Buongiorno a tutti, sono nuovo del forum e vi seguo da tempo, avrei una domanda da fare.
Avendo un chiller con scambiatore a piastre saldobrasate e pompa centrifuga che spinge nello scambiatore come faccio a sapere se lo quest'ultimo è intasato dallo sporco? Ho 2 manometri ingresso/uscita. Vorrei solo sapere se il delta P aumenta o diminuisce.
Chiaramente bisogna sapere la perdita di carico del circuito ma ammettiamo che una macchina nuova viene collaudata oggi e le portate sono a posto, il delta T acqua è nella norma, a distanza di tempo si sporca lo scambiatore, a parte il delta T che cresce ma il delta P come si comporterà? grazie
scambiatore intasato
Moderatore: Edilclima
Re: scambiatore intasato
il deltap non varia significativamente anche con scambio termico ridotto, perchè lo scambiatore si impacca per una piccola parte, il resto fluisce comunque.
il trucco è confrontare la differenza tra la temperatura di uscita del fluido refrigerato e quella di evaporazione del gas (o del circuito di torre, se è condensato ad acqua): se quel dT supera 1,5°C è praticamente sicuro che lo scambiatore è sporco.
il trucco è confrontare la differenza tra la temperatura di uscita del fluido refrigerato e quella di evaporazione del gas (o del circuito di torre, se è condensato ad acqua): se quel dT supera 1,5°C è praticamente sicuro che lo scambiatore è sporco.
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Re: scambiatore intasato
Grazie per la risposta
Re: scambiatore intasato
quote="Ronin"]il deltap non varia significativamente anche con scambio termico ridotto, perchè lo scambiatore si impacca per una piccola parte, il resto fluisce comunque.
il trucco è confrontare la differenza tra la temperatura di uscita del fluido refrigerato e quella di evaporazione del gas (o del circuito di torre, se è condensato ad acqua): se quel dT supera 1,5°C è praticamente sicuro che lo scambiatore è sporco.[/quote
Non mi è chiaro il tuo discorso...
La termperatura del refrigerato sarà sempre maggiore della temperatura di evaporazione. Se supponi che la temperatura di evaporazione rimane costante durante lo scambio deve risultare obbligotariamente che la temperatura dell'acqua ( del rerfigerato) risulti maggiore.
Io direi di controllare la differenza di temperatura tra mandata e uscita dell'acqua refrigerata dal chiller. se il valore è superiore ai 5°C allora la probabilità di intasamento è elevata.
Inoltre ritengo che la misura della differenza di pressione risulti molto utile.
Se lo scambiatore è considerevolemente intasato il flussostato blocca il compressore altrimenti spacchesresti tutto.
Proprio per questo motivo, se hai dei dubbi in merito non esitare a smontare le tubazioni e controlla tutto. Impieghi, se va male 30 min. e ti metti al sicuro.
il trucco è confrontare la differenza tra la temperatura di uscita del fluido refrigerato e quella di evaporazione del gas (o del circuito di torre, se è condensato ad acqua): se quel dT supera 1,5°C è praticamente sicuro che lo scambiatore è sporco.[/quote
Non mi è chiaro il tuo discorso...
La termperatura del refrigerato sarà sempre maggiore della temperatura di evaporazione. Se supponi che la temperatura di evaporazione rimane costante durante lo scambio deve risultare obbligotariamente che la temperatura dell'acqua ( del rerfigerato) risulti maggiore.
Io direi di controllare la differenza di temperatura tra mandata e uscita dell'acqua refrigerata dal chiller. se il valore è superiore ai 5°C allora la probabilità di intasamento è elevata.
Inoltre ritengo che la misura della differenza di pressione risulti molto utile.
Se lo scambiatore è considerevolemente intasato il flussostato blocca il compressore altrimenti spacchesresti tutto.
Proprio per questo motivo, se hai dei dubbi in merito non esitare a smontare le tubazioni e controlla tutto. Impieghi, se va male 30 min. e ti metti al sicuro.
Re: scambiatore intasato
il dt tra le temperature che ho indicato è sempre presente, ma in un frigo condensato ad acqua correttamente trattato sta sotto 1°C: se prendi la temperatura del gas il dt sarà anche più basso.
gli scambiatori a piastre sono carogne, ne ho visti di impaccati completamente che non perdevano quasi nulla: questo perchè si impacca circa il 10% della superficie della piastra, e la portata fluisce tutta nella parte residua con perdite di pressione trascurabili; in compenso lo scambio termico ne risulta drasticamente ridotto.
gli scambiatori a piastre sono carogne, ne ho visti di impaccati completamente che non perdevano quasi nulla: questo perchè si impacca circa il 10% della superficie della piastra, e la portata fluisce tutta nella parte residua con perdite di pressione trascurabili; in compenso lo scambio termico ne risulta drasticamente ridotto.
Re: scambiatore intasato
Quindi se ho capito bene tu sostieni che maggiore è la differenza di temperatura tra fluido refrigerante e acqua in uscita dal chiller e maggiore è la probabilità di intasamento? Secondo me non è così...
Se si riduce la portata in seguito all'incremento della perrdita di carico dello scambiatore maggiore sarà il salto termico dell'acqua tra ingresso e uscita dalla scambiatore. L'acqua entra ad es. a 12°C e mi esce a 5/4°C ( spero non meno). Ti rendi conto che la differenza di temperatura tra fluido refr. e acqua tende a diminuire a tal punto da raggiungere quasi il congelamento dell'acqua dentro il chiller (purtroppo è successo).
Inoltre non mi convince quanto tu sostieni relativamente alla differenza di temperatura di 1°C tra temperatura di evaporazione e fluido in mandata. Lo scambio viene regolato (agendo sui sistemi di regolazione del chiller) in modo da avere una differenza di temperatura tra i due fluidi di almeno 10°C.
Se si riduce la portata in seguito all'incremento della perrdita di carico dello scambiatore maggiore sarà il salto termico dell'acqua tra ingresso e uscita dalla scambiatore. L'acqua entra ad es. a 12°C e mi esce a 5/4°C ( spero non meno). Ti rendi conto che la differenza di temperatura tra fluido refr. e acqua tende a diminuire a tal punto da raggiungere quasi il congelamento dell'acqua dentro il chiller (purtroppo è successo).
Inoltre non mi convince quanto tu sostieni relativamente alla differenza di temperatura di 1°C tra temperatura di evaporazione e fluido in mandata. Lo scambio viene regolato (agendo sui sistemi di regolazione del chiller) in modo da avere una differenza di temperatura tra i due fluidi di almeno 10°C.
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Re: scambiatore intasato
grazie mille per le risposte, secondo me Arien hai ragione, normalmente il delta T fra la temper. manometrica di evaporazione e la temp. termometrica dell'acqua in uscita dovrebbe essere di circa 4 o 5 °C ciò vuol dire che se evaporo a 2°C avrò la temperatura di uscita dell'acqua a 6 o 7°C.
La mancanza di portata acqua nel circuito idraulico porta inevitabilmente ad un innalzamento del delta T con pericolo di gelo normalmente fermando il compressore a 3 o 4°C dell'acqua in uscita.
Fin qui tutto bene, il bello è riuscire a capire avendo a disposizione manometri in ingresso e uscita acqua come varia il delta P a seconda se si sporca un filtro acqua o se si intasa poco o tanto lo scambiatore.Io ho fatto delle prove in laboratorio simulando realmente le possibilità ma volevo dei pareri.
La mancanza di portata acqua nel circuito idraulico porta inevitabilmente ad un innalzamento del delta T con pericolo di gelo normalmente fermando il compressore a 3 o 4°C dell'acqua in uscita.
Fin qui tutto bene, il bello è riuscire a capire avendo a disposizione manometri in ingresso e uscita acqua come varia il delta P a seconda se si sporca un filtro acqua o se si intasa poco o tanto lo scambiatore.Io ho fatto delle prove in laboratorio simulando realmente le possibilità ma volevo dei pareri.