CERTIFICAZIONE : CALCOLI TEORICI E REALTA' IN CAMPO

Normativa Termotecnica, Impianti di riscaldamento, Legge 10/91, DLgs 192/05, ecc.

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ASTRO
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CERTIFICAZIONE : CALCOLI TEORICI E REALTA' IN CAMPO

Messaggio da ASTRO »

Buon giorno a tutti. Dopo qualche anno di "certificazione energetica" e pensando che ciò possa essere un confronto costruttivo per tutti chiedo gentillmente a coloro che lo desiderano di riportare qualche dato relativo alle certificazioni eseguite e se queste hanno realmente centrato o meno i reali consumi all'utenza certificata sia che si tratti di un nuovo edificio che di uno esistente

Personalmente sulla media dei 3 o 5 anni di bollette del gas io mi son ritrovato in alcuni casi scostamenti anche molto rilevanti

grazie a tutti
Samuele C.
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Re: CERTIFICAZIONE : CALCOLI TEORICI E REALTA' IN CAMPO

Messaggio da Samuele C. »

ASTRO ha scritto:Buon giorno a tutti. Dopo qualche anno di "certificazione energetica" e pensando che ciò possa essere un confronto costruttivo per tutti chiedo gentillmente a coloro che lo desiderano di riportare qualche dato relativo alle certificazioni eseguite e se queste hanno realmente centrato o meno i reali consumi all'utenza certificata sia che si tratti di un nuovo edificio che di uno esistente

Personalmente sulla media dei 3 o 5 anni di bollette del gas io mi son ritrovato in alcuni casi scostamenti anche molto rilevanti

grazie a tutti
Mi complimento per la pazienza di ricercare la gente e chiedergli le bollette. Ma a parte questo, credo sia ben difficile avere una rispondenza anche simile tra ACE e reali consumi. O meglio: se questa corrispondenza c'è, a mio parere non è questione di bontà del certificato, quanto di "fattore C...".
Ci sono troppe variabili in gioco: le abitudini di vita, la temperatura media tenuta (si ipotizzano 20 °C, da normativa, ma c'è gente che sta bene anche a 17-18 °C e c'è gente che ne vuole 24, per stare in maniche corte... le differenze sono notevoli, come sappiamo), eventuali altre fonti di riscaldamento non considerate nell'ACE (caminetto a legna o stufa a pellet), poi eventuali periodi di vacanza e non ultimo quanto gas si usa per cucinare.
L'unico confronto fattibile è tra abitazioni simili con abitudini di vita simili. Il resto secondo me non vale la pena, perché non attendibile.
aupaz
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Re: CERTIFICAZIONE : CALCOLI TEORICI E REALTA' IN CAMPO

Messaggio da aupaz »

L'ACE è una cosa, la diagnosi energetica un'altra...
L'ACE è un metro col quale misurare la prestazione in condizioni standard, dove questo standard nella realtà non è quasi mai applicato, perchè prevede la climatizzazione 24 ore al giorno e 20°C costanti. Lo standard serve oggettivamente, perchè se in una casa si consuma poco perchè si tiene 17 °C, non la si può vendere come classe A o B. Quindi una cosa è un criterio comune e generale con il quale misurare le prestazioni (ACE), un'altro è considerare i consumi reali... Purtroppo non è sempre così facile spiegare questo ai clienti o a chi non è del settore...
"Se non lo puoi misurare, non lo puoi migliorare" - Lord Kelvin
ASTRO
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Re: CERTIFICAZIONE : CALCOLI TEORICI E REALTA' IN CAMPO

Messaggio da ASTRO »

bene !!!!!!
concordo in tutto e per tutto con tutti. Ma cosa raccontiamo a chi pensa di acquistare un'abitazione che consuma 500 euro all'anno e poi se ne ritrova 1000 ? Che deve cambiare abitudini ? alla fine che senso ha la certificazioone e tutte le elucubrazioni mentali che ci facciamo per calcolarla se poi è chi conduce impianto ed abitazione a determinarne i consumi ? speriamo di non doverlo raccontare presto anche a qualche giudiice come potroppo prima o poi capiterà

grazie a tutti
HUGO
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Re: CERTIFICAZIONE : CALCOLI TEORICI E REALTA' IN CAMPO

Messaggio da HUGO »

Guarda se c'è una cosa sicura e sacrosanta su cui un giudice non potrà mai darti torto è che la certificazione enegetica
non rispecchia ciò che sono i consumi reali di un immobile.
UNI 11300....no grazie, non faccio fumo !
soloalfa
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Re: CERTIFICAZIONE : CALCOLI TEORICI E REALTA' IN CAMPO

Messaggio da soloalfa »

ASTRO ha scritto:bene !!!!!!
concordo in tutto e per tutto con tutti. Ma cosa raccontiamo a chi pensa di acquistare un'abitazione che consuma 500 euro all'anno e poi se ne ritrova 1000 ? Che deve cambiare abitudini ? alla fine che senso ha la certificazioone e tutte le elucubrazioni mentali che ci facciamo per calcolarla se poi è chi conduce impianto ed abitazione a determinarne i consumi ? speriamo di non doverlo raccontare presto anche a qualche giudiice come potroppo prima o poi capiterà

grazie a tutti
Chiedigli quanti km/Lt fanno con la loro auto e quanti km/Lt ne indica il suo libretto!
La teoria è quando si sa tutto e niente funziona.
La pratica è quando tutto funziona e nessuno sa il perché.
Noi abbiamo messo insieme la teoria e la pratica: non c'è niente che funzioni... e nessuno sa il perché !
andrewltd
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Re: CERTIFICAZIONE : CALCOLI TEORICI E REALTA' IN CAMPO

Messaggio da andrewltd »

ASTRO ha scritto:bene !!!!!!
concordo in tutto e per tutto con tutti. Ma cosa raccontiamo a chi pensa di acquistare un'abitazione che consuma 500 euro all'anno e poi se ne ritrova 1000 ? Che deve cambiare abitudini ? alla fine che senso ha la certificazioone e tutte le elucubrazioni mentali che ci facciamo per calcolarla se poi è chi conduce impianto ed abitazione a determinarne i consumi ? speriamo di non doverlo raccontare presto anche a qualche giudiice come potroppo prima o poi capiterà

grazie a tutti
per come sono fatte le ACE, ritengo sia difficile che i consumi superino quelli del certificato, calcolato con riscaldamento continuato a 20 gradi uniformi in tutta l'abitazione e con una ventilazione di 0,3 volumi/ora. senza parlare poi dell'uso dei ponti termici secondo 14683, che porta a un grosso sovradimensionamento del flusso.le elucubrazioni sono utili, secondo me, sopratutto per poter fare un confronto tra gli edifici. credo che i giudici, in caso di contestazioni, si affiderebbero a un ctu in grado di spiegare il perchè di tutta la serie di incertezze che il calcolo impone...sempre che qualcuno non abbia dichiarato cose palesemente false.
ASTRO
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Re: CERTIFICAZIONE : CALCOLI TEORICI E REALTA' IN CAMPO

Messaggio da ASTRO »

ma a voi che differenze capitano generalmente ?
Samuele C.
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Re: CERTIFICAZIONE : CALCOLI TEORICI E REALTA' IN CAMPO

Messaggio da Samuele C. »

ASTRO ha scritto:bene !!!!!!
concordo in tutto e per tutto con tutti. Ma cosa raccontiamo a chi pensa di acquistare un'abitazione che consuma 500 euro all'anno e poi se ne ritrova 1000 ? Che deve cambiare abitudini ? alla fine che senso ha la certificazioone e tutte le elucubrazioni mentali che ci facciamo per calcolarla se poi è chi conduce impianto ed abitazione a determinarne i consumi ? speriamo di non doverlo raccontare presto anche a qualche giudiice come potroppo prima o poi capiterà

grazie a tutti
A me nessuno ha mai chiesto quanta sarebbe stata la spesa per il riscaldamento. Sebbene possa essere una domanda lecita, per carità...
Tuttavia la domanda più tipica semmai è "ci rientriamo in classe A?", come se fosse una cosa da nulla e bastasse avere 3 cm di cappotto e la caldaia nuova... Al ché, credo che sia sufficiente non fare certificazioni "alla pene di segugio", per non trovarsi male in possibili contestazioni future. Penso infatti che sia difficile che ti vengano a contestare una certificazione che "assomiglia" più ad una classe D invece che ad una C, o cose del genere.
Sarà molto più probabile che qualcuno si accorga che è stato fregato e quindi s'incazzi di brutto se (esempio) una classe A consuma quanto una C/D e ha pure fenomeni di muffe o cose del genere. Questo potrebbe capitare, per chi ha le classi A e B "facili".
Samuele C.
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Re: CERTIFICAZIONE : CALCOLI TEORICI E REALTA' IN CAMPO

Messaggio da Samuele C. »

ASTRO ha scritto:ma a voi che differenze capitano generalmente ?
Io se devo essere sincero, dopo una 50ina di certificati energetici (dico il numero per farti avere un termine di paragone, non so dirti se siano pochi o tanti), non ho MAI confrontato il consumo di metano che mi veniva dall'ACE con quello reale. Né mai mi è stato chiesto. Sbaglierò... ma me ne preoccupo anche poco, perché secondo me è un confronto che non serve a niente, per quanto detto sopra.
Sarei allora più curioso di confrontare la trasmittanza delle pareti calcolata, rispetto a quella trovata sperimentalmente con un termoflussimetro, per esempio. Oppure misurare la potenza effettivamente erogata dall'impianto nelle condizioni invernali più rigide, in uno steady-state di 20 °C interni, per esempio... E cose così (che però sono PARECCHIO più complesse da verificare).
aupaz
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Re: CERTIFICAZIONE : CALCOLI TEORICI E REALTA' IN CAMPO

Messaggio da aupaz »

Quello che può aspettarsi il cliente è che l'ACE dia un'indicazione dei consumi, e lo fà, ma mai nelle condizioni di utilizzo di ognuno, ma in condizioni standard.
Sul nuovo ritengo che i consumi reali difficilmente siano superiori a quanto previsto da un ACE, perchè in case ben isolate son sufficienti meno di 20 °C per aver comfort e inoltre non tutti li mantengono costanti per 24 ore. Inoltre come già detto precedentemente, i ricambi ora sono minori.
Se poi invece sull'esistente, mal isolato ecc, uno per avere caldo riscalda a 21 °C e pure tiene aperte le finestre ogni mattina per 2-3 ore per " arieggiare", allora poi non può reclamare...
Se i due consumi combaciano, è solo un caso....
L'ACE non è una diagnosi energetica!
"Se non lo puoi misurare, non lo puoi migliorare" - Lord Kelvin
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