Buongiorno a tutti,
nel caso di radiatori di design in quale posizione fate installare il ripartitore? Con quali parametri kc e kq viene mappato?
Alcuni esempi:
http://www.brem.it/lamath---slim-lame.html
http://www.tubesradiatori.com/it/prodotti/t-b-t
RIPARTITORI SU RADIATORI DI DESIGN
Moderatore: Edilclima
-
- Messaggi: 2445
- Iscritto il: mer set 29, 2010 13:42
Re: RIPARTITORI SU RADIATORI DI DESIGN
Domanda da rivolgere al costruttore del ripartitore che ti dirà che non si puo' installare perchè non sono state eseguite delle prove su quel dato radiatore. In sostanza tu potrai anche avere la potenza secondo 442, ma il costruttore del ripartitore deve darti il kc di accoppiamento che deriva da prove che lo stesso costruttore fa' sul radiatore in questione. Quindi se il costruttore non ha a disposizione in kc, nulla da fare.
- NoNickName
- Messaggi: 7900
- Iscritto il: gio giu 17, 2010 12:17
Re: RIPARTITORI SU RADIATORI DI DESIGN
Su quei caloriferi (ammesso che si possano chiamare caloriferi) non si può installare un ripartitore.
Fai la diretta oppure impossibilità tecnica.
Fai la diretta oppure impossibilità tecnica.
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
Re: RIPARTITORI SU RADIATORI DI DESIGN
oppure ancora si può attribuire forfettariamente un consumo secondo il calcolo ex uni ts (caso contemplato da 10200 per emettitori non misurabili)
Re: RIPARTITORI SU RADIATORI DI DESIGN
In che modo si può attribuire un consumo convenzionale?mat ha scritto:oppure ancora si può attribuire forfettariamente un consumo secondo il calcolo ex uni ts (caso contemplato da 10200 per emettitori non misurabili)
Re: RIPARTITORI SU RADIATORI DI DESIGN
Il grosso problema, che genera errori di misura, è dovuto al fatto che, posizionando il ripartitore in un solo punto, spesso non si riesce a misurare la temperatura media del radiatore.
Ci sarebbero molti casi insospettabili in cui sarebbe opportuno installare più di un ripartitore suddividendo il radiatore in "zone".
Comunque non sempre se il radiatore ha forma strana si ha anche uno scostamento della Tm nel punto di misura, dipende tutto dalla distribuzione del flusso all'interno del radiatore. Radiatori alti con circolazione orizzontale (tipo scaldasalviette) o radiatori lunghi con circolazione verticale (tipo ad elementi) presentano problematiche analoghe se non peggiori.
Ma anche l'aumentare del rapporto tra potInstallata/potErogata determina una riduzione dei flussi con aumento dell'errore di misura del ripartitore anche nei radiatori con forma regolare. Non necessariamente si tratta di radiatori sovradimensionati ma della normale azione di regolazione delle termostatiche dipendenti anche dalla taratura voluta dall'utente o dagli apporti energetici gratuiti. Purtroppo l'azione delle valvole termostatiche costituisce per i ripartitori un probabile elemento di disturbo. In sostanza non sempre gli errori dei ripartitori dipendono dal design fantasioso dei radiatori. In mancanza di una regola tecnica sull'errore tollerabile tutto sta nel considerare soggettivamente accettabile l'errore di misura dei ripartitori, la norma UNI10200 non si pone ancora questo problema.
Ci sarebbero molti casi insospettabili in cui sarebbe opportuno installare più di un ripartitore suddividendo il radiatore in "zone".
Comunque non sempre se il radiatore ha forma strana si ha anche uno scostamento della Tm nel punto di misura, dipende tutto dalla distribuzione del flusso all'interno del radiatore. Radiatori alti con circolazione orizzontale (tipo scaldasalviette) o radiatori lunghi con circolazione verticale (tipo ad elementi) presentano problematiche analoghe se non peggiori.
Ma anche l'aumentare del rapporto tra potInstallata/potErogata determina una riduzione dei flussi con aumento dell'errore di misura del ripartitore anche nei radiatori con forma regolare. Non necessariamente si tratta di radiatori sovradimensionati ma della normale azione di regolazione delle termostatiche dipendenti anche dalla taratura voluta dall'utente o dagli apporti energetici gratuiti. Purtroppo l'azione delle valvole termostatiche costituisce per i ripartitori un probabile elemento di disturbo. In sostanza non sempre gli errori dei ripartitori dipendono dal design fantasioso dei radiatori. In mancanza di una regola tecnica sull'errore tollerabile tutto sta nel considerare soggettivamente accettabile l'errore di misura dei ripartitori, la norma UNI10200 non si pone ancora questo problema.