Amministratore & UNI 10200, amici o nemici?
Moderatore: Edilclima
Amministratore & UNI 10200, amici o nemici?
Buongiorno vorrei saper se l'applicazione della UNI 10200 é automatica oppure:
- l'amministratore di condominio deve metterla all'ordine del giorno con la nuova ripartizione dei millesimi non più calcolati sulla volumetria ma sullo studio della diagnosi con i nuovi fabbisogni termici di ogni singolo appartamento
- l'assemblea condominiale deve approvarla espressamente
- all'assemblea devono essere convocati tutti i conduttori, quindi inquilini compresi?
Grazie e buon weekend a tutti, anche alla Brianza
A
- l'amministratore di condominio deve metterla all'ordine del giorno con la nuova ripartizione dei millesimi non più calcolati sulla volumetria ma sullo studio della diagnosi con i nuovi fabbisogni termici di ogni singolo appartamento
- l'assemblea condominiale deve approvarla espressamente
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Re: Amministratore & UNI 10200, amici o nemici?
E' prevista l'applicazione di tutto il pacchetto completo a scatola chiusa, non sono scelte, non è da decidere il colore del giro scale.Green22 ha scritto: ↑sab feb 03, 2018 15:24 Buongiorno vorrei saper se l'applicazione della UNI 10200 é automatica oppure:
- l'amministratore di condominio deve metterla all'ordine del giorno con la nuova ripartizione dei millesimi non più calcolati sulla volumetria ma sullo studio della diagnosi con i nuovi fabbisogni termici di ogni singolo appartamento
- l'assemblea condominiale deve approvarla espressamente
- all'assemblea devono essere convocati tutti i conduttori, quindi inquilini compresi?
Millesimi agevolati, 50% dei millesimi di proprietà con la maggioranza dei partecipi.
Re: Amministratore & UNI 10200, amici o nemici?
"Chiarimenti in materia di termoregolazione e contabilizzazione del calore" - Ministero dello sviluppo economico (http://www.sviluppoeconomico.gov.it/ima ... o-2017.pdf)
FAQ n. 1
"E’ vero che qualora sussistano le condizioni previste dal secondo periodo della lettera d) dell’art. 9, comma 5 del D.lgs. n. 102/2014, la quota volontaria deve essere assunta al minimo per il 70% dell’importo complessivo?"
Si. Si precisa inoltre che in tale procedura è indicato un campo di utilizzo dal 70 al 100 % dell’importo complessivo. L’adozione di tale procedura è comunque indicata come possibilità e non come obbligo.
FAQ n. 2
"Esiste un quorum minimo assembleare per deliberare un criterio di riparto degli importi in presenza di termoregolazione e contabilizzazione?"
Si. Tale criterio è sancito dall’art.26 comma 5 della Legge n.10/1991 che dispone di fare riferimento al comma 2 dell’articolo 1120 del Codice Civile, ove si prevede che la decisione sia assunta con la maggioranza degli intervenuti in assemblea, rappresentanti di almeno la metà del valore dell’edificio.
Quindi, ricapitolando:
L'amministratore deve inserire nell'ordine del giorno la discussione in merito al metodo di ripartizione delle spese legate al riscaldamento (e acs se centralizzata). Se l'assemblea è valida (quindi se partecipa il 50 +1 % dei millesimi di proprietà) dovrete decidere il sistema di ripartizione che vi permette la legge. Se in mano avete solo la relazione UNI 10200 con i nuovi millesimi di fabbisogno, la vostra "decisione" si limiterà a prendere atto e applicarla. Se invece, oltre alla relazione UNI 10200 avete a disposizione anche una relazione asseverata di un tecnico che evidenzia la possibilità per il condominio di derogare dall'applicazione dei millesimi di fabbisogno, avrete la possibilità di decidere se applicare una suddivisione delle spese tramite i metri cubi (o metri quadri o millesimi di potenza termica installata, ecc... insomma, quello che il condominio ritiene più equo) per la quota fissa oppure rimanere con la 10200.
FAQ n. 1
"E’ vero che qualora sussistano le condizioni previste dal secondo periodo della lettera d) dell’art. 9, comma 5 del D.lgs. n. 102/2014, la quota volontaria deve essere assunta al minimo per il 70% dell’importo complessivo?"
Si. Si precisa inoltre che in tale procedura è indicato un campo di utilizzo dal 70 al 100 % dell’importo complessivo. L’adozione di tale procedura è comunque indicata come possibilità e non come obbligo.
FAQ n. 2
"Esiste un quorum minimo assembleare per deliberare un criterio di riparto degli importi in presenza di termoregolazione e contabilizzazione?"
Si. Tale criterio è sancito dall’art.26 comma 5 della Legge n.10/1991 che dispone di fare riferimento al comma 2 dell’articolo 1120 del Codice Civile, ove si prevede che la decisione sia assunta con la maggioranza degli intervenuti in assemblea, rappresentanti di almeno la metà del valore dell’edificio.
Quindi, ricapitolando:
L'amministratore deve inserire nell'ordine del giorno la discussione in merito al metodo di ripartizione delle spese legate al riscaldamento (e acs se centralizzata). Se l'assemblea è valida (quindi se partecipa il 50 +1 % dei millesimi di proprietà) dovrete decidere il sistema di ripartizione che vi permette la legge. Se in mano avete solo la relazione UNI 10200 con i nuovi millesimi di fabbisogno, la vostra "decisione" si limiterà a prendere atto e applicarla. Se invece, oltre alla relazione UNI 10200 avete a disposizione anche una relazione asseverata di un tecnico che evidenzia la possibilità per il condominio di derogare dall'applicazione dei millesimi di fabbisogno, avrete la possibilità di decidere se applicare una suddivisione delle spese tramite i metri cubi (o metri quadri o millesimi di potenza termica installata, ecc... insomma, quello che il condominio ritiene più equo) per la quota fissa oppure rimanere con la 10200.
Re: Amministratore & UNI 10200, amici o nemici?
ok grazie tutto chiarissimo.
Quindi le l'adozione della ripartizione UNI10200 senza che l'assemblea l'approvi é illegittima? e quindi non applicabile?
Grazie e buona giornata
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Quindi le l'adozione della ripartizione UNI10200 senza che l'assemblea l'approvi é illegittima? e quindi non applicabile?
Grazie e buona giornata
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Re: Amministratore & UNI 10200, amici o nemici?
Se lo decide l'assemblea estraendo numeri della tombola davanti a castagne e sangiovese servono mille millesimi di proprietà, tutti (diventa un contratto).Lurensh ha scritto: ↑lun feb 05, 2018 10:23 Se invece, oltre alla relazione UNI 10200 avete a disposizione anche una relazione asseverata di un tecnico che evidenzia la possibilità per il condominio di derogare dall'applicazione dei millesimi di fabbisogno, avrete la possibilità di decidere se applicare una suddivisione delle spese tramite i metri cubi (o metri quadri o millesimi di potenza termica installata, ecc... insomma, quello che il condominio ritiene più equo) per la quota fissa oppure rimanere con la 10200.
Se invece l'assemblea ratifica il progetto indicante le perdite calcolate (65/35, 10/90, 100/0, mq, mc, mm, cm, kg, dollari) allora basta l'agevolata di prima (50% prop. + maggioranza).
Se non c'è relazione e vi buttano sotto al naso cifre inventate dalla qualunque rifiutatevi di pagare le vostre quote, avete ragione.
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Re: Amministratore & UNI 10200, amici o nemici?
Io, prima di suggerire azioni quali "non pagare" o "vai dall'avvocato", cercherei di informarmi se effettivamente non era stato inserito nell'ordine del giorno o se, durante l'approvazione del preventivo del tecnico che si è occupato della relazione, non era già stato prevista la successiva applicazione del lavoro svolto. Ricordo che, in teoria, il non aver applicato o deciso un sistema di ripartizione entro il 30 giugno 2017 (come da decreto del 30 dicembre 2016) prevede che il condominio sia passibile di multa. Magari il ragionamento dell'amministratore può esser stato "visto che il lavoro l'abbiamo fatto, io lo applico. In questo modo, in caso di controlli, il condominio è in regola al 100%. Alla prima assemblea utile eventualmente ne discutiamo".
Lungi da me difendere un amministratore che non conosco, ma prima di buttarla "in rissa" cercherei di capire le ragioni e se effettivamente non si è proceduto a norma di legge.
Re: Amministratore & UNI 10200, amici o nemici?
Come ho riportato sopra, il ministero dello sviluppo economico chiarisce che per deliberare un criterio di riparto, in presenza di termoregolazione e contabilizzazione, il quorum minimo è il 50+1. Dire che servono mille millesimi è inesatto e rappresenta una disinformazione dannosa. Il decreto legislativo 141/16 afferma che la quota fissa, che non deve essere superiore al 30% dell'importo complessivo può essere ripartita "a titolo esemplificativo e non esaustivo, secondo i millesimi, i metri quadri o i metri cubi utili, oppure secondo le potenze installate." Il tecnico può suggerire, in base alla sua esperienza di utilizzare i metri cubi o le potenze installate, o altro, ma non può imporre un bel nulla. La domanda che quindi può nascere è "ma quindi, una volta che il condominio ha questa relazione asseverata, sta all'assemblea di condominio decidere se quantificare la quota fissa al 30 o al 20 o allo 0%?" Risposta: si. "E una volta decisa la percentuale, è sempre l'assemblea di condominio che decide se bisogna pagarla in base ai metri cubi o quadri?" Risposta: si. Poi uno può avere liberamente il suo pensiero riguardo sul fatto che sia giusto o meno, ma il decreto legge dice questo.Morandinipub ha scritto: ↑lun feb 05, 2018 10:57Se lo decide l'assemblea estraendo numeri della tombola davanti a castagne e sangiovese servono mille millesimi di proprietà, tutti (diventa un contratto).Lurensh ha scritto: ↑lun feb 05, 2018 10:23 Se invece, oltre alla relazione UNI 10200 avete a disposizione anche una relazione asseverata di un tecnico che evidenzia la possibilità per il condominio di derogare dall'applicazione dei millesimi di fabbisogno, avrete la possibilità di decidere se applicare una suddivisione delle spese tramite i metri cubi (o metri quadri o millesimi di potenza termica installata, ecc... insomma, quello che il condominio ritiene più equo) per la quota fissa oppure rimanere con la 10200.
Se invece l'assemblea ratifica il progetto indicante le perdite calcolate (65/35, 10/90, 100/0, mq, mc, mm, cm, kg, dollari) allora basta l'agevolata di prima (50% prop. + maggioranza).
Se non c'è relazione e vi buttano sotto al naso cifre inventate dalla qualunque rifiutatevi di pagare le vostre quote, avete ragione.
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Re: Amministratore & UNI 10200, amici o nemici?
Se hanno approvato il lavoro allora hanno anche approvato la uni 10200, in caso contrario quell'amministratore è inadempiente e va al più presto rimosso e denunciato.Lurensh ha scritto: ↑lun feb 05, 2018 11:19 Io, prima di suggerire azioni quali "non pagare" o "vai dall'avvocato", cercherei di informarmi se effettivamente non era stato inserito nell'ordine del giorno o se, durante l'approvazione del preventivo del tecnico che si è occupato della relazione, non era già stato prevista la successiva applicazione del lavoro svolto. Ricordo che, in teoria, il non aver applicato o deciso un sistema di ripartizione entro il 30 giugno 2017 (come da decreto del 30 dicembre 2016) prevede che il condominio sia passibile di multa. Magari il ragionamento dell'amministratore può esser stato "visto che il lavoro l'abbiamo fatto, io lo applico. In questo modo, in caso di controlli, il condominio è in regola al 100%. Alla prima assemblea utile eventualmente ne discutiamo".
Lungi da me difendere un amministratore che non conosco, ma prima di buttarla "in rissa" cercherei di capire le ragioni e se effettivamente non si è proceduto a norma di legge.
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Re: Amministratore & UNI 10200, amici o nemici?
Assolutamente no, la legge non dice nemmeno "applicate i precedenti millesimi" ma consiglia al tecnico di avere la più ampia possibilità di manovra. L'assemblea non ha gli strumenti per decidere nulla, ne i millesimi e ne le quote, ha solo gli strumenti per ratificare progetti tecnici. E con i millesimi agevolati . Numeri al lotto, follia pura, avvocati felici.Lurensh ha scritto: ↑lun feb 05, 2018 11:30
Come ho riportato sopra, il ministero dello sviluppo economico chiarisce che per deliberare un criterio di riparto, in presenza di termoregolazione e contabilizzazione, il quorum minimo è il 50+1. Dire che servono mille millesimi è inesatto e rappresenta una disinformazione dannosa. Il decreto legislativo 141/16 afferma che la quota fissa, che non deve essere superiore al 30% dell'importo complessivo può essere ripartita "a titolo esemplificativo e non esaustivo, secondo i millesimi, i metri quadri o i metri cubi utili, oppure secondo le potenze installate." Il tecnico può suggerire, in base alla sua esperienza di utilizzare i metri cubi o le potenze installate, o altro, ma non può imporre un bel nulla. La domanda che quindi può nascere è "ma quindi, una volta che il condominio ha questa relazione asseverata, sta all'assemblea di condominio decidere se quantificare la quota fissa al 30 o al 20 o allo 0%?" Risposta: si. "E una volta decisa la percentuale, è sempre l'assemblea di condominio che decide se bisogna pagarla in base ai metri cubi o quadri?" Risposta: si. Poi uno può avere liberamente il suo pensiero riguardo sul fatto che sia giusto o meno, ma il decreto legge dice questo.
Re: Amministratore & UNI 10200, amici o nemici?
Il decreto legge 141 del 18 luglio 2016, che ho parzialmente riportato, riporta l'esatto opposto di quello che lei afferma. L'assemblea non calcola nuovi millesimi o metri cubi, ma si limita ad utilizzare tabelle già in loro possesso, quindi ha tutti gli strumenti per decidere (esattamente come decidevano prima dell'avvento della 10200). Le chiedo gentilmente di riportare l'estratto dove la legge "consiglia" (le leggi non consigliano mai nulla per definizione) al TECNICO di "avere la più ampia possibilità di manovra". Se è in grado di riportarmi l'estratto (non citare il decreto eh, intendo proprio riportare le parole) di legge in cui viene palesato che questo compito spetta al tecnico, io non solo mi taccio, ma chiedo anche pubblicamente scusa per la mia ignoranza.Morandinipub ha scritto: ↑lun feb 05, 2018 12:13Assolutamente no, la legge non dice nemmeno "applicate i precedenti millesimi" ma consiglia al tecnico di avere la più ampia possibilità di manovra. L'assemblea non ha gli strumenti per decidere nulla, ne i millesimi e ne le quote, ha solo gli strumenti per ratificare progetti tecnici. E con i millesimi agevolati . Numeri al lotto, follia pura, avvocati felici.Lurensh ha scritto: ↑lun feb 05, 2018 11:30
Come ho riportato sopra, il ministero dello sviluppo economico chiarisce che per deliberare un criterio di riparto, in presenza di termoregolazione e contabilizzazione, il quorum minimo è il 50+1. Dire che servono mille millesimi è inesatto e rappresenta una disinformazione dannosa. Il decreto legislativo 141/16 afferma che la quota fissa, che non deve essere superiore al 30% dell'importo complessivo può essere ripartita "a titolo esemplificativo e non esaustivo, secondo i millesimi, i metri quadri o i metri cubi utili, oppure secondo le potenze installate." Il tecnico può suggerire, in base alla sua esperienza di utilizzare i metri cubi o le potenze installate, o altro, ma non può imporre un bel nulla. La domanda che quindi può nascere è "ma quindi, una volta che il condominio ha questa relazione asseverata, sta all'assemblea di condominio decidere se quantificare la quota fissa al 30 o al 20 o allo 0%?" Risposta: si. "E una volta decisa la percentuale, è sempre l'assemblea di condominio che decide se bisogna pagarla in base ai metri cubi o quadri?" Risposta: si. Poi uno può avere liberamente il suo pensiero riguardo sul fatto che sia giusto o meno, ma il decreto legge dice questo.
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Re: Amministratore & UNI 10200, amici o nemici?
Cioè fammi capire, dopo 2500 euro di progetto, tu vai in assemblea e ce la signora Pinuccia del terzo piano, casalinga, che dice "oggi mi va il 17,85% coi millesimi del 1955" e tutti la votano? Siete dei pazzi. IMPONE AL TECNICO di avere la più ampia possibilità di manovra, sono questione tecniche e basta non c'entrano i condomini, non hanno niente in mano e se ti cambiano i millesimi senza nulla in mano si corre dall'avvocato, fine.Lurensh ha scritto: ↑lun feb 05, 2018 12:34 Il decreto legge 141 del 18 luglio 2016, che ho parzialmente riportato, riporta l'esatto opposto di quello che lei afferma. L'assemblea non calcola nuovi millesimi o metri cubi, ma si limita ad utilizzare tabelle già in loro possesso, quindi ha tutti gli strumenti per decidere (esattamente come decidevano prima dell'avvento della 10200). Le chiedo gentilmente di riportare l'estratto dove la legge "consiglia" (le leggi non consigliano mai nulla per definizione) al TECNICO di "avere la più ampia possibilità di manovra". Se è in grado di riportarmi l'estratto (non citare il decreto eh, intendo proprio riportare le parole) di legge in cui viene palesato che questo compito spetta al tecnico, io non solo mi taccio, ma chiedo anche pubblicamente scusa per la mia ignoranza.
Re: Amministratore & UNI 10200, amici o nemici?
confermo!Morandinipub ha scritto: ↑lun feb 05, 2018 12:13Assolutamente no, la legge non dice nemmeno "applicate i precedenti millesimi" ma consiglia al tecnico di avere la più ampia possibilità di manovra. L'assemblea non ha gli strumenti per decidere nulla, ne i millesimi e ne le quote, ha solo gli strumenti per ratificare progetti tecnici. E con i millesimi agevolati . Numeri al lotto, follia pura, avvocati felici.Lurensh ha scritto: ↑lun feb 05, 2018 11:30
Come ho riportato sopra, il ministero dello sviluppo economico chiarisce che per deliberare un criterio di riparto, in presenza di termoregolazione e contabilizzazione, il quorum minimo è il 50+1. Dire che servono mille millesimi è inesatto e rappresenta una disinformazione dannosa. Il decreto legislativo 141/16 afferma che la quota fissa, che non deve essere superiore al 30% dell'importo complessivo può essere ripartita "a titolo esemplificativo e non esaustivo, secondo i millesimi, i metri quadri o i metri cubi utili, oppure secondo le potenze installate." Il tecnico può suggerire, in base alla sua esperienza di utilizzare i metri cubi o le potenze installate, o altro, ma non può imporre un bel nulla. La domanda che quindi può nascere è "ma quindi, una volta che il condominio ha questa relazione asseverata, sta all'assemblea di condominio decidere se quantificare la quota fissa al 30 o al 20 o allo 0%?" Risposta: si. "E una volta decisa la percentuale, è sempre l'assemblea di condominio che decide se bisogna pagarla in base ai metri cubi o quadri?" Risposta: si. Poi uno può avere liberamente il suo pensiero riguardo sul fatto che sia giusto o meno, ma il decreto legge dice questo.
Re: Amministratore & UNI 10200, amici o nemici?
grazie questa é la risposta giusta anche se manca il sangiovese!Lurensh ha scritto: ↑lun feb 05, 2018 11:30Come ho riportato sopra, il ministero dello sviluppo economico chiarisce che per deliberare un criterio di riparto, in presenza di termoregolazione e contabilizzazione, il quorum minimo è il 50+1. Dire che servono mille millesimi è inesatto e rappresenta una disinformazione dannosa. Il decreto legislativo 141/16 afferma che la quota fissa, che non deve essere superiore al 30% dell'importo complessivo può essere ripartita "a titolo esemplificativo e non esaustivo, secondo i millesimi, i metri quadri o i metri cubi utili, oppure secondo le potenze installate." Il tecnico può suggerire, in base alla sua esperienza di utilizzare i metri cubi o le potenze installate, o altro, ma non può imporre un bel nulla. La domanda che quindi può nascere è "ma quindi, una volta che il condominio ha questa relazione asseverata, sta all'assemblea di condominio decidere se quantificare la quota fissa al 30 o al 20 o allo 0%?" Risposta: si. "E una volta decisa la percentuale, è sempre l'assemblea di condominio che decide se bisogna pagarla in base ai metri cubi o quadri?" Risposta: si. Poi uno può avere liberamente il suo pensiero riguardo sul fatto che sia giusto o meno, ma il decreto legge dice questo.Morandinipub ha scritto: ↑lun feb 05, 2018 10:57Se lo decide l'assemblea estraendo numeri della tombola davanti a castagne e sangiovese servono mille millesimi di proprietà, tutti (diventa un contratto).Lurensh ha scritto: ↑lun feb 05, 2018 10:23 Se invece, oltre alla relazione UNI 10200 avete a disposizione anche una relazione asseverata di un tecnico che evidenzia la possibilità per il condominio di derogare dall'applicazione dei millesimi di fabbisogno, avrete la possibilità di decidere se applicare una suddivisione delle spese tramite i metri cubi (o metri quadri o millesimi di potenza termica installata, ecc... insomma, quello che il condominio ritiene più equo) per la quota fissa oppure rimanere con la 10200.
Se invece l'assemblea ratifica il progetto indicante le perdite calcolate (65/35, 10/90, 100/0, mq, mc, mm, cm, kg, dollari) allora basta l'agevolata di prima (50% prop. + maggioranza).
Se non c'è relazione e vi buttano sotto al naso cifre inventate dalla qualunque rifiutatevi di pagare le vostre quote, avete ragione.
Re: Amministratore & UNI 10200, amici o nemici?
lo studio l'ha fatto una società amica della Ista e il risultato della disgnosi energetica certifica che ci sono differenze ben oltre il 50%, perciò in assemblea l'Ammi avrebbe dovuto portare la diagnosi energetica e dire volete applicare la UNI10200 o andare in deroga visto che c'é la differenza del 50%!Lurensh ha scritto: ↑lun feb 05, 2018 11:19Io, prima di suggerire azioni quali "non pagare" o "vai dall'avvocato", cercherei di informarmi se effettivamente non era stato inserito nell'ordine del giorno o se, durante l'approvazione del preventivo del tecnico che si è occupato della relazione, non era già stato prevista la successiva applicazione del lavoro svolto. Ricordo che, in teoria, il non aver applicato o deciso un sistema di ripartizione entro il 30 giugno 2017 (come da decreto del 30 dicembre 2016) prevede che il condominio sia passibile di multa. Magari il ragionamento dell'amministratore può esser stato "visto che il lavoro l'abbiamo fatto, io lo applico. In questo modo, in caso di controlli, il condominio è in regola al 100%. Alla prima assemblea utile eventualmente ne discutiamo".
Lungi da me difendere un amministratore che non conosco, ma prima di buttarla "in rissa" cercherei di capire le ragioni e se effettivamente non si è proceduto a norma di legge.
Inoltre io ritengo che come prescrive la legge in tema di spese di riscaldamento debbano essere convocati tutti i conduttori, inquilini compresi, altrimenti qualsiasi decisione é illegittima!
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Re: Amministratore & UNI 10200, amici o nemici?
Giusto, anche gli inquilini hanno diritto ad un goccio di sangiovese e ad infilare una mano nell'urna per vincere la quota minima fortunata.
Re: Amministratore & UNI 10200, amici o nemici?
Lei continua a non citarmi un solo straccio di legge a supporto di quello che dice.Morandinipub ha scritto: ↑lun feb 05, 2018 12:59Cioè fammi capire, dopo 2500 euro di progetto, tu vai in assemblea e ce la signora Pinuccia del terzo piano, casalinga, che dice "oggi mi va il 17,85% coi millesimi del 1955" e tutti la votano? Siete dei pazzi. IMPONE AL TECNICO di avere la più ampia possibilità di manovra, sono questione tecniche e basta non c'entrano i condomini, non hanno niente in mano e se ti cambiano i millesimi senza nulla in mano si corre dall'avvocato, fine.Lurensh ha scritto: ↑lun feb 05, 2018 12:34 Il decreto legge 141 del 18 luglio 2016, che ho parzialmente riportato, riporta l'esatto opposto di quello che lei afferma. L'assemblea non calcola nuovi millesimi o metri cubi, ma si limita ad utilizzare tabelle già in loro possesso, quindi ha tutti gli strumenti per decidere (esattamente come decidevano prima dell'avvento della 10200). Le chiedo gentilmente di riportare l'estratto dove la legge "consiglia" (le leggi non consigliano mai nulla per definizione) al TECNICO di "avere la più ampia possibilità di manovra". Se è in grado di riportarmi l'estratto (non citare il decreto eh, intendo proprio riportare le parole) di legge in cui viene palesato che questo compito spetta al tecnico, io non solo mi taccio, ma chiedo anche pubblicamente scusa per la mia ignoranza.
Il bello, o il brutto, della democrazia è che è la maggioranza a decidere. Se la maggioranza dei condomini aventi diritto (proprietari o aventi delega), partecipanti ad un'assemblea "legale" (cioè dove sono presenti il 50+1 aventi diritto dell'intero condominio) stabilisce che, forti della relazione asseverata di un tecnico abilitato che glielo permette, il criterio di ripartizione preferito dalla maggioranza è "70-30%" con il 30% diviso in base alla tabella dei metri cubi creata nel 1955, la decisione è valida.
"Ma quindi in un condominio in montagna dove su 10 unità immobiliari, 9 sono case vacanze e 1 è abitazione continuativa, se c'è una relaziona asseverata che glielo permette, questi 9 decidono di fare 0% quota fissa e 100% dell'importo complessivo diviso in base alle letture, la decisione è valida?" Risposta: Si. Anzi, nulla vieta a un condominio di modificare negli anni le due percentuali (per quanto possa essere scomodo).
Poi ripeto, sono disponibilissimo a essere smentito e sentirmi dire che non ho capito un'acca, però a fronte di documenti validi quanto quelli che ho linkato sopra. Non mi basta sentirmi dire "voi siete pazzi, quello che dico io è ragionevole". Se la legge dice che 2+2 fa 5, possiamo stare a litigare quanto si vuole su quanto sia irragionevole, ma la legge dice sempre quello.
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Re: Amministratore & UNI 10200, amici o nemici?
A questo punto lei dimostra malafede.Morandinipub ha scritto: ↑lun feb 05, 2018 14:07http://www.diritto24.ilsole24ore.com/gu ... nimita.php
Quando io in assemblea condominiale delibero che la quota fissa la pago in base ai metri cubi, sto adottando una tabella millesimale già in mio possesso. Non la sto modificando.
A supporto di quello che le ho detto c'è il chiarimento del Ministero dello Sviluppo Economico che le ho linkato sopra, che lei fa finta di non vedere, dove c'è espressamente scritto quale sia il quorum minimo.
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Re: Amministratore & UNI 10200, amici o nemici?
A questo punto dimostri che non leggi, "Va, infine, rilevato che la giurisprudenza ritiene che le “tabelle di uso o di gestione”, se rispondenti ai criteri legali, possono essere approvate a maggioranza.Lurensh ha scritto: ↑lun feb 05, 2018 14:16 A questo punto lei dimostra malafede.
Quando io in assemblea condominiale delibero che la quota fissa la pago in base ai metri cubi, sto adottando una tabella millesimale già in mio possesso. Non la sto modificando.
A supporto di quello che le ho detto c'è il chiarimento del Ministero dello Sviluppo Economico che le ho linkato sopra, che lei fa finta di non vedere, dove c'è espressamente scritto quale sia il quorum minimo.
Le idee della signora Pinuccia non sono criteri legali!
Re: Amministratore & UNI 10200, amici o nemici?
O sono io che non riesco a farmi capire o è lei che, in preda ad una immotivata saccenteria, non si sforza di capire la differenza.Morandinipub ha scritto: ↑lun feb 05, 2018 14:20A questo punto dimostri che non leggi, "Va, infine, rilevato che la giurisprudenza ritiene che le “tabelle di uso o di gestione”, se rispondenti ai criteri legali, possono essere approvate a maggioranza.Lurensh ha scritto: ↑lun feb 05, 2018 14:16 A questo punto lei dimostra malafede.
Quando io in assemblea condominiale delibero che la quota fissa la pago in base ai metri cubi, sto adottando una tabella millesimale già in mio possesso. Non la sto modificando.
A supporto di quello che le ho detto c'è il chiarimento del Ministero dello Sviluppo Economico che le ho linkato sopra, che lei fa finta di non vedere, dove c'è espressamente scritto quale sia il quorum minimo.
Le idee della signora Pinuccia non sono criteri legali!
La signora Pinuccia, come lei la chiama, NON APPROVA UNA NUOVA TABELLA, approva bensì un CRITERIO DI RIPARTIZIONE.
E ci tengo inoltre a sottolineare il suo analfabetismo: sono le tabelle di uso o di gestione che devono essere rispondenti ai criteri legali (e le tabelle derivanti dai calcoli UNI 10200 lo sono), non il parere della Pinuccia.
Re: Amministratore & UNI 10200, amici o nemici?
E poi scusi... io le chiedo dei riferimenti di legge e lei mi linka un articolo de Il sole 24 ore di 5 anni fa?
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Re: Amministratore & UNI 10200, amici o nemici?
Tabella e criterio di ripartizione sono LA STESSA COSA.
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Re: Amministratore & UNI 10200, amici o nemici?
Dopo questa frase capisco che il suo scopo è solo seminare zizzania. Con l'aggravante di non aver nessuna base tecnica.Morandinipub ha scritto: ↑lun feb 05, 2018 14:38Tabella e criterio di ripartizione sono LA STESSA COSA.
Colpa mia che sto pure a perdere tempo, buon proseguimento.
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Re: Amministratore & UNI 10200, amici o nemici?
Ottimo.Lurensh ha scritto: ↑lun feb 05, 2018 14:44Dopo questa frase capisco che il suo scopo è solo seminare zizzania. Con l'aggravante di non aver nessuna base tecnica.Morandinipub ha scritto: ↑lun feb 05, 2018 14:38Tabella e criterio di ripartizione sono LA STESSA COSA.
Colpa mia che sto pure a perdere tempo, buon proseguimento.
Re: Amministratore & UNI 10200, amici o nemici?
Ragazzi non volevo scatenare un casino; entrambi mi avete dato i contributi giusti per arrivare al dunque!
- i millesimi di riscaldamento si possono cambiare con il 50+1
- i millesimi condominiali no, maggioranza assoluta
- si devono applicare i nuovi criteri di ripartizione della UNI10200 ma deve essere approvati dall'assemblea dopo aver valutato lo studio della diagnosi energetica e l'eventuale facoltà di non applicabilità per la differenza del 50%
- la UNI10200 non può essere applicata per singola iniziativa dell'amministratore
Se ho riassunto bene vi ringrazio perché é sempre utile il confronto avvalorato dall'esperienza ma anche dalle leggi
Resta il fatto che nell'80% degli edifici italiani che sono vecchi la UNI10200 può non essere utilizzata per via del delta del 50%
Buona serata a tutti
A
- i millesimi di riscaldamento si possono cambiare con il 50+1
- i millesimi condominiali no, maggioranza assoluta
- si devono applicare i nuovi criteri di ripartizione della UNI10200 ma deve essere approvati dall'assemblea dopo aver valutato lo studio della diagnosi energetica e l'eventuale facoltà di non applicabilità per la differenza del 50%
- la UNI10200 non può essere applicata per singola iniziativa dell'amministratore
Se ho riassunto bene vi ringrazio perché é sempre utile il confronto avvalorato dall'esperienza ma anche dalle leggi
Resta il fatto che nell'80% degli edifici italiani che sono vecchi la UNI10200 può non essere utilizzata per via del delta del 50%
Buona serata a tutti
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Re: Amministratore & UNI 10200, amici o nemici?
In zona E basta un materassino rockwool da 15 cm per far andare il solaio sottotetto a 18 gradi e far rientrare una casa popolare del 1955 costruita da cani in specifiche uni10200. 20E al mq tutto posato.
Re: Amministratore & UNI 10200, amici o nemici?
le differenze di fabbisogno termico non sono solo dei piani alti ma anche di quelli rialzati e primi piani, tappetino a 20 euro per tutti?
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Re: Amministratore & UNI 10200, amici o nemici?
Le cantine non vanno mai sottozzero, altrimenti addio sangiovese! I tetti invece sì, sempre in inverno. Basta il tetto per far rientrare l'intero edificio nella uni10200 coi fabbisogni. Mica ho scritto di far diventare tutti uguali, belli, alti e biondi!
Se sei in piemonte c'è Racca che lavora bene coi tetti.
Re: Amministratore & UNI 10200, amici o nemici?
ma noi non vogliamo far rientrare l'edificio nella UNI10200, che lascerebbe praticamente invariati i fabbisogni termici dei piani bassi e quindi oltre il 50%
A
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Re: Amministratore & UNI 10200, amici o nemici?
E ti credo, sei un paraculo!
IO HO SCRITTO: In zona E basta un materassino rockwool da 15 cm per far andare il solaio sottotetto a 18 gradi e far rientrare una casa popolare del 1955 costruita da cani in specifiche uni10200. 20E al mq tutto posato.
Non sto parlando di Star Trek, vecchi edifici che rientrano non sono fantascienza, un materassino che se l'ultimo piano rompeva le walle si è messo anche in passato.