo di aver deciso.
In considerazione del fatto che nei tre piani ho rispettivamente "uso saltuario", zona giorno+bagno e zona notte+bagno, cioè tre zone omogenee a meno dei bagni, credo che opterò per 3 termostati PID Bpt-TH 350 che agiscono sui collettori di piano.
La temperatura di mandata verrà regolata tramite regolazione climatica direttamente dalla caldaia; i due scaldasalviette nei bagni (entrambi in BT) saranno "fuori" dal collettore in modo che quando questo viene escluso continuano ad andare, almeno fintanto che almeno uno dei tre collettori richiede il caldo.
Sono indeciso, per l'esclusione del collettore, se utilizzare una due vie oppure un by pass con una tre vie.
Con la due vie "risparmierei" un pò di portata ma sarei vincolato ad avere una caldaia con pompa ad inverter. Nel secondo caso tarando le perdite di carico del circuito di by-pass avrei sempre l'impianto perfettamente bilanciato idraulicamente.
gradirei i vs commenti
grazie
In considerazione del fatto che nei tre piani ho rispettivamente "uso saltuario", zona giorno+bagno e zona notte+bagno, cioè tre zone omogenee a meno dei bagni, credo che opterò per 3 termostati PID Bpt-TH 350 che agiscono sui collettori di piano.
La temperatura di mandata verrà regolata tramite regolazione climatica direttamente dalla caldaia; i due scaldasalviette nei bagni (entrambi in BT) saranno "fuori" dal collettore in modo che quando questo viene escluso continuano ad andare, almeno fintanto che almeno uno dei tre collettori richiede il caldo.
Sono indeciso, per l'esclusione del collettore, se utilizzare una due vie oppure un by pass con una tre vie.
Con la due vie "risparmierei" un pò di portata ma sarei vincolato ad avere una caldaia con pompa ad inverter. Nel secondo caso tarando le perdite di carico del circuito di by-pass avrei sempre l'impianto perfettamente bilanciato idraulicamente.
gradirei i vs commenti
grazie