Salve a tutti,
ho un dubbio e vorrei qualche consiglio da voi esperti.
lavoro in una ditta di idraulica, siamo stati chiamati da un costruttore il quale ha costruito 3 appartamenti.
Gli impianti idraulici li ha fatti eseguire da una ditta di sua fiducia. Tale ditta finiti i lavori è stata pagata completamente e pochi giorni dopo è stata dichiarata fallita; ovviamente non ha redatto e consegnato le dichiarazioni di conformità.
Il nostro compito dovrebbe essere quello di conformare gli impianti per procedere poi con la chiusura lavori e l'eventuale abitabilità.
In questo caso noi, come ditta NON realizzatrice è sufficiente fare una Dichiarazione di Rispondenza allegando specifica materiali (fin dove possibile ovviamente) schemi impianto e prove di tenuta?
in caso contrario qual'è l'alternativa corretta? quale normativa seguire per non incorrere in problemi legali (sia per il costruttore che per noi) ?
grazie
Dichiarazione di conformità nuovo impianto
Moderatore: Edilclima
Re: Dichiarazione di conformità nuovo impianto
fare una dichiarazione di risp. è una soluzione...... però per stare tranqulli farei un contrllo all'impianti mettendoli sottopressione se la ditta e fallita qualcosa di marcio c'era
Re: Dichiarazione di conformità nuovo impianto
Attenzione la dichiarazione di rispondenza si può fare solo per impianti realizzati prima dell'entrata in vigore del DM 37/08 (art. 7, comma 6)
Re: Dichiarazione di conformità nuovo impianto
si certo infatto, ho scritto che alla dichiarazione di rispondenza alleghiamo le prove di tenuta.PAOLOS ha scritto:fare una dichiarazione di risp. è una soluzione...... però per stare tranqulli farei un contrllo all'impianti mettendoli sottopressione se la ditta e fallita qualcosa di marcio c'era
Nel caso in cui la dichiarazione di conformità prevista dal presente articolo, salvo quanto previsto all'articolo 15, nonAttenzione la dichiarazione di rispondenza si può fare solo per impianti realizzati prima dell'entrata in vigore del DM 37/08 (art. 7, comma 6)
sia stata prodotta o non sia più reperibile, tale atto è sostituito – per gli impianti eseguiti prima dell'entrata in vigore del
presente decreto – da una dichiarazione di rispondenza, resa da un professionista iscritto all'albo professionale per le
specifiche competenze tecniche richieste, che ha esercitato la professione, per almeno cinque anni, nel settore
impiantistico a cui si riferisce la dichiarazione, sotto personale responsabilità, in esito a sopralluogo ed accertamenti,
ovvero, per gli impianti non ricadenti nel campo di applicazione dell'articolo 5, comma 2, da un soggetto che ricopre, da
almeno 5 anni, il ruolo di responsabile tecnico di un'impresa abilitata di cui all'articolo 3, operante nel settore
impiantistico a cui si riferisce la dichiarazione.
q quanto pare hai ragione, ma mi chiedo, nello specifico, come si può risolvere la quetione legalmente?
cioè, se non è possibile fare la dic. di ripondenza allora è scontato che ci voglia la dic. di conformità. Ma se la ditta è fallita, allora chi fa la dic. di conformità dichiara che è stato esecutore dei lavori... questo più che altro mi sembra un "suicidio". dichiarare di aver fatto dei lavori e prendersene le responsabilità quando non è andata in realtà così.
Non volevo andare dall'avvocato a chiedere informazioni, pensavo che essendo in italia sarà già capitato di far fare dei lavori a ditte che poi presi i soldi hanno chiuso in quel caso, come si fa a fare la chiusura lavori???????
Re: Dichiarazione di conformità nuovo impianto
Purtroppo è una situazione che non ha (legalmente) soluzione. L'unica soluzione perfettamente legale sarebbe di rifare l'impianto... E' una problematica che ci si trascina dalla entrata in vigore della vecchia 46/90. Con il DM 37/08 si è prevista una sorta di sanatoria che vale solo per il pregresso. Il legislatore evidentemente era convinto che da una certa data tutto non poteva che funzionare in modo perfetto. Ma nella realtà vi sono, purtroppo, situazioni che non sempre dipendono dalla volontà delle persone. Dal fallimento, come nel caso in discussione, ma anche, succede anche questo, il caso nel quale l'installatore defunge prima della chiusura dei lavori. Saranno casi rari, il problema è che, legalmente, sono senza rimedio.
Re: Dichiarazione di conformità nuovo impianto
paolo m ha scritto:Purtroppo è una situazione che non ha (legalmente) soluzione. L'unica soluzione perfettamente legale sarebbe di rifare l'impianto... E' una problematica che ci si trascina dalla entrata in vigore della vecchia 46/90. Con il DM 37/08 si è prevista una sorta di sanatoria che vale solo per il pregresso. Il legislatore evidentemente era convinto che da una certa data tutto non poteva che funzionare in modo perfetto. Ma nella realtà vi sono, purtroppo, situazioni che non sempre dipendono dalla volontà delle persone. Dal fallimento, come nel caso in discussione, ma anche, succede anche questo, il caso nel quale l'installatore defunge prima della chiusura dei lavori. Saranno casi rari, il problema è che, legalmente, sono senza rimedio.
quoto..
purtroppo , ma forse è inevitabile, ogni volta che scrivono una legge si basano su situazioni ideali che in molti casi no esistono
come per es triovare i libreti di impianto , dichiaraz di conformità con tutti gli allegati e le leggi 10 us-bilt quando si va a certificare edifici
come se si vivesse in un mondo perfetto
io in 6 anni ho visto una dico con gli allegati! per il resto ho sempre pregato di averle per es per il 55%
ritrovandomi con un foglio solo con scritto parecchie cavolate (ricordo sempre il classico 7129 per pannelli solari)
-
- Messaggi: 1620
- Iscritto il: gio set 18, 2008 11:55
Re: Dichiarazione di conformità nuovo impianto
Anche se questa cosa andrà a svantaggio dell’amico Mars, per me la soluzioni legalmente possibili sono una e mezza (un vera e l’altra un po’ farlocca).
1. Il costrutore si fa fare dalla vecchia ditta una Di.Co. con data antecedente a quella di fallimento: se impianto è stato realizzato, queso deve necessariamente a regola d’arte. Quindi avrebbe dovuto esserci la Di.Co.. Pertanto, se l’installatore era veramente di fiducia non credo che ci possano essere troppi problemi nel fargli compilare il documento.
2. (soluzione farlocca) Redigere una Di.Ri. e far finta che il comma 6 dell’articolo 7 del. D.M. 377208 non esiste
1. Il costrutore si fa fare dalla vecchia ditta una Di.Co. con data antecedente a quella di fallimento: se impianto è stato realizzato, queso deve necessariamente a regola d’arte. Quindi avrebbe dovuto esserci la Di.Co.. Pertanto, se l’installatore era veramente di fiducia non credo che ci possano essere troppi problemi nel fargli compilare il documento.
2. (soluzione farlocca) Redigere una Di.Ri. e far finta che il comma 6 dell’articolo 7 del. D.M. 377208 non esiste
Re: Dichiarazione di conformità nuovo impianto
Mimmo_510859D ha scritto:Anche se questa cosa andrà a svantaggio dell’amico Mars, per me la soluzioni legalmente possibili sono una e mezza (un vera e l’altra un po’ farlocca).
1. Il costrutore si fa fare dalla vecchia ditta una Di.Co. con data antecedente a quella di fallimento: se impianto è stato realizzato, queso deve necessariamente a regola d’arte. Quindi avrebbe dovuto esserci la Di.Co.. Pertanto, se l’installatore era veramente di fiducia non credo che ci possano essere troppi problemi nel fargli compilare il documento.
2. (soluzione farlocca) Redigere una Di.Ri. e far finta che il comma 6 dell’articolo 7 del. D.M. 377208 non esiste
effettivamente la 1 è la coa giusta.... magari anche dico su impianto parziale , nel senso che poi lo hanno finito altri
che a loro volta faranno riferiemento a quella dico nella loro dico
scusate i "dico"
però chissà se si trova ancora in italia quello di fidicia