split e rinnovabili

Normativa Termotecnica, Impianti di riscaldamento, Legge 10/91, DLgs 192/05, ecc.

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pagio
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split e rinnovabili

Messaggio da pagio »

Buongiorno a tutti!!!!
Rispetto Decreto rinnovabili per nuova abitazione.
1. PdC aria/acqua + imp. pav caldo/freddo + solare termico + impianto PV (30.000 € circa).
2. Caldaia cond. + imp. pav. solo risc + solare termico + solare PV + PdC multisplit a scambio diretto (20.000 € circa).

Voglio riportare le giustificazioni di alcuni produttori riguardo il rispetto del D.28 nell'ipotesi del 2 caso.
- si impone che non ci sia il raffrescamento in quanto non obbligatorio (energia primaria=0); anche se nella pratica l'impianto multisplit sarà usato soprattutto durante la stagione estiva;
- si inserisce e si valuta che il riscaldamento ambienti sarà effettuato con l'impianto multiplit a scambio diretto;
- ACS con caldaia cond. e solare termico;

Udite udite

- offro al cliente con optional l'impianto a pavimento;
- faccio scegliere al cliente se usufruire dell'energia rinnovabile, e quindi il rispetto della quota % (impianto multisplit con PdC) o meno (imp.pav con caldaia).

In pratica con questo espediente rispetto le rinnovabili e fornisco al cliente caldo, freddo, ACS e impianto PV con circa 10.000 € in meno visto la notevole differenza che attualmente si ha tra PdC e caldaia ed il costo di deumidificatori e regolazione T/H (tralascio le considerazioni sul confort del raff. con imp. pav. rispetto il raff. con gli split.)

Che ne pensate di questo ragionamento?

Un saluto ed un grazie a tutti!!!!
arkanoid
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Re: split e rinnovabili

Messaggio da arkanoid »

se la potenza dell'impianto ad espansione diretta è sufficiente a coprire il fabbisogno di energia termica durante il picco invernale sei a posto, se gli monti 4 kW di split e dici che quello è l'impianto di riscaldamento non sei a posto.
Nel primo caso se hai già un impianto che effettivamente funziona spendere soldi per l'impianto a pavimento potrebbe essere sciocco.
Se con uno split piccolo ce la fai a coprire la quota rinnovabile richiesta e integri con la caldaia, sei a posto e forse hai fatto un buon impianto ma i conti falli giusti.
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pagio
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Re: split e rinnovabili

Messaggio da pagio »

[quote="arkanoid"]se la potenza dell'impianto ad espansione diretta è sufficiente a coprire il fabbisogno di energia termica durante il picco invernale sei a posto, se gli monti 4 kW di split e dici che quello è l'impianto di riscaldamento non sei a posto.

perchè? ...non ho ben compreso il concetto

[quote="arkanoid"]Nel primo caso se hai già un impianto che effettivamente funziona spendere soldi per l'impianto a pavimento potrebbe essere sciocco.

nella realtà: inverno caldaia Risc+ACS; estate: Multisplit e solare. Il discorso del multisplit che funzione in inverno è solo per poter ricoprire l'energia primaria invernale con le rinnovabili

ciao e grazie
pagio
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Re: split e rinnovabili

Messaggio da pagio »

SUPER P??
...che ne pensi?
ciao
arkanoid
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Re: split e rinnovabili

Messaggio da arkanoid »

Devi dichiarare il vero, non il falso. Se l'impianto split in inverno nelle condizioni di esercizio ce la fa ad essere l'unico sistema funzionante, puoi dichiararlo e calcolare il tutto in quelle condizioni.
Se l'impianto non ce la fa nella realtà, puoi considerarlo solo come sistema in cascata funzionante fino ad una certa temperatura esterna e dopo interviene la caldaia, per cui la quota rinnovabile sarà inferiore.
Se poi il cliente vuole usare solo la caldaia a te non importa.
Il funzionamento estivo non è rilevante visto che non rientra nei calcoli. Il fatto che la pompa di calore possa fare anche freddo devi ignorarlo.
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marcello60
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Re: split e rinnovabili

Messaggio da marcello60 »

E della soluzione 3 cosa ne pensate?

3. Solare PV + PdC multisplit a scambio diretto + PdC per sola acs.

Pensate che sia proponibile oggi per un'edilizia a basso costo sul residenziale?
arkanoid
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Re: split e rinnovabili

Messaggio da arkanoid »

Imho gli impianti a pavimento non hanno più ragione di esistere, edifici coibentati e impianti a bassa inerzia.
Se le condizioni ambientali lo consentono la caldaia la toglierei
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marcello60
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Re: split e rinnovabili

Messaggio da marcello60 »

Infatti concordo ... resta però da affrontare l' "inerzia" dei clienti... che sono poco propensi ad apprezzare il riscaldamento ad aria.
arkanoid
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Re: split e rinnovabili

Messaggio da arkanoid »

capiscono molto i soldi però. Se gli fai due conti e risparmiano 500 euro l'anno iniziano a sentirci
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marcello60
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Re: split e rinnovabili

Messaggio da marcello60 »

... per questo motivo mi incuriosisce il sistema Daikin (le unità interne che irraggiano calore, anche se in misura modesta)... potrebbe essere interessante per edifici molto coibentati, con carichi invernali bassissimi.
mat
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Re: split e rinnovabili

Messaggio da mat »

pagio ha scritto:si impone che non ci sia il raffrescamento in quanto non obbligatorio (energia primaria=0); anche se nella pratica l'impianto multisplit sarà usato soprattutto durante la stagione estiva;
arkanoid ha scritto:Il funzionamento estivo non è rilevante visto che non rientra nei calcoli. Il fatto che la pompa di calore possa fare anche freddo devi ignorarlo.
Questa non l'ho capita; ma allora quand'è che devo considerare l'energia primaria estiva nel calcolo della quota rinnovabile, se persino con l'impianto installato basta dichiarare che non lo uso? A me sembra un'assurdità.
arkanoid
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Re: split e rinnovabili

Messaggio da arkanoid »

per ora, mai. Quando toglieranno la frasetta per cui fino a nuovi provvedimenti solo l'energia per riscaldamento e per acs vanno considerate, allora dovrai sommare anche quella e sarà un casino per la quota rinnovabile perchè non si potrà più giocare con gli apporti gratuiti, per cui è un bene che prima riescano (se ne sono capaci) a sistemare gli algoritmi per non rendere impossibile stare nei lmiti senza farci dentro.
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mat
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Re: split e rinnovabili

Messaggio da mat »

arkanoid ha scritto:Quando toglieranno la frasetta per cui fino a nuovi provvedimenti solo l'energia per riscaldamento e per acs vanno considerate
Frasetta? Ora come ora mi sfugge... è in legge 90 o dove?
simcat
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Re: split e rinnovabili

Messaggio da simcat »

arkanoid ha scritto:per ora, mai. Quando toglieranno la frasetta per cui fino a nuovi provvedimenti solo l'energia per riscaldamento e per acs vanno considerate, allora dovrai sommare anche quella e sarà un casino per la quota rinnovabile perchè non si potrà più giocare con gli apporti gratuiti, per cui è un bene che prima riescano (se ne sono capaci) a sistemare gli algoritmi per non rendere impossibile stare nei lmiti senza farci dentro.

potresti spiegarti meglio? La cosa che hai detto mi stravolge, mi sono perso qualcosa?
arkanoid
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Re: split e rinnovabili

Messaggio da arkanoid »

Come ti stravolge? Finora il raffrescamento non viene mai conteggiato per il calcolo del fabbisogno di energia primaria, rientra solo nel calcolo dell'EPe, inv. Non rientra nemmeno nella quota rinnovabile, il requisito del 65% di somma di energia primaria rinnovabile per riscaldamento, raffrescamento ed acs per ora contempla solo riscaldamento ed acs.
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simcat
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Re: split e rinnovabili

Messaggio da simcat »

arkanoid ha scritto:Come ti stravolge? Finora il raffrescamento non viene mai conteggiato per il calcolo del fabbisogno di energia primaria, rientra solo nel calcolo dell'EPe, inv. Non rientra nemmeno nella quota rinnovabile, il requisito del 65% di somma di energia primaria rinnovabile per riscaldamento, raffrescamento ed acs per ora contempla solo riscaldamento ed acs.
Ma sei sicuro?
Secondo me entra eccome, anche perchè il DL 28 è chiaro nella richiesta, la 11300-3 è richiamata ufficialmente negli ultimi decreti, non so come si faccia a non considerarlo, almeno che non ci abbia capito davvero niente. Che ci siano problemi e dubbi sui metodi di calcoli, errori vari nella norma, tutto quello che si vuole, ma attualmente ci sono tutti gli elementi per fare il calcolo.
L'unico dubbio rimane sul calcolo della quota rinnovabile, ovvero non c'è un metodo ufficiale (nel panorama nazionale, e credo i vari programmi, ci si affida alla bozza CTI/9 rev. maggio 2012), il contributo del fotovoltaico in fase estiva, etc.....(stiamo avendo uno scambio di mail con un responsabile CTI su questo argomento). Fatto sta che diversi uffici comunali pretendono il calcolo globale compreso il raffrescamento. Ovviamente, il risultato della quota rinnovabile, soprattutto per alcune tipologie di edifici (vedi commerciali e/o simili, basta uscire dal residenziale), non è scontato, anzi....

Tanto per fare un esempio, in Regione Toscana, per un grande edificio commerciale, vogliono il rispetto della quota rinnovabile, compreso il raffrescamento, già con i valori del 2017. Ci stiamo già discutendo......

P.S. Sarebbe interessante sapere cosa fanno i vari colleghi: considerate il fabbisogno di energia primaria estiva nella quota del calcolo della rinnovabile? Vi va di discuterne?
marcello60
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Re: split e rinnovabili

Messaggio da marcello60 »

Io non lo considero, per il semplice motivo che opero in regione E.R. e qui la regione stessa ha escluso esplicitamente il calcolo estivo (per ora...)
Ronin
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Re: split e rinnovabili

Messaggio da Ronin »

sì, in EMR per fortuna siamo esentati. fuori dall'EMR concordo con mat: come si fa a dire che installo l'impianto di raffrescamento per non usarlo? solo se l'impianto è assente il raffrescamento non ci sarà: perciò lo split, se pure ammissibile per il calcolo di una quota rinnovabile per il fabbisogno invernale, dovrà coprire anche una quota di fabbisogno estivo.
tuttavia, simcat, il metodo di calcolo ufficiale della quota rinnovabile esiste, ed è quello della raccomandazione CTI (a sua volta diventata legge con l'ultimo DL 63)

d'altro canto, la situazione prevede che per calcolare il fabbisogno estivo *dovrebbe* venire utilizzata una norma (la parte 3 delle uni-ts) che il CTI stesso ha invitato a non usare prima della revisione, in quanto inapplicabile (l'EMR l'ha esclusa proprio per questa constatazione). la vita è fatta di delusioni...
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Re: split e rinnovabili

Messaggio da arkanoid »

Ostia è solo in emilia? Ultimamente sono troppo regionalizzato. Meglio così, evidentemente da noi qualcuno che connette il cervello c'è. Rispettare le quote rinnovabili anche con il raffrescamento significa investire soldi che in questo momento non ci sono.
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simcat
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Re: split e rinnovabili

Messaggio da simcat »

Ronin ha scritto:tuttavia, simcat, il metodo di calcolo ufficiale della quota rinnovabile esiste, ed è quello della raccomandazione CTI (a sua volta diventata legge con l'ultimo DL 63)

su questo punto mi piacerebbe fare luce: probabilmente tu ti riferisci alla raccomandazione CTI 14, ma questa non ti dice come calcolare la quota di rinnovabile (così mi conferma anche il mio riferimento di assistenza tecnica software), per questo calcolo si usa la CTI 09 rev 2012.

Ronin ha scritto:d'altro canto, la situazione prevede che per calcolare il fabbisogno estivo *dovrebbe* venire utilizzata una norma (la parte 3 delle uni-ts) che il CTI stesso ha invitato a non usare prima della revisione, in quanto inapplicabile (l'EMR l'ha esclusa proprio per questa constatazione). la vita è fatta di delusioni...
su questo punto, come a volte ho già scritto in altri post, non è vero che il CTI invita a non usarla, ma a me ha scritto che "pur contenendo errori ed imprecisioni in fase di revisione, la norma è in vigore e va applicata". Questo addirittura anche quando nessuna software house implementava la parte 3, tant'è che in ufficio abbiamo dovuto fare lo svolgimento del calcolo tutto a mano. Visto che poi, ancora nessun software ha la certificazione CTI, continuiamo ad usare quello.

Capisci che a questo punto, per mettere fine e certezza alla questione, l'unica strada sarebbe una comunicazione UFFICIALE del CTI, ma sarebbe come chiedere la luna........
simcat
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Re: split e rinnovabili

Messaggio da simcat »

arkanoid ha scritto:Ostia è solo in emilia? Ultimamente sono troppo regionalizzato. Meglio così, evidentemente da noi qualcuno che connette il cervello c'è. Rispettare le quote rinnovabili anche con il raffrescamento significa investire soldi che in questo momento non ci sono.
Parole sante.

Ti dico solo questo: centro commerciale (circa 23.000 mq), edificio molto ben isolato termicamente, con PDC aria-aria e circa 465 kWp di fotovoltaico, uta con invertere e recuperatori di calore e sonde CO2, si arriva a malapena a coprire il 23% della quota rinnovabile generale. Il bello è che se aggiungi anche altri 500 kWp fi FV, la questione cambia di pochissimo perchè praticamente vai ad esporate la quasi totalità dell'energia rinnovabile prodotta che no viene considerata nela calcolo della rinnovabile.
Togliendo i recuperatori di calore, peggiorando l'isolamento termico dell'edificio, è vero che poi l'Epi si alza e rischia di non essere verificato (anche la classe energetica), ma per contro la quota di rinnovabile aumenta di molto.
mat
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Re: split e rinnovabili

Messaggio da mat »

Ah ecco, allora non mi era sfuggito niente :)
Sulla uni ts parte 3 concordo con simcat, tant'è vero che le ultime versioni di edilclima consentono il calcolo (l'hanno inserito contestualmente alla verifica secondo decreto 28); diciamo che contiene sicuramente errori, ma è (purtroppo) applicabile...
simcat ha scritto:su questo punto mi piacerebbe fare luce: probabilmente tu ti riferisci alla raccomandazione CTI 14, ma questa non ti dice come calcolare la quota di rinnovabile (così mi conferma anche il mio riferimento di assistenza tecnica software), per questo calcolo si usa la CTI 09 rev 2012.
In effetti è un dubbio che mi trascino anch'io da quando è uscita la raccomandazione 14, l'unica ad essere stata recepita dalla legge 90; di fatto a leggerla sembra una evoluzione della 09, in quanto riprende gran parte dei contenuti, tuttavia su quest'ultima era riportato in maniera più chiara e completa il discorso della quota rinnovabile; anche sulla 14 mi pare di ricordare che qualcosa ci sia, anche se va "interpretato". La 09 non ho ancora capito se sia uscita ufficialmente o sia rimasta allo status di bozza...
arkanoid ha scritto:Ostia è solo in emilia?
Ma no, c'è anche quella più famosa in Lazio :mrgreen: :mrgreen:
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Re: split e rinnovabili

Messaggio da arkanoid »

per aumentare la quota rinnovabile spesso l'unica via è realizzare impianti più complessi, una volta il progettista valutava se era il caso di fare un impianto complesso o semplice in funzione della situazione, adesso si finirà che tra pannelli solari, fotovoltaici, caldaie e pompe di calore per condurre un appartamento ci vorrà il patentino, poi per cosa? La gente i soldi non ce li ha, così si fanno solo illeciti, già tanto che uno può fare un intervento non gli puoi chiedere 10.000 euro in più rispetto ad un edificio già ottimo che rivedrà il giorno del mai.
Su impianti industriali lasciamo perdere che lì veramente siamo nel ridicolo, la logica del residenziale applicata a strutture che hanno peculiarità specifiche non ha semplicemente senso.
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Re: split e rinnovabili

Messaggio da marcello60 »

simcat ha scritto:Togliendo i recuperatori di calore, peggiorando l'isolamento termico dell'edificio, è vero che poi l'Epi si alza e rischia di non essere verificato (anche la classe energetica), ma per contro la quota di rinnovabile aumenta di molto.
E questo dimostra quanto possano essere assurde certe scelte normative.... che ti spingono a consumare più combustibili fossili pur di avere una quota di rinnovabili adeguata..... :mrgreen:
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Paolone
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Re: split e rinnovabili

Messaggio da Paolone »

Il calcolo della primaria per raffrescamento, in presenza di impianto di raffrescamento è obbligatorio. E' imposto dal Decreto 28 per il calcolo della quota rinnovabile e la norma di calcolo esiste; UNI TS 11300 - 3.

Considerare il funzionamento invernale di un impianto multisplit quando è presente un impianto a pavimento (collegato ad una caldaia o una pdc) non è corretto. il sistema preponderante è sicuramente quello a pavimento e non il multisplit. Il cliente per riscaldarsi utilizzerà sicuramente il sistema a pavimento e non gli split che invece utilizzerà in estate per raffrescarsi.

Ho a cuore questo caso perché mi sono imbattuto in una certificazione energetica dove era stata promessa una classe migliore perché nel calcolo della primaria invernale era stato considerato l'impianto a split. Con la caldaia e i pannelli a pavimento la classe scendeva.
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Re: split e rinnovabili

Messaggio da arkanoid »

Se puoi utilizzare gli split (il cop nelle condizioni di esercizio è sufficiente) usare l'ìimpianto a pannelli è una scelta personale ed il maggior consumo idem.
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Re: split e rinnovabili

Messaggio da Paolone »

Quindi se tu dovessi vivere in una casa dotata di confortevoli pannelli radianti e di un impianto a split ti riscalderesti con gli split?
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Re: split e rinnovabili

Messaggio da arkanoid »

il confort è soggettivo, come dicevo prima un impianto doppio secondo me ha poco senso.
Sto in casa circa 4 ore al giorno fuori il tempo che ci dormo, dover scaldare tutto il pavimento per poter stare bene non fa per me.
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Ronin
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Re: split e rinnovabili

Messaggio da Ronin »

simcat ha scritto:non è vero che il CTI invita a non usarla, ma a me ha scritto che "pur contenendo errori ed imprecisioni in fase di revisione, la norma è in vigore e va applicata"
l'invito a non usarla l'ho sentito con le mie orecchie.
ma ovviamente era un invito orale, per iscritto non credo che si espongano tanto.
simcat ha scritto:edificio molto ben isolato termicamente, con PDC aria-aria e circa 465 kWp di fotovoltaico, uta con invertere e recuperatori di calore e sonde CO2, si arriva a malapena a coprire il 23% della quota rinnovabile generale.
ciò mi pare strano assai. vuoi dire che la resa delle PDC non raggiunge il 2,875 canonico? in tal caso sarebbe opportuno valutare un sistema con pdc a gas (con il gas defiscalizzato delle attività commerciali, si ottengono valori economici imbattibili)
marcello60 ha scritto:E questo dimostra quanto possano essere assurde certe scelte normative.... che ti spingono a consumare più combustibili fossili pur di avere una quota di rinnovabili adeguata..... :mrgreen:
santo subito. è una vera e propria follia.
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Re: split e rinnovabili

Messaggio da pagio »

Se l'impianto non ce la fa nella realtà, puoi considerarlo solo come sistema in cascata funzionante fino ad una certa temperatura esterna e dopo interviene la caldaia, per cui la quota rinnovabile sarà inferiore.

sarebbero due impianti distinti...che non interagiscono tra loro se non attraverso comandi manuali del tipo: accendo il multiplit....ho freddo...accendo la caldaia....
pagio
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Re: split e rinnovabili

Messaggio da pagio »

[/quote]Sarebbe interessante sapere cosa fanno i vari colleghi: considerate il fabbisogno di energia primaria estiva nella quota del calcolo della rinnovabile? Vi va di discuterne?[/quote]

...se ho in impianto anche in grado di fare freddo: si;
simcat
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Re: split e rinnovabili

Messaggio da simcat »

Ronin ha scritto:
simcat ha scritto:
simcat ha scritto:edificio molto ben isolato termicamente, con PDC aria-aria e circa 465 kWp di fotovoltaico, uta con invertere e recuperatori di calore e sonde CO2, si arriva a malapena a coprire il 23% della quota rinnovabile generale.
ciò mi pare strano assai. vuoi dire che la resa delle PDC non raggiunge il 2,875 canonico? in tal caso sarebbe opportuno valutare un sistema con pdc a gas (con il gas defiscalizzato delle attività commerciali, si ottengono valori economici imbattibili)
a parte che la resa della PDC (COP) ed il calcolo del valore di SPF possono risultare ben diversi, nel mio caso SPF>2,875 quindi calcolo la quaota rinnovabile per la parte invernale e ACS (valore oltre il 50%). Il problema è che sommando il fabbisogno di energia primaria estiva, che per un edificio commerciale è preponderante, la quota inevitabilmente diminuisce, pur avendo tanto FV. La pdc non dà rinnovabile in fase estiva ed ancora non è chiaro a nessuno (nemmeno al CTI) come gestirlo nella fase estiva. Il fatto è che viene esportata tanta rinnovabile, ma purtroppo non entra nel calcolo della quota rinnovabile.
Ultima modifica di simcat il mer ott 09, 2013 12:53, modificato 1 volta in totale.
pagio
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Re: split e rinnovabili

Messaggio da pagio »

arkanoid ha scritto:Ostia è solo in emilia? Ultimamente sono troppo regionalizzato. Meglio così, evidentemente da noi qualcuno che connette il cervello c'è. Rispettare le quote rinnovabili anche con il raffrescamento significa investire soldi che in questo momento non ci sono.

...a mio avviso...
non è devi rispettare e quindi obbligare il cliente ad installare l'impianto di raffrescamento...è che se lo prevedi lo devi considerare...
Il fatto di considerare solo Risc ed ACS riguarda solo l'APE.
Ronin
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Re: split e rinnovabili

Messaggio da Ronin »

simcat ha scritto:a parte che la resa della PDC (COP) ed il calcolo del valore di SPF possono risultare ben diversi, nel mio caso SPF>2,875 quindi calcolo la quaota rinnovabile per la parte invernale e ACS (valore oltre il 50%)
tale valore dovrebbe essere almeno pari al 65,2% per la sola pdc (in inverno+ACS). in effetti, non padroneggio adeguatamente la 11300-3 per suggerirti come poter agire sul fabbisogno estivo.

PS: resa = COP medio stagionale = SPF :wink:
pagio
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Re: split e rinnovabili

Messaggio da pagio »

Paolone ha scritto:Il calcolo della primaria per raffrescamento, in presenza di impianto di raffrescamento è obbligatorio. E' imposto dal Decreto 28 per il calcolo della quota rinnovabile e la norma di calcolo esiste; UNI TS 11300 - 3.

Considerare il funzionamento invernale di un impianto multisplit quando è presente un impianto a pavimento (collegato ad una caldaia o una pdc) non è corretto. il sistema preponderante è sicuramente quello a pavimento e non il multisplit. Il cliente per riscaldarsi utilizzerà sicuramente il sistema a pavimento e non gli split che invece utilizzerà in estate per raffrescarsi.

Ho a cuore questo caso perché mi sono imbattuto in una certificazione energetica dove era stata promessa una classe migliore perché nel calcolo della primaria invernale era stato considerato l'impianto a split. Con la caldaia e i pannelli a pavimento la classe scendeva.
questo è il punto a cui volevo arrivare con il mio quesito!!!
....tu ti sei imbattuto in un APE...io invece ho proposto, anche per soddisfare senza alcun dubbio la normativa, impianto più oneroso!!!.....e un produttore con meno ha dato gli stessi servizi e con questi espedienti, che non condivido nella maniera più assoluta, dice di soddisfare la normativa delle rinnovabili!!!
mat
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Re: split e rinnovabili

Messaggio da mat »

pagio ha scritto:.e un produttore con meno ha dato gli stessi servizi e con questi espedienti, che non condivido nella maniera più assoluta, dice di soddisfare la normativa delle rinnovabili!!!
Come abbiamo detto, a meno che non si parli di EMR, si tratta di truffa&raggiro.
Mi viene però da chiedermi: può la Regione Emilia stabilire che al momento la quota per il raffrescamento non va considerata? Disallineamento doloso dalla normativa nazionale... (e torniamo al solito dilemma delle competenze stato/regioni).
simcat ha scritto: La pdc non dà rinnovabile in fase estiva ed ancora non è chiaro a nessuno (nemmeno al CTI) come gestirlo nella fase estiva.
Come gestire cosa, l'elevata energia primaria?
simcat ha scritto:Il fatto è che viene esportata tanta rinnovabile, ma purtroppo non entra nel calcolo della quota rinnovabile.
Ma invece di esportarla, non puoi utilizzarla per il consumo estivo della pdc? Mi pare avessimo chiarito che tanto il decreto quanto la raccomandazione consentono di farlo.
simcat
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Re: split e rinnovabili

Messaggio da simcat »

Ronin ha scritto: tale valore dovrebbe essere almeno pari al 65,2% per la sola pdc (in inverno+ACS). in effetti, non padroneggio adeguatamente la 11300-3 per suggerirti come poter agire sul fabbisogno estivo.

PS: resa = COP medio stagionale = SPF :wink:
Certo, fino a qui ci arrivo..... :), ma quello che voglio dire è questo, ovviamente nei casi di cui ho esperienza: da quando i calcoli sono conformi alla parte 4, spesso e volentieri, anche a fronte di PDC molto prestanti, con inverter (aria-aria), e quindi con valori di COP elevati, inserendo tutti i dati "per benino", il valore di SPF viene piuttosto basso, a volte addirittura sotto la soglia minima per entrare in quota rinnovabile. Questo a volte può dipende anche dalla potenzialità della PDC: quasi sempre dimensionata sul fabbisongo estivo, spesso e volentieri dimensionata per far sì che sia soddisfatta la potenza invernale di picco a temperature basse. Tutto questo, negli edifici ben coibentati, con tanti apporti gratuiti, recuperatori di calore, porta ad avere una macchina sovradimensionata per la "stagione" che provoca appunto SPF disastrosi anche a fronte di macchine superperformanti. A volte mi è capitato di dover, simulare una potenza fittizia invernale della pompa di calore perchè, a potenza nominale (che comuqnue risultava sovradimensionata), il valore di SFP era troppo basso.
Ronin
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Re: split e rinnovabili

Messaggio da Ronin »

mi rendo conto.
tuttavia in un impianto di dimensioni ragguardevoli come quello di un centro commerciale, logica vorrebbe che si dividesse la potenza su due macchine almeno (in modo da consentire di subire un guasto senza un fermo totale): ciò dovrebbe far sì che la potenza della singola pdc in invernale sia tale da non venire penalizzata dall'assurdo sistema della parte 4 (che tuttora mi sfugge: penalizza pdc troppo grandi, quando è noto che ai carichi parziali rendono di più... boh)
simcat
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Re: split e rinnovabili

Messaggio da simcat »

Ronin ha scritto:mi rendo conto.
tuttavia in un impianto di dimensioni ragguardevoli come quello di un centro commerciale, logica vorrebbe che si dividesse la potenza su due macchine almeno (in modo da consentire di subire un guasto senza un fermo totale): ciò dovrebbe far sì che la potenza della singola pdc in invernale sia tale da non venire penalizzata dall'assurdo sistema della parte 4 (che tuttora mi sfugge: penalizza pdc troppo grandi, quando è noto che ai carichi parziali rendono di più... boh)
Certo che sono suddivise....tuttavia, capita che la seconda e la terza non siano nemmeno prese in considerazione (quindi tutto a 0), mentre la prima magari fatica ad arrivare al fatidico valore minimo di SPF.

Un progetto prevede due PDC aria-aria (dimensionate sull'estivo), con pot. invernale nominale 600 kW cadauna (con inverter che modula fino al 25%). La prima basta per coprire tutto il fabbisogno invernale stagionale (calcolo standard per L10) anzi è sovradimensionata tanto che il valore di SPF non rientra nel minimo. La seconda nemmeno è presa in considerazione. Quindi quota rinnovabile 0. Per avere un valore di SPF superiore alla soglia minima ho dovuto, a scapito di un aumento dell'Epi, diminuire il recupero calore. Risultato: valore di SPF più alto ed entro in QR.

Purtroppo è difficile comunicare tramite forum casi un po' più complessi.

P.S.

Questa è una delle rispeto avute dal CTI

"Buongiorno,

nel rispondere è mio dovere innanzitutto premettere che non vi è ancora alcun documento ufficiale nazionale che chiarisca come effettuare il calcolo della QR, pertanto quello che le dirò lo deve prendere come una nostra interpretazione sulla base dello stato dell’arte........"
mat
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Re: split e rinnovabili

Messaggio da mat »

simcat ha scritto:da quando i calcoli sono conformi alla parte 4, spesso e volentieri, anche a fronte di PDC molto prestanti, con inverter (aria-aria), e quindi con valori di COP elevati, inserendo tutti i dati "per benino", il valore di SPF viene piuttosto basso, a volte addirittura sotto la soglia minima per entrare in quota rinnovabile. Questo a volte può dipende anche dalla potenzialità della PDC: quasi sempre dimensionata sul fabbisongo estivo, spesso e volentieri dimensionata per far sì che sia soddisfatta la potenza invernale di picco a temperature basse. Tutto questo, negli edifici ben coibentati, con tanti apporti gratuiti, recuperatori di calore, porta ad avere una macchina sovradimensionata per la "stagione" che provoca appunto SPF disastrosi anche a fronte di macchine superperformanti. A volte mi è capitato di dover, simulare una potenza fittizia invernale della pompa di calore perchè, a potenza nominale (che comuqnue risultava sovradimensionata), il valore di SFP era troppo basso.
Strano, la uni ts consente per le pdc modulanti di impostare un fattore di correzione del COP a 1 fino al valore di modulazione minima (che potrebbe essere dell'ordine del 30% della potenza massima), quindi a meno di sovradimensionamenti "bestiali" l'SPF non dovrebbe precipitare troppo. Anche immaginando di parlare di un edificio per terziario di nuova costruzione, ben isolato ma con carichi estivi ragguardevoli, dove a comandare la taglia delle pdc potrebbe essere il carico estivo, occorrerebbe un rapporto tra quest'ultimo ed il carico invernale di 3 a 1 per avere un effettivo peggioramento della resa invernale (sempre tecnicamente superabile, come dice Ronin, suddividendo la potenza su più macchine).

Quando avete tempo rispondete alle domande che ho posto sopra? grazie
Ronin
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Re: split e rinnovabili

Messaggio da Ronin »

mat ha scritto:può la Regione Emilia stabilire che al momento la quota per il raffrescamento non va considerata?


domanda per esperti costituzionalisti.
noi siamo professionisti, rispettiamo le leggi vigenti; se lo stato ritiene che l'EMR abbia ecceduto le proprie prerogative, impugnerà la legge regionale davanti alla suprema corte; tuttavia, fino a che non viene annullata, essa resta valida.
mat ha scritto:Come gestire cosa, l'elevata energia primaria?
come realizzare una quota rinnovabile in fase estiva. intendi che il problema di simcat non è "calcolare" gli obblighi (in fase estiva la quota rinnovabile è zero, non esistono sistemi rinnovabili che in realtà così grandi siano economicamente affrontabili), ma proprio riuscire a rispettarli, in una situazione dove (ragionando sui consumi reali), per produrre freddo si consuma il triplo che per produrre caldo.
mat ha scritto:Ma invece di esportarla, non puoi utilizzarla per il consumo estivo della pdc? Mi pare avessimo chiarito che tanto il decreto quanto la raccomandazione consentono di farlo.
ah sì? (detto senza ironia, devo essermi perso il thread in questione e non ho autonomamente affrontato l'argomento).
in ogni caso, in EMR la risposta è no: poiché il consumo estivo non viene considerato per il rispetto degli obblighi, non viene considerata neppure la produzione rinnovabile estiva.
mat
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Re: split e rinnovabili

Messaggio da mat »

Ronin ha scritto:domanda per esperti costituzionalisti.
noi siamo professionisti, rispettiamo le leggi vigenti; se lo stato ritiene che l'EMR abbia ecceduto le proprie prerogative, impugnerà la legge regionale davanti alla suprema corte; tuttavia, fino a che non viene annullata, essa resta valida.
Concordo, era più che altro un pour parler.

Ronin ha scritto:in ogni caso, in EMR la risposta è no: poiché il consumo estivo non viene considerato per il rispetto degli obblighi, non viene considerata neppure la produzione rinnovabile estiva
Sì, ma essendo che simcat non opera in EMR (altrimenti non avrebbe il problema dell'energia primaria estiva da tenere in conto no?), ragioniamo in termini di raccomandazione CTI... mi pare che anche tu avessi partecipato a qualche thread di discussione in proposito (in particolare sul fatto di poter "usare" l'energia da fv per alimentare pdc); altrimenti attendiamo simcat e/o altri che si sono imbattuti nell'argomento.
Ronin ha scritto:come realizzare una quota rinnovabile in fase estiva
se è quello il problema, non c'è soluzione temo; sempre che qualcuno nelle elevate sedi non si inventi qualche nuova formula magica, da aggiungere alle molte già in circolazione :mrgreen:
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