Di seguito, il link ad un articolo del sole 24 ore dello scorso 24 Luglio riguardante quanto descritto in oggetto.
http://www.quotidianocondominio.ilsole2 ... d=AEQxvlLF
Riporto inoltre questo passo che mi sembra molto significativo e che personalmente condivido in pieno:
I condòmini di piano terra e attico avrebbero tutto l'interesse a far effettuare al condominio lavori per l' efficienza energetica ( ad esempio la coibentazione del tetto). La maggioranza dei condòmini (proprietari di appartamenti nei piani centrali), invece, questa convenienza non ce l'ha e tende ad opporsi a questi interventi per l'efficienza energetica: applicando la UNI10200 per loro va bene così e non ha senso affrontare spese che migliorerebbero l'efficienza energetica complessiva del condominio, ma non avrebbero ricadute significative sui loro costi. E questo è palesemente contro lo spirito della Direttiva Europea il cui fine è incentivare gli interventi di efficientamento sulle parti comuni per ottenere un risparmio energetico.
Qualcuno di voi ne sa di piu' ?
Uni 10200 e contabilizzazione del calore: procedura d'infrazione in vista
Moderatore: Edilclima
Re: Uni 10200 e contabilizzazione del calore: procedura d'infrazione in vista
di quando è quell articolo?
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SimoneBaldini
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Re: Uni 10200 e contabilizzazione del calore: procedura d'infrazione in vista
E' una deduzione molto forzata. Rimane sempre il fatto che il singolo puo' intervenire per conto suo per ridursi i consumi all'ultimo piano.
Re: Uni 10200 e contabilizzazione del calore: procedura d'infrazione in vista
Molto forzata ? A me sembra di una linearità sorprendente.
Io che ho comprato casa all'ultimo piano di un immobile anni 70, oggi mi trovo a pagare per il riscaldamento 4 o 5 volte più di prima.
Il resto del condominio non vuole coibentare il tetto perché già oggi spende un'inezia di riscaldamento, senza aver fatto nemmeno un intervento di efficentamento energetico.
Come dici tu, "il singolo può intervenire per conto suo per ridursi i consumi all'ultimo piano", ma quel singolo deve spendere cifre nell'ordine dei 20.000 Euro, quando invece chi sta al piano di sotto, PER IL SOLO FATTO DISTARE AD UN PIANO INTERMEDIO, non deve spendere nulla.
Almeno nei condomini di vecchia costruzione, se l'assemblea non delibera interventi di riqualificazione energetica, dovrebbe essere possibile continuare a contabilizzare le spese di riscaldamento come previsto nel regolamento condominiale o adottare correttivi a favore degli immobili più disagiati.
Io che ho comprato casa all'ultimo piano di un immobile anni 70, oggi mi trovo a pagare per il riscaldamento 4 o 5 volte più di prima.
Il resto del condominio non vuole coibentare il tetto perché già oggi spende un'inezia di riscaldamento, senza aver fatto nemmeno un intervento di efficentamento energetico.
Come dici tu, "il singolo può intervenire per conto suo per ridursi i consumi all'ultimo piano", ma quel singolo deve spendere cifre nell'ordine dei 20.000 Euro, quando invece chi sta al piano di sotto, PER IL SOLO FATTO DISTARE AD UN PIANO INTERMEDIO, non deve spendere nulla.
Almeno nei condomini di vecchia costruzione, se l'assemblea non delibera interventi di riqualificazione energetica, dovrebbe essere possibile continuare a contabilizzare le spese di riscaldamento come previsto nel regolamento condominiale o adottare correttivi a favore degli immobili più disagiati.