Contratti Servizio Energia, chi controlla i consumi?

Normativa Termotecnica, Impianti di riscaldamento, Legge 10/91, DLgs 192/05, ecc.

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r.gaetano fabio, genova
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Contratti Servizio Energia, chi controlla i consumi?

Messaggio da r.gaetano fabio, genova »

Non riesco ancora a credere che nè il Dlgs 115/2008 nè le norme tecniche EN15900 e UNI-CEI 11352:2010, che regolamentano le ESCO e il "Servizio Energia", non abbiano reso obbligatorio comunicare al Cliente, oltre l'energia termica utilizzata (oggetto di riferimento contrattuale), anche il consumo delle fonti primarie da cui è prodotta.

Se così fosse sarebbero facilmente riconoscibili le ESCO truffaldine da quelle serie, ovvero non solo si potrebbe risalire al rendimento dell'impianto ma verrebbero più facilmente individuate anche quelle azioni fraudolente in cui si aumentano "artificiosamente" i kWh contabilizzati (oh, si è sfilata la sonda del ritorno).

Anche il nuovo progetto di norma UNI E0202D430 di revisione della 11352:2010 (dovrebbe uscire in questi mesi) non fa alcun riferimento all'obbligo di rendere noti unitamente al consumo di energia (utile) contabilizzata anche i dati "primari" del periodo di riferimento, del tipo:
- consumo combustibile;
- gradi giorno del periodo;
- consumo di Acqua Calda Sanitaria (se presente)
- temperatura media accumulo ACS

Il tacito silenzio degli stessi operatori del settore è molto preoccupante, eppure ci sono molte ESCO serie.
Ultima modifica di r.gaetano fabio, genova il lun gen 13, 2014 13:34, modificato 1 volta in totale.
rgf
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Re: Contratti Servizio Energia, chi controlla i consumi?

Messaggio da NoNickName »

r.gaetano fabio, genova ha scritto:eppure ci sono molte ESCO serie.
Ah, sì?
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
r.gaetano fabio, genova
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Re: Contratti Servizio Energia, chi controlla i consumi?

Messaggio da r.gaetano fabio, genova »

NoNickName ha scritto:
r.gaetano fabio, genova ha scritto:eppure ci sono molte ESCO serie.
Ah, sì?
In effetti il problema è che si vedono molti contratti in cui le opere sono completamente assenti, già da qui si dovrebbe riconoscere l'inganno.
Del resto la normativa non aiuta infatti secondo il Dlgs 115/2008 i contratti che conseguono il 10% di risparmio energetico sono già "Contratti Energia Plus". Il dieci percento è semplicemente ridicolo, altro che "plus".

Tra l'altro questo 10% viene attestato sulla carta tramite una diagnosi energetica mentre dovrebbe anche essere dimostrato evidenziando gli effettivi consumi di energia primaria, certo ci saranno un bel pò di differenze tra i dati convenzionali e quelli reali ma questi poi sono quelli che per il Cliente contano ed è in grado di verificare anno per anno mettendo in discussione il servizio offerto.

Secondo me l'indice di serietà aumenta proporzionalmente alle opere di risparmio energetico eseguite, potrebbe essere interessante utilizzare come indicatore di confronto tra le varie proposte ESCO il VAN previsto alla fine di un periodo prefissato.
rgf
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redHat
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Re: Contratti Servizio Energia, chi controlla i consumi?

Messaggio da redHat »

r.gaetano fabio, genova ha scritto: Del resto la normativa non aiuta......
Arrenditi, sei circondato! :mrgreen:
Come puoi credere a quelle ESCO che guadagnando sopratutto sul combustibile, anche abbiano interesse a fare interventi per ridurre i consumi? :lol:
E.S.C.O? semmai T.O.R.N.O!
Ronin
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Re: Contratti Servizio Energia, chi controlla i consumi?

Messaggio da Ronin »

r.gaetano fabio, genova ha scritto:Se così fosse sarebbero facilmente riconoscibili le ESCO truffaldine da quelle serie, ovvero non solo si potrebbe risalire al rendimento dell'impianto ma verrebbero più facilmente individuate anche quelle azioni fraudolente in cui si aumentano "artificiosamente" i kWh contabilizzati (oh, si è sfilata la sonda del ritorno)
non hai tutti i torti. contratti fatti così però non sono conformi al DLGS 115/08 che impone di commisurare il prezzo pagato a "specifiche grandezze" diverse dall'energia termica effettivamente erogata (allegato II punto 4 lettera d): in tal caso è il cliente che non sa scrivere un contratto di servizio energia, ed ovviamente ne paga dazio.
tra parentesi, la comunicazione dei gradi giorno è obbligatoria, così come quella dei consumi di energia legati all'acqua calda sanitaria (rispettivamente lettere e e g del medesimo punto).

d'altro canto il cliente può tranquillamente conoscere il consumo della fonte primaria (salvo che nel caso del teleriscaldamento), poiché il contatore è suo e pertanto egli vi può comunque accedere per verifiche ispettive (se il contratto non lo prevede, idem come sopra: impara a scrivere un contratto, prima di sottoscriverlo), eventualmente accompagnato e con preavviso.

a parziale difesa del DM dirò che il 10% non è un valore poi così piccolo, e che per essere "plus" occorre anche un significativo investimento in regolazione.
comunque per il servizio energia vale quello che pensava il computer del NORAD della "guerra termonucleare globale" :mrgreen:
r.gaetano fabio, genova
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Re: Contratti Servizio Energia, chi controlla i consumi?

Messaggio da r.gaetano fabio, genova »

Ronin ha scritto:contratti fatti così però non sono conformi al DLGS 115/08 che impone di commisurare il prezzo pagato a "specifiche grandezze" diverse dall'energia termica effettivamente erogata (allegato II punto 4 lettera d)
Magari! Qui a Genova è già tanto se ti dicono quanti MWh hai consumato, senza possibilità neppure di riscontro, altro che avere anche i m3 di gas o m3 di ACS consumati.
è il cliente che non sa scrivere un contratto di servizio energia, ed ovviamente ne paga dazio.
Purtroppo nel caso dei condomini non è il cliente che scrive il contratto ma il condomino se lo trova già pronto da firmare e senza neppure leggerlo deve deliberare. Sai come si inganna l'assemblea?
Semplicemente stimando nel contratto un minor consumo di energia che regolarmente non si avvera se non fai degli interventi di risparmio energetico, purtroppo la fregatura la vedi dopo un anno, quando il contratto è ormai stipulato e il condominio dovrà pagare..
d'altro canto il cliente può tranquillamente conoscere il consumo della fonte primaria (salvo che nel caso del teleriscaldamento), poiché il contatore è suo e pertanto egli vi può comunque accedere per verifiche ispettive (se il contratto non lo prevede, idem come sopra: impara a scrivere un contratto, prima di sottoscriverlo), eventualmente accompagnato e con preavviso.
Purtroppo con un contratto servizio energia l'utenza del contatore gas viene volturata al gestore dei Servizi Energia e le fatturazioni arrivano a lui e non più a te. Come già detto nel caso dei condomini non sei tu che ti fai il contratto.
a parziale difesa del DM dirò che il 10% non è un valore poi così piccolo, e che per essere "plus" occorre anche un significativo investimento in regolazione.
Se per essere "plus" basta il 10% stiamo freschi....
rgf
Ronin
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Re: Contratti Servizio Energia, chi controlla i consumi?

Messaggio da Ronin »

r.gaetano fabio, genova ha scritto:Magari! Qui a Genova è già tanto se ti dicono quanti MWh hai consumato, senza possibilità neppure di riscontro, altro che avere anche i m3 di gas o m3 di ACS consumati.
temo di non essermi spiegato.
ti farò due esempi che conosco: il contratto consip sanità (per gli enti pubblici) e il contratto tipo comcam milano per i il settore privato (tipicamente orientato ai condomini ovviamente).
in entrambi i casi il corrispettivo del servizio energia non è commisurato né all'energia erogata né al consumo (in Sm3 o kWh) della fonte primaria, bensì ad un calcolo delle prestazioni dell'edificio (nel caso di consip è una specie di calcolo delle dispersioni corretto con i consumi storici dei 3 anni precedenti, nel caso camcom è l'APE stesso, scelta giustificabile visto che parliamo di edifici residenziali dove l'ape ha una discreta aderenza al consumo reale).

questa "specifica grandezza" viene poi corretta proporzionalmente con i gradi giorno reali, per tenere conto della variabilità stagionale. solo fatto in questo modo il servizio energia tutela in qualche maniera l'utente finale: la ratio del servizio energia così come il 115/08 lo concepisce, infatti, non è che si fornisce all'utente una misura da controllare, è che non serve alcuna misura: il corrispettivo è fisso, indipendente dai consumi e dall'erogazione, legato solo ed esclusivamente all'andamento climatico.
non c'è alcun bisogno di leggere alcun contatore perché il giorno che firmo il contratto so già quanto pagherò se ci saranno X gradi giorno; se ci saranno 1,1*X gradi giorno pagherò il 10% in più, fine del discorso.

in un contratto organizzato in questa maniera la ESCO può fare quello che vuole con i misuratori di energia e i contatori di gas ed elettricità, perché tanto a fine anno l'unico parametro che influenza il prezzo sono i gradi giorno, che si possono chiedere all'ARPA per verifica, e su cui quindi non è possibile barare.
i contratti "seri", per usare la tua terminologia, sono fatti tutti così.

per questo motivo il 10% è un numero significativo: perché esso deve venire garantito indipendentemente dalle misure del consumo, e quindi la ESCO nell'accettare il s.e. plus (conforme al 115) è costretta ad "incassare" anche tutte le semplificazioni e le discrepanze (inevitabili) del metodo di calcolo rispetto alla realtà: proprio perché questo 10% va garantito con il calcolo nel s.e. conforme al 115 la ESCO è inevitabilmente obbligata a compiere interventi fisici di riqualificazione: perché la sola "gestione" dell'impianto, anche se più corretta della precedente, nel calcolo non si vede affatto (un impianto gestito male o bene nell'APE ha lo stesso valore).
se consideri che mediamente il contratto dura 5 anni e gli interventi che fa, la ESCO deve realizzarli fisicamente (a contratto già attivo), pagare il tasso di credito e alla fine pure guadagnarci qualcosa, scopri che dentro il s.e. ci stanno interventi con un tempo di rientro massimo di 3-4 anni: non sono molti i casi in cui ce ne è da fare per più del 10%.

ora se tu mi dici che nel settore dei condomini i contratti che girano non rispettano il 115, ne prendo atto e la cosa non mi stupisce; ma non è colpa della legge se essa non viene rispettata.

quanto alla conoscenza del consumo di energia primaria, non sto parlando di bollette: sto parlando di visita ispettiva alla centrale termica (cosa che il committente, pubblico o privato, in qualche modo può sempre fare), con lettura diretta del contatore, da farsi il giorno che inizia il contratto e poi a piacimento in tempi successivi.
non c'è nessuna difficoltà né alcun ostacolo che la ESCO possa fare alla lettura diretta del contatore, perché il committente ha sempre il diritto di ispezionare visivamente il proprio impianto fisico, anche solo per verificarne l'integrità (eventualmente dovrà dare un preavviso e farsi accompagnare, ma questo non cambia nulla). lì è veramente solo questione di "pigrizia".
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Re: Contratti Servizio Energia, chi controlla i consumi?

Messaggio da r.gaetano fabio, genova »

Ronin ha scritto: non c'è alcun bisogno di leggere alcun contatore perché il giorno che firmo il contratto so già quanto pagherò se ci saranno X gradi giorno; se ci saranno 1,1*X gradi giorno pagherò il 10% in più, fine del discorso.
Qui l'indicizzazione con i gradi giorno si usava nei primi contratti degli anni 90, sistema abbandonato con la diffusione dei contabilizzatori di calore dato che c'erano un pò di contestazioni tra i gradi giorno "ufficiali" (si utilizzava come riferimento il bollettino del dipartimento di Idraulica dell'Università di Genova) dovuti alla differenza del regime di funzionamento spesso variabile (orario?, temperatura ambiente?) nonchè della temperatura esterna, particolarmente a Genova dove tra monti, valli e coste ci possono essere differenze sensibili di temperatura anche nel raggio di pochi chilometri. Sebbene questo problema potrebbe essere superato dalle moderne centraline climatiche, in grado di calcolare i gradi giorno effettivi dell'edificio, non mi sembra, almeno qui, che sia un sistema utilizzato, in pratica ci si basa solo sul contabilizzatore di calore.
Tra l'altro questo sistema fa si che talvolta nell'adeguamento si cambia solo il generatore di calore dato che il contabilizzatore è installato nella immediata uscita di questo. Se dopo il contatore c'è spreco alla ESCO non importa (eccetto ovviamente gli ignari condomini) dato che molte ESCo, vendendo anche combustibile, guadagnano doppiamente sia sui MWh contabilizzati sia sui margini operativi della vendita di combustibile. Ti dirò di più ci sono contratti stipulati dopo il Dlgs 311/2006 che nella sostituzione del generatore di calore non prevedevano neppure l'installazione obbligatoria delle valvole termostatiche.
Sicuramente dalle tue parti le cose si fanno più seriamente ma anche il sistema APE mi pare alquanto "manovrabile" soprattutto se chi fa il certificato è la stessa società di Servizio Energia.
Probabilmente il metodo migliore per gli edifici esistenti è riferirsi alla media dei consumi precedenti, dato che statisticamente le oscillazioni climatiche annuali nella stessa località sono contenute in un 5% circa. Ma anche questo metodo dovrebbe utilizzare correttivi che tengano conto delle variazioni di orario, della temperatura media dell'edificio,....
Per approfondire mi piacerebbe vedere uno dei vostri contratti, se vuoi sono disposto ad uno scambio..
rgf
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Re: Contratti Servizio Energia, chi controlla i consumi?

Messaggio da Ronin »

Ronin ha scritto:comunque per il servizio energia vale quello che pensava il computer del NORAD della "guerra termonucleare globale" :mrgreen:
come si faccia dalle mie parti non lo so, noi fino ad oggi abbiamo seguito la succitata strategia.

il capitolato del contratto consip MIES 2 è pubbilco, si trova sul sito del mercato elettronico della PA.
idem il contratto tipo della camera di commercio di milano, facile da reperire su Google o similil.

oggi esistono i contabilizzatori di GG, e il DLGS infatti impone di contabilizzarli, proprio per evitare questioni di contestazioni, quindi chi ancora utilizza il sistema della misura diretta si cerca guai, ed ovviamente li trova. il punto chiave del discorso secondo me è: nella legge ci sono le indicazioni giuste da seguire, e fare un contratto che le segue non è difficile affatto. non è colpa del condomino, ovviamente, se non si seguono le indicazioni: ma il s.e. nasce apposta per essere applicato a clienti che non sono in grado di gestire da sé un impianto, e se correttamente realizzato, il contratto non chiede all'utente alcuna verifica (nasce con lo scopo di far sì che non occorra alcuna verifica tecnica, è un contratto a rendimento garantito).
r.gaetano fabio, genova
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Re: Contratti Servizio Energia, chi controlla i consumi?

Messaggio da r.gaetano fabio, genova »

Ronin ha scritto: il capitolato del contratto consip MIES 2 è pubbilco, si trova sul sito del mercato elettronico della PA.
idem il contratto tipo della camera di commercio di milano, facile da reperire su Google o similil.
Grazie per la dritta, considerata la tua soddisfazione ho speranza di trovare qualcosa di serio che qui a quanto pare si ignora.
Grazie ancora
rgf
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Re: Contratti Servizio Energia, chi controlla i consumi?

Messaggio da redHat »

r.gaetano fabio, genova ha scritto: a quanto pare si ignora
Guarda questo impianto con Servizio Energia dove hanno posizionato la sonda di ritorno del contabilizzatore, per non parlare della coibentazione (assente) :lol:
Ronin
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Re: Contratti Servizio Energia, chi controlla i consumi?

Messaggio da Ronin »

@Redhat: da quel tipo di approccio ci si può proteggere, con un contratto fatto come ho spiegato
r.gaetano fabio, genova ha scritto:la tua soddisfazione
ma nessuno di voi ha visto il film war games? giovinastri :roll:
r.gaetano fabio, genova ha scritto:Sai come si inganna l'assemblea?
Semplicemente stimando nel contratto un minor consumo di energia che regolarmente non si avvera se non fai degli interventi di risparmio energetico, purtroppo la fregatura la vedi dopo un anno, quando il contratto è ormai stipulato e il condominio dovrà pagare... anche il sistema APE mi pare alquanto "manovrabile" soprattutto se chi fa il certificato è la stessa società di Servizio Energia...
da questo rischio nessun contratto ti può proteggere, l'unico modo è farsi fare l'audit iniziale (o APE) da un terzo indipendente.
se non lo capiscono nemmeno nella PA, che dovrebbero avere al loro interno dei tecnici, figuriamoci nei condomini
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