Per evitare inutili discussioni, ci si dovrebbe capire bene su cosa si intende per "casa passiva"; io prendo per buona la definizione del Passive House Institute:
"1.1 Requisiti per la certificazione
Lo standard di casa passiva è raggiunto se tutti i seguenti parametri sono rispettati:
● un valore energetico per la climatizzazione interna (invernale ed estiva) non superiore a 15 kWh/m2a
● un consumo di energia primaria per l’insieme di tutti gli impieghi (riscaldamento, raffrescamento, acqua calda, corrente elettrica) non superiore a 120 kWh/m2a
● un involucro a tenuta all'aria con valore ottenuto dal test di pressione Blower Door n50 non superiore a 0,6 h-1
● numero di giorni con temperatura interna estiva maggiore della temperatura di riferimento (26°C) inferiore al 10% anno
I requisiti devono essere calcolati con il PHPP 2007. Per il calcolo del fabbisogno energetico per riscaldamento può essere usato il metodo annuale o mensile. Se l'indice energetico calore per riscaldamento scende sotto 8 kWh/m2a o se il rapporto tra guadagni energetici liberi e dispersioni termiche nel metodo annuale supera 0,70, dev'essere usato il metodo mensile."
Quindi se voglio costruire un edificio che io chiamo "Passivo", deve avere fabbisogni inferiori a quelli sopra indicati.
Dai tuoi post, mi pare di capire che il tuo standard di casa passiva sia diverso (per esempio, parli di isolamento interno che è impensabile se vuoi avere un buon fattore di utilizzo degli apporti gratuiti, oppure non vuoi la VMC che invece è indispensabile in un edificio con tenuta all'aria n50<0,6...).
Detto ciò, rispetto la tua idea, ma francamente credo proprio che stiamo parlando di edifici diversi e di comportamenti degli occupanti molto diversi.
Ad esempio, tu poni il seguente caso:
Secondo me in questo caso (che dovrebbe capitarti per il 50-70 % della stagione invernale), non si devono aprire le finestre, ma la temperatura interna salirà (gratuitamente...) fino a 24-26° e gli occupanti si toglieranno il maglione ... (il tuo esempio era comunque un pò esagerato perchè un apporto interno di 4 kW tu puoi averlo al massimo per 2 ore al giorno, mentre nelle altre 22 ore, a fornelli spenti, e con il sole che non può essere contemporaneamente su tutti i 4 lati del fabbricato, gli apporti interni difficilmente superano i 2 kW.Torniamo alla casa passiva mediterranea. Quando non ho bisogno dei 10/15 W al mq previsti (1*1,5 kW), ma fornisco comunque 4 kW perché ho acceso il fornello e la TV (magari a febbraio a mezzogiorno, con il sole che colpisce le mie vetrate, perché mi piace guardare fuori), che succede? Apro le finestre?
Comunque, credo che sul tema (per me) appassionante delle case passive, ci sia oggi poco da dire ed invece molto da fare e da provare. Oggi possiamo trovare libri che parlano di case passive, ma sono solo piccole esperienze (a volte anche poco significative), e quanto all'esperienza di progettisti e costruttori, ognuno ha fatto esperienze sui propri errori, oppure non ha fatto nulla e si diverte a pontificare sui possibili errori degli altri...
Ciao
L'esperienza è il tipo di insegnante più difficile. Prima ti fa l'esame, poi ti spiega la lezione (Oscar Wilde)