Impianti nei ristoranti
Moderatore: Edilclima
Impianti nei ristoranti
Salve,
devo realizzare un impianto di condizionamento in un ristorante.
1) Dalla UNI 10339 risulta che per ogni persona devo prevedere 10*10^-3 mc/s. Devo dimensionare in funzione del numero max di persone o posso "ridurre" facendo considerazioni su una presenza media?
2) Che ricambi devo assicurare nelle cucine? Nella UNI 10339 si calcola in proporzione alla superficie, ma mi escono portate troppo elevate.
Ci sono regolamenti igienico sanitari di riferimento?
Grazie
devo realizzare un impianto di condizionamento in un ristorante.
1) Dalla UNI 10339 risulta che per ogni persona devo prevedere 10*10^-3 mc/s. Devo dimensionare in funzione del numero max di persone o posso "ridurre" facendo considerazioni su una presenza media?
2) Che ricambi devo assicurare nelle cucine? Nella UNI 10339 si calcola in proporzione alla superficie, ma mi escono portate troppo elevate.
Ci sono regolamenti igienico sanitari di riferimento?
Grazie
Re: Impianti nei ristoranti
Nessuna riduzione, anzi. Ti consiglio di andare alla ASSL, per chiedere se hanno delle linee guida specifiche, molte volte sono più restrittive, altre volte, ed è meglio, non sanno nemmeno di che cosa stai parlando e dato che sono loro poi a controllare: salti di gioia.
Nella UNI 10339:
Per calcolare il numero delle persone presenti, utilizza gli indici di affollamento dell' "appendice a" facendo attenzione al fatto che ".... Gli indici di affollamento si intendono convenzionali.".
E' un tranello, vai nelle definizioni e leggi la definizione di: "volume convenzionale" poi, scopri per logica, quale è la superficie convenzionale in pianta, da moltiplicare per il corrispettivo valore degli indici di affollamento.
Così ottieni il numero dei presenti da utilizzare nei calcoli.
Ricordati però che in realtà, saranno molti di più, ma è anche vero che non si può fumare, se non in .........
Una volta mi è successo che uno dell' ASSL è andato a controllare i 4[m] della presa d'aria esterna, altre volte non si sono nemmeno accorti che l’impianto era da finire.
RICORDATI IN OGNI CASO, CHE SE TANTA ARIA ESCE DA UN LOCALE ALTRETTANTA NE DEVE USCIRE.
La cappa aspirante della cucina, porterà molta più aria di quella richiesta dall'UNI e se non la reintegri con altrettanta aria trattata ed immessa dall'esterno, cosa che accade moltissime volte, succede questo.
La cucina normalmente ha una parete rivolta all'esterno, con la splendidissima apertura di ventilazione come da DM 12 aprile 1996, una porta REI che la collega al locale e la bellissima cappa aspirante, senza nessuna immissione.
In estate tutto bene, comincia ad arrivare l'inverno, ed a porta chiusa, con cappa aspirante accesa, dato che, se tanta aria esce, altrettanta ne deve entrare, dall' apertura di ventilazione entra aria mista ghiaccio, il capo cuoco, normalmente saggio, esce dal locale e mette un bellissimo cartone al posto di tale apertura, poi fa per rientrare in cucina e scopre che per aprire la porta fa molta fatica e che, subito dopo essere entrato, la porta gli si chiude alla spalle sbattendo con violenza.
A porta chiusa, scopre che la cappa aspirante, "non funziona più come prima", e decide, sempre grazie alla sua saggezza di lasciare aperta la porta della cucina.
Il problema ora si sposta al resto del locale e può andare, da un locale con buoni serramenti, uso pizzeria, dove “il camino non tira più come prima”; ad un locale con pessimi serramenti, dove i clienti sentono spifferi in ogni punto del loro corpo; ad un locale con un sistema di immissione, estrazione, dove può accadere che la UTA di immissione dell’aria esterna, porta più aria di quella prevista, trovandosi un locale in forte depressione (ovviamente non fisica), causata dal rispettivo estrattore e dall’ “Estrattore” non previsto posto in cucina e tale aria risulta essere fredda e dare fastidio.
Ho visto con i miei occhi in una cucina, con l’apertura di ventilazione e la porta chiuse, la cappa aspirante alla terza velocità; uscire l’acqua dal sifone posto a pavimento tipo gheiser (non so come si scrive), sempre a causa della saggezza di cui sopra.
Ci sarebbero molte altre cose, ma solo per dire che gli impianti ad aria, sono molto belli, soprattutto da progettare, basta farci molta attenzione.
Nella UNI 10339:
Per calcolare il numero delle persone presenti, utilizza gli indici di affollamento dell' "appendice a" facendo attenzione al fatto che ".... Gli indici di affollamento si intendono convenzionali.".
E' un tranello, vai nelle definizioni e leggi la definizione di: "volume convenzionale" poi, scopri per logica, quale è la superficie convenzionale in pianta, da moltiplicare per il corrispettivo valore degli indici di affollamento.
Così ottieni il numero dei presenti da utilizzare nei calcoli.
Ricordati però che in realtà, saranno molti di più, ma è anche vero che non si può fumare, se non in .........
Una volta mi è successo che uno dell' ASSL è andato a controllare i 4[m] della presa d'aria esterna, altre volte non si sono nemmeno accorti che l’impianto era da finire.
RICORDATI IN OGNI CASO, CHE SE TANTA ARIA ESCE DA UN LOCALE ALTRETTANTA NE DEVE USCIRE.
La cappa aspirante della cucina, porterà molta più aria di quella richiesta dall'UNI e se non la reintegri con altrettanta aria trattata ed immessa dall'esterno, cosa che accade moltissime volte, succede questo.
La cucina normalmente ha una parete rivolta all'esterno, con la splendidissima apertura di ventilazione come da DM 12 aprile 1996, una porta REI che la collega al locale e la bellissima cappa aspirante, senza nessuna immissione.
In estate tutto bene, comincia ad arrivare l'inverno, ed a porta chiusa, con cappa aspirante accesa, dato che, se tanta aria esce, altrettanta ne deve entrare, dall' apertura di ventilazione entra aria mista ghiaccio, il capo cuoco, normalmente saggio, esce dal locale e mette un bellissimo cartone al posto di tale apertura, poi fa per rientrare in cucina e scopre che per aprire la porta fa molta fatica e che, subito dopo essere entrato, la porta gli si chiude alla spalle sbattendo con violenza.
A porta chiusa, scopre che la cappa aspirante, "non funziona più come prima", e decide, sempre grazie alla sua saggezza di lasciare aperta la porta della cucina.
Il problema ora si sposta al resto del locale e può andare, da un locale con buoni serramenti, uso pizzeria, dove “il camino non tira più come prima”; ad un locale con pessimi serramenti, dove i clienti sentono spifferi in ogni punto del loro corpo; ad un locale con un sistema di immissione, estrazione, dove può accadere che la UTA di immissione dell’aria esterna, porta più aria di quella prevista, trovandosi un locale in forte depressione (ovviamente non fisica), causata dal rispettivo estrattore e dall’ “Estrattore” non previsto posto in cucina e tale aria risulta essere fredda e dare fastidio.
Ho visto con i miei occhi in una cucina, con l’apertura di ventilazione e la porta chiuse, la cappa aspirante alla terza velocità; uscire l’acqua dal sifone posto a pavimento tipo gheiser (non so come si scrive), sempre a causa della saggezza di cui sopra.
Ci sarebbero molte altre cose, ma solo per dire che gli impianti ad aria, sono molto belli, soprattutto da progettare, basta farci molta attenzione.
Re: Impianti nei ristoranti
E' mattina ed io sono un diesel:
RICORDATI IN OGNI CASO, CHE SE TANTA ARIA ESCE DA UN LOCALE ALTRETTANTA NE DEVE ENTRARE.
RICORDATI IN OGNI CASO, CHE SE TANTA ARIA ESCE DA UN LOCALE ALTRETTANTA NE DEVE ENTRARE.
Re: Impianti nei ristoranti
Ma quindi per la cucina dovrei prevedere un numero di ricambi pari a
16,5*10^-3 mc/s per ogni mq di superficie?
16,5*10^-3 mc/s per ogni mq di superficie?
Indice di affollamento camere
Ma nelle camere da letto di un albergo, l'indice di affollamento è pari a 0,05.
In una camera doppia, esce un numero di persone compreso tra 0,8 e 0,9.
IN questo caso che prendo a base di calcolo?
a) il risultato decimale da calcolo
b) il valore intero approssimato per eccesso, ovvero 1
c) il numero max di persone presenti nella camera, ovvero 2
La norma dice che gli indici vanno utilizzati solo in assenza di dati certi
In una camera doppia, esce un numero di persone compreso tra 0,8 e 0,9.
IN questo caso che prendo a base di calcolo?
a) il risultato decimale da calcolo
b) il valore intero approssimato per eccesso, ovvero 1
c) il numero max di persone presenti nella camera, ovvero 2
La norma dice che gli indici vanno utilizzati solo in assenza di dati certi
Re: Indice di affollamento camere
Ovvero in base al numero dei letti che metteranno.
Re: Indice di affollamento camere
A proposito, fare attenzione alla UNI EN 13779 2005.
Copio da un articolo del mensile "RCI".
La norma UNI EN 13779 emanata nel 2005 definisce i requisiti prestazionali per i sistemi di ventilazione e condizionamento degli edifici non residenziali, introducendo alcune novità impiantistiche e concettuali. Tuttavia la norma UNI 10339 risulta tuttora in vigore e ciò provoca non pochi equivoci e dubbi interpretativi di impiego in fase di progettazione.
Copio da un articolo del mensile "RCI".
La norma UNI EN 13779 emanata nel 2005 definisce i requisiti prestazionali per i sistemi di ventilazione e condizionamento degli edifici non residenziali, introducendo alcune novità impiantistiche e concettuali. Tuttavia la norma UNI 10339 risulta tuttora in vigore e ciò provoca non pochi equivoci e dubbi interpretativi di impiego in fase di progettazione.
Re: Indice di affollamento camere
per quanto ne so la UNI 13779 è solo in inglese e non è stata tradotta in italiano, la UNI ha pubblicato la norma EN pari pari mettendoci solo il suo simbolino e si fa pagare 66 euro per questo!Scox ha scritto:A proposito, fare attenzione alla UNI EN 13779 2005.
Copio da un articolo del mensile "RCI".
La norma UNI EN 13779 emanata nel 2005 definisce i requisiti prestazionali per i sistemi di ventilazione e condizionamento degli edifici non residenziali, introducendo alcune novità impiantistiche e concettuali. Tuttavia la norma UNI 10339 risulta tuttora in vigore e ciò provoca non pochi equivoci e dubbi interpretativi di impiego in fase di progettazione.
Re: Impianti nei ristoranti
Ho progettato vari impianti di estrazione dell'aria nelle cucine e la UNI 10339 fornisce ben poche indicazioni in tal senso, normalmente vengono utilizzate le Norme VDI le quali effettuano un dimensionamento delle portate della cappa in base al calore emesso dagli apparecchi della cucina! Che io sappia nessun funzionario ASL si è mai lagnato di detto utilizzo! Puoi trovare un sunto applicativo di dette norme al sito:
http://www.franceair.it/free_downloads/ ... 1_2002.pdf
Saluti, Marcus
http://www.franceair.it/free_downloads/ ... 1_2002.pdf
Saluti, Marcus
Re: Indice di affollamento camere
Grazie ad "amadeus" per la diritta.
Adesso però la UNI sta rompendo abbastanza le scatole con tutte queste norme non tradotte.
Adesso però la UNI sta rompendo abbastanza le scatole con tutte queste norme non tradotte.
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- Messaggi: 6
- Iscritto il: lun gen 07, 2013 17:22
Re: Impianti nei ristoranti
Salve a tutti..
Mi presente..
sono Andrea Q. e suono nuovo in questo sito..
Avrei una domanda tecnica..ovviamente
Mi trovo ad effettuare per un cliente un calcolo per eventuale istallazione di VMC.
Dovrei quindi fornire il numero di ricambi orari previsti,
quindi portata di aria esterna..
Facendo riferimento alla 10399 UNI ho avuto delle difficoltà..
Potete aiutarmi..
ho questi dati
Palestra di mq 300
Ingresso Palestra mq 12
Spogliatoio Uomini 30mq
Spogliatoio donne 30mq
H media 3,2 metri
Come si procede..
Potete aiutarmi nell'adottare la norma passo-passo..Norma che ho letto e quindi ne conosco prospetti ecc..
Alla fine quindi mi servirebbe il tutto per indicare al cliente una macchina che gestisca una determinata portata di aria esterna e possibilmente la portata di aria che andrei a far entrare..
Grazie ancora
Saluti
Andrea
Mi presente..
sono Andrea Q. e suono nuovo in questo sito..
Avrei una domanda tecnica..ovviamente
Mi trovo ad effettuare per un cliente un calcolo per eventuale istallazione di VMC.
Dovrei quindi fornire il numero di ricambi orari previsti,
quindi portata di aria esterna..
Facendo riferimento alla 10399 UNI ho avuto delle difficoltà..
Potete aiutarmi..
ho questi dati
Palestra di mq 300
Ingresso Palestra mq 12
Spogliatoio Uomini 30mq
Spogliatoio donne 30mq
H media 3,2 metri
Come si procede..
Potete aiutarmi nell'adottare la norma passo-passo..Norma che ho letto e quindi ne conosco prospetti ecc..
Alla fine quindi mi servirebbe il tutto per indicare al cliente una macchina che gestisca una determinata portata di aria esterna e possibilmente la portata di aria che andrei a far entrare..
Grazie ancora
Saluti
Andrea