Produzione ACS

Normativa Termotecnica, Impianti di riscaldamento, Legge 10/91, DLgs 192/05, ecc.

Moderatore: Edilclima

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ilverga
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Produzione ACS

Messaggio da ilverga »

Un cliente mi chiedeva se esiste una norma a cui appigliarsi per impedire di separare l'impianto termico per il riscaldamento a quello per la produzione di acqua calda sanitaria...
L'impianto consta di n.4 caldaie a modulazione di potenza (condensazione, 4 stelle e chi + ne ha + ne metta) in cascata, il condominio vuole aggiungere una 5a per la sola produzione di acs. Effettivamente non ha senso tecnicamente installarla, visto che le 4 caldaie dedicate al riscaldamento non funzioneranno praticamente mai alla massima potenza...ma se il condominio insistesse nel voler tenere una caldaia aggiuntiva dedicata solo all'acs, esiste qualche norma a cui si può appellare...
a memoria non ricordo...il 412 non mi aiuta troppo...la UNI??
Lomby
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Why?

Messaggio da Lomby »

Oggettivamente mi sfugge il motivo per cui dovrebbero/vorrebbero installare una quinta caldaia dedicata all'ACS, quale vantaggio potrebbero averne?
Se si tratta di contabilizzare il gas in modo separato (per ripartire l'ACS in modo differente) allora forse conviene un misuratore di energia termica sul primario ACS (o dico una cavolata???)

Altrimenti sono curioso di capire le motivazioni....

Ciao
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ilverga
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Messaggio da ilverga »

E' esattamente come pensi...un discorso di contabilizzazione.
Spiegato anche in lingua etrusca che esistono sistemi di contabilizzazione precisi e sicuri, ma temono che l'eventuale ditta con cui fare contratto di gestione calore alteri i risultati a proprio piacimento.
Non chiedetemi perchè pensare una cosa simile...non ha senso...si sentono forse perseguitati (magari precedenti esperienze negative...).
La loro soluzione prevederebbe proprio chiedere 2 contatori gas differenti a cui attaccare i 2 impianti (termico e acs), installandoli però nello stesso locale...mi verrebbe da dire: "che orrore"...
Fatto sta che è così e, se posso, devo fermare questo scempio avvalendomi della legge!
10gradiest
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Messaggio da 10gradiest »

Nei limiti della mia enorme ignoranza, non ho mai letto nè sentito di divieti in questo senso.
Credo che se optano per un generatore a condensazione da utilizzare solo per l'a.c.s. non ci possa opporre.
Penso anche che, nonostante non sia un'idea brillante, non sarebbe nemmeno un grande scempio e che i consumi globali non varieranno molto.
10gradiest
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Messaggio da 10gradiest »

Nei limiti della mia enorme ignoranza, non ho mai letto nè sentito di divieti in questo senso.
Credo che se optano per un generatore a condensazione da utilizzare solo per l'a.c.s. non ci possa opporre.
Penso anche che, nonostante non sia un'idea brillante, non sarebbe nemmeno un grande scempio e che i consumi globali non varieranno molto.
10gradiest
Lomby
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Messaggio da Lomby »

ilverga ha scritto:E' esattamente come pensi...un discorso di contabilizzazione.
Spiegato anche in lingua etrusca che esistono sistemi di contabilizzazione precisi e sicuri, ma temono che l'eventuale ditta con cui fare contratto di gestione calore alteri i risultati a proprio piacimento.
Non chiedetemi perchè pensare una cosa simile...non ha senso...si sentono forse perseguitati (magari precedenti esperienze negative...).
La loro soluzione prevederebbe proprio chiedere 2 contatori gas differenti a cui attaccare i 2 impianti (termico e acs), installandoli però nello stesso locale...mi verrebbe da dire: "che orrore"...
Fatto sta che è così e, se posso, devo fermare questo scempio avvalendomi della legge!
In realtà, se non l'hanno abrogato in qualche altro decreto successivo, ho trovato il comma 6 art.2 del DPR 412/93 che chiede proprio di tenere le caldaie separate.... (e pensare che lo stavo leggendo convinto di trovare indicazioni opposte....); eccolo:

"6. Negli impianti termici di nuova installazione, nonché in quelli sottoposti a ristrutturazione, la produzione centralizzata dell'energia termica necessaria alla climatizzazione invernale degli ambienti ed alla produzione di acqua calda per usi igienici e sanitari per una pluralità di utenze, deve essere effettuata con generatori di calore separati, fatte salve eventuali situazioni per le quali si possa dimostrare che l'adozione di un unico generatore di calore non determini maggiori consumi di energia o comporti impedimenti di natura tecnica o economica. Gli elementi tecnico-economici che giustificano la scelta di un unico generatore vanno riportati nella relazione tecnica di cui all'art. 28 della legge 9 gennaio 1991, n. 10. L'applicazione della norma tecnica UNI 8065, relativa ai sistemi di trattamento dell'acqua, è prescritta, nei limiti e con le specifiche indicate nella norma stessa, per gli impianti termici di nuova installazione con potenza complessiva superiore o uguale a 350 kW."
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Re: Produzione ACS

Messaggio da ingbaldiniroberto »

Se non sei già in regime di CPI, prova a vedere se con la quinta caldaia ci cadi dentro, a questo punto dovresti verificale se il locale caldaia è a norma e fare la pratica VVFF, potrebbe essere la scappatoia tecnico economica.
Al momento la separazione fra generatore per riscaldamento e generatore per l'ACS è la strada indicata dalla normativa, tanto è vero che il 311 richiama espressamente il DPR412.
Quanto alla contabilizzazione che ci sia o non ci sia la apposita caldaia ACS sempre appositi contatori devi mettere, quindi o non capisco o c'è qualcosa che mi sfugge.
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Messaggio da girondone »

buon giorno
apparte la questione di convincere i clienti...
con riferimento a
"fatte salve eventuali situazioni per le quali si possa dimostrare che l'adozione di un unico generatore di calore non determini maggiori consumi di energia o comporti impedimenti di natura tecnica o economica. Gli elementi tecnico-economici che giustificano la scelta di un unico generatore vanno riportati nella relazione tecnica di cui all'art. 28 della legge 9 gennaio 1991, n. 10. "

non vi pare che, dire che con la cascata di caldaie modulanti l'impianto è a posto così!?
ovvero, modula fino a pochissimi kw per fare solo acs?
Lomby
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Re: Produzione ACS

Messaggio da Lomby »

ingbaldiniroberto ha scritto:Se non sei già in regime di CPI, prova a vedere se con la quinta caldaia ci cadi dentro, a questo punto dovresti verificale se il locale caldaia è a norma e fare la pratica VVFF, potrebbe essere la scappatoia tecnico economica.
Al momento la separazione fra generatore per riscaldamento e generatore per l'ACS è la strada indicata dalla normativa, tanto è vero che il 311 richiama espressamente il DPR412.
Quanto alla contabilizzazione che ci sia o non ci sia la apposita caldaia ACS sempre appositi contatori devi mettere, quindi o non capisco o c'è qualcosa che mi sfugge.
Certo, singoli contatori per i consumi di ogni appartamento;
quindi la quota fissa (dovuta alle dispersioni della rete di distribuzione e di ricircolo) viene ripartita con i millesimi di riscaldamento, come per l'acqua calda prodotta dalle restanti caldaie? E' così?

Se invece ci sono i contabilizzatori di calore per ogni appartamento, allora credo si debba fare un discorso diverso per la quota fissa, come si fa?
Si contabilizza il gas separatamente oppure si installa un contabilizzatore di energia termica ad hoc per la caldaia ACS (se linea gas comune)? E poi ripartizione in base ai consumi?

Dubbi scemi, a volte ci si complica talmente la vita che si perdono di vista le soluzioni più banali ma efficaci....
Lomby
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Messaggio da Lomby »

girondone ha scritto:buon giorno
apparte la questione di convincere i clienti...
con riferimento a
"fatte salve eventuali situazioni per le quali si possa dimostrare che l'adozione di un unico generatore di calore non determini maggiori consumi di energia o comporti impedimenti di natura tecnica o economica. Gli elementi tecnico-economici che giustificano la scelta di un unico generatore vanno riportati nella relazione tecnica di cui all'art. 28 della legge 9 gennaio 1991, n. 10. "

non vi pare che, dire che con la cascata di caldaie modulanti l'impianto è a posto così!?
ovvero, modula fino a pochissimi kw per fare solo acs?

Mi sembra di interpretare (correggimi se sbaglio..):

Non hanno una sola caldaia ma più di una..... e per di più modulanti con la gestione in cascata (e magari a condensazione...)
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ilverga
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Messaggio da ilverga »

Allora...l'impianto è nell'ordine dei 240 kW (4 caldaie da 60 kW).
Il problema nasce ora che il progetto VVF è stato approvato con tale potenza; se intendono aggiungerne una ulteriore, va tutto a pallino.
Il consiglio è stato quello di usare le medesime caldaie per la produzione di acs, visto che il fabbisogno dell'impianto termico non è certamente a tali livelli...la risposta è stata: aggiungete 1 caldaia dedicata esclusivamente all'ACS.
Ciò comporterebbe: nuova prativa VVF, n.2 contatori gas (1 x utenza ACS e uno per riscaldamento), ecc... :roll: :roll:
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Messaggio da Lomby »

ilverga ha scritto:Allora...l'impianto è nell'ordine dei 240 kW (4 caldaie da 60 kW).
Il problema nasce ora che il progetto VVF è stato approvato con tale potenza; se intendono aggiungerne una ulteriore, va tutto a pallino.
Il consiglio è stato quello di usare le medesime caldaie per la produzione di acs, visto che il fabbisogno dell'impianto termico non è certamente a tali livelli...la risposta è stata: aggiungete 1 caldaia dedicata esclusivamente all'ACS.
Ciò comporterebbe: nuova prativa VVF, n.2 contatori gas (1 x utenza ACS e uno per riscaldamento), ecc... :roll: :roll:
Bah, a sti punti se c'è qualche fenomeno che insiste per avere un'altra caldaia solo ACS senza motivo....

Se evidentemente il buon senso non basta e le leggi non vengono in soccorso, io farei leva sul fatto che devono pagare la variante dell'esame progetto VVF;

poi potresti toccarli ulteriormente nel portafoglio e nell'animo (tentar non nuoce):

dipende se la CT è esistente o da costruire, se non ci fosse la superficie di areazione già idonea alla nuova potenza termica allora potresti dire che ci sono ulteriori costi per opere di adeguamento (seppur minimi....)

A volte basta sentire che nascono altri problemi, anche irrisori (sia burocratici che realizzativi) e forse desistono.....
ingbaldiniroberto
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Messaggio da ingbaldiniroberto »

ilverga ha scritto:Allora...l'impianto è nell'ordine dei 240 kW (4 caldaie da 60 kW).
Il problema nasce ora che il progetto VVF è stato approvato con tale potenza; se intendono aggiungerne una ulteriore, va tutto a pallino.
Il consiglio è stato quello di usare le medesime caldaie per la produzione di acs, visto che il fabbisogno dell'impianto termico non è certamente a tali livelli...la risposta è stata: aggiungete 1 caldaia dedicata esclusivamente all'ACS.
Ciò comporterebbe: nuova prativa VVF, n.2 contatori gas (1 x utenza ACS e uno per riscaldamento), ecc... :roll: :roll:
A questo punto se proprio insistono fagli quello che chiedono e pelali!
:twisted: :twisted: Mal voluto non fu mai troppo :twisted: :twisted:
vecchiaccio
Terminus
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Messaggio da Terminus »

I tuoi clienti non sanno inoltre che due contatori vogliono dire pagare due volte le imposte fisse?
A che scopo regalare i soldi al fornitore?
Si può contabilizzare facilmente l'acqua calda (caso che dovrebbero fare comunque), i costi fissi della centrale potrebbero essere ripartiti come quota riscaldamento (soliti millesimi) e con quota acs: quest'ultima basata sui consumi contabilizzati sulle mandate dell'acqua.
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