Buongiorno, gentilmente pongo un quesito di carattere normativo.
In qualità di termotecnico incaricato della progettazione della termoregolazione e contabilizzazione individuale del calore in seguito agli obblighi introdotti dal D.Lgs n. 104/2014, relativamente ad edificio condominiale sito in località turistica costiera della Liguria (il 90% delle unità immobiliari che costituiscono il condominio sono seconde case utilizzate saltuariamente nel periodo invernale), chiedo se esiste una normativa o una disposizione del codice civile che fissi una temperatura interna minima da mantenere nei periodi di inoccupazione, oppure se è consentito all’assemblea di condominio di deliberare fissando una temperatura minima da mantenere nei periodi di inoccupazione al fine di limitare i furti di calore fra le diverse unità immobiliari. In tal caso quale maggioranza è richiesta?.
E’ valida una delibera condominiale che stabilisca di installare valvole termostatiche con testina avente posizione della manopola minima bloccata sulla posizione 2 corrispondente a 15°C interni (quindi l’utente può regolare la testina solamente agendo dalla posizione 2 alla posizione 5 massima di completa apertura)?
Grazie.
Termoregolazione impianto centralizzato: temperatura minima?
Moderatore: Edilclima
Re: Termoregolazione impianto centralizzato: temperatura minima?
no esistono t minime per legge
credo che l assemblea possa deciderne una però
credo che l assemblea possa deciderne una però
Re: Termoregolazione impianto centralizzato: temperatura minima?
se si tratta di abitazioni permanenti è ragionevole indicare una temperatura minima (salvo la pratica impossibilità a farla rispettare) perché si può parlare a ragione di furti di calore, ma se si tratta di residenze di vacanza ti chiedo che senso ha far tenere calde un numero elevato di abitazioni solo per ridurre i consumi di quelli che le occupano saltuariamente al fine settimana? a mio avviso è uno spreco di energia inutile.