Unitá immobiliari con radiatori privi di ripartitori e di valvole termostatiche

Normativa nazionale, contabilizzazione dei consumi, ripartizione delle spese

Moderatore: Edilclima

Rispondi
Avatar utente
virgy
Messaggi: 32
Iscritto il: mer gen 20, 2010 22:40
Contatta:

Unitá immobiliari con radiatori privi di ripartitori e di valvole termostatiche

Messaggio da virgy »

In un condominio in provincia di Milano ci sono alcune unitá immobiliari in cui i proprietari non hanno consentito l'installazione delle valvole termostatiche e dei ripartitori.
Il rilievo dei radiatori avevo potuto effettuarlo, quindi una stima della potenza dei radiatori ce l'ho (una stima effettuata col metodo dimensionale, non sulla base di schede tecniche, quindi si tratta proprio di una.. stima).
Io avrei tagliato la testa al toro semplicemente dicendo che i radiatori hanno lavorato alla massima portata per tutta la stagione di riscaldamento (in quanto privi di valvole termostatiche) e che quindi, ipotizzando come temperature di mandata e ritorno rispettivamente 80 e 60 gradi C (quindi "circa" un delta T 50 sui radiatori), i kWh consumati da ogni radiatore privo di ripartitore non possono essere piú di:

Potenza radiatore (a delta T 50) [kW] x 14 (ore di riscaldamento in zona E)[h] x n. giorni di riscaldamento

L'installatore ha cominciato a dire che il radiatore non lavora per tutta la stagione a delta T 50, e qui gli do ragione, e che un altro professionista con cui lavora, in caso di radiatori privi di ripartitore, al fine di stimare i kWh emessi dai corpi scaldanti considera anche le temperature esterne registrate durante la stagione di riscaldamento.
Ora, l'impianto del condominio in questione é un teleriscaldamento (solo servizio riscaldamento) con valvola misceltarice a 3 vie installata a valle dello scambiatore, la valvola miscelatrice é comandata da una centralina Coster digitale di cui non conosco la curva. L'installatore, al quale ho chiesto lumi sulla curva impostata, ha risposto che "in genere" loro la tarano cosi: mandata a 60 gradi C con 0 gradi esterni, mandata a 50 gradi C con 5 gradi esterni, il che se non mi sbaglio vorrebbe dire mandata a 70 gradi C alla temperatura esterna di progetto di - 5 gradi.
Se mi vado a vedere le temperature medie mensili dei mesi da ottobre 2017 ad aprile 2018 (si va da un max di 13.9 gradi in ottobre ad un min di 2.9 in dicembre) e calcolo le temperature di mandata mensili secondo la curva indicatami dall'installatore, ottengo delle temperature di mandata assurdamente basse (comprese tra 54,2 e 32,2 gradi C).. cioé temperature da pannelli radianti piú che da radiatori... da cui mi derivano dei delta T dei radiatori ancora piú bassi, delta T che per altro ho potuto calcolare solo a patto di:1) ipotizzare la differenza di temperatura tra mandata e ritorno (io ho ipotizzato 15 gradi di differenza), 2) tenere ferma ai soliti 20 gradi la temperatura interna dei locali.
Posto che qui tutto é una stima... mi pare evidente che io stia sbagliando qualcosa nel calcolo temperature di mandata.. o che proprio stia seguendo un procedimento sbagliato.
Qualcuno si é trovato alle prese con casi simili? Avrei proprio bisogno di lumi in materia.

Aggiungo, anche se non credo faccia una qualche differenza, che il condominio non applica la UNI 10200 ma si avvale della deroga (ho prodotto apposita Asseverazione ai sensi dell’art. 9 c. 5 lettera d) del D. Lgs. 102/2014 e s.m.i.), in quanto nell'edificio (come nel 90% dei fabbricati anni 60 di Milano...) ricorrono le condizioni per applicarla. Quindi loro semplicemente imputano il 70% dei consumi alla quota volontaria (che viene suddivisa tra le unitá immobiliari in base alle letture dei ripartitori) ed il restante 30% alla quota involontaria (che viene ripartita tra i condomini in base ad una tabella di millesimi di superficie lorda delle unitá immobiliari creata appositamente allo scopo).
Avatar utente
NoNickName
Messaggi: 7779
Iscritto il: gio giu 17, 2010 12:17

Re: Unitá immobiliari con radiatori privi di ripartitori e di valvole termostatiche

Messaggio da NoNickName »

virgy ha scritto: mer gen 23, 2019 06:38 Io avrei tagliato la testa al toro semplicemente dicendo che i radiatori hanno lavorato alla massima portata per tutta la stagione di riscaldamento (in quanto privi di valvole termostatiche)
Risposta esatta.

Eventualmente nella determinazione della temperatura di mandata, usa la temperatura minima giornaliera anzichè la media.
Il default Coster di solito è +70/-5°C - +20/+20°C
In alternativa, molto più semplicemente, prendi i kWh della sottostazione di teleriscaldamento, il 70% lo dividi a millesimi di potenza, il 30% a millesimi di superficie lorda come già fate.

Quello che non si può fare è esattamente quello che state facendo: usare i ripartitori in un impianto che non è interamente allestito con i ripartitori. Questo è un divieto esplicitato proprio dalla 10200.
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
SimoneBaldini
Messaggi: 2430
Iscritto il: mer set 29, 2010 13:42

Re: Unitá immobiliari con radiatori privi di ripartitori e di valvole termostatiche

Messaggio da SimoneBaldini »

Io solitamente computo i kWh calcolati dalla 11300 piu' un aggravio per mancanza di termostatiche. Siccome alla fine i conteggi dei ripartitori si tramutano in kWh tra volontaria e involontaria. Ma questo implica l'utilizzo della 10200.
In alternativa puoi calcolare una media di consumo dei radiatori per potenza, proporzionarli a quelli mappati ma non contabilizzati e applicare un aggravio, con esplicita richiesta dell'assemblea.
Rispondi