Fattore d'uso, frazione del consumo, metodo di calcolo A3

Normativa nazionale, contabilizzazione dei consumi, ripartizione delle spese

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marcoaroma
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Iscritto il: lun nov 12, 2018 15:37

Fattore d'uso, frazione del consumo, metodo di calcolo A3

Messaggio da marcoaroma »

Salve a tutti, mi presento, sono Marco e mi occupo di progettazione sul contenimento energetico di edifici e di norma UNI 10200. Non utilizzo Edilclima ma un altro software, tuttavia questo mi sembra l'unico forum che attualmente si occupa in maniera adeguata di certi argomenti.
Leggendo la nuova versione 2018 mi sembra di capire, che sebbene i millesimi siano da calcolare senza migliorie interne agli appartamenti sull'involucro, in caso di ripartitori ai fini del calcolo della quota involontaria vanno calcolati i coefficienti di cui in oggetto attraverso rapporti e formule in cui un parametro è il calcolo secondo condizioni operative e di utilizzo. Ciò obbligherebbe, sempre se ho capito bene, a dover fare un lavoro più grande di quanto previsto su offerte già fatte e accettate e che quindi magari non comportavano che in un appartamento ci abitino 2 un tott numero di persone ecc..
A parte il discorso economico, come pensate di fare, in maniera il più agevole possibile, il calcolo del fabbisogno in ingresso alla distribuzione in condizioni A3, dal quale poi deriva il fattore d'uso e poi la frazione del consumo?
Grazie.
lbasa
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Re: Fattore d'uso, frazione del consumo, metodo di calcolo A3

Messaggio da lbasa »

Ciao Marcoaroma,
Da una lettura non ripetuta avevo capito che il fattore d'uso deve essere calcolato secondo logica periodica (annualmente).
Dovremo dedurne allora che l'utilizzo dei fattori d'uso debba essere deliberato da un'assemblea opportunamente informata della novità; e che quindi si debba passare per la formalizzazione di incarico a professionista sulla verifica (a partire dalla sussitenza) dell’occupazione discontinua, saltuaria, parziale (ad esempio gli appartamenti invenduti nel nuovo), sul calcolo del fattore d’uso e, se necessario, sul conseguente criterio di ripartizione (perchè rimane ancora valida la deroga dell'utilizzo della 10200 per le differenze di fabbisogno > 50%).

Insomma, una prioritaria scelta condominiale.
marcoaroma
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Iscritto il: lun nov 12, 2018 15:37

Re: Fattore d'uso, frazione del consumo, metodo di calcolo A3

Messaggio da marcoaroma »

Aspetta, forse ho scritto in maniera criptica e ho creato confusione. Premesso che chi ha già adottato la UNi10200 non è obbligato ad aggiornarsi, come da 102/2014
Più semplicemente, i millesimi sono senza migliorie interne. Invece, solo in caso di contabilizzazione indiretta, la quota involontaria va calcolata in base al fattore d'uso con cadenza annuale dal quale deriva la frazione del consumo involontario rispetto al totale di ogni anno. Ora questo fattore d'uso è un rapporto tra il consumo misurato totale e quello calcolato da software (una volta sola se non cambia la situazione) secondo metodo A3, cioè adattato all'utenza (tipo diagnosi) e quindi risente delle milgiorie interne.
Quindi, da una parte hanno confermato che i mm non variano al cambio di infissi, però poi inseriscono questo fattore d'uso che richiede una valutazione tipo A3 che comprende tutto, chiedo come lo effetuereste Voi il calcolo adattato all'utenza, che è molto laborioso e oneroso?
Marcus
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Re: Fattore d'uso, frazione del consumo, metodo di calcolo A3

Messaggio da Marcus »

a ben guardare la nuova UNI 10200:2018 non si limita a dire di non considerare solo i miglioramenti sulle singole unità immobiliari (ad esempio sostituzione infissi), ma anche i peggioramenti (ad esempio volume verandato) in quanto dice letteralmente di non considerare tutti "gli interventi sulle singole unità immobiliari".
Tale approccio mi trova molto d'accordo in quanto taglia corto su tutte le situazioni borderline che non si sapeva bene come considerare, l'edificio va quindi considerato globalmente nel suo stato originario
Gianper
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Iscritto il: mer gen 31, 2007 15:20

Re: Fattore d'uso, frazione del consumo, metodo di calcolo A3

Messaggio da Gianper »

Mah ! il calcolo A2 per attribuzione dei millesimi viene considerato in situazioni di progetto originarie, quindi con funzionamento continuo h24, mentre per la valutazione A3 puoi attribuire tempi e modi di conduzione dell'impianto, mentre per le migliorie interne agli appartamenti resta facoltà del professionista valutare di tenerne conto. Se ad esempio per migliorie interne si intendono il cambio dei serramenti effettuati, secondo me conviene considerare velocemente in base alla struttura edilizia, se questa miglioria abbia potuto portare un abbattimento dell'energia utile per un' unità (e così potrà essere anche per le altre) pari o oltre il 20%; se si allora inserirle all'interno della valutazione A3.
Se no, non conviene in termini di tempo, però contemporaneamente ti metti al riparo da eventuali calcoli terzi, tesi a dimostrare che con un tale intervento si poteva avere una riduzione di energia considerevoli e quindi oggetto di attenzione da parte tua.

Vero che la soglia del 20% è riferita alla rivisitazione delle tabelle millesimali (quindi A2), ma se vale per A2, perché non utilizzarla anche quale indirizzo per A3, visto che non esiste normativa o legge in tal senso ?

Unitamente alla logica tabelle millesimali, per cui è facoltà dell'utente richiedere il ricalcolo millesimale per interventi con abbattimento del 20% dell'energia ......, dovresti rivedere per ogni miglioria che ti sottopongono tutte le volte anche la fase A3.


E' una mia interpretazione, ma su edifici molto grossi, alla fine ti fanno impazzire con discussioni per ogni inquilino, certificazioni per serramenti inesistenti ecc.
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