Contabilizzazione: quando preregolazione e metodo dimensionale

Normativa nazionale, contabilizzazione dei consumi, ripartizione delle spese

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SuperP
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Contabilizzazione: quando preregolazione e metodo dimensionale

Messaggio da SuperP »

Ciao, condominio di 20 u.i su 5 livelli, unica CT, 7 radiatori per u.i.
L'installatore che ha preso il lavoro non ha messo le valvole con preregolazione, io vorrei fargliele mettere.
In teoria si può cmq intervenire andando a tarare un attimo i detentori..
Da esperienza da quante u.i. e piani ponete come obbligo la preregolazione?

Ciao, condominio di 20 u.i su 5 livelli, unica CT, 7 radiatori per u.i.
L'installatore che ha preso il lavoro non ha messo le valvole con preregolazione, io vorrei fargliele mettere.
In teoria si può cmq intervenire andando a tarare un attimo i detentori..
Da esperienza da quante u.i. e piani ponete come obbligo la preregolazione?

Altra cosa.. metodo dimensionale
Radiatorie in ghisa, mzzo 55 colonna 30mm (molti simile ai biasi LBT, tranne che questi hanno mozzo da 60).
9 elementi, alti 880, larghi 220mm.
DA metodo dimensionale 2083W, da scheda tecnica LBT biasi 1404.. che se lo porto a DT 60 mi dà 1808W.
Insomma una bella differenza

Vi assicuro che sono, tranne il mozzo, uguali agli LBT.


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SimoneBaldini
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Re: Contabilizzazione: quando preregolazione e metodo dimensionale

Messaggio da SimoneBaldini »

Ciao, condominio di 20 u.i su 5 livelli, unica CT, 7 radiatori per u.i.
L'installatore che ha preso il lavoro non ha messo le valvole con preregolazione, io vorrei fargliele mettere.
In teoria si può cmq intervenire andando a tarare un attimo i detentori..
Da esperienza da quante u.i. e piani ponete come obbligo la preregolazione?
Ho fatto impianti fino a 400 caloriferi senza nessun tipo di taratura se non quella originale dei diametri delle tubazioni, e non ho riscontrato problemi.
Io la mia prassi è prevederle sempre ma non imporre la taratura se non sucessivamente a riscontro di problemi. Questo anche per mia tutela.
Altra cosa.. metodo dimensionale
Radiatorie in ghisa, mzzo 55 colonna 30mm (molti simile ai biasi LBT, tranne che questi hanno mozzo da 60).
9 elementi, alti 880, larghi 220mm.
DA metodo dimensionale 2083W, da scheda tecnica LBT biasi 1404.. che se lo porto a DT 60 mi dà 1808W.
Insomma una bella differenza
La mia politica è che se non trovo stampigliato sul calorifero la marca e il modello, per me sono anonimi quindi vado di dimensionale.
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jack66
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Re: Contabilizzazione: quando preregolazione e metodo dimensionale

Messaggio da jack66 »

Anch'io ho riscontrato che il dimensionale è prodigo di W rispetto ai dati ufficiali...convengo sul fatto di usare il dimensionale se non si è certi del modello. Detto tra noi io lo userei per tutto dato che ritengo meglio usare lo stesso metodo di valutazione per tutti piuttosto che due pesi e due misure a seconda che sia certo o meno il modello...purtroppo con i tubolari e gli scalda salviette non esiste dimensionale
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NoNickName
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Re: Contabilizzazione: quando preregolazione e metodo dimensionale

Messaggio da NoNickName »

Sottoscrivo entrambe le risposte di Simone.
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
mat
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Re: Contabilizzazione: quando preregolazione e metodo dimensionale

Messaggio da mat »

Fare la preregolazione (leggi: bilanciare un minimo l'impianto) a mio avviso nella maggior parte dei casi non ha lo scopo di evitare "problemi", ma di far funzionare al meglio l'impianto di distribuzione: la gran parte degli impianti esistenti a colonne montanti probabilmente ha poco o nulla taratura sui detentori, eppure funziona lo stesso però le pompe buttano in circolazione una marea d'acqua in eccesso. Con la regolazione a vt e portata variabile la preregolazione porta sostanzialmente due atout: a) consente di far lavorare la pompa elettronica a portate minori in tutte le condizioni di funzionamento (mica solo all'accensione dell'impianto come dice qualcuno) b) consente di far regolare meglio le valvole termostatiche (banda proporzionale). Due fattori comunque raccomandabili, indipendentemente dal fatto che la loro assenza possa comportare effetti sensibili per l'utenza (rumori, mancato raggiungimento dei 20 °C in appartamento, etc.), cosa che se ci basiamo sull'esperienza di Simone, a quanto pare non è così frequente.
Raffa1
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Re: Contabilizzazione: quando preregolazione e metodo dimensionale

Messaggio da Raffa1 »

SimoneBaldini ha scritto:
SuperP ha scritto:Altra cosa.. metodo dimensionale
Radiatorie in ghisa, mzzo 55 colonna 30mm (molti simile ai biasi LBT, tranne che questi hanno mozzo da 60).
9 elementi, alti 880, larghi 220mm.
DA metodo dimensionale 2083W, da scheda tecnica LBT biasi 1404.. che se lo porto a DT 60 mi dà 1808W.
Insomma una bella differenza
La mia politica è che se non trovo stampigliato sul calorifero la marca e il modello, per me sono anonimi quindi vado di dimensionale.
La scorsa settimana ho ricevuto un'analisi da parte di un laboratorio accreditato che conferma proprio gli errori inaccettabili con il metodo dimensionale, qui confermati da SuperP. Nello studio viene criticata esattamente la tua "politica", che ovviamente, per semplificazione e giustificazione, è consueta!

Credo che tutti quelli che determinano o hanno determinato i valori delle potenze termiche per i coefficienti da considerare per i consumi con ripartitori con il metodo dimensionale, ben presto andranno incontro a un contenzioso per indennizzo danni ingentissimo E come sembra dimostrato, a ragione e con moltissime possibilità di successo davanti ai tribunali!
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Re: Contabilizzazione: quando preregolazione e metodo dimensionale

Messaggio da SimoneBaldini »

Credo che tutti quelli che determinano o hanno determinato i valori delle potenze termiche per i coefficienti da considerare per i consumi con ripartitori con il metodo dimensionale, ben presto andranno incontro a un contenzioso per indennizzo danni ingentissimo E come sembra dimostrato, a ragione e con moltissime possibilità di successo davanti ai tribunali!
E allora cosa facciamo?
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Edilclima
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Re: Contabilizzazione: quando preregolazione e metodo dimensionale

Messaggio da Edilclima »

Preregolazione

A mio avviso, la preregolazione può diventare importante, solo se la gestione dell'impianto è di tipo intermittente perché alla ripresa mattutina, con valvole più aperte (rispetto allo stato di regime permanente), potrebbero crearsi dei circuiti favoriti rispetto ad altri.

Se si riducono convenientemente le portate (indicativamente ad ¼ di quelle precedenti) e si passa al funzionamento a regime continuo, come è necessario fare per il buon funzionamento delle valvole termostatiche e per il comfort ambientale, la preregolazione non è più necessaria.
La riduzione delle portate ad ¼ comporta una riduzione delle perdite di carico della distribuzione ad 1/16. In queste condizioni l'impianto fa da collettore: la perdita di carico è praticamente tutta sull'otturatore, che distribuisce sempre ai diversi corpi scaldanti in relazione ai relativi fabbisogni.

Nota: Sul prossimo n. 50 di Progetto 2000, in pubblicazione entro fine mese, ci sarà un articolo su questo specifico argomento.

Metodo dimensionale

Trattandosi di un'applicazione della fisica, occorre avere più fiducia nel metodo dimensionale: l'errore segnalato è impossibile, come dire che 2+2 non fa 4 perché su un listino è scritto un numero diverso. Per questo ho svolto un minimo di indagine.

Va preventivamente chiarito che il metodo dimensionale è applicabile solo ai casi previsti dall'apposita tabella fornita dalla norma UNI 10200: mozzo 55 o mozzo 60 c'è differenza.
Inoltre, il calcolo non va eseguito utilizzando le dimensioni nominali di catalogo, ma quelle reali rilevate, che potrebbero differire.

Tornando al caso segnalato, su internet ho trovato il listino tecnico allegato 1, evidentemente errato, tanto che, sempre cercando su internet è spuntato il listino allegato 2, questa volta credibile.
Lo stesso riporta, infatti, per il modello di cui trattasi, una resa per elemento di 192 W nominali EN 442 che, riportati a 60°C, diventano 243,35 W, non lontani dal dato ECOMAR di 256 W (riferiti al modello prodotto e venduto circa 20 anni orsono) (ALLEGATO 3).

Allegati: 3 listini
http://www.edilclima.it/media/appoggio/ ... egato1.pdf
http://www.edilclima.it/media/appoggio/ ... egato2.pdf
http://www.edilclima.it/media/appoggio/ ... egato3.pdf

Franco Soma
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jack66
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Re: Contabilizzazione: quando preregolazione e metodo dimensionale

Messaggio da jack66 »

SimoneBaldini ha scritto:
Credo che tutti quelli che determinano o hanno determinato i valori delle potenze termiche per i coefficienti da considerare per i consumi con ripartitori con il metodo dimensionale, ben presto andranno incontro a un contenzioso per indennizzo danni ingentissimo E come sembra dimostrato, a ragione e con moltissime possibilità di successo davanti ai tribunali!
E allora cosa facciamo?
Ipotizziamo anche che il metodo dimensionale portasse a delle sovrastime non trascurabili, una volta che tali sovrapotenze sono state attribuite a tutti i radiatori del condominio l'eventuale errore è andato ad appianarsi e sostanzialmente è scomparso dato che tale valore mi serve solo a ripartire il consumo e non a determinarlo. Continuo a sostenere che l'unico punto debole del metodo dimensionale è solo il fatto di non essere applicabile anche ai radiatori moderni, il che ci porta inevitabilmente ad usare 2 pesi e 2 misure...questo è il vero problema a mio modestissimo modo di vedere
SuperP
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Re: Contabilizzazione: quando preregolazione e metodo dimensionale

Messaggio da SuperP »

Edilclima ha scritto:Tornando al caso segnalato, su internet ho trovato il listino tecnico allegato 1, evidentemente errato, tanto che, sempre cercando su internet è spuntato il listino allegato 2, questa volta credibile.
Lo stesso riporta, infatti, per il modello di cui trattasi, una resa per elemento di 192 W nominali EN 442 che, riportati a 60°C, diventano 243,35 W, non lontani dal dato ECOMAR di 256 W (riferiti al modello prodotto e venduto circa 20 anni orsono) (ALLEGATO 3).
grazie, questo fa la differenza.
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Giuseppe_R
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Re: Contabilizzazione: quando preregolazione e metodo dimensionale

Messaggio da Giuseppe_R »

Sulla pre-regolazione anch'io mi regolo sostanzialmente come mat. Aspetto l'articolo sul prossimo numero di Progetto 2000 a riguardo.
Ciao.
mat
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Re: Contabilizzazione: quando preregolazione e metodo dimensionale

Messaggio da mat »

E cavolo Super, fai terrorismo e poi si scopre che avevi pure delle schede sbagliate :lol:

Quanto all'intervento di Soma sulla preregolazione, io rimango un po' scettico perchè ci vedo un po' troppi se.
Ridurre ad un quarto la portata vuol dire passare a 4 volte il salto termico esistente: il che vuol dire che se va bene, ovvero se l'impianto da riqualificare è così sbilanciato da avere un salto termico medio sui radiatori di 5 gradi (mi sembra davvero tanto) si passa a DT 20 °C, altrimenti anche di più. Nonostante la curva di emissione dei radiatori al variare del Delta T medio acqua-aria sia abbastanza piatta, mi sembra abbastanza rischioso applicarlo in maniera generalizzata su impianti esistenti di 40 e passa anni, di cui si conosce solitamente poco o nulla.
E personalmente per ora rimango tra i non-sostenitori del regime continuato, che so essere argomento su cui il perito Soma insiste molto (ricordo che in qualche intervento pubblico sostenesse dati alla mano che porta anche ad un risparmio nei consumi, mi corregga se sbaglio).

Detto questo leggerò come sempre l'articolo di prossima uscita.
Raffa1
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Re: Contabilizzazione: quando preregolazione e metodo dimensionale

Messaggio da Raffa1 »

Edilclima ha scritto:Metodo dimensionale

Trattandosi di un'applicazione della fisica, occorre avere più fiducia nel metodo dimensionale: l'errore segnalato è impossibile, come dire che 2+2 non fa 4 perché su un listino è scritto un numero diverso. Per questo ho svolto un minimo di indagine.
Franco Soma
Edilclima srl
Gentile Ing. Soma,
senza volere mettere in dubbio la validità del Suo metodo dimensionale, anche Lei sa benissimo che in moltii casi crea molte divergenze con le rese termiche reali dei radiatori. E sa anche che questo metodo, visto che è previsto da una norma tecnica ufficiale, attualmente viene impiegato da moltissimi per programmare i coefficienti dei ripartitori.

Se il metodo dimensionale è veramente equivalente a 2+2=4, perchè necessita di farne una battaglia da guerre stellari per mantenere la metodologia nella norma? Se il metodo è veramente affidabile nessuno potrà mai contestarlo, a prescindere dal fatto che sia previsto nella norma o no!

Lei sa benissimo che questo metodo può portare ad errori di non poco conto, se non adottato da chi non ha molta esperienza in materia, fatto anche accertato da uno studio ufficlale recente di Professori da parte del CTI, che evidenzia errori di ben oltre il 40%. Inoltre sa benissimo che il metodo, quando previsto da una norma tecnica, non viene applicato solo nei paramteri stretti descritti. Semplice esempio: radiatori tubolari in acciaio, molto frequenti in edifici esistenti.

Non si capisce perchè, se è davvero così convinto della certezza matematica e fisica del suo metodo, necessita di prevederlo in una norma tecnica.

Oppure questo metodo non è così affidabile e si vuole giustificare e proteggere a tutti i costi chi lo adotta con una norma anche nel caso risultasse sbagliato?
`
Non è un bel servizio al consumatore finale che si vede in grande difficoltà a contestare valori erronemante attribuitogli, ma giustifcati da una norma UNI!
Raffa1
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Re: Contabilizzazione: quando preregolazione e metodo dimensionale

Messaggio da Raffa1 »

SimoneBaldini ha scritto:
E allora cosa facciamo?
Prenderci le responsabilità per le quali veniamo pagati senza nasconderci dietro metodologie, che sappiamo almeno dubbiose. ma nonostante questo, per qualsisai ragione scritte in una norma ;)
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redHat
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Re: Contabilizzazione: quando preregolazione e metodo dimensionale

Messaggio da redHat »

Raffa purtroppo stai invertendo la logica delle cose: é proprio perché il sistema dimensionale risulta valido e collaudato che va difeso e inserito in una norma e non certo per il contrario. Personalmente lo utilizzo da decenni e sono grato che ci sia in quanto, se non altro, sarei diventato pazzo a cercare dati introvabili di radiatori Pinco Pallo o di radiatori non certificati in quanto vecchi di oltre 50 anni fa.
In merito allo studio dei professori che hanno accertano un errore del 40% del metodo dimensionale, se ti riferisci a questo: viewtopic.php?f=17&t=21685 é semplicemente ridicolo e non bisogna essere ingegneri termotecnici per affermarlo. Bisognerebbe invece chiedersi per quale fine la dirigenza CTI ha commissionato uno studio che lo stesso gruppo di lavoro GL02CT803 contraddice e ciò nonostante viene inserito in sordina tra i riferimenti bibliografici della stessa norma UNI10200.
A mio parere la UNI 10200 ha il solo difetto di aver introdotto i millesimi di fabbisogno in luogo dei millesimi di potenza anche negli edifici pre DLgs 192/2005, mentre sul metodo dimensionale di valutazione delle potenze dei corpi scaldanti c'é larga condivisione anche tra gli operatori e non solo tra i normatori che continuano a sostenerlo e a perfezionarlo, infatti in merito ai termoarredi la nuova UNI 10200:2016 ha aggiunto un ulteriore capitolo (C5) che dovrebbe risolvere le problematiche lamentate sui termoarredi.
Unico neo del metodo dimensionale potrebbe forse essere quello di riferire la potenza a dT=60'C anziché a valori più reali di dT 40-50'C, ma questa scelta é purtroppo vincolata alla scelta europea (vedi EN834) di utilizzare il dT60 per la programmazione del Kq dei ripartitori.
La revisione del dT previsto da UNI10200 dovrebbe essere coordinata insieme alle norme europee EN834 e EN442.
I merito a Soma, di cui nutro profondo rispetto professionale per avermi chiarito tematiche e soluzioni quando ero ancora ragazzo (ora ho superato la cinquantina), posso solo testimoniare quanto afferma per aver sperimentato, da scettico ma curioso, la fondatezza di quanto giá decenni fa andava predicando e che ancora ora si stenta a credere. Mosso proprio dal mio iniziale scetticismo e dalla curiosità da anni ho preso un abitudine, anche se non retribuita, che é quella di analizzare i risultatati di esercizio degli impianti progettati: consumi, portate, potenze erogate, ecc..e indicizzarli con volumi riscaldati, gradi giorno, ecc... e vi posso assicurare che le portate e le potenze che spesso si progettano per condizioni standard risultano mai necessarie.
La tendenza al sovradimensionamento é una cattiva abitudine purtroppo indirizzata dalle stesse norme, che ancor ora costringono al dimensionamento in potenza di picco e non in base al fabbisogno energetico giornaliero. Agire sulla variabile "tempo di funzionamento" ci porta in nuovi mondi con sensibile riduzione dei costi di impianto (necessitando di potenze e portate molto più ridotte) e minori costi di esercizio (riduzione del fabbisogno di energia primaria). Provare per credere.
PS: negli impianti senza VT e pompe a velocitá variabile, trovare dT di 5'C (e anche inferiori) é molto frequente.
L'Enzo
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Re: Contabilizzazione: quando preregolazione e metodo dimensionale

Messaggio da L'Enzo »

già ma poi anche se trovi le tabelle di 20/30/40 anni fa (che poi in realtà trovi difficilmente il modello esatto vedi anche commenti sopra), saranno corrette? Chi le garantisce?

resta il fatto che chi continua a contestare il metodo dimensionale non indica altre soluzioni!

Dovremo smontare i radiatori e portarli in laboratorio?
SuperP
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Re: Contabilizzazione: quando preregolazione e metodo dimensionale

Messaggio da SuperP »

mat ha scritto:E cavolo Super, fai terrorismo e poi si scopre che avevi pure delle schede sbagliate :lol: .
No, io avevo le schede scaricate.. se poi Biasi ne ha + di una per lo stesso modello che ti devo dire?

mat ha scritto:E personalmente per ora rimango tra i non-sostenitori del regime continuato,
Io lo sostengo.. sta di fatto che se si mettono valvole termostatiche "normali" senza programmazione oraria, il dpr 412/93 NON consente il riscaldmaento H24
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SimoneBaldini
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Re: Contabilizzazione: quando preregolazione e metodo dimensionale

Messaggio da SimoneBaldini »

resta il fatto che chi continua a contestare il metodo dimensionale non indica altre soluzioni!
Dovremo smontare i radiatori e portarli in laboratorio?
Infatti, facile contestare.
Prenderci le responsabilità per le quali veniamo pagati senza nasconderci dietro metodologie, che sappiamo almeno dubbiose. ma nonostante questo, per qualsisai ragione scritte in una norma ;)
Cosa c'entrano le responsabilità, io ti ho chiesto cosa proponi in alternativa al dimensionale quando non hai l'identificazione del radiatore?
SuperP
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Re: Contabilizzazione: quando preregolazione e metodo dimensionale

Messaggio da SuperP »

[quote="Edilclima"]Metodo dimensionale[/url]

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Re: Contabilizzazione: quando preregolazione e metodo dimensionale

Messaggio da Raffa1 »

redHat ha scritto:Raffa purtroppo stai invertendo la logica delle cose: é proprio perché il sistema dimensionale risulta valido e collaudato che va difeso e inserito in una norma e non certo per il contrario. Personalmente lo utilizzo da decenni e sono grato che ci sia in quanto, se non altro, sarei diventato pazzo a cercare dati introvabili di radiatori Pinco Pallo o di radiatori non certificati in quanto vecchi di oltre 50 anni fa.
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redHat, non sono io ad invertire la logica delle cose: se una norma TECNICA prevede una metodologia affermando, nella stessa norma e basandosi su uno studio fatto dallo stesso CTI, che questa metodologia può portare ad errori del 40% e molto più, sarà la norma stessa ad essere fuori logica. Se metodologie che portano a simili errori si possono chiamare "validati" ed inseriti nelle norme tecniche, tutto il sistema normativo diventa ridicolo.

Non metto in dubbio che con la tua esperienza hai usato il metodo in modo intelligente e professionale, ma sai benissimo che se una metodologia è scritta in una norma, proprio chi non è professionale prende subito questa giustificazione per applicarla sempre. E sappiamo benissimo che, come funzionano le cose, il "livello 4 semplificato" diventa in generale di fatto il livello 1!

Non sono per pricipio contro il metodo dimensionale, ma semplicemente contrario a che venga inserito in una norma tecnica. Se poi il professionista esperto lo usa con diligenza per i radiatori previsti non avrà alcun problema, indipendentemente dal fatto se è previsto esplicitamente da una norma o meno.
A mio parere la UNI 10200 ha il solo difetto di aver introdotto i millesimi di fabbisogno in luogo dei millesimi di potenza anche negli edifici pre DLgs 192/2005, ...
concordo
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Re: Contabilizzazione: quando preregolazione e metodo dimensionale

Messaggio da Raffa1 »

SimoneBaldini ha scritto: cosa proponi in alternativa al dimensionale quando non hai l'identificazione del radiatore?
Simone, cosa mai farà il resto del mondo dove in nessuna norma, regolamento, legge esiste una metodologia per determinare i coefficienti kq anche solo simile al "metodo dimensionale"? Basta fare un breve giro in internet per informarsi.
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Re: Contabilizzazione: quando preregolazione e metodo dimensionale

Messaggio da SimoneBaldini »

Simone, cosa mai farà il resto del mondo dove in nessuna norma, regolamento, legge esiste una metodologia per determinare i coefficienti kq anche solo simile al "metodo dimensionale"? Basta fare un breve giro in internet per informarsi.
A dire il vero io so benissimo cosa fanno i tedeschi per esempio ma non mi piace per nulla qeul kq e quello che fanno non è detto che sia giusto. Quello che io avrei fatto piuttosto sarebbe stato allargare la tabella del metodo dimensionale, e portare monte piu' tipologie di radiatori.
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Re: Contabilizzazione: quando preregolazione e metodo dimensionale

Messaggio da SuperP »

SimoneBaldini ha scritto:. Quello che io avrei fatto piuttosto sarebbe stato allargare la tabella del metodo dimensionale, e portare monte piu' tipologie di radiatori.
La tabella rimarrà quella. Quando mi capitano radiatori diversi, magari di cui so marca e modello, prendo i dati da EN 442 e li "elaboro" per adattarli al metodo dimensionale, calcolandomi il loro C e poi con quel C applicando il metodo dimensionale al n. di elementi, come suggerito da Soma e Socal.

Non penso che nessuno di privato, associazioni incluse, metteranno mai soldi in qualcosa del genere.
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Re: Contabilizzazione: quando preregolazione e metodo dimensionale

Messaggio da NoNickName »

SuperP ha scritto:La tabella rimarrà quella.
La EN10200 comprende tra le tipologie ammesse alla contabilizzazione indiretta anche i termoconvettori (paragrafo 5.1.3).
Nulla si dice su quale metodo adottare per calcolarne la resa con il metodo dimensionale. la figura d.1 e il prospetto d.1 sono inutilizzabili allo scopo.
Nello stesso paragrafo 5.1.3 si cita la EN834 come norma a cui riferirsi per le condizioni di installazione, ma nella EN834 la parola "convettore" è usata solo per escluderne una parte (quelli con serranda, vedi capitolo 2) dal campo di applicazione. Null'altro si dice in proposito.
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Re: Contabilizzazione: quando preregolazione e metodo dimensionale

Messaggio da mat »

La tabella rimarrà quella perché discende dalle misurazioni sperimentali condotte in anni ruggenti dalla beneamata Ecomar; non credo che al giorno d'oggi e in breve tempo si possa effettuare un significativo numero di test tali da giustificare l'estensione della suddetta tabella (visto che per giunta è già messa in discussione nella sua forma attuale). Mi risulta che però nella bozza di revisione ci siano indicazioni per ricavare le potenze dei termoarredi...
SuperP ha scritto:magari di cui so marca e modello, prendo i dati da EN 442 e li "elaboro" per adattarli al metodo dimensionale, calcolandomi il loro C e poi con quel C applicando il metodo dimensionale al n. di elementi
Forse non ho compreso bene, ma quello che hai descrittomi sembra tal quale il metodo UNI 442 descritto nell'appendice di norma, cioè quello che usiamo tutti (a parte i fortunati possessori dei database transnazionali :wink: ).
SuperP
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Re: Contabilizzazione: quando preregolazione e metodo dimensionale

Messaggio da SuperP »

mat ha scritto:
SuperP ha scritto:magari di cui so marca e modello, prendo i dati da EN 442 e li "elaboro" per adattarli al metodo dimensionale, calcolandomi il loro C e poi con quel C applicando il metodo dimensionale al n. di elementi
Forse non ho compreso bene, ma quello che hai descrittomi sembra tal quale il metodo UNI 442 descritto nell'appendice di norma, cioè quello che usiamo tutti (a parte i fortunati possessori dei database transnazionali :wink: ).
CIrca.
Diciamo radiatore tubolare potenza elemento 100W da EN 442. Ho un termo da 3 elementi, che faccio? 300W? no.
Calcolo C facendo andando a ritroso parterndo dalle dimensioni, ipotizzando un radiatore d 10 colonne.
Poi con quel C calcolato e le dimensioni del mio radiatore relae calcolo la potenza
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mat
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Re: Contabilizzazione: quando preregolazione e metodo dimensionale

Messaggio da mat »

SuperP ha scritto:Diciamo radiatore tubolare potenza elemento 100W da EN 442. Ho un termo da 3 elementi, che faccio? 300W? no.
Calcolo C facendo andando a ritroso parterndo dalle dimensioni, ipotizzando un radiatore d 10 colonne.
Poi con quel C calcolato e le dimensioni del mio radiatore relae calcolo la potenza
Allora avevo capito bene; non è circa, è proprio quello :)
girondone
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Re: Contabilizzazione: quando preregolazione e metodo dimensionale

Messaggio da girondone »

uscito numero 50 progetto 2000
Morandinipub
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Re: Contabilizzazione: quando preregolazione e metodo dimensionale

Messaggio da Morandinipub »

SuperP ha scritto:Ciao, condominio di 20 u.i su 5 livelli, unica CT, 7 radiatori per u.i.
L'installatore che ha preso il lavoro non ha messo le valvole con preregolazione, io vorrei fargliele mettere.
In teoria si può cmq intervenire andando a tarare un attimo i detentori..
Da esperienza da quante u.i. e piani ponete come obbligo la preregolazione?

Ciao, condominio di 20 u.i su 5 livelli, unica CT, 7 radiatori per u.i.
L'installatore che ha preso il lavoro non ha messo le valvole con preregolazione, io vorrei fargliele mettere.
In teoria si può cmq intervenire andando a tarare un attimo i detentori..
Da esperienza da quante u.i. e piani ponete come obbligo la preregolazione?
In condominio da mia suocera hanno rotto l'anima che servono valvole con preregolazione e bla bla bla.

Poi sono arrivati a montarle e hanno solo messo dei detentori Oventrop 1091061 che dovrebbero avere una sorta di preregolazione mentre le valvole sono di tipo normale, fisso, non preregolabile.
SimoneBaldini
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Re: Contabilizzazione: quando preregolazione e metodo dimensionale

Messaggio da SimoneBaldini »

Poi sono arrivati a montarle e hanno solo messo dei detentori Oventrop 1091061 che dovrebbero avere una sorta di preregolazione mentre le valvole sono di tipo normale, fisso, non preregolabile.
Tutti i dententori fungono da regolazione, il problema è che quando vai a chiderlo e riaprirlo nessuno si puo' ricordare come era tarato per questo che viene fatto sulle valvole.
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