posa in opera canna fumaria con scarico a tetto
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Doppiawela
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posa in opera canna fumaria con scarico a tetto
non riesco a capire cosa posso fare per non montare una canna fumaria a tetto, avendo istallato da poco una caldaia Unical modello entrofuori 28 ad alto rendimento e dichiarata conforme alla normativa vigente dpr551/99.
Doppiawela@
Re: posa in opera canna fumaria con scarico a tetto
La normativa che regola lo sbocco delle canne fumarie è la 7129/01 integrata dai regolamenti edilizi e di igiene locali.Doppiawela ha scritto:non riesco a capire cosa posso fare per non montare una canna fumaria a tetto, avendo istallato da poco una caldaia Unical modello entrofuori 28 ad alto rendimento e dichiarata conforme alla normativa vigente dpr551/99.
Se la caldaia è installata in un nuovo edificio di solito è obbligatorio lo sbocco della canna fumaria a tetto...diversa può essere la situazione se l'installazione avviene in edificio esistente. In quest'ultimo caso potrebbe essere consentito lo sbocco a parete.
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Doppiawela
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Re: posa in opera canna fumaria con scarico a tetto
La mia istallazione e' su un edificio di 30anni - non vi sono limiti urbanistici o altro e non ho impedimenti d'altro genere, ma la casa costruttrice della caldaia dichiara la caldaia consigliatami, adeguata alla 551/99 e uni en 297, ma l'istallatore autorizzato intende applicare la norma nello generico, cioe' essendo un nuovo impianto, serve la canna di scarico fino al tetto altrimenti non puo' rilasciare la conformita' a me necessaria - pertanto mi trovo nell'indecisione - qual'e' la documentazione necessaria a rendere appropriata la mia condotta, scaricando cosidetto a parete?
Doppiawela@
Re: posa in opera canna fumaria con scarico a tetto
Su questo sito:
TESTO DEL DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 26 AGOSTO 1993, n. 412
"Regolamento recante norme per la progettazione, l'installazione, l'esercizio e la manutenzione degli impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi di energia, in attuazione dell'art. 4, comma 4, della legge 9 gennaio 1991, n. 10"
Coordinato con:
DECRETO MINISTERIALE 6 agosto 1994
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 21 dicembre 1999, n. 551
Legge 1 marzo 2002, n. 39
DECRETO MINISTERIALE 17 marzo 2003
DECRETO LEGISLATIVO 19 Agosto 2005, n.192
(le parti aggiunte o modificate dai nuovi provvedimenti sono trascritte nel relativo colore)
Omiss...
Art. 5
(Requisiti e dimensionamento degli impianti termici)
Omiss...
9. Gli impianti termici siti negli edifici costituiti da più unità immobiliari devono essere collegati ad appositi camini, canne fumarie o sistemi di evacuazione dei prodotti di combustione, con sbocco sopra il tetto dell'edificio alla quota prescritta dalla regolamentazione tecnica vigente, nei seguenti casi:
- nuove installazioni di impianti termici, anche se al servizio delle singole unità immobiliari,
- ristrutturazioni di impianti termici centralizzati,
- ristrutturazioni della totalità degli impianti termici individuali appartenenti ad uno stesso edificio,
- trasformazioni da impianto termico centralizzato a impianti individuali,
- impianti termici individuali realizzati dai singoli previo distacco dall'impianto centralizzato.
Fatte salve diverse disposizioni normative, ivi comprese quelle contenute nei regolamenti edilizi locali e loro successive modificazioni, le disposizioni del presente comma possono non essere applicate in caso di mera sostituzione di generatori di calore individuali e nei seguenti casi, qualora si adottino generatori di calore che, per i valori di emissioni nei prodotti della combustione, appartengano alla classe meno inquinante prevista dalla norma tecnica UNI EN 297:
- singole ristrutturazioni di impianti termici individuali già esistenti, siti in stabili plurifamiliari, qualora nella versione iniziale non dispongano già di camini, canne fumarie o sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione con sbocco sopra il tetto dell'edificio, funzionali ed idonei o comunque adeguabili alla applicazione di apparecchi con combustione asservita da ventilatore;
- nuove installazioni di impianti termici individuali in edificio assoggettato dalla legislazione nazionale o regionale vigente a categorie di intervento di tipo conservativo, precedentemente mai dotato di alcun tipo di impianto termico, a condizione che non esista camino, canna fumaria o sistema di evacuazione fumi funzionale ed idoneo, o comunque adeguabile allo scopo.
Resta ferma anche per le disposizioni del presente articolo l'inapplicabilità agli apparecchi non considerati impianti termici in base all'art. 1, comma 1, lettera f), quali: stufe, caminetti, radiatori individuali, scaldacqua unifamiliari.
Come si può leggere, anche se la caldaia è conforme alla classe meno inquinante prevista dalla norma tecnica UNI EN 297; il normatore, preticamente, consiglia di scaricare a tetto.
Con caldaie a condensazione, o anche premiscelate, in giornate particolarmente fredde, su pareti esposte a nord, o senza battuta di sole; ho notato più di una volta croste di ghiaccio attorno agli scarichi a parete, grazie ai fumi, che possono essere umidi e con basse temperature.
In ogni caso se capita un vicino con la fisima, che il vapore acqueo, in uscita dalla caldaia, si avvicina alle sue finestre; ti pianta una causa che non finisce più, anche se vengono rispettate tutte le distanze UNI 7129/01.
TESTO DEL DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 26 AGOSTO 1993, n. 412
"Regolamento recante norme per la progettazione, l'installazione, l'esercizio e la manutenzione degli impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi di energia, in attuazione dell'art. 4, comma 4, della legge 9 gennaio 1991, n. 10"
Coordinato con:
DECRETO MINISTERIALE 6 agosto 1994
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 21 dicembre 1999, n. 551
Legge 1 marzo 2002, n. 39
DECRETO MINISTERIALE 17 marzo 2003
DECRETO LEGISLATIVO 19 Agosto 2005, n.192
(le parti aggiunte o modificate dai nuovi provvedimenti sono trascritte nel relativo colore)
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Art. 5
(Requisiti e dimensionamento degli impianti termici)
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9. Gli impianti termici siti negli edifici costituiti da più unità immobiliari devono essere collegati ad appositi camini, canne fumarie o sistemi di evacuazione dei prodotti di combustione, con sbocco sopra il tetto dell'edificio alla quota prescritta dalla regolamentazione tecnica vigente, nei seguenti casi:
- nuove installazioni di impianti termici, anche se al servizio delle singole unità immobiliari,
- ristrutturazioni di impianti termici centralizzati,
- ristrutturazioni della totalità degli impianti termici individuali appartenenti ad uno stesso edificio,
- trasformazioni da impianto termico centralizzato a impianti individuali,
- impianti termici individuali realizzati dai singoli previo distacco dall'impianto centralizzato.
Fatte salve diverse disposizioni normative, ivi comprese quelle contenute nei regolamenti edilizi locali e loro successive modificazioni, le disposizioni del presente comma possono non essere applicate in caso di mera sostituzione di generatori di calore individuali e nei seguenti casi, qualora si adottino generatori di calore che, per i valori di emissioni nei prodotti della combustione, appartengano alla classe meno inquinante prevista dalla norma tecnica UNI EN 297:
- singole ristrutturazioni di impianti termici individuali già esistenti, siti in stabili plurifamiliari, qualora nella versione iniziale non dispongano già di camini, canne fumarie o sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione con sbocco sopra il tetto dell'edificio, funzionali ed idonei o comunque adeguabili alla applicazione di apparecchi con combustione asservita da ventilatore;
- nuove installazioni di impianti termici individuali in edificio assoggettato dalla legislazione nazionale o regionale vigente a categorie di intervento di tipo conservativo, precedentemente mai dotato di alcun tipo di impianto termico, a condizione che non esista camino, canna fumaria o sistema di evacuazione fumi funzionale ed idoneo, o comunque adeguabile allo scopo.
Resta ferma anche per le disposizioni del presente articolo l'inapplicabilità agli apparecchi non considerati impianti termici in base all'art. 1, comma 1, lettera f), quali: stufe, caminetti, radiatori individuali, scaldacqua unifamiliari.
Come si può leggere, anche se la caldaia è conforme alla classe meno inquinante prevista dalla norma tecnica UNI EN 297; il normatore, preticamente, consiglia di scaricare a tetto.
Con caldaie a condensazione, o anche premiscelate, in giornate particolarmente fredde, su pareti esposte a nord, o senza battuta di sole; ho notato più di una volta croste di ghiaccio attorno agli scarichi a parete, grazie ai fumi, che possono essere umidi e con basse temperature.
In ogni caso se capita un vicino con la fisima, che il vapore acqueo, in uscita dalla caldaia, si avvicina alle sue finestre; ti pianta una causa che non finisce più, anche se vengono rispettate tutte le distanze UNI 7129/01.