canali aeraulici perforati ad induzione

Normativa Termotecnica, Impianti di riscaldamento, Legge 10/91, DLgs 192/05, ecc.

Moderatore: Edilclima

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cooperate
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Iscritto il: ven gen 30, 2009 18:04

canali aeraulici perforati ad induzione

Messaggio da cooperate »

devo utilizzare un canale perforato ad induzione tipo tecnosystem per la climatizzazione di un capannone industriale e vorrei informazioni sulla tecnologia e sul metodo di calcolo.
In particolare mi servirebbe:
- manuali e testi in cui viene trattato il tipo di distribuzione in modo teorico
- manuali tecnici, abachi e tabelle di rapida consultazione
- indicazione sui software di calcolo per questi canali
- consigli da chi ha già utilizzato questa tecnologia.

ringrazio chi vorrà darmi una mano.
ciao a tutti e buona domenica
:D
SapereLibero
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Re: canali aeraulici perforati ad induzione

Messaggio da SapereLibero »

Di manuali non credo che ne esistano, si va un po' ad esperianza dei vari contruttori. Chiedi a diversi costruttori di dimensionarti la distribuzione e compara le varie soluzioni.
cooperate
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Re: canali aeraulici perforati ad induzione

Messaggio da cooperate »

SapereLibero ha scritto:Di manuali non credo che ne esistano, si va un po' ad esperianza dei vari contruttori. Chiedi a diversi costruttori di dimensionarti la distribuzione e compara le varie soluzioni.
veramente volevo dimensionare da solo i canali e la foratura in modo da poterli realizzare in proprio.
comunque grazie lo stesso.
aupaz
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Re: canali aeraulici perforati ad induzione

Messaggio da aupaz »

Impossibile dimensionale la foratura, è tempo sprecato. sarebbe il classico caso in cui la pezza è peggio del buco...Tieni conto che questo tipo di canali deve funzionare a portata costante, in quanto l'induzione per valori di flusso bassi non è efficace... Quindi al massimo regoli con la temperatura di mandata aria, non con la portata. Per canali ø200 nel mio caso la velocità canale era poco meno di 5 m/s, per un ø250 era 4m/s. Dipende però anche dalla lunghezza del canale... Io ho lavorato con la Sintra (Mix-Ind), sul loro sito qualcosa c'è e inoltre il brevetto sull'induzione è loro...
Spero ti possa servire a qualcosa
"Se non lo puoi misurare, non lo puoi migliorare" - Lord Kelvin
SapereLibero
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Re: canali aeraulici perforati ad induzione

Messaggio da SapereLibero »

inoltre il brevetto sull'induzione è loro...
Non diciamo eresie, l'induzione è un principio non un brevetto!
cooperate
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Re: canali aeraulici perforati ad induzione

Messaggio da cooperate »

indipendentemente da chi produce canali perforati, mi chiedevo se esistono degli studi al riguardo con trattazione di tipo scientifica e non di tipo commerciale.
aupaz
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Re: canali aeraulici perforati ad induzione

Messaggio da aupaz »

x sapere libero: che scoperta... :-( Ovviamente hai capito male. Se non lo sapevi Mix-ind ha un brevetto proprio sul funzionamento dei canali a induzione e i loro dimensionamenti. E siccome c'hanno speso un bel po' di tempo, forse forse loro un po' più degli altri ne sanno... La Peugeot nei propri stabilimenti vuole solo questo tipo di aerazione infatti, quindi per vani grandi male non deve andare. Poi ci sono i canali autoprodotti, sforacchiati a caso senza avere la minima alba di quello che si fà. Ripeto, LA TOPPA E' PEGGIO DEL BUCO...
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aupaz
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Iscritto il: lun gen 07, 2008 12:38

Re: canali aeraulici perforati ad induzione

Messaggio da aupaz »

PS: da quello che sò, gli studi li ha portati avanti quello che poi ha realizzato il brevetto sul loro dimensionamento/funzionamento, ed è il marchio sopra, altro non so. C'era dietro un'università, mi pare toscana, ma non ricordo molto. Prova a quardare nel loro sito...
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stefano pinna
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Iscritto il: ven lug 02, 2010 11:23

Re: canali aeraulici perforati ad induzione

Messaggio da stefano pinna »

Mi presento a Tutti Voi.........
Sono il responsabile tecnico della SINTRA e MIX-IND è il marchio del diffusore in tessuto.
Se mi permettete posso dare 2 delucidazioni sulle Vostre domande...
Il principio dell'alta induzione esiste da una vita e Sintra non ha fatto altro che sfruttarlo per creare un sistema di diffusione tecnologicamnete avanzato che riesce a garantire con una mandata di 35°C e un ambiente di 20° su un altezza di 30 metri massimo 1 grado di stratificazione con velocità residue non superiori a 0,3 m/sec al suolo.
Per arrivare a questo risultato sono serviti 4 anni di ricerca con il CNR piu' 10 anni di esperienza.
Il software di calcolo racchiude per un 40% un analisi fluidodinamica e per il 60% infiniti dati di lavori fatti che vengono aggiornati giorno per giorno basati sull'esperienza.
Vi garantisco che su qualsiasi libro si trova il fuznionamento di un foro messo perpendicolarmente alla direzione dell'aria ma quando si vanno a mettere dei fori in parallelo nessuno vi sa dare l'esatto funzionamento , anzi a dirla tutta paragonando impianti fatti a studi fluidodinamici neppure si avvicinano del 15%. Se in piu' nel calcolo vado ad aggiungere una velocità dinamica all'interno del diffusore è comprensibile che la sezione del foro non è quella teorica ma si riduce in base alla velocità di uscita e questo porta l'analisi a sballare totalmente.
Il segreto sta nelle velocità di uscita dai fori, dal loro diametro e cosa importantissima dalla distanza tra loro. Piu' vicini tendono ad infastidirsi reinducendosi tra loro, piu' lontani reinduco molta piu' aria ambiente e cosi si ottengono diffusioni tipo dislocamento, destratificazione, ecc ecc.
Inoltre non avendo come le bocchette sistemi di taratura, il diritto all'errore è pari a zero.
Spero di essere stato utile a chiarire un po' le idee
Saluti
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