Distacco: focus sul "notevole squilibrio di funzionamento"

Normativa Termotecnica, Impianti di riscaldamento, Legge 10/91, DLgs 192/05, ecc.

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redHat
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Distacco: focus sul "notevole squilibrio di funzionamento"

Messaggio da redHat »

Confrontando le numerose sentenze in tema di distacco con il testo del nuovo art. 1118 comma 4, ho notato una sostanziale differenza rappresentata dalla sostituzione del termine "squilibri termici", ampiamente specificato nella giurisprudenza pregressa, con il nuovo termine "notevoli squilibri di funzionamento".
A mio parere la sostituzione del sostantivo "termico" con "funzionamento" e l'aggiunta dell'aggettivo "notevole" costituirà un diverso approccio alla soluzione del problema tecnico nella valutazione degli "squilibri", che a ben vedere richiama ed amplifica il parere più recente della Corte di Cassazione espresso con la sentenza n° 11857 del 27/05/2011, in cui si precisa che lo squilibrio non è da ricercarsi nella modificazione dei flussi termici tra gli appartamenti vicinori, evento ritenuto trascurabile, ma nella adattabilità dell’impianto esistente alle mutate condizioni di funzionamento richieste.
Ma quando può essere definito “notevole” questo squilibrio?
Con il nuovo testo direi solo quando, dopo avere esaurito tutte le possibili azioni correttive sull’impianto, non è più possibile un ulteriore adattamento senza che ne conseguano malfunzionamenti evidenti, come ad esempio rumorosità, pulsazioni, cavitazioni, surriscaldamenti, instabilità, ecc….
Se contrariamente l’impianto non manifesta malfunzionamenti ma solo un esubero di valori (es di portata, potenza, temperatura,………) allora tali problematiche più che "notevoli squilibri di funzionamento" dovrebbero configurarsi tuttalpiù come aggravi di spesa.
Il distinguo è importante dato che mentre il “notevole squilibrio” impedisce il distacco, l’aggravio di spesa è un vincolo che può essere superato se il distaccante se ne fa carico.
Siete d'accordo?
Ultima modifica di redHat il mer lug 17, 2013 10:42, modificato 1 volta in totale.
gfrank
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Re: Distacco: focus sul "notevole squilibrio di funzionament

Messaggio da gfrank »

A mio parere, tutto si riduce ad un fatto economico!
Anche i "notevoli squilibri" possono essere azzerati eseguendo gli opportuni interventi, che naturalmente vanno pagati da chi si distacca.
Oltre a questo, devi aggiungere le spese di conservazione e ristrutturazione dell'impianto (perenni), e magari contribuire all'aggravio delle spese di gestione (perenni).
Quindi, il vero fattore discriminante del distacco, è il costo economico, immediato e futuro.
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redHat
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Re: Distacco: focus sul "notevole squilibrio di funzionament

Messaggio da redHat »

gfrank ha scritto:A mio parere, tutto si riduce ad un fatto economico!
Anche i "notevoli squilibri" possono essere azzerati eseguendo gli opportuni interventi, che naturalmente vanno pagati da chi si distacca......
Si potrebbe ma penso non avverrà frequentemente, ovvero tu supponi che vi sia un intesa tra le parti. Nella realtà il condominio è ben più litigioso e quindi probabilmente non si presterà ad operare alcuna modifica all'impianto per venire incontro al distaccante anche dietro compensazione economica.
Ma quello che volevo focalizzare è la diversità di approccio tecnico nella valutazione degli "squilibri", restando su questo punto come pensi debbano essere valutati? Ovvero per squilibri di funzionamento vanno considerati prevalentemente i problemi impiantistici escludendo sostanzialmente quelli energetici, che invece possono essere computati come aggravi di spesa?
gfrank
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Re: Distacco: focus sul "notevole squilibrio di funzionament

Messaggio da gfrank »

E' evidente che gli squilibri di funzionamento sono impiantistici, ma determinano comunque aggravi di spesa (oltre a quelli eventuali di gestione).

Ipotizzando (per assurdo) che il distacco non provochi squilibri e aggravi di spesa, non occorre alcuna delibera del condominio. Si manda una relazione tecnica all'amministratore, che dimostra l'assenza di squilibri e aggravi di spesa, e si può procedere "unilateralmente" al distacco (i lavori vanno eseguiti con il coinvolgimento del responsabile d'impianto).

Se invece, nella relazione tecnica, si individuano gli squilibri, si propongono le soluzioni e gli interventi necessari,gli aggravi di spesa, e il pagamento delle spese economiche, il distacco non è più un atto "unilaterale" del singolo condomino, ma richiede l'approvazione da parte del condominio.
L'eventuale risposta negativa, va valutata in ambito legale. Perchè mai il condominio si dovrebbe opporre, se chi si distacca paga tutte le spese?
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NoNickName
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Re: Distacco: focus sul "notevole squilibrio di funzionament

Messaggio da NoNickName »

Con questo latinorum, tipico dell'azzeccagarbuglianesimo itaglione, si può dire tutto e il contrario di tutto.
La stessa corte costituzionale, anche in merito per esempio alla ripartizione delle spese condominiali, ha emesso sentenze contraddittorie in più occasioni.
Finchè le Leggi saranno scritte con questo approccio linguistico da antologia storiografica, non sarà possibile determinare con certezza le verità tecniche.
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
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redHat
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Re: Distacco: focus sul "notevole squilibrio di funzionament

Messaggio da redHat »

NoNickName ha scritto:Con questo latinorum, tipico dell'azzeccagarbuglianesimo itaglione, si può dire tutto e il contrario di tutto......
Si ok, sappiamo che l'art. 1118 comma 4 è stato scritto per dare lavoro agli avvocati e far felici gli ingenui, il distacco è difatto sempre gravoso ed economicamente non conveniente (se non addirittura vietato nelle regioni più severe in tema di risparmio energetico), ma per favore lasciamo perdere ogni commento sulle implicazioni sociali, giuridiche, politiche, ecc... e discutiamo solo del problema tecnico: ci riusciamo oppure mandiamo l'argomento a puttane e lasciamo perdere già in partenza?
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redHat
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Re: Distacco: focus sul "notevole squilibrio di funzionament

Messaggio da redHat »

gfrank ha scritto:E' evidente che gli squilibri di funzionamento sono impiantistici...
Bene quindi siamo in 2 ad essere d'accordo.
Ipotizzando (per assurdo) che il distacco non provochi squilibri e aggravi di spesa, non occorre alcuna delibera del condominio..........
Non è così semplice ci solo le perizie e le contro perizie e poi le contro-contro perizie fino al 3° grado di giudizio. Poi non dimentichiamo che preventivamente deve essere presentato un progetto in Comune perchè viene realizzato un nuovo impianto (art. 28 legge 10/91) e che questo potrebbe essere bocciato in quanto contrario alle disposizioni locali in tema di risparmio energetico.
Perchè mai il condominio si dovrebbe opporre, se chi si distacca paga tutte le spese?
Perchè nel condominio reale i motivi sono quasi sempre lontani dalla ragione.
Ma questo è un altro argomento, la risposta al post è quella che hai dato all'inizio e che condivido pienamente.
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NoNickName
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Re: Distacco: focus sul "notevole squilibrio di funzionament

Messaggio da NoNickName »

redHat ha scritto:
NoNickName ha scritto:Con questo latinorum, tipico dell'azzeccagarbuglianesimo itaglione, si può dire tutto e il contrario di tutto......
Si ok, sappiamo che l'art. 1118 comma 4 è stato scritto per dare lavoro agli avvocati e far felici gli ingenui, il distacco è difatto sempre gravoso ed economicamente non conveniente (se non addirittura vietato nelle regioni più severe in tema di risparmio energetico), ma per favore lasciamo perdere ogni commento sulle implicazioni sociali, giuridiche, politiche, ecc... e discutiamo solo del problema tecnico: ci riusciamo oppure mandiamo l'argomento a puttane e lasciamo perdere già in partenza?
Veramente chi ha introdotto le implicazioni giuridiche, citando la corte di cassazione, sei tu nel post originale.
Dal punto di vista tecnico, nel distacco da centralizzato problemi ce n'è ZERO. L'argomento è esaurito.

Adesso cominciano i casini giuridici.
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Re: Distacco: focus sul "notevole squilibrio di funzionament

Messaggio da redHat »

NoNickName ha scritto: ...dal punto di vista tecnico, nel distacco da centralizzato problemi ce n'è ZERO. L'argomento è esaurito.
Adesso cominciano i casini giuridici
Lasciando perdere i casini giuridici, mi puoi spiegare meglio il tuo punto di vista tecnico?
SimoneBaldini
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Re: Distacco: focus sul "notevole squilibrio di funzionament

Messaggio da SimoneBaldini »

Francamente il distacco unilaterale è una cavolata. Ti rimangono le spese straordinarie a carico che se la caldaia è vecchiotta non è una cosa piacevole. Inoltre visto dalla parte di noi tecnici sarà tutta materia su cui lavorare in futuro. Facciamo un esempio, si esegue un distacco da centralizzato facendo relazione ecc.. dopo un anno un condomino lamenta rumorosità sull'impianto e chiaramente attribuisce al distacco la colpa (mi pare ovvio), a questo punto voglio vedere il tecnico dove si arrampica per risolvere il problema, problema che magari c'era da prima ma che mai era stato fatto presente.
Ripeto, per me l'unico distacco accettabile è con delibera dell'assemblea.
HUGO
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Re: Distacco: focus sul "notevole squilibrio di funzionament

Messaggio da HUGO »

SimoneBaldini ha scritto:Francamente il distacco unilaterale è una cavolata. Ti rimangono le spese straordinarie a carico che se la caldaia è vecchiotta non è una cosa piacevole. Inoltre visto dalla parte di noi tecnici sarà tutta materia su cui lavorare in futuro. Facciamo un esempio, si esegue un distacco da centralizzato facendo relazione ecc.. dopo un anno un condomino lamenta rumorosità sull'impianto e chiaramente attribuisce al distacco la colpa (mi pare ovvio), a questo punto voglio vedere il tecnico dove si arrampica per risolvere il problema, problema che magari c'era da prima ma che mai era stato fatto presente.
Ripeto, per me l'unico distacco accettabile è con delibera dell'assemblea.
Straquoto e aggiungo.
Come è possibile definire a priori la condizione di "equilibrio" su cui va valutata il futuro "notevole squilibrio"...
La maggiorparte dei condomini esistenti ('50/'60/'70) che conosco hanno il cosiddetto "equilibrio all'italiana" vale a dire portate esagerate e Dt inesistenti...spesso si fatica a distingure la mandata dal ritorno. Il distacco di un condomino, forse due, e forse anche tre...non creerebbe nessunissimo problema di squilibrio.
UNI 11300....no grazie, non faccio fumo !
SimoneBaldini
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Re: Distacco: focus sul "notevole squilibrio di funzionament

Messaggio da SimoneBaldini »

La maggiorparte dei condomini esistenti ('50/'60/'70) che conosco hanno il cosiddetto "equilibrio all'italiana" vale a dire portate esagerate e Dt inesistenti...spesso si fatica a distingure la mandata dal ritorno. Il distacco di un condomino, forse due, e forse anche tre...non creerebbe nessunissimo problema di squilibrio.
Non si crea squilibrio perchè sono già squilibrati.
Alcuni lo stanno notando adesso facendo la contabilizzazione, si possono montare circolatori 1/3 della portata installata e non solo per il dT che lo si valuta maggiore. Io rimango del parere che sarebbe bello avere dT di 20°C sul radiatore, ma se poi non c'è un bilanciamento ottimale si rischia che in molti caloriferi non circoli acqua.
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