vero che quando complichi le tipologie edilizie diventa più difficile porre prescrizioni che non si traducano in "questi edifici non si devono costruire più".
ma è anche vero che il problema si pone oramai soltanto negli edifici residenziali e similari (piccoli uffici), perchè sulle altre tipologie esiste un committente che è ormai super-attento alle prestazioni energetiche di quello che compra, visto che costituiscono spesso la primaria spesa di gestione che poi avrà. per quelli grossi, insomma (dove c'è un gestore che controlla i consumi), sarebbe sufficiente un catasto online visualizzabile liberamente, sfruttando l'effetto "gogna" (o comunque "lui ce l'ha più lungo del mio").
sono i piccolini che sfuggono, perchè son troppi milioni, e tutti insieme superano di gran lunga i grossi.
in fin dei conti non dobbiamo mica introdurre un sistema perfetto, è sufficiente che ottenga risultati migliori di quello attuale
mat ha scritto:una volta costruito l'edificio
una volta costruito è già tardi.
il progettista fa un progetto, che è finalizzato a due scopi:
1) garantire alla collettività il rispetto dei requisiti di legge
2) garantire al committente il rispetto delle prestazioni richieste
gli stessi due scopi devono poi essere soddisfatti anche dall'edificio, nella realtà: ma se il committente verifica il punto 2) sul campo, chi verifica sul campo il punto 1)? oggi in italia nessuno lo fa.
questo è il punto debole di tutto il sistema
italiano (lo specifico perchè è l'unico che conosco di persona) di verifica delle prestazioni energetiche degli edifici.
cosa ci sarebbe di tanto strabico se ALCUNI dei requisiti del punto 1) fossero scritti in modo tale da potere e dover venire verificati MENTRE l'edificio viene costruito, come si fa con i provini del CLS? secondo me sarebbe anzi alquanto auspicabile. questo non significa che si dovrebbe rinunciare al calcolo di un indice generale dell'edificio (che ovviamente può essere verificato soltanto sulla carta oppure ex-post, e solo se gli utenti seguono i comportamenti previsti).
significa solamente che
accanto a questa prestazione generale, i singoli componenti (infissi, generatore di calore, superficie opache) dovrebbero rispettare comunque dei requisiti minimi, scritti in modo tale da poter venire verificati con misure dirette e affidabili (es. il righello per lo spessore degli isolanti). se per infisso e generatore è il produttore che si assume le relative responsabilità (con la marcatura CE dei suoi prodotti), per le superficie opache dovrebbe assumersele il DLL (magari in un modulo che sostituisca l'inutile AQE, simile al DICH PROD della prevenzione incendi? per fanatici della modulistica
), con verifica obbligatoria sul campo da parte del tecnico comunale*: in fin dei conti anche il requisito sulle rinnovabili, almeno quelle elettriche, non è affatto difficile da "contare" sul campo, ed anche altri potrebbero essere "ridotti" in modi simili.
*che io toglierei ai comuni, per raggrupparlo a livello provinciale in una task force dedicata di tecnici adeguatamente formati e dedicati all'energia. ma adesso risvegliamoci pure